commercio

Ipermercato di Forlì: dibattito in consiglio comunale

Ieri in Consiglio Comunale abbiamo affrontato un lungo dibattito sull’Ipermercato e sulla richiesta di ampliamento, che era stata bloccata con il sequestro a causa degli abusi edilizi .
Nel mio intervento ho fatto presente che la proposta di votare un orientamento su questo argomento era sbagliata nel metodo, oltre che nel merito. A due consigli comunali dal termine del mandato del Sindaco, ho sottolineato che sarebbe stato giusto lasciare alla nuova amministrazione il compito di disegnare la Forlì del futuro, e non mettere un tassello così importante prima delle elezioni.

Ho criticato l’idea dell’abuso degli accordi di programma, che permettono trasformazioni urbanistiche in cambio di opere pubbliche, che però spesso sono necessarie alla realizzazione dell’intervento: si utilizza come compensazione qualcosa che in realtà senza la variante al Piano Regolatore non sarebbe necessario.

Lo stesso avvenne per l’accordo Querzoli-Ferretti, dove tra le opere di compensazione comparivano le rotonde della nuova area industriale ed il collegamento ferroviario, a solo uso e consumo dell’insediamento.

Ho detto che il “contentino” del parcheggio Montegrappa, già previsto nel piano degli investimenti, richiesto come compensazione per il centro storico non sarà d’aiuto al suo rilancio: esistono già diversi parcheggi sottoutilizzati nell’area realizzati da pochi mesi. L’idea che il centro-storico debba e possa competere con gli ipermercati con le stesse armi, a suon di posti auto, prodotti sottocosto e stress è piuttosto antiquata e superata.

L’attuale crisi economica doveva far riflettere sull’opportunità di continuare sulla strada dell’ampliamento della grande distribuzione, che favorisce l’importazione di prodotti a scapito della filiera corta, della giusta misura del commercio.

Ho chiesto inoltre di stralciare dalla proposta di delibera la parte riguardante l’IVO Oliveti, che con l’ipermercato non c’entra nulla e sulla quale potevamo votare a favore di un accordo per la ricostruzione (la struttura attuale è piena di amianto e quindi va bonificata).

Non è stato concesso nemmeno questo.

L’orgoglio di un sindaco si misura con il consenso dei cittadini

Nadia Masini, intervistata, dice che “Dobbiamo essere orgogliosi” del lavoro di questa amministrazione e non a caso evita il verbo “siamo”.
Iniziando la sua campagna elettorale per ottenere la ricandidatura il Sindaco sente evidentemente la necessità di dire comunque che si è fatto tutto il bene della città, senza ammettere i gravi errori
compiuti. Del resto non sembrano altrettanto orgogliosi neppure i due assessori della stessa giunta che hanno già abbandonato la Masini per il nuovo candidato alle primarie del PD.

Sui rifiuti, ad esempio, per raggiungere risultati che si avvicinano alle promesse sono stati modificati i metodi di conteggio, attraverso raccolta differenziata multimateriale e l’assimilazione dei rifiuti industriali a quelli urbani. Non è un caso che in questi anni la quantità di rifiuti prodotta dai forlivesi sia aumentata
fittiziamente, al contrario di tutti i luoghi dove si è introdotto il porta a porta.

Sul commercio, invece di indignarsi per la mancanza dei mercati per la vendita diretta e la filiera corta, continua acriticamente a puntare verso il raddoppio dell’ipermercato senza pensare alla riduzione dei
consumi dei beni non alimentari dovuta alla crisi.

Il Sindaco cita poi il rapporto Ecosistema Urbano per sostenere quanto la nostra città sia migliorata, dimenticandone tutte le criticitià e la modalità di raccolta dei dati, forniti dalle stesse amministrazioni
che va a giudicare.

Nadia Masini farebbe bene a fare un passo indietro e vedere con occhio più obiettivo la sua città, i suoi umori ed i suoi problemi, modificando le scelte che li hanno provocati. L’orgoglio di un sindaco si misura con il sostegno dei cittadini e non con il pugno duro contro le loro richieste: la delusione palpabile nella città ed all’interno del PD dimostra tutto un altro scenario da quello che si vuole far apparire.

Rifiuti – Da problema a risorsa

Martedì 18 Marzo 2008 ore 20.45 Camera di Commercio, Piazza Saffi Forlì
Come farli diventare una ricchezza mediante nuove opportunità imprenditoriali che coniugano occupazione e difesa dell’ambiente.
Relatori:
Carla Poli – Imprenditrice del centro riciclo Vedelago
Marino Ruzzenenti – Storico ambientalista ed autore del libro l’Italia sotto ai rifiuti
Natale Belosi – Direttore scientifico ecoistituto di Faenza
Coordina: Patrizia Gentilini

Scarica il volantino:
volantino-rifiuti-da-problema-a-risorsa.pdf

Cari commercianti, quali sono i vostri avversari?

Ricevo e pubblico il comunicato stampa del WWF che ho appena ricevuto via email:

COMUNICATO STAMPA
CARI COMMERCIANTI, QUALI SONO I VOSTRI VERI AVVERSARI?

Apprendiamo con disappunto che alcuni esponenti della Giunta Comunale di Forlì cercano di delegittimare, agli occhi della città, l’ampliamento della ZTL del centro storico così come proposto dall’Assessore al Traffico, dopo mesi ed anni di riflessioni allargate a tutta la città ed in particolare agli operatori del commercio.

La proposta dell’Assessore al Traffico è già frutto di estenuanti mediazioni ed amplia l’attuale ZTL in modo graduale e ragionevole, al fine di cominciare a migliorare la qualità dell’aria per i residenti. Nonostante ciò, le Associazioni dei commercianti, come da tradizione, non perdono occasione di scagliarsi contro qualsiasi modifica dell’attuale assetto della circolazione e della sosta. Evidentemente non si rendono conto che la loro pregiudiziale opposizione contrasta in modo clamoroso col tentativo di fare del centro storico un ambiente a misura d’uomo, come avviene con successo in altre realtà italiane ed europee.

D’altra parte, quei politici ed amministratori che si mostrano così attenti alle istanze dei commercianti e che cavalcano le loro proteste sono gli stessi che, su altri tavoli, stanno spianando la strada alla grande distribuzione, con i suoi ipermercati divoratori di energia e induttori di nuovo traffico.

Ipermercati che, beffardamente, riproducono al loro interno, in ambienti totalmente artificiali, il concetto di isola pedonale ed espropriano il centro storico e i suoi operatori dalla loro fetta di mercato e dalla possibilità di migliorare e riqualificare le proprie attività.

WWF Sezione di Forlì

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