Brevettabilità del software: il voto del Parlamento europeo anticipato al 30 giugno

Il voto del Parlamento europeo sulla direttiva europea sulla brevettabilità del software, inizialmente previsto per il mese di settembre, è stato anticipato al 30 giugno. Gli oppositori alla direttiva protestano e denunciano questa procedura “a tappe forzate”

Il 20 giugno scorso, il programma della seduta del Parlamento europeo fissata per il 30 giugno 2003 è stato modificato. Una nuova voce è stata aggiunta all’ordine del giorno: “Diritto di brevetto: brevettabilità delle invenzioni attuate mediante computer”.

Riuniti in seduta plenaria, lunedì prossimo gli euro parlamentari dovranno pronunciarsi sulla proposta di direttiva intesa a stabilire la brevettabilità dei software in Europa, secondo il modello già in vigore negli Stati Uniti. La votazione avverrà soltanto 13 giorni dopo il completamento della relazione della Commissione giuridica e del mercato interno del Parlamento europeo, incaricata di esaminare il progetto di direttiva.

Come al solito, si cerca di approvare in un periodo di poca attenzione rivolta alla politica, una legge che potrebbe influire pesantemente sull’industria dell’informatica e sulle libertà degli utenti. Nonostante 153’543 persone abbiano firmato la petizione contro questa legge, l’iter procede.

Un’altro bell’esempio di democrazia europea.

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