I triclicisti sono pirati

Dal sito dei triclicisti:

I triclicisti
Abbiamo deciso di organizzare un flash-mob contro il ddl Urbani per Lunedì 19. L’appuntamento è alle 18 a P.zza Navona angolo Corsia Agonale (il vicolo che porta davanti al Senato). Ci troveremo tutti lì con una benda da pirata sull’occhio (provvederemo noi a fornirvene se non ne avete), ognuno si porterà un cd masterizzato da casa. Al suono del fischietto i presenti cominceranno a scambiarsi i cd fino al secondo fischio che sancirà la fine dello scambio. A quel punto ognuno tornerà a casa con il cd che gli è rimasto in mano. In pratica metteremo in scena ciò che accade quotidianamente nei siti di file sharing.

Questa iniziativa non mi trova d’accordo. E’ vero che il decreto Urbani è fatto male, punisce le persone sbagliate, ed è inapplicabile.
Quello che i cittadini devono dimostrare, invece che scambiarsi materiale illegale, è la possibilità di scambiare materiale costruito da zero, basandosi proprio sulla condivisione.
Il Peer to peer non deve essere criminalizzato, perché non è solamente scambio di materiale pornografico oppure di film in divx, ma un modo per condividere.
peer to peer
La scelta del materiale da condividere è fondamentale, ed è già difficile far capire alle persone che peer to peer non significa musica gratis ed illegale. Proprio per questo motivo ritengo che la protesta organizzata dai triciclisti sia sbagliata: invece che mostrare i punti deboli del decreto, si pone ulteriormente l’accento sui suoi punti più forti.

Chi si mostrerà con la benda ed un cd masterizzato illegalmente in mano, farà il gioco di Urbani e dei politici che spinti dalle major stanno cercando di chiuderci l’utilizzo della nostra stessa proprietà e delle nostre idee.

Già il fatto che sul sito confondano “cd masterizzato” con “cd masterizzato illegalmente” la dice lunga sulla profondità del gesto.

I triclicisti sono pirati
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