Responsabilità per i crimini contro la salute e l’ambiente

Uno dei problemi principali che riguardano l’ambiente è la modalità che riguarda le responsabilità di chi inquina ed uccide delle persone. Colgo l’occasione dell’Appello del Petrolchimico per fare qualche riflessione.

Se una persona, per fare una rapina, uccide con un colpo di pistola la vittima dell’aggressione, finisce in galera (o almeno dovrebbe).

Se un dirigente di una azienda, per ottenere guadagni molto superiori a quelli di una rapina, compie delle decisioni che uccidono decine o centinaia di persone di cancro, di solito rimangono inpuniti.

Questo è, ovviamente, inaccettabile. Chi ha una giacca ed una cravatta deve rispondere dei crimini che commette esattamente alla stessa maniera del criminale di strada. Altrimenti i costi delle azioni compiute dalla aziende più grosse e pericolose vengono esternalizzati e nei bilanci non vengono mai conteggiati.

Se una soluzione ad un problema inquina più di un’altra, ma non vengono mai considerati prima di prendere delle decisioni strategiche i rischi e le responsabilità, i costi di bonifica del territorio e quelli sanitari per curare le malattie, otteniamo come risultato una spesa che ricade sempre sullo Stato a vantaggio di poche aziende.

Oltre a questo, fatto ancora più grave, svendiamo sempre il nostro ambiente e la nostra salute al maggiore offerente (ma l’offerta, guarda caso, non arriva mai ai cittadini).

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