Year: 2006

Interrogazione Gruppo Verdi Regione sulla pista nera in Campigna

Riporto un interessante articolo pubblicato su RomagnaOggi.it:

SANTA SOFIA (FC) – Sarebbe attualmente in corso la procedura di Valutazione d’impatto ambientale sul progetto di “cosiddetta messa in sicurezza della pista nera del comprensorio sciistico di Campigna”, nel forlivese, “coordinata dal Servizio valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale, che avrebbe in realtà lo scopo di ridurre le pendenze della pista per consentire l’accesso ai mezzi battipista e per favorire la pratica dello snowboard”.

Lo afferma in un’interrogazione la consigliera regionale dei verdi Daniela Guerra, ricordando che “questo intervento ricade all’interno del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, della Riserva naturale statale biogenetica di Campigna, del SIC (siti di importanza comunitaria) e della ZPS (zone di protezione speciale) ‘Foresta di Campigna, Foresta della Lama, Monte Falco’, in un’area in cui sono presenti ben cinque livelli diversi di tutela naturalistica”.

Guerra riferisce inoltre di aver appreso dalla stampa che, in una riunione della Conferenza dei servizi dell’11 dicembre scorso, il Corpo forestale dello Stato, Ufficio per la biodiversità di Roma, avrebbe espresso parere negativo al progetto, evidenziandone “l’inaccettabilità” in relazione a due punti del Diploma europeo alle Riserve naturali bioenergetiche di Campigna, e sottolineando come il carico antropico che si verrebbe a creare risulterebbe incompatibile con i vincoli non solo della Riserva statale, ma anche con quelli relativi al SIC ed alla ZPS.

Oltre ad evidenziare che un parere negativo scritto sarebbe arrivato anche dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio di Ravenna, Guerra aggiunge che in una riunione tenutasi il 14 dicembre scorso a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente, fra i vari soggetti coinvolti, tra cui il Servizio Parchi della Regione, si sarebbe convenuto di effettuare una nuova Valutazione d’incidenza complessiva, per prendere in considerazione l’impatto dei lavori sulla pista nera, oltre a quelli previsti dall'”Accordo di programma in variante alla pianificazione territoriale ed urbanistica per la realizzazione degli interventi di riqualificazione del comprensorio sciistico di Campigna”.

Guerra chiede quindi alla Giunta regionale come si possa considerare credibile una Valutazione d’incidenza degli impatti dei diversi progetti da apprestare in soli cinque giorni lavorativi, visto che la riunione della Conferenza dei servizi, che avrebbe dovuto concludere la procedura di V.I.A., era in programma per il successivo 22 dicembre e vuole sapere per quali ragioni il Servizio valutazione impatto non abbia acquisito i pareri sopra menzionati, rinviando la conclusione ad una successiva riunione.

L’esponente verde vuole anche conoscere se corrisponda al vero che nella Conferenza dei servizi dell’11 dicembre è stata messa in dubbio la legittimità a presenziare del Corpo forestale dello Stato e se il Servizio V.I.A. abbia richiesto un parere legale sulla questione.
Da ultimo, Guerra chiede di ricevere dall’Assessorato al Turismo della Regione copia della domanda di concessione dei finanziamenti per la riqualificazione del comparto sciistico di Campigna, corredata da tutti gli elaborati allegati.

Ordine del giorno dei Verdi sulle unioni civili

La Camera ha approvato un ordine del Giorno dei Verdi sulle Unioni civili, che riporto integralmente:

La Camera,
premesso che:
– nel nostro Paese, secondo dati ISTAT più di 500 mila cittadini si trovano in una situazione di convivenza dichiarata, a cui vanno aggiunte oltre un milione di persone che si trovano in una situazione analoga, anche se non ufficialmente;
– la maggior parte dei paesi europei ha già elaborato delle norme per la regolamentazione delle unioni civili, nell’ottica di fornire le adeguate garanzie di tutela ai cittadini che si trovano nella suddetta condizione;
– appare non più procrastinabile un intervento per eliminare un vuoto legislativo, che comporta una limitazione dei diritti delle centinaia di migliaia di persone che hanno liberamente fatto una scelta che rientra nella sfera dell’autonomia individuale delle persone e che pertanto non può essere motivo di discriminazione, ai sensi di quanto disposto dagli articoli 2 e 3 del dettato costituzionale, nonché di quanto stabilito dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e tenendo inoltre conto dei principi inseriti nella Costituzione Europea, approvata a stragrande maggioranza dal Parlamento italiano, che si ispira ai valori della Carta di Nizza;
– un intervento in tal senso, da parte del legislatore, deve avere come finalità quella di introdurre un istituto giuridico per garantire, tra l’altro, ai componenti delle unioni di fatto diritti e doveri reciproci di assistenza morale e materiale, la possibilità di regolare il loro regime patrimoniale, concedere la possibilità di estendere la pensione di reversibilità, garantire l’assistenza sanitaria e ogni altro riconoscimento dei diritti legati a quel mutuo sostegno che la natura del rapporto richiede;
impegna il Governo
– a predisporre, entro il 31 gennaio 2007, un disegno di legge volto alla regolamentazione delle unioni civili, nell’interesse delle centinaia di migliaia di cittadini coinvolti, senza distinzioni di orientamento sessuale.
9/1746-bis/B/44. Bonelli, Balducci, De Zulueta, Francescato, Zanella, Boato, Cassola, Fundarò, Lion, Pellegrino, Camillo Piazza, Poletti, Trepiccione.

James Brown è morto

Il re del funky è morto, all’età di 73 anni. Proprio quest’estate è stato a Forlì per un concerto spettacolare.
A Luglio scrissi un articolo sulla serata, che purtroppo non vide una partecipazione del pubblico degna del personaggio.

Non pensavo di dover scrivere queste parole a così poca distanza dal concerto.

Un saluto ad un mito della musica, che non ha mai smesso di cantare e ballare.

Aggiornamenti sui Cip6

La Camera ha votato un ordine del giorno proposto dai Verdi per il ripristino tramite un apposito decreto della stesura originaria dell’emendamento alla finanziaria, che prevedeva gli incentivi statali per le fonti rinnovabili assimilate solo per gli impianti già realizzati ed operativi. Nella finanziaria, come ho già scritto, era stata cambiata la parola “realizzati” con “autorizzati”.
Pare che l’impegno del Governo sia quello di produrre questo Decreto Legge il 27 Dicembre dal Consiglio dei Ministri e pubblicato entro l’anno dalla Gazzetta Ufficiale, per non lasciare un vuoto normativo tra la finanziaria e la sua correzione.
Appena avrò aggiornamenti ve li farò avere. Riporto integralmente l’ordine del giorno approvato dalla Camera.

La Camera,
premesso che:
– nella stesura finale del maxiemendamento presentato al Senato sul provvedimento in esame è stato errononeamente formulato il comma 1117 dell’articolo 1, dalla cui lettera risulta che i finanziamenti e gli incentivi pubblici di competenza statale finalizzati alla promozione delle fonti rinnovabili possano essere accordati agli impianti che facciano ricorso alle cosiddette fonti «assimilate» alle rinnovabili, per i quali sia già stata concessa l’autorizzazione e che siano in fase di realizzazione;
– tale errore è stato in più circostanze ammesso dallo stesso governo;
– la corretta formulazione prevedeva invece che il ricorso ai finanziamenti sopra citati potesse essere concesso esclusivamente per gli impianti già realizzati e operativi anteriormente all’entrata in vigore della legge stessa;
– inoltre al secondo periodo del comma 1118 non è stato inserito il concerto con il ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per l’emanazione dei decreti attuativi di riferimento;
impegna il Governo:
– ad inserire, nel prossimo decreto già previsto e annunciato per la correzione di altri errori presenti in finanziaria, la correzione delle norme sopra indicate, in modo da circoscrivere la concessione dei finanziamenti citati per gli impianti che facciano uso delle fonti «assimilate» solo qualora siano già realizzati e operativi anteriormente all’entrata in vigore della legge finanziaria;
– ad inserire, nel medesimo decreto, il concerto del ministro dell’ambiente nell’emanazione dei decreti di cui al secondo periodo del comma 1118 dell’articolo 1 del provvedimento.
9/1746-bis/B/57. Francescato, Bonelli, Balducci, Boato, Cassola, De Zulueta, Fundarò, Lion, Pellegrino, Camillo Piazza, Poletti, Trepiccione, Zanella.

Supporta GNU/Linux

F2s2.org - Support GNU/LinuxGnu/Linux, il sistema operativo libero più diffuso al mondo, in troppi casi viene ignorato dalle aziende produttrici di hardware, le cui politiche produttive non prevedono in alcun modo lo sviluppo di drivers compatibili per i loro prodotti.

Questo stato di cose generalizzato è gravemente lesivo per la libertà di qualsiasi utente Gnu/Linux, poiché in questo modo non è possibile arricchire il proprio PC con le periferiche in circolazione sul mercato, compromettendo così l’usabilità di questo innovativo sistema operativo.

Esausto di questa condizione e fiero di aiutare GNU/Linux ad affermare la propria esistenza e a richiedere un trattamento degno della comunità che lo sviluppa, un gruppo di utenti e appassionati si è riunito per dare vita a una petizione con le seguenti finalità:

– richiedere il rilascio dei sorgenti dei driver : in questo modo sarà la comunità stessa a rendersi partecipe dello sviluppo e del porting dei driver per Gnu/Linux, incrementandone l’affidabilità e soprattutto rendendoli software liberi;
– richiedere un adeguato livello di assistenza (help desk e documentazione adeguata);

Vi chiediamo di firmare questa petizione se, come noi, credete che gli utenti GNU/Linux non debbano faticare per ottenere i benefici normalmente garantiti agli utilizzatori dei sistemi operativi non liberi.

Firma la petizione sul Supporto Hardware per Linux

Diffondi questa iniziativa!

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