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Perché le azioni della FIAT scendono dopo lo scandalo emissioni VW?

fiat-chryslerA seguito dello scandalo sulle emissioni truccate delle auto Volkswagen verrebbe da pensare che FIAT e le altre case automobilistiche debbano festeggiare per le difficoltà del gruppo concorrente.

Invece oggi le azioni di FIAT- CHRYSLER hanno perso il 5,74%. Perché?

Secondo me si teme che lo scandalo non fosse limitato alla casa automobilistica tedesca, ma che riguardasse anche le altre case (speriamo non tutte) e che manipolare i risultati dei test per poter immettere sul mercato auto vietate fosse una prassi diffusa.

Speriamo ovviamente che le indagini non svelino uno scenario così inquietante.

Però sinceramente che i test vengano effettuati da aziende private pagate dalle case automobilistiche non è proprio garanzia di imparzialità. Non sarebbe meglio un ente governativo europeo pubblico, pagato semplicemente attraverso l’iva delle vendite?

550mila bottiglie di plastica risparmiate coi detersivi alla spina

Tra i vari dati relativi alla distribuzione dei detersivi alla spina, ve ne è uno davvero significativo: il progetto ha permesso di risparmiare circa 550 mila bottiglie di plastica in 3 anni, perché le bottiglie di plastica non sono soltanto quelle dell’acqua che beviamo.Il numero di bottiglie di plastica risparmiate equivale a più di 33 tonnellate di plastica e ad un risparmio di emissioni in atmosfera di 92,2 tonnellate di CO2. Un ottimo risultato considerato che i distributori di detersivo in Piemonte sono 45: speriamo che il numero delle bottiglie di plastica risparmiate possa aumentare grazie al contributo dei cittadini.

via 550mila bottiglie di plastica risparmiate in Piemonte grazie ai detersivi alla spina.

Inceneritore Forlì: Hera e la favola del Bosco Compensativo

img_44961C’era una volta un presidente che disse ad una Holding : “raccontami una favola” – La Holding cominciò :” c’era una volta un bosco …”
Perché per uno che racconta favole ce n’è un altro che le ascolta, rapito.

Purtroppo alla fine non c’è nessun bosco fatato, né principi azzurri, né casette di pan di zucchero, solo un nuovo inceneritore con i suoi fumi e un campo con povere file parallele di minuscoli e stentati arboscelli che avrebbero dovuto compensare le loro emissioni nocive in atmosfera.

Ma evidentemente c’è anche una favola che la Holding ha raccontato e un presidente che l’ha ascoltata felice, intenerendosi, come ha dichiarato alcuni giorni fa, perché la poverina ha tanti azionisti che non vogliono oneri per non ridurre troppo i propri guadagni.

Veniamo ai fatti : con l’ approvazione del progetto del nuovo inceneritore di HERA , in sede di autorizzazione VIA, l’Amministrazione Provinciale presieduta da Bulbi aveva imposto alcune azioni di mitigazione alla società, fra cui la piantumazione compensativa di otto ettari di bosco, le cui alberature poste a dimora dovevano compensare in parte gli effetti negativi delle maggiori emissioni di CO2 e degli altri inquinanti.

HERA e Bulbi invece si sono raccontati una favola, forse pensando che potesse essere apprezzata da tutti, ma i cittadini possono vedere in che modo hanno operato, la prova e’ sotto gli occhi di tutti : è sufficiente andare in via Costanzo II e guardare le minuscole piantine, alte pochi centimetri, che tutto possono essere eccettuato un bosco.

Come se non bastasse, non pare proprio che la superficie interessata dalle piantine corrisponda agli 8 ettari di bosco previsti, si tratta di poche migliaia di metri quadri e gli 8 ettari sono ancora un obiettivo molto lontano così come sono lontanissime da essere un bosco quelle minuscole piantine.

E’ interessante sapere come la condizione espressa si è concretizzata, se è stato fatto un disciplinare, come avviene dovunque, nel quale sono fissate le caratteristiche, le dimensioni, il diametro dei tronchi, le specie, la densità delle piante da mettere a dimora e se è previsto un tempo per l’esecuzione dell’opera e anche un suo collaudo o per lo meno un certificato di buona esecuzione

Per esemplificare possiamo dire che con i fondi pubblici il Servizio Viabilità della Provincia ha realizzato per compensare le alberature abbattute sulla Bidentina a Magliano alcuni gruppi di alberature autoctone di dimensione fra i 3 e i 4 metri di altezza, costo cadauna € 100 in opera, le piantine di HERA costeranno fra acquisto e piantumazione 5/6 € l’una

Se il bosco era condizione necessaria per la realizzazione dell’inceneritore perché doveva servire ad arricchire di ossigeno l’aria inquinata che esso emette e a fissare quote di gas ad effetto serra, allora è necessario sostenere che l’inceneritore potrà iniziare a bruciare solo quando in quei campi ci sarà un bel bosco cresciuto e maturo.
Secondo i Verdi il pessimo operato della provincia ha provocato dei danni alla cittadinanza e un indebito vantaggio per Hera, lasciata operare come vuole, a vantaggio dei suoi azionisti.
I verdi intendono vigilare anche nei confronti delle altre azioni compensative richieste, tra le quali i così detti mezzi ecologici di cui ancora non si sa nulla, mentre la provincia non sembra aver nulla da contestare nei confronti di quelle che consideriamo inadempienze.

I cittadini non possono sentirsi rappresentati da chi ha ammesso pochi giorni fa tutta la propria inadeguatezza dichiarando : “Con Hera è mancata la capacità di mettere al primo posto non l’utile aziendale, ma il servizio ai cittadini. Loro ci rispondono che sono quotati in borsa, noi riteniamo che si debba ragionare su quale debba essere il futuro di queste società e di come l’ente pubblico vi debba partecipare”

Per questo è necessario che alle prossime elezioni i cittadini dimostrino con il voto che una alternativa a questo andazzo è possibile e credibile ed è rappresentata dai Verdi.

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