Candidati forlivesi e “seggi sicuri”

Pubblico integralmente il comunicato stampa diramato dall’associazione Onlus Clan-Destino e pubblicato ieri sulla stampa in maniera parziale:

In questi giorni sono usciti gli elenchi dei forlivesi candidati nelle liste per le prossime elezioni politiche e abbiamo letto con una certa preoccupazione i nomi di coloro definiti  “seggi sicuri” del panorama politico locale.

Innanzitutto c’è da rilevare che questo sistema elettorale elimina la possibilità di votare un candidato prescelto, impedendo ai cittadini di esprimere una scelta che valorizzi la “persona”, ma ci ritroviamo una lista già preconfezionata dai partiti che permetterà l’elezione di candidati a volte anche indesiderati.

Per quanto riguarda i probabili eletti forlivesi o coloro che sono collocati ai vertici delle liste ci ha preoccupato molto notare che, a parte Sauro Turroni,  tutti gli altri fanno parte di partiti che nel nostro territorio hanno sostenuto, o addirittura promosso, sia gli inceneritori che una politica di gestione dei rifiuti senza obiettivi di qualità e di tutela della salute e dell’ambiente.

Il Senatore Turroni è, in base alla nostra esperienza diretta in questi quattro anni di attività, l’unico che si è sempre battuto con energia e competenza per sostenere le tematiche ambientali.
Il candidato in Senato On. Pinza invece è il rappresentante di un partito, la Margherita, che a Forlì sta sostenendo a gran voce gli inceneritori mentre a livello nazionale ha al suo interno elementi di spicco, come si legge dai giornali, che addirittura arrivano a condividere una ripresa del nucleare.
Che dire del futuro On. Pedulli, già recentemente bocciato dagli elettori alle elezioni regionali, che in ogni suo intervento sia in qualità di consigliere provinciale che di segretario provinciale dei DS ha sempre sostenuto l’importanza degli impianti di incenerimento ai quali affiancare un metodo di raccolta dei rifiuti che abbina il mantenimento dei cassonetti stradali alla raccolta domiciliare. Questo è in assoluto il metodo più dispendioso per i contribuenti ed inefficace per il raggiungimento di obiettivi di qualità.
A questo punto chi il 9 e il 10 aprile deciderà di sostenere una delle liste in cui sono inseriti questi tre candidati forlivesi, prima di scegliere a chi dare il voto, dovrebbe porsi almeno tre domande.
Chi di loro intraprenderà la campagna per eliminare gli incentivi statali agli impianti di incenerimento, che fino ad oggi sono stati impropriamente considerati produttori di energia da fonti rinnovabili?
Chi di loro sarà vicino ai cittadini per delineare dei percorsi che incentivino delle politiche di gestione dei rifiuti volte alla diminuzione della loro produzione, al riuso, al riciclo e al recupero energetico?
Chi di loro promuoverà e sosterrà il risparmio energetico e il conseguente sviluppo della produzione di energia da “vere” fonti rinnovabili?
Considerato che quest’ultimo governo non ha affatto svolto una politica di tutela dell’ambiente, anzi, ha ulteriormente peggiorato la situazione esistente, pare ovvio che il buonsenso e l’analisi del quadro locale e nazionale dovrà guidare le scelte dei forlivesi in queste elezioni per cercare di migliorare quest’aspetto fondamentale per la qualità della vita.

Candidati forlivesi e “seggi sicuri”
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