E’ morto Barry White

E’ morto Barry White.

Proprio stasera, al cinema, osservavo sorridendo compiaciuto a Jim Carrey, mentre si rivolgeva a lui per creare la giusta “atmosfera”, che lo aiuti a sedurre la propria ragazza.
Per tutta la durata del film, Jim si rivolgerà solo a due persone non presenti in scena: Dio e Barry White.

Tutto il mondo piange un artista che, volenti o nolenti, abbiamo sentito ed ascoltato un numero infinito di volte.
Una voce bassa, di una tonalità talmente impressionante che viene ospitata anche in una puntata dei Simpson, dove il tremore scaturito dal suo microfono attira verso la salvezza i serpenti minacciati dalla popolazione di Springfield.

Un mito che a 58 anni è stato colto da un ictus che ne compromette la voce.
E come succede in tutti gli artisti di questo calibro, la voce è strettamente legata all’anima, che ha deciso di seguirla dopo pochi mesi.
Un’anima che Barry ha saputo accarezzare, sottolineando i momenti più importanti di moltissimi abitanti di questo pianeta.

Il basso è lo strumento che più tocca le nostre emozioni, facendoci muovere e commuovere, spesso sottolineando una frase che trasporta le linee melodiche di tutti gli altri strumenti.

Addio Barry,
You’re the first, the last, my everything.

E’ morto Barry White
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