Contro la discriminazione del software libero nella formazione dei docenti e per l’incentivazione delle economie locali

Su punto-informatico ecco comparire la notizia flash:
Treviso – Antonio Bernardi, responsabile del progetto “Software libero nella scuola” e curatore del sito linuxdidattica.org, ha pubblicato una lettera aperta indirizzata al Ministro del MIUR, Letizia Moratti, e al Ministro della Innovazione e delle Tecnologie, Lucio Stanca, che ha per oggetto “contro la discriminazione del software libero nella formazione dei docenti e per incentivare le economie locali”.

Ecco Il testo completo della lettera.

A mio parere la richiesta contiene una lacuna.
Pochi giorni fa, io stesso ho proposto alla lista scuola@lists.linux.it, che è una componente del portale linuxdidattica.org, di fare richiesta di rilascio del materiale dei corsi ForTIC con licenza GNU FDL o alternativa libera.

Questo permetterebbe, senza grossi sforzi da parte del Ministro, di ottenere la possibilità di modicare quel materiale per venire incontro anche al software libero, ma non solo: rendere libera la documentazione dei corsi ForTIC permetterebbe anche ai non insegnanti di usufruire di materiale valido per l’informatizzazione di base ed avanzata dei cittadini italiani, che hanno pagato per la sua stesura.

Ricordo, infatti, che i corsi per i docenti, denominati ForTIC, sono stati finanziati con la vendita delle licenze per l’UMTS, uno spazio d’etere di dominio pubblico.

Rendere libera la documentazione permetterebbe di ampliare le possibilità di una libertà anche di informatizzazione di base: se obblighiamo la gente a formarsi su certi strumenti specifici, spendendo soldi pubblici, non facciamo altro che incrementare le vendite delle solite multinazionali straniere. Abbiamo scritto della documentazione con soldi pubblici, rendiamola pubblica e facciamo in modo che il progetto possa progredire ed andare nella direzione auspicata di incentivo all’economia locale, piuttosto che quella straniera.

In questo modo aumenterà al contempo la libertà dei cittadini, che una volta informati e formati su strumenti liberi potranno finalmente decidere in libertà quali strumenti utilizzare per accedere ai nuovi mezzi di comunicazione.
Ecco la lettera che ho spedito al Senatore Cortiana, ed al Senatore Turroni, al Deputato Cento ed al collaboratore di Folena:

Salve.
Le scrivo per chiederle un parere su una questione che ritengoimportante.
Come certamente saprà, nel 2003 sono stati effettuati i corsi diformazione informatica per i docenti ForTIC, sostenuti finanziariamente con la vendita delle licenze per l’UMTS. I tutor di questi corsi avevano a disposizione del materiale commissionato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
I corsi si svolgevano a tre livelli, in ordine crescente di complessità e specializzazione (A, B, C1,C2). Il materiale dei corsi C1,C2, ad esempio, sono disponibili qui: http://puntoeduft.indire.it/materialic/

Quello che le chiedo è se può fare richiesta al ministero di rilasciare questi materiali di formazione sotto una licenza GPL o Creative Commons,che renda possibile la redistribuzione e la modifica. Questo permetterebbe una maggiore diffusione di questo materiale formativo, la sua personalizzazione e conseguentemente una maggiore formazione da parte di tutti i cittadini italiani, non solo docenti.
Visto che questo materiale è di proprietà del Ministero, non credo che qualcuno si potrà opporre alla richiesta di “liberare” questi documenti, con l’opportunità di diffondere maggiormente conoscenze elevate in campo informatico (che, come sappiamo, sono sempre più richieste dal mercato del lavoro).
Attendo con ansia una sua risposta, certo di un suo interessamento. Nel frattempo la saluto, concludendo fornendole tutto l’aiuto che possodarle per ottenere questo risultato.

Credo che a breve pubblicherò una petizione per aumentare la pressione su questa richiesta, che ritengo di fondamentale importanza, quindi rimanete sintonizzati!

Contro la discriminazione del software libero nella formazione dei docenti e per l’incentivazione delle economie locali
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