Mamma… Dicono che sono malato

FORLI’ (MERCOLEDI’ 26 GENNAIO)

Ore 19.00 – Machamba Café, C.so della Repubblica, 125 Buffet Vegan
Ore 21.00 – Circolo Valverde Via Valverde, 15

Conferenza pubblica su:

* Psichiatria, bambini e controllo sociale
* L’ADHD e la scuola
* L'(ab)uso di psicofarmaci nella medicina ufficiale

Interverranno:
* Dott. Roberto Cestari (Medico e presidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani)
* Dott.sa Maria Rosaria D’Oronzo (Psicologa che da anni si occupa di questioni psichiatriche con particolare impegno a favore dei diritti dell’uomo)
* Alessandro Scanu (Operatore Sociale da anni impegnato nel Collettivo AntiPsichiatrico di Cagliari)

Scarica la locandina

Mamma… Dicono che sono malato

Un commento su “Mamma… Dicono che sono malato

  1. Quando facevo parte del telefono viola di Bologna, nel 2007 entrammo in un convegno dell’ Agap (con il permesso dell’organizzatrice, ora sotto i riflettori della stampa), ma quando cominciammo a distribuire volantini che informavano sui devastanti effetti collaterali di questo medicinale, venimmo cacciati fuori a spintonate, il tutto perchè il nostro pensiero differiva dal loro.
    Non ci hanno ascoltato, così come non ascoltano i loro figli perchè hanno un pensiero che differisce dal loro.
    Per citare una frase di Maria Rosaria d’Oronzo “questa è la risposta che gli adulti sanno dare ai propri figli”.

    Non c’è medicinale al mondo che possa sopperire alla mancanza di attenzione che i bambini richiedono dai propri genitori; non chiedono una pillola, solo amore, il problema che è questa è una merce veramente rara, e non si compra in farmacia.
    Se il bambino è “disattento” stiamo sicuri che è colpa di molteplici fattori esterni, non di certo sua o di una fantomatica “sindrome ADHD”, completamente priva di ogni riscontro scientifico e logico.

    Non ci sono soluzioni farmacologiche o chimiche, ma dialogo, ascolto e molta molta attenzione (da parte dei genitori intendo….).
    C.B.
    altre informazioni sul sito http://www.nopsichiatria.com

I commenti sono chiusi.

Torna su