La linea amica di Brunetta non rispetta la legge sull’accessibilità

brunetta_sito_inaccessibile_2Al contrario di quanto scrive nella sezione accessibilità, il nuovo sito per la PA di Brunetta non rispecchia la legge Stanca sull’accessibilità. E’ una cosa importante, obbligatoria per legge per le pubbliche amministrazioni, perché l’inaccessibilità rischia di impedire l’accesso ad utenti con disabilità o che utilizzano sistemi diversi per la lettura rispetto a quelli testati da chi ha realizzato l’opera.

Non solo non rispetta la legge, ma non valida nemmeno nè l’HTML nè il CSS.

Però la favicon ricorda i colori della Microsoft.

La linea amica di Brunetta non rispetta la legge sull’accessibilità

4 commenti su “La linea amica di Brunetta non rispetta la legge sull’accessibilità

  1. Beh dai, ho visto di peggio ma di molto peggio in termini di usabilità.. qualcuno si ricorda ancora lo pseudoportale Italia.it ?

    1. http://www.italia.it era peggio, però non dichiarava la conformità alla legge Stanca (mi pare che l’avvio del progetto fosse antecedente all’obbligo di sottostare a questa norma) come invece fa questo.

      Ci sono diversi problemi, soprattutto per i non vedenti:
      Un esempio è il link con scritto “clicca qui” (i ciechi quando navigano tra i link non sanno a cosa porta)

  2. Questo è niente…. dice che tra otto giorni darà un primo report con “non saranno 500.000 chiamate, saranno 100/150.000…” mentre poco prima aveva detto di essere in grado di avere 3000 contatti al giorno. 3000 contatti si fanno se i 60 operatori ricevono 50 chiamate al giorno ciascuno… ma comunque 3000 chiamate per 8 giorni fa 24.000, non “100/150.000”. Ma per chi ha inventato la rete delle reti “con i portali attivi ma in corso di ristrutturazione” (già in ristrutturazione?!?!) tutto è possibile.
    No comment sul fatto che il costo degli attuali urp è di circa 1 miliardo “con una stima fatta a capocchia in simultanea con voi”. Ma come può un ministro fare le stime a capocchia durante la conferenza stampa di presentazione del progetto?

  3. E’ incredibile come in un periodo di vacche magre, il Ministro si sforzi di spendere denari pubblici con innovazioni, e poi di questo tipo. Bastava ridurre i tagli a pioggia del 30 – 50% a molte – forse tutte – le amministrazioni centrali per favorire il permanere di standard di efficienza, e se non bastava, sarebbe bastato dare una copertura economica alla parte del nuovo contratto nazionale pubblico impiego che, abolendo le fasce A, B e C (con relativi livelli 1,2,3) e istituendo le fasce all’interno di ogni area con possibilità di passaggio alla superiore solo per progetti interni alla P.A. con comprovati criteri di valutazione di efficacia ed efficenza (le agenzie delle enmtrate già l’avevano) per favorirla l’innovazione.
    Invece si tagliano fondi su fondi alla P.A. rendendo quelli che fannulloni non lo sono mai stati, dei nuovi burocrati: non ci sono i soldi per fare niente. Volete un esempio, ma ne conosco dal di dentro assai di altrettanto creativi e … lasciatemi dire, sconcertanti.
    Nella mia amministrazione – regionale – ci si deve spostare nel territorio per assolvere in maniera efficace ai compiti istituzionali e per non sfavorire gli utenti più poveri che gli spostamenti non se li possono permettere. Bene: acquistato, senza essere stato richiesto (perchè trovavamo da soli i luoghi, il tomtom. Tempo 15 gg e chiusa l’auto in garage per mancanza di fondi per pagare il carburante (già siamo in fase debitoria, tra l’altro).
    Peggio mi sento se consideriuamo che chi nel 2008 si è anche spostato con i mezzi pubblici (l’auto è una, il personale assai di più, che deve pur lavorare tutti i giorni) ha anticipato i soldi e… ancora non li ha rivisti. Non si sa nenache quando. Sono in tutto tanti soldi. Siamo diventati proprietari di una quota della nostra amministrazione di appartenenza. Forse anche questa è un’idea creativa del Ministro per smantellarla, lasciandola in eredità a coloro che giudica fannulloni. Avrei preferito una vacanza, se potevo scegliere! Se fannullone devo esserlo!
    …Peccato che tra i procalma di ogni giorno, pochi si preoccuapno di andare ad analizzare ministero per ministero quale è la reale ed attuale condizione di lavoro dei pubblici dipendenti. Basterebbe entrare nel mondo Giustizia. La prevenzione è sparita dai vocabolari di tutti. Ma correre ai ripari costa assai di più.
    RUE

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