Marche. Verdi: si potevano evitare i rischi di contaminazione

Nelle Marche, come in Piemonte e nelle regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia e probabilmente anche in altre, erano state individuate partite di mais OGM, commercializzate all’insaputa degli agricoltori, dalla Pionneer e dalla Monsanto, prima delle semine di mais. Si sarebbero potuti limitare i rischi di contaminazione distruggendo subito il mais prima della fioritura. Ma si è scelto di non intervenire. Ad eccezione del Piemonte, che ha provveduto immediatamente a far distruggere i campi di mais geneticamente modificato, anche nelle Marche non sono stati adottati provvedimenti atti a
scongiurare la contaminazione dell’ambiente circostante. Nelle Marche, dove la Magistratura nei giorni scorsi ha posto sotto sequestro 6 ettari di mais OGM, si è ripetuta la stessa irresponsabile dinamica. Lo provano i documenti resi noti da Marco Moruzzi Capo Gruppo Verdi in Consiglio Regionale delle Marche. L’Ispettorato Repressione Frodi dipendente dal Ministero Politiche Agricoltura aveva segnalato alla AUSL di Fermo (AP) il 17 giugno che le analisi effettuate dimostravano la contaminazione dei campi di mais seminati con seme geneticamente modificato della Pioneer. “La AUSL di Fermo ha gravi responsabilità per non essere intervenuta immediatamente per imporre la distruzione del mais seminato evitando così che il mais transgenico diffondesse il polline nell’ambiente” – ha dichiarato Marco Moruzzi Capo Gruppo Verdi in Consiglio Regionale delle Marche gravi le responsabilità anche l’Assessorato Agricoltura che non ha messo in atto iniziative contro la diffusione degli OGM”. Al contrario le Marche risultano firmatarie della prima versione del protocollo sugli OGM siglato dal Ministro Alemanno, dalle multinazionali biotech e da altre regioni. Le Marche non erano presenti alla stipula della seconda versione del Protocollo operativo del 18 agosto che i Verdi contestano fortemente. Moruzzi chiede alla Regione Marche di condividere la proposta di legge presentata nei giorni scorsi che vieta la coltivazione di specie transgeniche in tutto il territorio regionale.

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