Month: Luglio 2004

Sull’inceneritore

Di seguito ad un mio resoconto del secondo consiglio comunale, si è aperto un dibattito sulla frase del programma della Masini che riguarda l’adeguamento dell’inceneritore, sulla posizione dei Verdi a riguardo, e sulle modalità con le quali contrastare questo progetto di Hera.

Condivido le preoccupazioni, ma non posso che precisare la linea che hanno deciso di tenere i Verdi: cercheremo di bloccare questo progetto e di portare avanti soluzioni alternative, partendo da un aumento radicale della raccolta differenziata, dalle analisi dell’ambiente fatte sul territorio dell’inceneritore, e solo dopo questi punti, si potrà riparlare dell’inceneritore.

Sicuramente saremo fermamente contrari all’importazione di rifiuti da zone al di fuori della nostra provincia, rischio che allo stato attuale è tutt’altro che ipotetico.

L’inceneritore attuale, va detto, andrà comunque sostituito entro i prossimi 6 anni, a causa della sua vecchiaia, che rischia di mettere ancora più in pericolo la salute dei cittadini. Bisogna però partire da una politica estremamente diversa, che parta dal buon esempio di alcuni comuni veneti.

Per questo motivo, l’aiuto dei cittadini in questo momento è più che vitale: senza una mobilitazione dal basso, non riusciremo a fermare questo progetto e a portare avanti alternative. Continua la raccolta di firme del Clan-Destino a favore della raccolta differenziata (e contro l’inceneritore) e nei prossimi giorni cercheremo di sensibilizzare con intensità sempre maggiore i cittadini su questo tema così importante.

Chiunque voglia aiutarci, mi contatti, ci sono diverse cose che si possono fare, insieme.
Partendo dal raccogliere le firme, o da manifestazioni importanti.

Ho caricato in queste pagine un documento prodotto dal Clan-Destino che osserva dettagliatamente le conseguenze di un inceneritore a Coriano:
Osservazioni SIA Inceneritore Coriano
Leggetelo con attenzione e diffondetelo, se potete.

Consiglio Comunale 30-7-2004

Nel Consiglio Comunale di oggi è stata presentata una interrogazione del consigliere dei DS Pierini, che chiede un esame della vicenda delle ristrutturazioni del palafiera al fine di assicurare i vertici nazionali sportivi che le loro esigenze non sarebbero disattese. Ritengo che la questione sia da valutare attentamente, e che nei prossimi consigli in cui ci sarà un dibattito su questi temi bisognerà discutere nel merito queste richieste, che sono totalmente immotivate: nel dettaglio, l’ente che gestisce il palafiera chiede al Comune di pagare l’installazione di un sistema di raffreddamento, che invece sarebbe totalmente a suo carico secondo la convenzione stipulata.

E’ seguita una interrogazione urgente di Biondi sui danni della tempesta, per chiedere al Sindaco le iniziative che adotterà per affrontare questo tema.

A questo punto si è trattata la richiesta di una variante al piano regolatore per permettere l’ampliamento di un capannone di stoccaggio delle merci, richiesto da NIMA s.r.l..

Poi si è parlato del micro nido di San Lorenzo.
Ho commentato, tra gli altri interventi al dibattito, dando il mio parere favorevole, che deriva direttamente dalla constatazione che i cittadini del luogo hanno dato il loro consenso unanime.

Ho però espresso tutti i dubbi di cui parlavo in questo altro post, che riguardano le linee politiche legate a questa decisione.

La soluzione del problema della disponibilità di posti negli asili non può portarci a trascurare le norme sanitarie che regolano questo tipo di attività. Ho chiesto, quindi, che l’amministrazione si impegni a portare avanti una programmazione lungimirante, che cerchi una soluzione complessiva al problema, e che eviti una dispersione di risorse con piccoli e numerosi interventi.

Oltre a questo ho fatto promettere agli Assessori competenti ed il Consiglio facciano proprie le indicazioni dell’AUSL, che consiglia l’amministrazione a:

* fornire una autorizzazione temporanea, in attesa che si risolvano e si riducano i rischi determinanti dagli insediamenti zootecnici limitrofi;
* a provvedere alla predisposizione delle barriere, per limitare la veicolazione di polveri potenzialmente allergizzanti;
* a provvedere ad un adeguato monitoraggio ambientale;

Per un resoconto di quanto si è discusso, rimando all’articolo su Sesto Potere

Asilo nido (micronido) a San Lorenzo

Oggi in Consiglio Comunale (spero in futuro di ricevere le convocazioni anche tramite email, in modo da pubblicarle qui regolarmente), si discuterà tra le altre cose anche di una deroga alle norme del Piano Urbanistico Attuativo ed al Regolamento Sanitario, per permettere l’insediamento di un asilo nido presso un edificio residenziale a San Lorenzo, di proprietà dei Sabbatani, estremamente vicino al mangimificio omonimo.

Ieri in seconda Commissione (che tratta i temi di carattere urbanistico-ambientale), ho espresso i miei dubbi sulla questione, semplicemente perché i mangimifici sono aziende che producono enormi quantità di polvere, mosche e cattivi odori. Pianificare la costruzione di un micro asilo (14 posti disponibili, di cui 4 riservati ai dipendenti dell’azienda), proprio accanto ad una azienda di questo tipo, quando i regolamenti sanitari richiedono che ci sia una ragionevole distanza, mi pare un’assurdità dal punto di vista politico.

Purtroppo la ragione non è quantificabile, quindi anche un metro potrebbe bastare.

Ci sono altri problemi, però, che richiedono un intervento del Consiglio: l’altezza è di 2,70 metri invece che 3, la destinazione d’uso è residenziale invece che di servizi, non ci sono abbastanza parcheggi privati e privati ad uso pubblico. Una deroga a questi punti delle norme di legge, richiesta al consiglio, permetterebbe quindi la realizzazione dell’asilo.

Proprio perché c’era la possibilità di valutare attentamente la questione (anche se il punto centrale, la distanza dal mangimificio, non è impugnabile), ho contattato prima la circoscrizione 5, poi il comitato di quartiere di San Lorenzo. Tutti hanno espresso parere favorevole all’unanimità, forse forti anche del fatto che non hanno responsabilità legali in caso di problemi.

E’ chiaro quanto il problema dei nidi, la cui disponibilità a Forlì è buona rispetto al nazionale, ma scarsa rispetto alle richieste, sia centrale, e dovrà essere affrontato un discorso complessivo che miri all’aumento dei posti disponibili, tramite nidi aziendali e pubblici.

Rispetto a questa deroga, invece, voterò a favore, per rispettare il volere dei cittadini del luogo, chiedendo che i consigli dell’unità sanitaria locale per ridurrei i rischi diventino un obbligo nei confronti del proprietario e del gestore della struttura, esprimendo al contempo queste mie perplessità che riguardano i rischi per la salute di bambini così piccoli.

Resto, comunque, abbastanza sorpreso dalla mentalità delle persone, che lottano strenuamente quando si costruisce un’antenna vicino ad un asilo, ma chiedono la costruzione di un asilo vicino ad un’antenna preesistente senza battere ciglio.

Come a dire che è meglio avere la comodità della vicinanza delle strutture, piuttosto che la certezza della salute delle persone che vi verranno ospitate, anche in deroga alle norme di legge vigenti che dovrebbero tutelarci (mentre invece sono viste spesso come un ostacolo).

Inceneritore, “l’ultimatum” del Clan-Destino alla Provincia di Forlì-Cesena

Notizia ripresa da Sesto Potere

(29/7/2004 22:00) | INCENERITORE, “L’ULTIMATUM” DI CLAN-DESTINO ALLA PROVINCIA DI FORLì-CESENA
(Sesto Potere) – Forlì – 29 luglio 2004 – S’è svolta oggi la conferenza stampa indetta dall’Associazione Clan-Destino Onlus (con sede a Borgo Sisa) che annuncia: “Mercoledì 4 agosto, salvo ulteriori rinvii, qualora la Giunta provinciale di Forlì-Cesena si dovesse esprimere con parere favorevole alla richiesta di ampliamento dell’inceneritore da parte di Hera S.p.A., provvederemo all’immediata impugnazione degli atti ricorrendo ai Tribunali di competenza entro i termini previsti dalla legge”.
A detta dei membri dall’Associazione Clan-Destino esisterebbero infatti: “Molteplici presupposti che giustificano un intervento di tale portata e per questo abbiamo consegnato già da tempo il materiale agli studi legali, che assieme ai nostri esperti stanno elaborando il documento in questione. Auspichiamo altresì un coinvolgimento concreto anche di tutti coloro i quali hanno finora condiviso la nostra linea di pensiero volta alla diminuzione della produzione dei rifiuti, al riutilizzo e all’incremento della raccolta differenziata”.
Per l’Associazione Clan-Destino: “È attraverso tali progetti che si gestisce il problema dei rifiuti e si promuove la tutela della salute e dell’ambiente. All’interno di queste strategie proponiamo un progetto pilota da applicare ad un quartiere dell’area urbana di Forlì, al fine di dimostrare, attraverso la pratica, la fattibilità di tale proposta che prevede: l’applicazione dei criteri di raccolta differenziata porta a porta sulla base di un calendario appropriato; l’eliminazione dei cassonetti; la distinzione fra rifiuto organico e inorganico; incentivi al compostaggio domestico; la riduzione al minimo del rifiuto indifferenziato;
e l’applicazione della tariffa puntuale”.
“Tali criteri – sempre secondo Clan-Destino – sono già stati seguiti da diversi Comuni a partire dai modelli sviluppati nel Nord-Est e hanno consentito di raggiungere percentuali di differenziazione abbondantemente superiori al 50%”.(Sesto Potere)

ANSA: Ambiente. Dalla Ue 35 milioni per sistemi energetici e trasporti verdi

Dovranno pervenire il prossimo 8 dicembre le proposte di ammissione a finanziamento relative ad un bando europeo nell’ambito del Sesto programma di ricerca e sviluppo. Il budget stanziato ammonta a 35 milioni di euro, destinati a sostenere progetti in materia di ricorso all’idrogeno e alla realizzazione di celle a combustibile in alcune aree tematiche prioritarie, oltre allaeronautica e spaziale, quelle dei sistemi energetici e dei trasporti sostenibili. In particolare verranno considerati con interesse progetti relativi all’applicazione di celle a combustibile e allo sviluppo di veicoli ibridi e quelli per l’adozione di sistemi a celle a combustibile e di fuel processor nei settori dell’aeronautica, dell’idroviaria e del trasporto di superficie. Saranno ammessi a partecipare al bando cordate e consorzi di almeno tre soggetti giuridici indipendenti di tre Stati membri o di due partner europei più appartenenti a Stati associati o candidati. (Ansa)

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