I risultati del Congresso dei Verdi

Il congresso dei Verdi, che si è chiuso a Fiuggi, ha riconfermato presidente del partito Alfonso Pecoraro Scanio con 523 voti favorevoli, 18 contrari e un astenuto. La votazione si è tenuta nella giornata di sabato.

Nell’ultima giornata dell’assemblea i delegati hanno votato per il rinnovo dell’Esecutivo e del Consiglio federale. Il nuovo gruppo dirigente sarà composto da esecutivo e da un gruppo di 5 donne, tra cui Daniela Guerra, capogruppo dei Verdi in Regione Emilia Romagna, che è stata nominata da Pecoraro responsabile dell’organizzazione. E’ in corso lo spoglio dei voti per l’elezione del Consiglio federale, che sarà proclamato nei prossimi giorni.

L’esecutivo, tra parentesi i voti raccolti, è così composto: Diego Tommasi (80), Massimo Fundarò (71), Alessandro Metz (68), Angelo Bonelli (66), Domenico Lomelo (66), Marco Lion (65) e Marcello Saponaro (59). Tutti e sette gli eletti erano collegati alla mozione, presentata dal presidente e dall’esecutivo uscenti, dal titolo “Il sogno ecologista e la sfida del cambiamento”. Il gruppo di 5 donne, oltre alla Guerra, è composto da Grazia Francescato, deputata e presidente onorario del Sole che ride, Iva Berasi, assessore provinciale di Trento, Cristina Morelli, capogruppo dei Verdi in Regione Liguria e dalla senatrice Loredana De Petris. Ai lavori dell’esecutivo sarà invitato anche il coordinatore dei Giovani Verdi, Rafi Korn.

Per l’Ufficio di presidenza il presidente dei Verdi ha già indicato Paolo Cento, Stefano Boco, sottosegretari rispettivamente all’Economia e alle Politiche agricole, Gianfranco Bettin, Capogruppo in Regione Veneto, e Dino Di Palma, Presidente della Provincia di Napoli.

Per l’Ufficio del programma Pecoraro ha invece indicato anche Fabio Roggiolani, Consigliere regionale dei Verdi, Regione Toscana.

Il congresso dei Verdi è stato a impatto zero, ha cioè compensato l’impatto della tre giorni congressuale legato ai consumi energetici dei delegati, con la piantumazione di 10 mila metri quadri di foresta in Costarica.

Nella relazione introduttiva di venerdì Pecoraro ha sottolineato la necessità di coniugare economia ed ecologia: serve un nuovo patto anzitutto per abbattere le emissioni di gas serra prodotte dai trasporti e dalla produzione energetica che stanno modificando il clima.

Con impatti che interessano il pianeta ma anche il nostro Paese, come dimostrano la diminuzione dei ghiacciai alpini, il rischio che molte località costiere possano essere sommerse in seguito all’innalzamento dei mari e di desertificazione di aree più interne della penisola.

Un allarme, quello climatico e del degrado ambientale, sottolineato anche dal capo dello Stato Giorgio Napolitano, che in un messaggio inviato al congresso dei Verdi ha sottolineato come servano “rapide e concrete risposte da tutti gli stati nazionali e dalle organizzazioni internazionali ma anche un impegno consapevole di tutti i cittadini”.

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