Sul problema dei Rifiuti siamo alla soluzione finale

Se il piano dei rifiuti stenta a essere approvato, per l’opposizione esplicita di parti di maggioranza (PRC, PCI, i DS di Sinistra Ecologista, Verdi) e della società civile (associazioni da ACLI a WWF, da Clan-destino a gran parte dei medici, 9000 firme) le amministrazioni, comunque contro tutto e contro tutti, vanno dritto ubbidendo ai dictat di Hera s.p.a., la società multiservizi a maggioranza pubblica che agisce come una belva affamata di denaro, peggio del più spregiudicato degli imprenditori privati.

In settimana Bulbi presidente della Provincia e di ATO (Ambito territoriale ottimale) in rappresentanza dei 30 sindaci del forlivese e del cesenate, ha sottoscritto con Hera il preaffidamento del servizio rifiuti per gli anni a venire. Si passa da una spesa complessiva di 33 milioni di euro a 43 milioni (i vecchi 86 miliardi) annui. Un aumento di oltre il 25%, che raggiungerebbe quota 53 milioni se, come richiesto dalla Unione Europea, in Italia non si incentivasse con un premio l’incenerimento dei rifiuti sottraendo risorse alle vere energie alternative solare, idroelettrico, eolico. Si parla nell’accordo di raccolta differenziata al 35% nel 2007 e 50% nel 2009. Non ci si arriverà mai perché non si impone di modificare i metodi di raccolta dei rifiuti e quindi con questi metodi, un poco migliorati si potrà passare da un 22% attuale a un ottimistico 30 – 32 %.

I numeri a questo punto giustificheranno il nuovo inceneritore di Forlì da 120.000 tonnellate annue (che prodoce 35-40.000 tonnellate di ceneri , che sono un rifiuto speciale, oltre a tonnellate aggiuntive di inquinanti riversate in atmosfera.

Oggi 28 luglio 2005 in conferenza di servizi (provincia, comune di Forlì, Servizio Tecnico Bacino, ARPA, ASL) ai sensi dell’art. 27 del D.Lgs.22/97, è stata data l’autorizzazione alla costruzione dell’inceneritore di HERA, e ha approvato il progetto definitivo(variante?) per il raddoppio dell’inceneritore privato di Mengozzi (società è implicata nelle indagini sullo scandalo rifiuti del settembre scorso, perché non ricordarlo?).
Le presunte azioni di risanamento che erano contenute nel progetto di Hera non verranno attuate. Niente vasca di prima pioggia sul Cerchia di Bussecchio e niente area di 8 ettari boscata in fregio al fiume Ronco, perché non di proprietà pubblica.
Verrebbe da ridere se non ci fosse di che preoccuparsi, si paventa che l’azione compensativa di rimboschimento verrebbe spalmata nel territorio su aree pubbliche quali rotonde e piccole aree verdi.

Le posizioni sono distinte l’ASL dopo il voto contrario alla valutazione di Impatto Ambientale, ha preso atto della volontà politica espressa alla Giunta Provinciale. Il Comune di Forlì’ che era contrario in sede di VIA ha confermato la posizione (necessità di non aumentare gli inquinanti immessi nell’aria già compromessa, inattuabile per ammissione di HERA) ma si è espresso favorevolmente in modo contraddittorio per volontà di una Giunta divisa (tutti favorevoli tranne Rifondazione, Assessore Ambiente Capacci e Verdi, Ass. Morelli al Verde e Mobilità).

Per chi in questi mesi si è battuto perché un’ipotesi diversa, rispettosa dell’ambiente e della salute, fosse quella su cui investire, ed ha visto crescere un movimento sincero, spontaneo, informato è una giornata triste.
Non bisogna però disperare perché anche un impianto autorizzato può non trovare realizzazione se la cittadinanza, la società civile, le Associazioni, le Categorie si mobilitano per fermarlo.
La presa di posizione dei Medici della Provincia di Forlì e Cesena è il punto da cui partire.
Gli impegni assunti dall’Amministrazione cittadina in termini di necessità di miglioramento e risanamento dell’aria e dell’ambiente, nel rispetto del Piano sanitario nazionale 2002 – 004, della carta di Aalborg, sulla sostenibilità dello sviluppo, aderendo alla rete italiana Città Sane, impegnandosi nel progetto CRITECO con Regione e Provincia per piani di risanamento ambientale dell’area industriale di Coriano, vengono cancellati con un colpo di spugna.
Le richieste emerse negli incontri di Agenda 21 (momento di partecipazione e condivisione delle scelte importanti per il territorio e per l’ambiente) diventano carta straccia ancor prima di ricevere una risposta
E’ chiaro finalmente a tutti Tommaso Tommasi di Vignano (a suo tempo coinvolto nello scandalo Telecom Serbia, perché non ricordarlo?) ora a capo della holding HERA s.p.a. governa negli enti locali. Presiede la Provincia ha funzione di Sindaco, ci amministra.
In tanti incontri cui ho partecipato sull’argomento, le assemblee di Agenda 21, l’altra sera per esempio nel quartiere Villa Selva, non ho sentito una opinione favorevole a questa politica dei rifiuti ed in generale della gestione di servizi pubblici: acqua, rifiuti, gas.
E’ necessario uno scatto di orgoglio ragazzi (rivolto agli amministratori), ricordatevi che loro hanno il potere dei soldi ma voi avete avuto la fiducia degli elettori per governare al meglio il nostro territorio, e ve la state giocando.

Fausto Pardolesi
Presidente della Circoscrizione 4,
dove sorge l’inceneritore,
e dei Verdi di Forlì

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