Le manipolazioni sul blog di Grillo

Il contadino ha tenuto d’occhio, e salvato, i commenti ad un post di Grillo sul suo blog. Scoprendo alcune operazioni sul contenuto dei messaggi e sulle votazioni che li mettono in evidenza:

http://www.vogliaditerra.com/archivio/2013/03/le-manipolazioni-sul-blog-di-grillo/

Congratulazioni per l’indagine.

Le manipolazioni sul blog di Grillo

3 commenti su “Le manipolazioni sul blog di Grillo

  1. Il blog di Grillo deve essere moderato, altrimenti sarà invaso dai troll. La democrazia è una forma di governo fondata sulla discussione, ma funziona soltanto se si riesce a mettere in minoranza gli antidemocratici. Molti promettenti movimenti democratici in passato sono stati conquistati e distrutti dagli infiltrati di altri movimenti avversari (girotondini, viola, cespugli vari). Quindi democrazia significa anche accettare una dose sopportabile di ingiustizia (censura, moderazione di un blog, …) per evitare ingiustizie maggiori. E poi, caro Alessandro, con tutto l’universo di soprusi della “casta” e di autoritarismi dei politicanti italiani (non solo della destra; penso alla designazione autocratica dei candidati di molti partiti “democratici” di centro-sisnistra), ci dobbiamo proprio focalizzare su sto ragionamento della moderaizone del blog dell’unico movimento ecologista sopravvissuto nell’arco costituzionale. Ma siamo ben strani gli ecologisti esegeti del M5S: sono così puntigliosi che in ogni azione grillina cercano il pelo nell’uovo; e quando l’hanno trovato … gettano l’uovo e si mangiano il pelo :-(

    1. Guarda, non c’è nulla di male nella moderazione dei commenti.

      Io stesso chiedo almeno la verifica dell’email, per evitare chi diffamava senza prendersi le sue responsabilità.

      Detto questo, se nascondi solo le critiche, anche quando espresse in maniera pacata e rispettosa, e mantieni i messaggi con gli insulti che ti sostengono, non fai moderazione, fai censura.

      Le due cose sono profondamente diverse, ne converrai.

      Il benaltrismo non mi piace: se pensi in questo modo, ci sarà sempre qualche altro argomento più importante da trattare. Invece il metodo è sostanza, in Politica, ed una democrazia interna del movimento di Grillo sarà importante se vuole diventare un motore di cambiamento vero e positivo per il Paese.

      La democrazia diretta significa senza filtro: dovrebbe essere qualcosa che nessuna manina con i superpoteri gestisce per conto degli altri (perché a quel punto diventa rappresentativa, se non qualcosa di peggio).

      Detto questo, io non credo nella democrazia diretta, vorrei avere dei rappresentanti dignitosi e migliori di me, non persone qualunque.

      Ma essere migliori significa anche argomentare le proprie posizioni e farle prevalere sui contenuti, non con la forza.

      I commenti cancellati erano tra i più votati. Significa che non erano troll (e lo vedi anche dal contenuto dei commenti rimossi), ma ragionamenti evidentemente fastidiosi…

  2. Penso che la democrazia (più o meno diretta) debba avere dei “filtri”. La democrazia è complessa, molto più complessa delle oligarchie, e quindi la democrazia si deve difendere, con sistemi complessi ed anche con qualche filtro intelligente. L’accanimento attuale di molti contro il M5S è soprattutto effetto di una manipolazione massmediatica, è favorita dalla “casta” che si sente minacciata. Ogni panzana postata sul blog di grillo (spesso da troll) è amplificata dai massmedia (spesso come dissenso-spaccatura nel M5S). Perciò i “grulli” si devono difendere; oltre alla moderazione (censura) sul post di Grillo hanno dovuto istituire la serie “le balle quitidiane”, per smentire le maggiori panzanate amplificate dai massmedia. Alessandro come esperto di comunicazione sai bene che nel nostro villaggio-globale oggi è molto cambiata la maniera di combattere: colpire il sistema di comunicazione del nemico è sempre stata una tattica vincente, fin dai tempi dello stratega cinese Sun Tzu e, più tardi, di von Clausewitz. Oggi questo duello è anche massmediatico ed elettronico: usa cavalli-di-troia, troll, ecc. Vorrei ricordarti l’altro esempio di quasi annientamento politico dei Verdi italiani, quasi annientati da “sinistri” falsi tesserati infiltrati nelle nostre assemblee nazionali

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