Ordine del giorno su nucleare e Chernobyl

Oggi in Consiglio proverò a presentare un ordine del giorno su  e sullo sfruttamento dell’energia nucleare. Visti i tempi stretti, pubblico una bozza e vi chiedo di leggerla e commentarla, in modo tale da apportare eventuali modifiche prima della sua presentazione o prima della sua approvazione.

ORDINE DEL GIORNO

NO ALL’ENERGIA NUCLEARE

PREMESSO

  • Che Nella notte fra il 25 e il 26 aprile 1986 avvenne il più grande disastro nucleare civile della storia, di cui oggi ricorre la triste ricorrenza ventennale;

  • Che a vent’anni dal disastro di Chernobyl i danni alle persone ed all’ambiente sono ancora difficili da calcolare, a causa della mancanza di studi seri che diano una stima a lungo termine; Che solo i morti di tumore secondo il Centro internazionale della ricerca sul cancro sono stati ad oggi sedicimila, cifra secondo alcune organizzazioni internazionali sottostimata e destinata purtroppo a crescere con gli anni;

  • Che i danni delle radiazioni scaturite dall’esplosione di Chernobyl si ripercuoteranno ancora per decenni, ripresentando modificazioni genetiche per intere generazioni di persone a contatto con le zone contaminate;

  • Che lo sfruttamento dell’energia nucleare soffre dello stesso problema di approvvigionamento delle risorse necessarie, alla stessa stregua dell’uso dei combustibili fossili, che viene stimato in circa 50 anni a condizione che le richieste annuali non aumentino; Di conseguenza, considerate le scorte disponibili, l’energia nucleare ha meno futuro dell’uso del gas naturale;

  • Che il costo dell’energia nucleare è elevatissimo, considerati i tempi di realizzazione delle centrali e le spese per la difesa militare di questi obiettivi sensibili;

  • Che ad oggi non esiste una soluzione concreta per la gestione delle scorie, che presentano gravissimi rischi, altissimi costi ed un enorme potenziale di business per la criminalità organizzata;

CONSIDERATO

  • Che l’Italia ha deciso già nel 1987, tramite tre referendum abrogativi, di abbandonare l’uso dell’energia nucleare, di chiudere le centrali esistenti e di vietare all’ENEL la partecipazione alla realizzazione di impianti termonucleari all’estero;

  • Che i tempi per un eventuale ripristino dell’utilizzo di questa forma di produzione di energia sono superiori ai dieci anni, e che questa condizione tecnica chiude ogni possibilità di sfruttamento del nucleare come soluzione agli attuali problemi di approvvigionamento di energia;

  • Che il programma elettorale dell’Unione per le politiche del 2006 conteneva una chiara e netta posizione contraria alla ripresa del programma nucleare in Italia;

  • Che l’attuale crisi politica iraniana è incentrata sulla necessità di arricchimento dell’uranio a fini energetici, considerata l’impossibilità di scollegare questo utilizzo da quello con fini militari;

  • Che una delle conseguenze dell’arricchimento dell’uranio è la sovraproduzione di uranio impoverito, sfruttato solamente a fini bellici e causa di contaminazioni letali nelle zone di utilizzo;

CHIEDE

  • Alla Commissione Europea, che nel ventesimo anniversario dell’incidente di Chernobyl si aumenti l’impegno della comunità internazionale per identificare e monitorare gli effetti a lungo termine del disastro nucleare, ed alleviare la sofferenza di milioni di persone;
  • Al nuovo Governo Italiano di opporre all’idea di un ripristino dei programmi sul nucleare un forte impegno sul fronte del miglioramento dell’efficienza energetica del nostro paese ed allo sfruttamento delle energie veramente rinnovabili, escludendo quindi i rifiuti;

IMPEGNA

  • La Giunta Comunale ed il Sindaco ad attuare provvedimenti straordinari ed azioni strutturali per migliorare l’efficienza energetica degli edifici di proprietà del Comune, proponendo investimenti finanziati anche attraverso le ESCO che permettano di diminuire quantità e costi energetici, assieme alla dipendenza dalla fornitura estera di combustibili fossili;

Alessandro Ronchi

Ordine del giorno su nucleare e Chernobyl
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