Finanziaria: la dichiarazione di voto di Ripamonti per la Sinistra

Natale Ripamonti, senatore dei Verdi, ha fatto la dichiarazione di voto per la Finanziaria a nome di tutta la Sinistra (Verdi, PCDI, PRC e Sinistra Democratica). Ha parlato di finanziaria che farà bene al paese.
Vi allego tutta la dichiarazione di voto, ed il comunicato stampa.

UNA FINANZIARIA CHE FARA’ BENE AL PAESE. LA SINISTRA PARLA UNITA. RIPAMONTI, SPALLATA FALLITA. E’ una manovra ”di equita’, di sviluppo, di tagli significativi ai costi della politica”. Lo sottolinea nella dichiarazione di voto il senatore dei Verdi Natale Ripamonti che in Aula parla non solo a nome del suo gruppo ma anche per Pdci, Prc e Sinistra democratica. ”Dopo la Finanziaria si apre una nuova stagione politica – ha detto Ripamonti – perche’ la spallata e’ fallita”. ”La destra ha parlato di Finanziaria di spesa e invece il dato clamoroso di questa manovra – ha sottolineato ancora Ripamonti – e’ che si interviene in modo importante sui costi della politica come mai si era fatto nella storia degli ultimi anni”. Il senatore sottolinea anche che al Senato ”la manovra e’ stata ulteriormente migliorata e che questa maggioranza sta ritrovando la sua coesione interna”. Ripamonti ha poi ricordato come l’opposizione abbia piu’ volte detto che sarebbe stato meglio andare ad esercizio provvisorio. ”La destra deve dire al paese che cosa significa esercizio provvisorio: significa – ha evidenziato – non garantire la quattordicesima mensilita’ per le pensioni basse, significa che non c’e’ piu’ la detrazione dell’Ici, che non ci sono gli sconti per gli affitti, che non c’e la riduzione fiscale per le imprese, che torna la scalone Maroni per le pensioni, che non c’e’ la norma per le energie rinnovabili e che non c’e’ la riduzione dei costi della politica. Queste sono le cose che debbono essere dette al Paese. Penso invece che il Paese sia d’accordo con noi. E’ una Finanziaria giusta che fara’ bene al Paese”. leggi il testo della dichiarazione di voto;

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008)

dichiarazione di voto

RIPAMONTI (IU-Verdi-Com). Signor Presidente, sono onorato di svolgere la dichiarazione di voto a nome dei senatori di Insieme con l’Unione-Verdi-Comunisti italiani, di Rifondazione Comunista e della Sinistra Democratica. Credo ci saranno altri passaggi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi a dimostrazione che è avviato un percorso ed un processo importante non solo per le forze che vi partecipano, ma anche per tutto il sistema politico italiano.

È questa una buona occasione per votare una buona finanziaria. La scommessa della politica economica del Governo è di tenere insieme il risanamento, l’equità e lo sviluppo. Voglio ricordare, signor Presidente, un aspetto di cui non si parla più, di cui probabilmente anche noi ci siamo dimenticati: questa è una finanziaria nella quale non c’è una manovra correttiva, a dimostrazione che i conti pubblici sono a posto e soprattutto che è nella volontà del Governo e della maggioranza di non mettere le mani nelle tasche degli italiani. (Applausi dai Gruppi IU-Verdi-Com, RC-SE e SDSE).

Vedete, la destra ha parlato di manovra di spesa: è invece una manovra di equità, indirizzata soprattutto verso i settori sociali più deboli; una manovra di sviluppo per far crescere il Paese attraverso il sostegno alle imprese e soprattutto per aumentare la capacità di spesa dei settori sociali più deboli, che poi incidono maggiormente sull’aumento dei consumi se hanno qualche soldo in più in tasca.

Ripeto, la destra ha parlato di finanziaria di spesa, invece il dato più clamoroso è che si aggrediscono in modo significativo i costi della politica. Voglio ringraziare, a nome di tutti, il senatore Villone, che ha posto con più forza, attraverso i suoi emendamenti questo tema. (Applausi dai Gruppi IU-Verdi-Com, RC-SE e SDSE). Si tratta di interventi rilevanti come mai si sono realizzati nella storia di questi anni, salvaguardando la partecipazione dal basso, cioè i costi della democrazia, e intervenendo invece in alto sui costi relativi ai parlamentari, sulla composizione del Governo, sugli stipendi altissimi dei dirigenti pubblici, sulla soppressione degli enti inutili, sul riordino degli enti intermedi tra i Comuni e le Province.

È una finanziaria popolare e indirizzata alla sostenibilità, come chiave di uno sviluppo sano, equo, sostenibile e duraturo. In prima lettura, altro dato significativo, l’abbiamo ulteriormente migliorata rispetto alla proposta iniziale, a dimostrazione – io credo – che questa maggioranza sta ritrovando la sua coesione interna, la sua unità, la consapevolezza della sfida alla quale tutti siamo chiamati.

Voglio ricordarne alcuni passaggi. Per il 2008 si prevede un intervento sul fiscal drag a favore dei lavoratori dipendenti. Le maggiori entrate, il cosiddetto tesoretto, del quale si è parlato in queste settimane, è destinato alla riduzione della pressione fiscale per i lavoratori dipendenti.

Si prevede l’abolizione del ticket (10 euro) sulla diagnostica, per un costo di 834 milioni di euro. Abbiamo trovato una copertura solida, una copertura che funziona. Non capisco perché ci sia stata questa opposizione da parte della destra nei confronti di una misura simile. Non si capisce perché la destra abbia impostato una campagna contro questa iniziativa, che credo vada invece incontro ad un’esigenza del nostro Paese.

Si prevede la stabilizzazione dei precari nella pubblica amministrazione. Non è, come si è detto in queste settimane, un regalo a chi entra nella pubblica amministrazione grazie a favori politici. È un atto di giustizia nei confronti di chi, per anni, ha prestato la propria opera, garantendo il funzionamento di uffici e di servizi, assicurando competenze e professionalità.

Si prevede la riforma complessiva, voglio ricordarlo, perché è un altro aspetto importante, del sistema degli incentivi per lo sviluppo delle fonti rinnovabili. L’Italia si mette al pari con l’Europa. L’Italia si avvia su una strada virtuosa e sostenibile che va vista insieme all’eliminazione dei CIP 6, cioè di quegli incentivi che venivano assegnati agli inceneritori per bruciare schifezze e che venivano pagatidai cittadini, attraverso la bolletta elettrica. Uno scandalo che abbiamo cancellato e ora sono finalmente disponibili 600 milioni di euro l’anno per le fonti rinnovabili. Inoltre, c’è la possibilità di avere tariffe più basse per i consumatori.

Abbiamo poi istituito il fondo per l’uranio impoverito, per garantire il riconoscimento al personale militare e civile e gli indennizzi per coloro che si sono ammalati per il contatto con queste sostanze che provocano cancro e infermità. Il fondo è destinato anche alla bonifica dei siti contaminati, come poligoni e mezzi navali utilizzati per il trasporto di questi materiali nocivi per la salute.

Credo siano passaggi importanti, che però dobbiamo confrontare con le proposte che abbiamo sentito in queste settimane, durante l’esame della finanziaria, da parte dell’opposizione, da parte della destra. L’opposizione, bisogna dirlo chiaramente, ha detto che sarebbe stato meglio non far niente, non approvare la finanziaria e andare all’esercizio provvisorio. C’è stata un’intervista autorevole sul “Corriere della sera” dell’ex ministro Tremonti, che ha detto che per l’Italia sarebbe stato meglio andare all’esercizio provvisorio. Lasciamo perdere l’esposizione negativa che potrebbe avere il nostro Paese sui mercati internazionali se noi dovessimo compiere realmente una scelta di questo tipo, ma la destra dovrebbe dire, non soltanto a quest’Aula, ma anche al Paese, cosa significa esercizio provvisorio, cosa significa non approvare questa finanziaria.

Ebbene, significa non garantire la quattordicesima mensilità per le pensioni basse. Significa che non c’è più la detrazione dell’ICI. Significa che non ci sono più i contributi per gli affittuari. Significa che si ritorna allo scalone Maroni il 1° gennaio 2008 e si introduce la pensione a sessant’anni.

Questo significa l’esercizio provvisorio. Significa che non c’è la riduzione della pressione fiscale per le imprese. Significa che non c’è la riduzione dei costi della politica. Significa che non c’è più il fondo di garanzia per chi ha contratto un affitto e lo vede crescere per l’aumento dei tassi di interesse. Questo è ciò che occorre dire al Paese. Se si dicono queste cose al Paese, il Paese capisce la nostra politica, quella attuata da questa maggioranza e da questo Governo. (Applausi dal Gruppo IU-Verdi-Com).

Penso che il Paese sia d’accordo con noi. Questa è una finanziaria giusta che farà bene al Paese. Il nostro è un voto convinto, è uno stimolo al Governo ad andare avanti, perché abbia come riferimento il suo programma e la sua maggioranza. Il Governo non si faccia distrarre dalle maggioranze di nuovo conio o da chi ritiene di essere autosufficiente.

La verità è che dopo la finanziaria si apre una nuova stagione politica, per il centro-sinistra certamente, ma anche per il centro-destra. La spallata è fallita, la campagna acquisti dei senatori è più complicata del previsto e allora c’è stata una reazione – concedetemelo – quasi rabbiosa da parte di Forza Italia. Forza Italia, in particolare, ha drammatizzato lo scontro per tenere viva l’attenzione sulla sua raccolta di firme per votare subito. Se c’è un voto da dare subito è il voto su questa finanziaria perché questo è il nostro impegno per il Paese e il centro-destra deve ridiscutere le modalità e le strategie della sua opposizione e la sua leadership.

Questa è la nuova stagione politica che si apre. Noi siamo pronti, per questo votiamo la finanziaria e diciamo al Governo di andare avanti. (Applausi dai Gruppi IU-Verdi-Com, RC-SE, SDSE, Ulivo e Aut. Congratulazioni).

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