Sostenere le aziende nel rispetto dei vincoli ambientali

Senza dubbio la presenza nel territorio di aziende di elevato valore tecnico ed occupazionale è fondamentale, sia come occasione di sbocco lavorativo sia come traino per la realtà economica cittadina. Nonostante questo, siamo convinti che il governo della città debba prevedere la corretta dislocazione degli insediamenti tramite il suo strumento tecnico più appropriato, il Piano Regolatore, in relazione alle esigenze di salvaguardia del territorio dal punto di vista ambientale, paesaggistico, sociale e della mobilità.
Il timone dello sviluppo urbano non può sbandare sotto la spinta di questo o quell’interesse ma rimanere saldo verso la direzione prestabilita che già concede tanto, forse troppo, territorio all’edificazione.
Non appare corretto, nei confronti degli strumenti di cui la città si è dotata, il ricorso a continue variazioni della destinazione dei terreni, perché se questo è il metodo, allora il piano viene disegnato dalle singole richieste ed istanze invece che da una seria ed attenta programmazione.
Tramite una conferenza stampa, in questi giorni, è stato reso pubblico il quadro amministrativo che dovrebbe permettere un nuovo insediamento Querzoli – Ferretti in una zona adiacente alla via Emilia, attualmente indicata come area di tutela e valorizzazione del territorio rurale di pregio ambientale e storico culturale.
E’ stato ricordato lo screening ambientale attualmente in corso, che dovrebbe terminare entro i prossimi mesi, senza fornire nessun dubbio sull’esito che queste valutazioni potrebbero avere, come fosse quasi una pura formalità.
Se questi studi dimostreranno come possibile l’insediamento del nuovo stabilimento industriale, non sostitutivo a quelli preesistenti, il Consiglio Comunale sarà chiamato ad esprimersi sull’Accordo di Programma in variante al Piano Regolatore, che cambierà la destinazione d’uso dell’area, che diventerà una zona produttiva di nuovo insediamento.
Un Accordo di Programma che avrà come effetti un aumento del valore di quei terreni, una giustificazione dell’altrimenti inutile via Emilia Bis, un incremento del traffico pesante della già soffocata via Emilia, ed una penalizzazione del valore ambientale di un’area ora definita di tutela e valorizzazione del territorio rurale di pregio ambientale e storico culturale, contigua alla zona destinata a parco fluviale.
L’interesse pubblico, in questo caso, non è abbastanza importante se confrontato con il peso dell’intervento che verrebbe effettuato.
Questo nuovo insediamento è in forte contrasto con il Piano Regolatore Generale, che ha lo scopo di rendere più compatta la città di Forlì, aumentandone invece l’estensione dei confini ed ignorando i vincoli di tutela e valorizzazione di un territorio di pregio ambientale.
I Verdi di Forlì sono contrari a questo progetto, che porterebbe problemi ad una zona importante della nostra città, e sono contrari ad una modalità di sostegno delle aziende locali che penalizza il bene ed il benessere pubblico, come se questo fosse l’unico modo per aiutare la crescita dei posti di lavoro.
Si ritiene che aree poste nelle zone industriali ancora non edificate possano essere ritenute più idonee e si auspica che la prestigiosa azienda nautica possa aumentare la propria superficie produttiva in Forlì senza veder compromessa una delle poche zone in fregio alla via Emilia libere da insediamenti abitativi o industriali, in un continuo che la assedia per centinaia di chilometri nell’intera Emilia Romagna.

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