Month: Marzo 2006

Scooter e biciclette elettriche

Ho parlato con Massimo de Carlo, consulente esperto di mobilità elettrica,  che mi ha chiarito un po’ le idee sul quadro.
Gli scooter elettrici hanno costi molto variabili che dipendono dall’autonomia e dalle prestazioni. Si va dalla bicicletta, che ovviamente ha il costo minore, allo scooter con baule (tipo quelli per le pizze), che ha una autonomia di 100 – 120 km circa.

I vantaggi degli scooter sono l’assenza assoluta di rumore, il vantaggio sul fronte dell’efficienza energetica (90% contro il 40% del motore endotermico), le emissioni zero in città (e dipendenti dalla tecnologia per la produzione dell’elettricità, ma comunque almeno ridotta di una metà per l’aumento dell’efficienza), i costi del carburante, la facilità di accensione, il fatto che si consuma solo quando si accelera e non per il semplice fatto di essere accesi (ma fermi al semaforo).

Gli svantaggi sono l’autonomia (mediamente 40km), il costo iniziale mediamente maggiore rispetto agli scooter tradizionali, ed a Forlì la mancanza di un punto di assistenza e vendita.

In 2 anni di utilizzo medio il costo dello scooter elettrico si assorbe attraverso il risparmio sul carburante, ed in media gli scooter hanno bisogno solo di un cambio di batteria ogni 5 anni, perché non hanno componenti che si sforzano come nei motori endotermici.

Ho pensato a cosa potremmo fare, come Comune, per far partire la scintilla di questo tipo di mobilità, che concilierebbe economicità, riduzione netta delle pm10, comodità di spostamento, bassa occupazione territoriale (meno auto parcheggiate).

Per superare il limite dell’autonomia e per pubblicizzare un po’ l’economicità di questi strumenti, potremmo procedere in questo modo:
– fare un progetto per l’installazione di colonnine per la ricarica attraverso anche pannelli solari, che si può pagare attraverso la tessera unica per i parcheggi (parcheggio + ricarica al costo della ricarica, ridotta della quantità di energia che si può ricaricare dal sole). In pratica uno paga quanto preleva dalla rete elettrica, non quello che viene dal sole, anche per una forma di incentivo alla ricarica durante il giorno.
– Questo andrebbe accompagnato da qualche incontro con gli elettrauto ed i rivenditori di scooter attuali, che devono fare la loro parte e creare una rete di assistenza. Gli elettrauto sono i più indicati perché hanno già tutte le competenze necessarie, che vanno solo applicate con qualche nozione in più sul dettaglio del prodotto.
– Le banche potrebbero fare un finanziamento triennale che permetta ai cittadini ed alle imprese di guadagnare DA SUBITO sulla mobilità su scooter elettrici, spalmando il costo dello scooter sul guadagno sul carburante (come per le ESCO). Questo porterebbe loro un piccolo margine sugli interessi (devono collaborare, non lucrare) ed un ampio margine sullo sviluppo del territorio, visto che non esistono pozzi di petrolio locali e che potrebbe nascere una rete di vendita e di assistenza che farebbe bene alla nostra economia.
– Prima del resto si potrebbe fare un invito a tutti i produttori e rivenditori nazionali ad una delle nostre fiere, tipo quella di primavera, con una sezione dedicata a scooter e biciclette elettriche.

Spiego anche perché secondo me questa è un po’ la chiave di volta: l’uso delle fonti rinnovabili è strettamente legato alla capacità di immagazzinare energia in vettori. Questi vettori, come possono essere le batterie o peggio l’idrogeno, costano attualmente troppo, tanto da rendere poco convenienti economicamente le rinnovabili (anche a fronte di un vantaggio a lungo termine non indifferente).
Attraverso la mobilità leggera elettrica si potrebbe creare una economia che finanzi la ricerca sulle batterie ed i vettori per l’immagazzinamento dell’energia rinnovabile, che da un lato aumenterebbe l’efficienza di questi processi di produzione, e dall’altro farebbe diminuire i costi per gli utenti finali.

Forlì è una città abbastanza sparsa, ed accanto al trasporto pubblico sarebbe importante affiancare strumenti per la mobilità personale che abbiano tutti i vantaggi dell’auto, ed i vantaggi della bicicletta (parcheggio, costi, occupazione del territorio, possibilità di integrazione con la mobilità dolce).

Si parla, inoltre, di mezzi che non superano i 45-50 km orari, a differenza degli scooter tradizionali che possono essere truccati. Anche dal punto di vista della sicurezza, quindi, potrebbe essere uno dei tanti strumenti a nostra disposizione.

Candidati Wanted

Beppe Grillo ha pubblicato un volantino dove mostra tutti i candidati alle prossime elezioni che sono stati condannati per qualche reato in via definitiva. In questi ultimi giorni di campagna elettorale l’invito di Grillo è quello di votare per un partito che non abbia uno di questi personaggi in lista, per avere ALMENO un parlamento pulito.

La lista dei partiti senza pregiudicati, prescritti o depenalizzati è questa:

– Italia dei Valori – Lista Di Pietro : www.antoniodipietro.it
– Partito dei Comunisti Italiani : www.comunisti-italiani.it
– Partito Rifondazione Comunista : www.rifondazione.it
– Verdi : www.verdi.it

Volantino Candidati Wanted – Beppe Grillo

La commissione sul voto elettronico è una foglia di fico

In merito al voto elettronico, così come pare verrà gestito (trasporto dei voti tramite penne usb, tra le altre amenità), mi preoccupa sempre di più.

“La proposta del Viminale di costituire una commissione parlamentare bipartisan di verifica della consultazione elettronica e’ ridicola e inaccettabile. La commissione non potrà intervenire e garantire nulla, visto che stiamo parlando di un processo in corso da mesi”. Lo hanno dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio ed il responsabile per l’innovazione del Sole che Ride Fiorello Cortiana.

“Sul voto elettronico – proseguono Pecoraro e Cortiana – il governo avrebbe dovuto coinvolgere il Parlamento molto prima dell’avvio del processo elettorale, non decidere da solo a poco tempo dalle elezioni, chiedendo oggi all’opposizione di certificare una decisione non condivisa e tardiva. Con questa proposta Pisanu dimostra che le nostre critiche erano  fondate: la modalita’ di assegnazione del servizio, il fatto di non essersi appoggiati
a societa’ pubbliche che pure hanno le competenze, la garanzia del trasferimento e della trasmissione dei dati sono problemi concreti e reali.
L’unica ipotesi realistica e’ quella di sospendere la sperimentazione inutile e costosa e che rischia di dare vita ad una sequela di contenziosi, visto che il decreto 1/2006 assegna valore giuridico a due diversi scrutini, quello cartaceo e quello elettronico”.

Voto degli italiani all’estero

Se avete amici, parenti o conoscenti italiani residenti all’estero ricordate loro di votare per la lista UNIONE e di scrivere accanto al simbolo il nome di CASSOLA, di cui vi allego il volantino elettorale.

In tutto il mondo il centrosinistra si presenta unito sotto il simbolo dell’Unione con Prodi e, in Europa, il co-capolista dell’UNIONE è Arnold CASSOLA, il Segretario Generale dei Verdi
Europei. Arnold, che molti di voi conosceranno, è stato uno dei fondatori della Federazione dei Verdi Europei e del Partito Verde Europeo, è italo-maltese e ben rappresenta, con la sua candidatura, la rilevanza attribuita a noi Verdi nell’ambito di tutta la coalizione di centrosinistra.

Spedite questo volantino a tutti coloro che conoscete e che possono votare per queste elezioni politiche, è una importante opportunità.

Arnold Cassola – Candidato dei Verdi per l’Unione per le elezioni degli italiani all’estero

I Verdi in stazione con i pendolari “per non perdere il treno”

“Per non perdere il treno” è il titolo dell’iniziativa nazionale che i Verdi in questi giorni stanno rilanciando dopo quella svoltasi un paio di mesi fa.
Mercoledì 29 marzo i Verdi forlivesi saranno alla stazione ferroviaria a partire dalle 7.00 del mattino con un tavolo informativo sulle proposte che il partito del sole che ride avanza nel campo dei trasporti.

La finanziaria 2006 ha tagliato in modo drastico i fondi destinati alle ferrovie, rinviando irresponsabilmente gli investimenti urgenti per il potenziamento della rete e dei servizi.
Sarà così rinviata, tra l’altro, la messa in sicurezza della rete, saranno tagliati circa il 30% delle linee e dei treni locali minori. Mancheranno infine le risorse per completare l’ammodernamento della rete e l’acquisto di nuovi treni per il trasporto regionale.
Anche i Verdi di Forlì partecipano così alla giornata di mobilitazione nazionale, in programma mercoledì 29 marzo, per dire “meglio il treno” con un presidio davanti alla stazioni di Forlì.
Mentre il Governo Berlusconi allunga continuamente la lista delle grandi e costose opere legate in gran parte all’Alta Velocità in realtà in ogni legge finanziaria taglia le risorse da destinare agli investimenti delle Ferrovie dello Stato per la rete esistente.
Il treno aiuta milioni di pendolari e passeggeri ogni giorno a raggiungere il centro delle città. Sostituisce l’automobile e quindi riduce traffico, ingorghi e stress ed è più sicuro rispetto al trasporto su strada.
Ma consuma anche meno energia e non inquina l’aria che respiriamo contribuendo a ridurre l’effetto serra e i cambiamenti climatici.
Meglio il treno, ma deve essere puntuale, frequente, pulito, confortevole e accessibile. I forti ritardi e gli episodi di zecche e cimici che hanno invaso interi scompartimenti indicano un peggioramento del servizio offerto dalle Ferrovie dello Stato.
I Verdi propongono quindi con questa iniziativa un piano straordinario per migliorare la qualità del servizio, il rispetto degli orari e la pulizia nei treni. Chiedono inoltre l’acquisto di treni moderni per il trasporto regionale e metropolitano perché i pendolari non sono viaggiatori di serie B.
Le risorse necessarie sarebbero tranquillamente reperibili con un forte ridimensionamento del piano di investimenti faraonico promesso dal Governo Berlusconi in particolare per quel che riguarda l’Alta Velocità
E’ inoltre necessaria l’estensione del biglietto unico cioè integrato con altri mezzi del trasporto pubblico locale.
Indifferibili sono infine maggiori investimenti finalizzati all’innovazione tecnologica per aumentare la sicurezza, l’efficienza e il numero dei treni avendo ben presente che migliorare la rete esistente significa risparmiare offrendo gli stessi servizi.

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