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E’ ora di disattivare Flash

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Il plugin Flash è diventato ormai il veicolo principale di tutti gli attacchi informatici.

Viene continuamente aggiornato per coprire nuove falle, ma il problema è che vengono risolte solo una volta scoperte.

La recente diffusione delle tecniche in utilizzo ad Hacking Team dimostra che alcune di queste possono rimanere aperte per lunghi periodi, ed essere sfruttate per prendere possesso del PC o dispositivi mobili, carpire informazioni personali, accedere ad account privati (compresi quelli che contengono informazioni sui nostri conti correnti, per dare l’idea).

Conviene quindi disabilitare l’avvio automatico, e permetterne l’esecuzione solo quando è indispensabile.
In questo modo se vorrete aprire un video potrete continuare a farlo (consci del rischio, sulla fiducia del sito aperto), ma in tutti gli altri casi eviterete l’avvio automatico, risparmiando anche banda e velocizzando i siti. Si vede nell’immagine, cliccando l’icona potrete far partire il flash quando ne avrete bisogno. Fino al click il flash non verrà eseguito, e con questo verranno fermati potenziali danni.

Sperando di convincere i web designer ad abbandonare questa tecnologia, che con HTML5 non è più necessaria.

Attivissimo ha scritto una guida per tutti i Browser, che vi consiglio di seguire, adesso.
Fatelo subito!

PS: lo stesso vale per Silverlight, ovviamente

Facebook acquisisce Whatsapp

Ora che anche Whatsapp verrà acquisita da Facebook, le rubriche di chi usa Whatsapp diventeranno di Facebook. Vi consiglio quindi, se non volete che questo accada, di cancellarvi da Whatsapp.

Attenzione, non basta rimuovere l’applicazione dal proprio telefono, ma occorre cancellare l’account:

Riporto un pezzo dell’articolo di Attivissimo sul tema:

Facebook compra WhatsApp. O meglio, compra 450 milioni di rubriche di telefonini

Così ora Facebook possiede Instagram e anche WhatsApp, due dei suoi principali concorrenti in termini di popolarità (specialmente fra i giovanissimi), e incamera nei propri immensi sistemi di schedatura e profilazione commerciale i dati di 450 milioni di persone. L’impero si espande, i rivali vengono assimilati e l’Internet libera soffoca.

Che senso ha pagare cifre miliardarie per un’app praticamente gratuita (a parte un dollaro l’anno, cifra praticamente simbolica)? Semplice: WhatsApp, con il suo vertiginoso tasso di crescita, rischiava di superare Facebook. Già lo faceva in un campo vitale come le foto: ne gestiva 550 milioni al giorno, contro i 350 milioni di Facebook e i 55 milioni di Instagram. Per cui meglio comprarsi il possibile concorrente intanto che è ancora fagocitabile insieme ai suoi soli 32 tecnici.

Le iscrizioni automatiche ai gruppi facebook

Paolo Attivissimo affronta uno dei tanti problemi fastidiosi di Facebook: l’impossibilità di impedire agli amici di iscriverti a gruppi senza il tuo esplicito consenso.

E’ interessante, perché è un problema che ad oggi non ha soluzione: se usi Facebook, devi accettare come funziona in ogni suo dettaglio e quindi anche la possibilità che un tuo contatto ti iscriva ad un gruppo chiamato “Viva Hitler” o ad un gruppo che poi cambierà il nome in “Io voto Berlusconi” senza dirtelo.

La soluzione è ovviamente quella di cancellarsi da Facebook.

Leggete, è interessante: La sottile piaga delle iscrizioni automatiche ai gruppi di Facebook

Attivissimo su Facebook Mail

Pensateci bene.

“Immaginate che Facebook abbia tutta la storia delle vostre conversazioni con il vostro ragazzo o la vostra ragazza. Tutto, da ‘Ehi, ti va di prendere un caffè più tardi?’ fino a ‘Devi passare tu a prendere i bambini all’allenamento di calcio’. Mia nonna l’aveva e non la dava da leggere a una società commerciale che ne faceva analisi statistiche da rivendere ai pubblicitari: era una scatola di lettere.”

via Facebook accorperà mail, SMS, chat.

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