Linux

Recuperare dati da un hard disk rotto su linux con ddrescue

Il vostro backup non è abbastanza recente ed il vostro disco fisso ha deciso di abbandonarvi? Prima di rassegnarvi c’è qualcosa che potete fare.

Se i dati sono preziosi, il consiglio migliore è quello di rivolgersi ad un centro specializzato. E’ solitamente un intervento costoso (se non lo è significa che non fanno il necessario), e non sempre ne può valere la pena.

In quest’ultimo caso, ci sono dei programmi linux che possono aiutare a recuperare gran parte, se non tutti i dati che avete perso a causa del disco.

La possibilità di successo dipende dal danno fisico che questo ha subito, quindi prima iniziate meglio è.

Prima di tutto scaricate systemRescueCD. E’ un cd che parte all’avvio, con tanti programmi utili per ripristinare un sistema operativo. Tenetene una copia a disposizione, ogni tanto potrebbe servirvi.

Poi avviate il computer con il disco rotto ed un disco con spazio vuoto a disposizione, grande almeno quanto la partizione da ripristinare.

Facciamo l’esempio che il disco rotto sia il primo, su linux sotto /dev/sda

Potete ripristinare tutto il disco o solo la partizione interessata (/dev/sda1 per la prima, /dev/sda2 per la seconda e così via).

Siccome è una operazione che richiede tempo, il mio consiglio è sempre quello di avere più partizioni nel disco, dividendole per importanza (nella prima il sistema operativo, non interessante, e nella seconda immagini, documenti e video, nella terza eventualmente film e serie tv che si possono recuperare altrove).

Dovete montare il disco nuovo, vuoto, in una posizione utile. Se è il secondo disco il comando sarà tipo:
mount /dev/sdb1/ /mnt/backup
Attenzione: il filesystem deve supportare file grandi, quindi deve essere NTFS, ext2 o ext3, ecc.

A questo punto potete utilizzare il comando ddrescue (attenzione, non dd_rescue, che è diverso e meno potente). E’ un comando che prova con insistenza a recuperare i dati del disco, senza interrompersi nel caso di errori. Utilizza inoltre una mappa del disco, che gli permette di girare a pezzi o essere eseguito più volte senza dover ricominciare il lavoro da zero.

Prima di tutto, cercate di recuperare la maggior parte dei dati con un primo passaggio:

1) ddrescue --no-scrape --no-trim --skip-size=50M /dev/sda2 /mnt/backup/immagine.img /mnt/backup/mapfile

Questo comando copierà i dati della partizione /dev/sda2 in una immagine nel disco nuovo, chiamata /mnt/backup/immagine.img, creando una mappa del recupero in /mnt/backup/mapfile.

Le altre opzioni servono per evitare due passaggi molto lenti (--no-scrape --no-trim) e fare un salto di almeno 50MegaByte in caso trovi un errore, per passare ad una zona migliore del disco.

Il comando si può interrompere quando si vuole, con i tasti CTRL+C. Riutilizzando sempre lo stesso mapfile, la seconda esecuzione non ripartirà da zero. Non conviene però interrompere spesso perché i settori saltati verranno ritestati.

A questo punto si può fare un secondo passaggio, lavorando sulla parte critica del disco, che è la prima:

2) ddrescue -i0 -s1G -d -r3 /dev/sda2 /mnt/backup/immagine.img /mnt/backup/mapfile

Questo comando parte dall’inizio della partizione (-i0), lavora sul primo GygaByte (-s1G), ritenta la lettura 3 volte in caso di errori (-r3), e va direttamente sul disco senza usare cache (-d)

La prima parte del disco spesso è la più importante perché contiene la mappa dei file, senza la quale non riuscirete ad utilizzare il resto dei dati recuperati.

Poi si può tentare un terzo passaggio, insistendo su tutto il disco che non è stato recuperato:

3) ddrescue --retrim -d -r3 /dev/sda2 --reverse /mnt/backup/immagine.img /mnt/backup/mapfile

In questo caso andiamo al contrario (–reverse), e facciamo in modo che il software marchi tutti i blocchi falliti come non ritagliati, e riprovando a recuperarli (in un ordine diverso rispetto ai tentativi indicati con -r3).

Se qualcuno dei passaggi è troppo lento, si possono togliere opzioni per farlo insistere meno. Più tempo darete al programma, più dati riuscirete a recuperare, arrivando ad un punto nel quale non ne varrà più la pena.

Ricordate che potete sempre ripetere i passaggi quante volte volete, magari cambiando le opzioni, dopo aver letto il manuale.

L’importante è che indichiate sempre la stessa immagine di destinazione ed il mapfile.

A questo punto avete la vostra immagine del disco recuperata. Potete consultare cosa c’è dentro, magari iniziando in sola lettura:

mount -o ro /mnt/backup/immagine.img /mnt/floppy 

Il nome floppy fa ridere, ma è una cartella come un’altra, sicuramente vuota e già esistente su systemRescueCD.

potete aprire il disco con il comando “mc”.

Potrebbe essere necessario un controllo del filesystem, che dipende dal tipo. Se era NTFS, conviene farlo controllare da CHKDS, dopo aver montato l’immagine in maniera virtuale con imdisk

In caso fosse ext3, invece, dovete prima di tutto smontare l’immagine

umount /mnt/floppy 

e controllare la partizione virtuale con

fsck.ext3 /mnt/backup/immagine.img.backup

(vi consiglio di fare una copia dell’immagine, prima di toccarla in scrittura, per questo ho indicato immagine.img.backup).

Altri programmi che possono tornarvi comodi:

photorec, testdisk

Fatemi sapere nei commenti se questa pagina vi è servita, o se avete altri consigli per gli utenti che dovessero riscontrare lo stesso problema.

Creare un video mp4 per youtube da un file mp3

Youtube supporta solo i file video, non i file esclusivamente audio. Quindi non è possibile caricare un mp3 e condividerlo sulla piattaforma, a meno che non lo si trasformi in un video.

Questo è possibile aggiungendo almeno una immagine fissa, e creando l’mp4 che contenga l’immagine e l’mp3 di origine.

Su linux con ffmpeg è molto facile, a patto che si conosca il comando giusto da utilizzare e le sue opzioni.
Le condivido qui per ricordarmele e per aiutare chi magari ha la stessa esigenza e poca pazienza per leggersi la documentazione:


ffmpeg -y -loop 1 -f image2 -r 0.25 -i immagine_di_sfondo.jpg -b:v 1M -i file_audio.mp3 -t 00:13:38 -map 0:0 -map 1:0 file_risultato.mp4

Dovete solo avere l’accortezza di modificare il tempo con la durata del video che volete creare, quindi sostituendo sopra al 00:13:38 (13 minuti e 38 secondi) la durata totale dell’mp3, che sarà la durata totale del vostro video.

lubuntu: linux leggero ma moderno

Solo da pochi giorni ho scoperto che esiste una distribuzione Linux che non ha tutti gli inutili fronzoli delle ultime Ubuntu, che appesantiscono il sistema senza essere veramente utili, ma al tempo stesso mantiene gli aggiornamenti dei programmi più utilizzati.

Si chiama Lubuntu, che sta per Light Ubuntu.

Così non solo l’ho installata sul netbook, dove le risorse si sa che son poche, ma anche sul mio pc fisso. In questo modo il PC si accende più velocemente, non esegue programmi pesanti ed inutilizzati, e lascia tutto lo spazio ai programmi che veramente si devono usare. In fondo per il 90% del tempo ormai si usa solamente il browser e poco altro.

Se siete curiosi, potete provarla, sempre gratuitamente, scaricandola qui:
https://wiki.ubuntu.com/Lubuntu oppure con il comando
sudo apt-get install lubuntu-desktop
se avete già una Ubuntu.
Attenzione però in questo caso, perché dovrete rimuovere i vecchi pacchetti inutilizzati per apprezzarne appieno le potenzialità.

Cavo USB – Midi su Linux

Qualche giorno fa, cercando un cavo per aggiornare la mia pedaliera Boss GT-8, ho trovato questo su Ebay.
Lo stesso cavo, in Italia, non si trova a meno di 40€-50€, questo invece costa meno di 7€ spedizione inclusa.

Anche se non è specificato, è compatibile con Linux (io l’ho usato senza problemi in una Ubuntu 10.10 standard) oltre a Windows e Mac, e vi permette di interfacciarvi a qualsiasi prodotto utilizzi i cavi input/output MIDI (nel mio caso una pedaliera multieffetto per chitarra).

Con lo stesso cavo ho aggiornato il firmware della pedaliera all’ultimo rilasciato dalla casa madre.

Ho utilizzato, poi, la versione linux di FX Floor Board, che mi ha permesso di salvare le mie impostazioni e le mie patch della GT8, e caricarvi sopra le patch che si trovano online gratuitamente.

Siccome in rete non ho trovato nulla, ho pensato che potesse essere utile a qualcuno alla ricerca delle stesse informazioni.

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