Sciopero contro il caro energia

Per il prossimo 14 Settembre si preannuncia uno sciopero dei “consumatori” contro i rincari energetici. Se è vero che il costo dell’energia è uno dei problemi principali per la nostra economia attuale e futura, questa è una pessima idea per diverse ragioni.
Il problema del rincaro dei carburanti e dell’energia elettrica, ed il conseguente rincaro di trasporti e produzione che si aggiungerà agli attuali costi dei prodotti, non si potrà affrontare solamente tagliando le accise.
Il rapporto annuale dell’ENEA (Ente Nazionale per le Energie Alternative) sui possibili scenari energetici futuri indica chiaramente che l’unica scelta politica che si può fare per incrementare il PIL a fronte di un inevitabile rincaro dei prezzi energetici è quello di aumentare considerevolmente il risparmio energetico, dove con risparmio si indica un migliore utilizzo delle risorse a fronte di un invariato risultato in termini di produzione e di qualità della vita.
Bisogna avere bene in mente che il rincaro dei prezzi è inevitabile ed è dovuto all’esaurirsi delle risorse e ad una produzione che non riesce più a stare al passo con l’aumento delle richieste.
Ora, se fossimo dei cittadini furbi, invece che protestare contro lo Stato che non taglia le tasse sui carburanti, protesteremmo contro uno Stato che fa poco per incentivare il risparmio energetico, che non utilizza per nulla l’innovazione delle ESCO, che non investe per creare un settore nostrano di produzione da energie rinnovabili, che cerca di ostacolare e rallentare persino le direttive europee che vanno in questa giusta direzione.

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