Huxley e Santarcangelo dei teatri

“Il mondo nuovo” di Aldous Huxley, è un romanzo di fantascienza che degli anni ’30; assolutamente lungimirante tanto quanto il più famoso e nominato 1984 di Orwell. Bertrand Russell accusò Huxley di aver costruito il romanzo basandosi completamente sugli ultimi capitoli del suo “La visione scientifica del Mondo”, aveva ragione ma questo dimostra quanto poco sia condannabile il plagio nell’arte.
Ne “Il mondo Nuovo” viene descritta una ipotetica società, tutta protesa alla stabilità sociale, al produttivismo e, a suo modo, alla felicità. Per arrivare a questo le persone sono create artificialmente e continuamente “condizionate” a fare ciò che il loro ruolo esige, le caste sono ben definite e hanno precise finalità. Im membri del mondo nuovo lavorano poche ore al giorno, i rapporti sessuali sono incoraggiati e frequenti per tutti, hanno diritto ad una droga artificiale che li aiuta ogni volta che ne hanno psicologicamente bisogno, non hanno nessuna necessità di rivendicare diritti negati, nessuno si sente sotto il giogo di un potere dittatoriale.
Solo una esperienza è impossibile, peraltro senza divieti imposti con la forza: l’arte nel suo significato più ampio.
Shakespeare o Mozart sono residui di un passato dimenticato, un amore folle è improponibile, niente “sturm und drang” in qualunque campo insomma. Per carità, gli “spettacoli” esistono, ma sono banali, senza nessun spessore, sono molto seguiti e stupidamente apprezzati. Nessuno può sviluppare veramente la propria personalità, il proprio individualismo, allontanarsi anche di poco dal modus vivendi imperante.
E’ per questo che Santarcangelo dei teatri è molto più che un semplice evento estivo: è rivolta contro l’omologazione, disintossicazione contro tutti gli stupidi condizionamenti accumulati durante l’inverno televisivo.
Santarcangelo di Romagna è uno dei più bei paesi del riminese, ogni estate vi si svolge un festival internazionale di teatro dedicato alla scena contemporanea, il 34° festival inizierà il 2/7 fino all’11/7, è dedicato a Pier Paolo Pasolini, alla sua irriducibile, disperata vitalità; gli organizzatori hanno seguito la sua esortazione «ad essere continuamente irriconoscibili», a «continuare imperterriti, ostinati, eternamente contrari, a pretendere, a volere, a identificarvi con il diverso…»
Gli spettacoli teatrali non si svolgono solo nei teatri ma nei posti più eterogenei, come la palestra della scuola elementare, piazzette nascoste, una cava sul fiume Marecchia, inoltre molti eventi sono spalmati nei vari paesi circostanti, Rimini compresa.
Nella piazza principale ci saranno concerti gratuiti con la presenza di artisti diversissimi tra loro provenienti dai paesi più disparati, si passa dalle musiche da matrimonio balcaniche fino alle percussioni del Marocco, passando per Brasile o India a seconda della serata.
Il Circo Inferno Cabaret è uno spazio molto coinvolgente dove si potrà anche mangiare specialità di mezzo mondo , partecipare ad incontri dibattito sulle guerre e sul nomadismo (da notare “Nomadismi politici tra il lavoro e la rete” Sabato 10 Luglio con Franco Berardi Bifo), ballare gratuitamente con musiche apolidi/nomadi anch’esse.
A Santarcangelo dei teatri chi distrugge più risorse (magari con i Sport Utility Vehicles) non sarà il migliore, non godrà di maggiore considerazione, non sarà invidiato; solo in questo modo alternativo si potranno costruire fondamenta solide per un nuovo mondo.
p.s. per una resistenza creativa ci si può recare non solo a Santarcangelo di Romagna, in Toscana per esempio consiglio il Teatro Povero di Monticchiello “autodramma ideato, scritto e realizzato dalla gente di Monticchiello”.

Huxley e Santarcangelo dei teatri
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