Pedalata contro le centrali a biomasse

Il Comitato Romagnolo per la Tutela della Salute In collaborazione con il Clan-Destino ha organizzato Una pedalata per la salute.

PER ESPRIMERE CONTRARIETÀ alla costruzione di una megacentrale a biomasse a Casemurate (FC), alla costruzione di altri impianti simili nel nostro territorio, agli aumenti ingiustificati degli inceneritori di Forlì

PER SOSTENERE L’OPPORTUNITÀ DI SCELTE ALTERNATIVE RISPETTOSE DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE

Domenica 30 Luglio 2006 Ore 09,00 PEDALATA PER LA SALUTE

PARTENZE

1)Presso la Chiesa di Casemurate di Forlì – Via Serachieda, 3 – Casemurate – Forlì (FC)
2)Presso il Parcheggio di fronte alla Fiera di Forlì – Via Punta di Ferro  – Forlì (FC)

I due gruppi percorreranno la Via Cervese nei due sensi per incontrarsi a Carpinello (punto di ristoro) e poi rientreranno per la stessa strada.

Per informazioni telefonare al 3484619699 oppure 3387298580

Pedalata contro le centrali a biomasse

11 commenti su “Pedalata contro le centrali a biomasse

  1. A Sannicola, piccolissimo comune della provincia di lecce, è in corso un accesso dibattito politico.L’amministrazione comunale sta valutando l’opportunità di consentire l’installazione di una centrale a biomasse nella periferia comunale. Stranamente a caldeggiare l’iniziativa è la sinistra(ad esclusione dei verdi), che detiene la maggioranza in consiglio, mentre l’opposizione di destra(tradizionalmente impegnata sul fronte dello svecchiamento delle strutture produttive e nell’innovazione) si oppone tenacemente. Vorrei avere elementi di valutazione circa l’impatto ambientale e i rischi sulla salute umana che una simile attività produttiva potrebbe generare.

  2. Gli impianti non sono tutti uguali. Per le valutazioni sull’impatto servono i dati tecnici.

    Qualche informazione sull’impatto si può approssimare sapendo il numero di tonnellate di materiale bruciato annualmente e le tecnologie per l’abbattimento degli inquinanti (filtri, ecc.).

    La CO2 emessa è abbastanza semplice da ricavare (ma dovrebbe essere scritta anche sul documento della Valutazione di Impatto Ambientale dell’impianto).

  3. ATTENZIONE ALLE CENTRALI A BIOMASSE !!!!
    A PIEVE DI TECO ( PR. IMPERIA , LIGURIA ) NE STANNO COSTRUENDO UNA – DOVEVA AVERE 1 POTENZA DI 5 MW MA SIAMO SALITI A 13 MW PER 1 POPOLAZIONE DI 900 ANIME . ABBIAMO PAURA CHE DIVENTI 1 INCENERITORE DI RUMENTA !!!! STIAMO LOTTANDO ,
    NESSUNO LA VUOLE , A PARTE OVVIAMENTE POLITICI E AMMINISTRATORI COMUNITA MONTANA ( CHE POI SONO LE STESSE PERSONE !! ) IMMISCHIATI CON LA DITTA COSTRUTTRICE ….. SOLITE STORIE ….

    1. Caro Luigino, immischiati in qualche cosa di poco chiaro mi sembra siano stati coloro che, per arrivare in Comune, hanno fatto una propaganda contro le biomasse, senza mai chiarire il perchè di tanta ostinazione. In Italia e all’estero ci sono moltissimi di questi impianti, con la popolazione favorevole. Informati bene, non dai politici che te la raccontano come gli fa comodo, sicuramente cambierai idea.

      1. E’ difficile che un politico abbia un ritorno dall’opposizione a qualche impianto: se si oppone quello che fa non è mai abbastanza, se è favorevole è un venduto.

        Semplicemente qui si esprime la propria opinione, come tutti (o chi ha un ruolo politico perde anche il diritto di manifestare, di dire la propria?)

        Tutte le volte che ho preso una posizione pubblica ho giustificato le mie convinzioni.

        Bisogna stare attenti a chi ha interessi economici dietro la costruzione di impianti a biomasse, loro devono vendere un prodotto e l’interesse dei cittadini non sempre rimane il primo obiettivo.

  4. LE CENTRALIA BIOMASSE AGRO FORESTALI NON SONO INCENERITORI DI RUMENTA. DA NESSUNA PARTE. OVUNQUE ABBIANO COSTRUITO IMPIANTI A LEGNA CON POTENZE CHE VANNO DA 5 A 20 Mwt SONO SODDISFATTI. CHIEDETE A ORMEA (PIU’ DI 400 ALLACCI) A SEDRINA, A DOBBIACO ED IN TANTISSIMI ALTRI LUOGHI. ESSERE COCCIUTI VA BENE, MA ALLORA DITECI I PERCHE’.

    A Pieve di Teco:
    -Perchè sono contrari ad oltranza l’assessore provinciale Bellotti ed i suoi amici ?
    -Quale è il filo conduttore di tanto interesse solo sulla questione centrale?
    -Che senso hanno le interviste alla tv del sig. Pizzimbone e di Bellotti contro la centrale che brucia legna (a loro dire per difendere Pieve) e poi quando parlano di inceneritori di rifiuti dicono che sono sicuri che non creano problemi?
    I Pievesi attendono risposte. Credibili s’intende.

  5. Ad Ormea la legna da bruciare è finita e arriva da fuori.A questo punto invece di affumicare altri perche ognuno non se la consuma a casa propria.La scusa per costruire tali,a mio avviso, porcherie è produrre teleriscaldamento e elettricità.Bene,come mai a Pieve di Teco hanno cominciato a costruire,ma di condutture x teleriscaldaneto neppure l’ombra?.In base al progetto esecutivo quasi tutta la potenza dell’impiato favorisce produzione elettrica,che con adeguate pale eoliche costerebbe meno e non inquinerebbe.Il discorso è sempre lo stesso:interessi politici e personali,basti pensare che i contributi Europei sono stati revocati e la ditta costruttrice vuole andare avanti lo stesso.

    1. Caro renato , impossibile produrre solo energia elettrica con una centrale a biomasse. La rsa per l’energia è, se tutto va bene, circa del 18%, il resto è calore, con il rimanente o fai teleriscaldamento o spendi cifre esorbitanti per rafreddare l’acqua. Vedi tu se gli investitori sono sciocchi da buttare via soldi

    2. Ma da quale fonte di informazione è venuto fuori che la legna ad Ormea è finita???
      Non si è neanche ancora iniziato a tagliarla..
      Però il caso di Ormea è ben diverso dagli altri di cui parlate, in questo caso il teleriscaldamento serve solo per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria, quindi viene bruciata solo la legna necessaria a sostituire i vari combustibili fossili. In molti casi il teleriscaldamento è stato l’unica soluzione per poter mettere a norma le varie centrali termiche visto che avendo un centro storico abbastanza compatto non era possibile avere a disposizione gli spazi adeguati per altre tipologie di generatori di calore o anche solo per le cisterne.
      Non piaccione neanche a me però gli impianti di cogenerazione, in quanto non è conveniente la produzione di energia elettrica tramite combustione, le migliori energie rinnovabili sono l’idroelettrico e il solare.

  6. Il Presidente della Comunità Montana della Valle Arroscia ha presentato un ricorso contro il Comune di Pieve di Teco in quanto, a suo dire, non può rimanere indifferente alle moltissime menzogne raccontate sulla centrale a biomasse. Pensiamo che il Sindaco Alessandri dovrebbe dire qualcosa al riguardo.
    Ma allora la verità dov’è ??
    La spazzattura che si doveva bruciare che fine ha fatto ??
    Che cosa è cambiato, visto che la nuova amministrazione di Pieve è stata eletta da oltre un anno ?

  7. La Provincia di Imperia e per essa il suo assessore all’ambiente Bellotti, nel 2007 ha autorizzato la costruzione delle centrali a biomassa di Pieve di Teco e di Bevera di Ventimiglia. I progetti sono uguali, della stessa potenza e bruciano entrambi legna vergine.
    A quello di Pieve, ora, è stata revocata l’autorizzazione. Se il progetto non andava bene è molto grave che l’assessorato all’ambiente della Provincia, nel 2007, lo abbia approvato.
    E poi, quello di Bevera va bene ? Ma se è lo stesso ?
    Difficile trovare spiegazioni.
    In un paese normale queste cose non succedono e se succedono i responsabili li mandano a casa, o forse prima si dimettono.

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