Raccolta Rifiuti Porta a Porta, Hera ritira i cassonetti stradali a Forlimpopoli

Inizia la raccolta porta a porta a Forlimpopoli, primo esempio in Romagna di sperimentazione di un metodo che in numerose altre parti d’Italia e del Mondo ha portato risultati sorprendenti, con punte percentuali schizzate al 70-80% in pochi mesi. Speriamo che anche Hera eguagli i risultati dei nostri vicini, mostrando che si può risparmiare riciclando e riducendo la quantità di rifiuti, spostando gli investimenti dagli impianti di smaltimento al lavoro delle persone (creando così occupazione).
Dalla prossima settimana a Forlimpopoli spariranno gradualmente i cassonetti stradali, per fare posto dal 1° Ottobre alla raccolta con tariffa puntuale (più produci più paghi).

Ecco l’articolo pubblicato su Sesto Potere:

(18/9/2006 12:36) | RACCOLTA RIFIUTI “PORTA A PORTA”, HERA RITIRA I CASSONETTI STRADALI

Raccolta Rifiuti Porta a Porta, Hera ritira i cassonetti stradali a Forlimpopoli

65 commenti su “Raccolta Rifiuti Porta a Porta, Hera ritira i cassonetti stradali a Forlimpopoli

  1. sono molto ansiosa per questa nuova “avventura”o “disavventura”che il “popolare” comune ha imposto in maniera pressochè obbligatoria a tutti i cittadini.
    La raccolta differenziata è fondamentale per l’ambiente, sempre se è correttamente rispettata sia dagli utenti sia da hera….
    ma porta a porta mi sembra una scelta totalmente errata!!
    Parlando da cittadina forlimpopolese, disapprovo completamente questa iniziativa che il “civico”signor Raggi ha inculcato nella mente del signor signor sindaco & co.
    In un comune con tanti problemi e disappunti tra cittadini soprattutto del centro( che riempirà le strette vie di immondizia, puzza topi, insetti e zanzare d’estate…)e giunta comunale che continua una politica “contro centro storico e piccoli commercianti”,fregandosena altamente , non era proprio il caso che questa iiniziativa fosse “sperimentata” in questa città…
    Soprattutto sono schifata dalle riunioni pubbliche che il sindaco e i suoi “elevatissimi” assessori intraprendono, in quanto quando poi è ora di dare risposte alle ingenue e lecite domande dei cittadini, rispondono in maniera simpatica forse si, da showman, ma da grossi incompetenti che si permettono di prendere per il culo la semplice gente forlimpopolese!!!!!
    Complimenti proprio al comune, e per fortuna che finirà anche il loro mandato!
    w la raccolta differenziata per un futuro migliore, ma non in questo modo!!!

  2. Nelle altre città d’Italia la raccolta differenziata porta a porta non ha portato a nessun problema di immondizia per le strade, puzza e compagnia.
    Non ho capito quale sia una modalità corretta secondo Elisa per l’aumento della raccolta.

    Si pensi a Forlì, dove circa 20’000 cittadini chiedono che venga fatta la raccolta porta a porta per eliminare la necessità del nuovo inceneritore.

    Perché bisogna che sia chiaro che l’unica alternativa al porta a porta è l’incenerimento e la discarica. Non ci sono altre vie, attualmente, che permettano di ridurre i rifiuti indifferenziati.

    Ci sarà qualche disagio iniziale, ma le altre esperienze in Italia e nel Mondo hanno dimostrato che in pochissimo tempo non solo si raggiungono risultati interessati, ma anche chi era in un primo tempo restio all’introduzione di questa notivà si è convinto della sua efficacia (e dell’inconsistenza dei timori che vengono espressi anche in questo commento).

  3. Non è assolutamente vero che l’unica alternativa alla raccolta differenziata è l’inceneritore o la discarica. Se l’amministrazione comunale di Forlì, magari insieme a quella di Forlimpopoli, facesse un bel giro alla Fiera Ecomondo che si svolge a Rimini all’inizio di ottobre, potrebbe farsi una cultura sui rifiuti. Sono tantitissimi i modi per smaltire i rifiuti a cominciare dalla pirolisi, un metodo utilizzato da poco sia dalla provincia di Lecce che da quella di Cagliari. Grazie a questo metodo vengono smaltiti anche i rifiuti più pericolosi come quelli ospedalieri. Ma c’è di più. In Germania la pirolisi funziona da 30 anni e a Monaco di Baviera esiste un impianto che smaltisce oltre 140mila tonnellate l’anno di rifiuti. La differenza rispetto all’inceneritore, tanto caro ai politici locali, è che non ci sono emissioni di diossina. Sempre a Ecomondo, dove i politici dovrebbe andare non solo per fare passerella, ci si può rendere conto che esistono macchine in grado di ridurre i rifiuti di un intero cassonetto a un prodotto sterile (che non puzza, non gocciola e resta asciutto per un minimo di 100 anni) che non pesa più di 2 kg.
    Per cortesia smettiamola di insistere nel dire che non esistono alternative. Iniziamo invece a spiegare per quale motivo è Hera a gestire tutti i rifiuti? Forse perché il comune di Forlì e quello di Cesena, insieme alla Provincia, hanno diritto a nominare un membro ciascuno del consiglio di amministrazione. Questo il sindaco Masini nei suoi pubblici incontri con la cittadinanza non lo racconta. Perché? Perché i politici non dicono, come emerso da uno studio dell’università di Padova e della Asl di Mantova pubblicato lo scorso 4 anche dall’Ansa, che “C’è un nesso di causa tra inquinamento da Diossina prodotto dagli inceneritori per rifiuti industriali, ospedalieri e urbani ed insorgenza di tumori. Il rischio di essere colpiti da tumore è almeno tre volte superiore a quello che “normalmente” si corre, fino a raggiungere le 20 volte nei Comuni della Riviera del Brenta (circa 100 mila abitanti), maggiormente esposti alle emissioni degli inceneritori per
    effetto della direzione dei “venti prevalenti” che spirano da Nord-Est, cioè dal capoluogo veneziano.
    Il tumore in questione è il Sarcoma, una forma rara che però, quando è in gioco la Diossina, si comporta come “la punta di un iceberg”, perché nasconde l’aumento anche di molti altri tipi di tumore”. Chissà perché su questo i politici tacciono e i Verdi acconsentono. E chissà perché la Provincia di Forli-Cesena ha il più alto tasso di tumori di tutto il Paese. Bene la raccolta differenziata, ma del resto che ne facciamo?
    Guido
    g_deca@yahoo.it

  4. Vado alla Fiera Ecomondo da anni, e non certo per fare passerelle. Come ho già scritto in altri articoli in questo blog, esistono alternative all’incenerimento dei rifiuti che sfruttano processi a bassa temperatura. Questo non significa che si possano utilizzare per smaltire tutto l’indifferenziato così come fatto ora. Dovresti sapere, se come è vero ti sei documentato, che qualsiasi processo che non prevede riduzione, riuso e raccolta deve fare i conti con la trasformazione fisica dei rifiuti.

    Se invece di cenere viene prodotto altro, meno inquinante, ben venga, ma non può che essere residuale alla raccolta differenziata ed alla riduzione della produzione. In questo senso dico che non esistono alternative.

    Non capisco proprio il riferimento ai Verdi “che acconsentono”. Acconsentono a cosa? E’ da vent’anni che parlano di raccolta differenziata e di pericoli per la salute, mentre qualcuno si sveglia ora solo perché costruiscono nuovi impianti. E’ ora di smetterla con questa superficialità. I VErdi sono gli unici ad aver votato contro la VIA dell’inceneritore (in GIunta) e contro il piano Rifiuti (in Consiglio Provinciale).

    E gli altri partiti cosa fanno? Vorrei che vi ascoltaste i verbali delle discussioni in Consiglio Comunale sul tema, per capire chi ha sensibilità sul problema e chi invece cerca solo di sfruttare la preoccupazione in maniera demagogica.

  5. Gentile signor Ronchi intanto la ringrazio per la cordiale risposta. La invito però a studiare da vicino e attentamente la Pirolisi (se va a Ecomondo vedrà che i problemi di cui lei parla sono superati da tempo).
    In quanto al fatto che i verdi non acconsentono mi dispiace dissentire dalla sua opinione. E’ vero che avevte votato contro l’inceneritore, ma è vero anche che siete rimasti tranquillamente nella maggioranza. Se su un grave problema di materia ambientale non siete in grado di imporvi e se il sindaco non tiene conto della vostra posizione (ha concesso tutte le autorizzazioni a Hera) mi spiegate per quale motivo siete ancora alleati di questa giunta? Sa io non faccio il politico e non faccio politica. Mi pare strano però che si resti in una coalizione con gente che vi ha trattato di fatto come il due di picche. Non avete il coraggio di andarvene? Secondo me potreste solo guadagnare voti. Non mi ha invece risposto per quel che riguarda il conflitto di interessi tra l’amministrazione e Hera. Suppongo ci sia poco da dire al riguardo. Sa questa è un’opinione piuttosto diffusa tra i residenti.
    Cordialità
    Guido

  6. Sulla pirolisi continuo ad avere la stessa opinione, ma non credo che andremo avanti continuando a discutere su questo. Credo che si possa concordare sul fatto che la riduzione ed il riuso siano da preferire a qualsiasi forma di smaltimento, ambientalmente parlando.

    Il discorso sulla composizione della maggioranza è complesso e non coinvolge solo le poltrone. I Verdi hanno l’obiettivo di fare il massimo che possono, attraverso la forza che hanno dagli elettori. Bisogna però aggiungere che in Provincia attualmente non siamo rappresentati, quindi non è vero che non abbiamo fatto nulla. Si chieda la stessa cosa ai Comunisti Italiani ed a Rifondazione, che non hanno appoggiato le azioni proposte dai Verdi: se avessero fatto fronte comune, certamente non si sarebbero potuti ignorare tre partiti importanti della coalizione.

    Uscendo da tutte le giunte miglioreremmo il piano dei rifiuti? Purtroppo la risposta è no, in questo momento (non escludo che si possa fare in altri casi, non c’è solo il problema dell’inceneritore).
    Io credo che si debba fare il possibile, chiaramente anche prendendo in considerazione tutte le possibilità, anche le più drastiche. Potremmo fare grandi manifestazioni di forza ed uscire dalla Giunta Provinciale, come del resto è stato per gli ultimi vent’anni. Purtroppo all’opposizione non abbiamo potuto fare molto altro, e nonostante dicessimo sempre le stesse cose che diciamo ora i nostri voti sono rimasti sempre quelli, troppo pochi.

  7. inconsitenti sono state le informazioni e le risposte che il signor assessore Raggi e il Sindaco hanno dato a tutti i cittadini!
    è ovvio, quelli del partito seguono inconddizionetamente le idee di questi personaggi, ma alle altre (che sono tante..basta vedere le raccolte delle migliaia di firme che il Comune continua ad ignorare per ogni iniziativa, non solo questa dell’immondizia porta a porta..)che pongono dubbi e i quisiti non viene data udienza, o solo risposte ironiche e a parer mio non rispettose verso un cittadino che vuole sapere ed informarsi bene!!!!
    una delle ultime riunioni che il comune è stato costretto ad organizzare in piazza è stato un disastro..si la gente forse a priori è sulla difensiva, ma gli assessori e il sindaco in quella occasione hanno dato spettacolo con le loro risposte ed io che ero li per farmi un idea più presisa sulla nuova raccolta non ho compreso bene l’entità sull’importanza di questa iniziativa!
    tra l’altro sono stufa delle ridicole interviste di Raggi, tra cui quella di oggi sul carlino…non è vero che il 20% dei cittadini che sono scettici e negativi su questa iniziativa sono probabilmente coloro che non fanno già la raccolta differenziata..io sono un esempio concreto, perchè io già la faccio seriamente, perchè ci credo, e come me tantissimi di questo 20%!!
    La gente è stufa di essere presa in giro, questi assessori non possono generalizzare e ipotizzare per assurdo!!!mi sono sentita offesa, come se i miei sforzi (per la raccolta differenziata ..)siano stati tutto questo tempo inutile!
    tra l’altro non ho ancora avuto i contenitori come ancora tante persone, e pensi che sul giornale si dà la colpa al maltempo…mi chiedo allora se anche la raccolta nei giorni di pioggia o di neve verrà slittata a tampi migliori, ovvero: se un giorno devono venire a raccogliere per esempio l’organico, ma aimè piove a dirotto ..cosa vengono un altro giorno??bo, so solo che il comune è ancora disorganizzatissimo, e se si chiedono informazione sull’iniziativa, o altro al centralino ti rispondono talmente male che ti passa la voglia di informarti!
    è per questo brutto rapporto che si è consolidato tra i cittadini e il comune, che forse per la complicata(magari solo iniziale, ma complicata..)gestione dell’iniziativa era meglio sperimentarlo prima non so a bertinoro…
    tra l’alro aggiungo che a forlimpopoli le strade del centro molto spesso non vengono pulite, e bottiglie di birra che vengono bevute di sera tardi da ragazzetti che fanno anche un gran baccano, vengono lasciate davanti a potoni di chiese chiuse e case storiche, ma per settimane!!!!proteste in comune non sono servite a farle portare via dagli operatori ecologici..ha una soluzione???
    non ha pensato tra l’altro che casualmente il quantitativo di pattume potrebbe crescere radicalmente nei paesi vicini a forlimpopoli?
    Per il resto io non conosco altre iniziative per migliorare l’ambiente e il problema dei rifiuti…l’unica una MIGLIORE ORGANIZZAZIONE ED INFORMAZIONE DA PARTE DEL COMUNE VERSO I CITTADINI, CHE MANCA QUASI COMPLETAMENTE!!e spero che i bidoni e la documentazione sulla raccolta mi arrivino!!!

  8. volevo chiederleSignor Ronchi, ONESTAMENTE ci sono stati dei casi in cui l’iniziativa “raccolta porta a porta” non ha funzionato???io sapevo di Ferrara, ma anche di Cesena….bo,
    cmq. in che cosa hanno fallito questi esempi negativi se ce ne sonostati realmente? voglio dire che tutti i nostri politici ci parlano solo dei casi in cui l’iniziativa è andata a buon fine (tipo Bressanone…Faenza ancora è da poco che c’è e si sentono ancora pareri discordanti…)ma ci si migliora anche conoscendo i flop….in modo da non ripetere gli stessi errori e atteggiamenti…no??sarei curiosa e interessata a sapere per l’appunto casi in cui questa “raccolta porta a porta”non ha funzionato e perchè…!
    e una altra cosa, l’assessore Raggi ha dichiarato sul giornale inoltre, che in pratica la politica è che chi più produce rifiuti più paga…ma in che modo per esempio si riesce a quantificare l’immondizia con l’utilizzo dei super bidoni condominiali se tutto il pattutme di tutti i condomini finisce li dentro??e invece per i singoli che hanno i raccoglitori singoli??

  9. Cara Elisa, non conosco situazioni dove la raccolta differenziata porta a porta abbia fallito. Lo dico con il cuore. Se qualcuno ha più informazioni di me, su questo punto, me le dia e proverò a studiare le ragioni del fallimento. Perché non esiste una modalità che si possa replicare in toto da un posto all’altro.

    Se chi realizza la raccolta differenziata lo fa con l’unico scopo di farla fallire (perché conviene fare inceneritori, dal punto di vista economico), allora è possibile che fallisca.

    Per questo piuttosto che spingere perché non si faccia, cercherei di ottenere gli stessi risultati dei posti dove la fanno bene, e risolvere le criticità che sicuramente ci saranno (come ci sono ad ogni cambiamento).

    A Cesena non c’è mai stata, su Ferrara non so nulla. COnosco la recente esperienza di Reggio Emilia, che nonostante un po’ di critiche iniziali (le stesse che ora avvengono su forlimpopoli) sta dando ottimi risultati.

    Nei posti dove è fatta bene anche i cittadini più critici poi si sono convinti che è una cosa buona.

    Sul discorso della politica della tariffa puntuale (chi produce di più paga di più) posso dirti questo: bisogna cercare di rendere la tariffa più precisa possibile. Un bidone unico per condominio è una probabile fonte di problemi, come lo era per le caldaie centralizzate di un tempo (ora sarebbe diverso, ma meriterebbe un altro articolo ed un ampio dibattito).
    Dove funziona la raccolta porta a porta nei posti dove assolutamente non si trovava il posto per i contenitori singoli, quando inizialmente era stata introdotta la novità, dopo qualche mese i cittadini richiedevano i contenitori singoli, anche nei condomini.

    Questo perché il costo viene calcolato in base al numero di svuotamenti che vengono fatti, con un codice per ogni famiglia (o condominio) spesso inserito direttamente nel bidone.

    Così quando svuoti un bidone a settimana di rifiuto indifferenziato sai che spendi la metà esatta di quando ne svuoti due.

    Se tutti i condomini se ne fregano, pagheranno insieme di più (a meno che non si decida un metodo per capire chi contribuisce di più alla spesa). Quindi anche qui sarebbe garantito il rapporto tra quantità di rifiuti e spesa, con il problema della suddivisione tra condomini.

    Questo problema di solito si risolve con bidoni singoli almeno per le categorie di rifiuti più costosi (l’indifferenziato).

  10. Provo anche io a dire la mia.

    Capisco le perplessità di Elisa e apprezzo le sicurezze di Guido sulla Pirolisi.
    Personalmente ritengo che il porta a porta sia un primo importante passo per maturare la consapevolezza di quanti rifiuti produciamo e di quanto sia perverso il commercio per come è attualmente studiato (la confezione in svariati casi è più pesante o ingombrante del prodotto…).
    Vorrei sapere se avete un’idea di quanti chilogrammi di rifiuti producete ogni mese (plastica, carta, organico, vetro, ecc … e indifferenziato); per me, per quanto ci si sforzi, si può solo dare un valore ipotetico e non certo reale quindi …. questo sistema potrebbe aiutare a rendersi conto e fare scelte ed acquisti più consapevoli e questo si che rappresenta una cosa importante.
    Per quanto attiene il porta a porta io metterei sicuramente in cantiere i primi mesi un grande caos, probabilmente anche voluto, ma sicuramente frutto del cambiamento e della naturale resistenza al cambiamento di ognuno di noi. Ma stà proprio ai cittadini reagire e dimostrare che oltre a far lavorare + persone (magari anche alcune di quelle che sono rimaste senza lavoro al zuccherificio) saranno capaci anche di aumentare il differenziato e, magari, ridurre i rifiuti con una maggiore attenzione a ciò che si compra.
    Saranno sicuramente passi difficili ma sicuramente non impossibili, per me è molto meglio guardare quesi casi in cui la cosa ha funzionato e di lì capire come farla funzionare molto meglio.

    P.s. io sono già daccordo con un amico di Forlimpopoli che gli porterò almeno carta e vetro (per l’organico ho già il compost a casa, ho la fortuna di potermelo permettere …. per gli odorini che emana :-)
    P.s. 2 I ragazzetti che lasciano le bottiglie in giro in un Forlimpopoli sono sicuramente individuabili e basta dirglielo garbatamente che probabilmente il problema si risolverà, inoltre, qualcuno gliele venderà pure ste bottiglie? Basta fargli un piccolo premio per i vuoti che così diventano non più a perdere ma a tornare…. Sono soluzioni forti ma oramai occorre smettere di pensare sempre che qualcun altro risolva il problema e provare a lanciarsi, in prima persona.

  11. Romeo concordo pienamente.
    Anche se ho il forte dubbio che gli amministratori di forlimpopoli facciano il possibile per essere “odiati” dalla popolazione.
    Capisco Elisa, non demoralizzarti, quando ci si confronta molto spesso ci si delude.
    Ma la raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale per ora sembra essere il miglior sistema per tendere a “RIFIUTO ZERO”.
    Ben vengano tecniche nuove (ma in realtà vecchie di decenni) sullo smaltimento e riduzione dei rifiuti come la succitata Pirolisi (che comunque produce rifiuto da accatastare in discarica), ma la differenziazione ed il recupero sono dal punto di vista energetico la cosa migliore.
    Quando si inventerà la disgregazione molecolare allora forse i rifiuti non saranno più il problema del mondo (e forse anche i politici diventeranno più coscienziosi).

    Simone.

    P.S. Spero che a forlimpopoli la raccolta funzioni e che in tutta la provincia venga applicata, rendendo inultile l’incenerimento.

    P.P.S. Sappiate che presto verrete dotati di centrali a biomasse. Nulla in contrario se sono piccole e si riforniscono dei materiali per la combustione in loco. Il problema è che se fallisce la raccolta differenziata nulla vieta che i rifiuti facciano parte del materiale combustibile per le suddette. Badate bene gente.

  12. Ho provato per 15 giorni la raccolta differenziata, in un paesino sardo dove l’amministrazione non ha altre alternative per non perdere finanziamenti (credo) europei.
    Qui il porta a porta viene fatto in maniera definitiva e non come “prova per 15 mesi poi basta” come nei piani di hera, di conseguenza è curato nei dettagli perchè non può fallire.

    Ho raccolto l’umido in speciali sacchetti biodegradabili, a loro volta contenuti in un bidoncino col coperchio forato.

    La sera lasciavo il bidone fuori dalla porta e la mattina (di solito presto, ogni tanto sulle 9.30) questo era vuoto.

    In una settimana l’umido viene ritirato 3 volte, il secco indifferenziato 2, plastica vetro e carta 1 volta. Questo in base ad un calendario che la società dei rifiuti ti fornisce assieme ai contenitori.

    Avevo un foglio “pro-memoria” con indicate le cose da buttare in un bidone piuttosto che in un altro (es. gli scottex con l’umido e non con la carta) e dopo una settimana l’avevo già imparato.

    Nessun cattivo odore, nessun ammasso di rifiuti per strada. ED ERO IN SARDEGNA, NON A BOLZANO!

    Da anni faccio le vacanze li e ormai conosco parecchi abitanti del luogo, i quali mi hanno confermato che dopo qualche difficoltà e parecchi malumori iniziali la gente si è abituata ed ora le cose vanno decisamente bene.

    Ad ogni modo nessuna odissea come i forlimpopolesi prospettano.

    Morale: provare le cose prima di giudicare forse serve a qualcosa.

  13. DIFFERENZIARE SENZA
    IL
    “PORTA A PORTA”
    Il giorno 15 giugno 2006 è sorto il Coordinamento Regionale Piemonte dei Comitati Spontanei Locali che si oppone al nuovo sistema di raccolta rifiuti denominato “Porta a Porta”.
    Il Coordinamento è “nato” per manifestare la propria contrarietà ai provvedimenti messi in atto dai vari Comuni in merito agli aumenti economici derivanti dall’applicazione della Tariffa rifiuti e dal nuovo sistema di raccolta “ Porta a Porta”.
    E’ nostro convincimento che questo provvedimento oltre ad essere costoso, laborioso, antigenico è principalmente retrogrado perché non tiene conto delle innovazioni tecnologiche in questo campo.
    Gli aumenti economici che questo sistema di raccolta rifiuti comporta non trovano nessuna giustificazione per ragioni di bilancio e di civiltà, i costi dalla tariffa e l’introduzione forzata dei cassonetti all’interno della proprietà privata sono inaccettabili.
    Il nuovo sistema di raccolta rifiuti oltre a stravolgere le originarie strutture urbane, non rispetta le leggi sulla proprietà privata e sull’igiene. Si chiedono ai cittadini sacrifici economici e strutturali in cambio di cosa?
    Di una politica regressiva che spazza via gli elementi di civilizzazione dei rapporti sociali ? che ignora le giuste rivendicazioni dei cittadini ? che mira esclusivamente: ad introdurre i contenitori dei rifiuti all’interno della proprietà privata? Anche se questi sono collocati nei box auto, negli androni condominiali o sotto il balcone del malcapitato di turno?
    Metodi e modi che il Coordinamento Regionale non può condividere, non è reprimendo o multando i cittadini che si ottiene il consenso, esistono altri metodi, ugualmente efficaci per differenziare i rifiuti. Sistemi che oltre ad incentivare il riciclaggio dei materiali ed il conferimento degli stessi valorizza le aree urbane, rispettano il diritto del cittadino, della proprietà privata e il decoro delle città.
    Il Coordinamento Regionale ha sempre condiviso tutte le iniziative volte a favorire il riciclaggio dei materiali, la riduzione dei rifiuti alla fonte e il conferimento separato degli stessi. E’ indispensabile che le amministrazioni comunali e provinciali prendano atto che una cosa e istituire il “Porta a Porta” in un piccolo centro un’altra in una grande città.

  14. DIFFERENZIARE SENZA
    IL
    “PORTA A PORTA”
    Il giorno 15 giugno 2006 è sorto il Coordinamento Regionale Piemonte dei Comitati Spontanei Locali che si oppone al nuovo sistema di raccolta rifiuti denominato “Porta a Porta”.
    Il Coordinamento è “nato” per manifestare la propria contrarietà ai provvedimenti messi in atto dai vari Comuni in merito agli aumenti economici derivanti dall’applicazione della Tariffa rifiuti e dal nuovo sistema di raccolta “ Porta a Porta”.
    E’ nostro convincimento che questo provvedimento oltre ad essere costoso, laborioso, antigenico è principalmente retrogrado perché non tiene conto delle innovazioni tecnologiche in questo campo.
    Gli aumenti economici che questo sistema di raccolta rifiuti comporta non trovano nessuna giustificazione per ragioni di bilancio e di civiltà, i costi dalla tariffa e l’introduzione forzata dei cassonetti all’interno della proprietà privata sono inaccettabili.
    Il nuovo sistema di raccolta rifiuti oltre a stravolgere le originarie strutture urbane, non rispetta le leggi sulla proprietà privata e sull’igiene. Si chiedono ai cittadini sacrifici economici e strutturali in cambio di cosa?
    Di una politica regressiva che spazza via gli elementi di civilizzazione dei rapporti sociali ? che ignora le giuste rivendicazioni dei cittadini ? che mira esclusivamente: ad introdurre i contenitori dei rifiuti all’interno della proprietà privata? Anche se questi sono collocati nei box auto, negli androni condominiali o sotto il balcone del malcapitato di turno?
    Metodi e modi che il Coordinamento Regionale non può condividere, non è reprimendo o multando i cittadini che si ottiene il consenso, esistono altri metodi, ugualmente efficaci per differenziare i rifiuti. Sistemi che oltre ad incentivare il riciclaggio dei materiali ed il conferimento degli stessi valorizza le aree urbane, rispettano il diritto del cittadino, della proprietà privata e il decoro delle città.
    Il Coordinamento Regionale ha sempre condiviso tutte le iniziative volte a favorire il riciclaggio dei materiali, la riduzione dei rifiuti alla fonte e il conferimento separato degli stessi. E’ indispensabile che le amministrazioni comunali e provinciali prendano atto che una cosa e istituire il “Porta a Porta” in un piccolo centro un’altra in una grande città.

  15. rispondo al signore sardo in maniera breve: visto che già il calendario della raccolta dei rifiuti a forlimpopoli è diverso dal vostro in sardegna (da voi si attivano di più quindi si informi meglio sul nostro calendario…che su internet troverà)direi che fa una grossa differenza e sarà almeno all’inizio una odissea sicura! 2 volte settimanali raccolta organico, è già diverso che dire 3, ecc..! tra l’altro guardate che organizzazione che abbiamo a forlimpopoli: l’iniziativa non è ancora partita perchè sono andati a rilento, devono finire ancora di distribuire i bidoni, il comune ed hera hanno liste differenti ma non si interscambiano queste, di conseguenza, hanno fatto un gran casino, io ho ovuto telefonare in comune per averli..cioè io mi sono informata, perchè hera e il comune ci avevano saltati..e così per molte famiglie…risultato di una già grossa disorganizzazione…caos e ritardo..speriamo che non facciano così anche per la raccolta, oltre che alla distrubuzione dei bidoni!
    Il senso civico che dicono che noi cittadini dobbiamo avre deve finire là dove ci sono persone PAGATE per distribuire bidoni (avendo le liste dal comune), pulire le strade( è inutile che tutte le mattine IO devo raccogliere bottiglie e sporco che ragazzzetti o adulti sporcaccioni lasciano alla notte..perchè gli operatori ecologici non passano o non puliscono bene..)da sporco, ecc…se no vado a farlo io il mestire e lascio il mio lavoro!!!o no? tornando sull’odissea di forlimpopoli, visto che per l’organico passano solo 2 volte a settimana, se una famiglia si permette di mangiare pesce tutti i giorni o molto spesso, dovra tenersi i rifiuti che puzzano(perchè è inutile avvolgerli in 50sacchi..il pesce puzza e noi dobbiamo tenercelo per 4 giorni..)!il nostro assassore, durante una assemblea pubblica simpaticamente ha risposto ad una signora che gli poneva il problema di organico, che fa cattivo odore e che quindi sarebbe stato meglio che fossero passati a ritirarlo almento tre volte alla settimana,…”ma signora con quello che costa il pesce non resta niente di scarto, si mangia tutto” era sottointeso quindi che non avrebbe avuto il problema dei rifiuti facendo così..
    Ma si può dare rsposte così ai cittadini che fanno domande lecite?!be finchè avremo personaggi così in comune a forlimpopoli sarà un’odissea!
    ripeto io non ho problemi per dove mettermi i bidoni, e sicuramente cercherò di mandare avanti come già facevo la raccolta differenziata, ma questa iniziativa non è tutta rosa e fiori per gli abitanti!mi scoccia un po perchè ho paura che il centro storico-artistico si riempirà di bidoncini e non sarà bellissimo…(problema che ho saputo che invece hanno ad Assisi, per ovvie ragioni..)

  16. Sono completamente d’accordo con te Elisa (possiamo darci del tu?) quando dici che 2 volte alla settimana sono poche per l’umido.

    Questo rafforza la mia convinzione che HERA mira esclusivamente a far fallire questo progetto, per poter dimostrare che non esistono alternative agli inceneritori.

    Elenco i ritiri di Villasimius (CA):
    Umido: Martedì, Giovedì e Sabato
    Secco indifferenziato: Lunedì e Venerdì
    Plastica: Mercoledì
    Carta: Giovedì
    Vetro: Venerdì
    Alluminio: Venerdì

    C’è da dire anche che io ho fatto la mia esperianza in un sistema avviato da più di 6 mesi, perciò già rodato.

  17. si …, sono d’accordo:hera l’impegno non ce lo mette proprio…!
    è dura!ho appena sentito in comune per il fatto che a forlimpopoli in teoria la raccolta è iniziata(come scrivono i giornali), ma in pratica non si sa o meglio ancora no…neanche loro lo sanno bane, perchè hera crea abbastanza problemi e disguidi…e la gente effettivamente sta impazzendo, i pattumi grandi ancora presenti per pochi giorni sono assaliti da immondizia del tipo che la gente sembra essersi svegliata all’ultimo e presa dall’ansia che i bidoni cittadini non ci sonaranno più fanno le cossidette “pulizie”delle cantine o soffitte (insomma tendono a sgombrare lpinsgombrabile..)e li riempono più che possono….bo staremo a vedere..ciao

  18. Dai Elisa, forza…
    Io ho il bidoncino che mi ha regalato Hera per l’umido e devo sinceramente dirti che nei mesi non estivi lo vuoto si e no due volte la settimana, l’ho in cucina vicino all’altro e non sento poi tutta questa puzza…
    C’è da dire che sono vegetariano ma non così i miei due bambini e mia moglie e, sinceramente, quelle poche volte che mangiamo il pesce il gatto fa festa.
    E’ chiaro che i gatti non tutti se li possono permettere così come anche il pesce. L’assessore ha sicuramente esagerato e, rappresentando la collettività, andrebbe opportunamente valutata la sua risposta alle prossime elezioni.
    Certo è che d’estate tre ritiri sarebbero + indicati …. magari si può pensare a qualche bidone per l’umido in posizione strategica o da un vicino che può permetterselo.

    Comunque io quà a Meldola ho ricevuto la prima “tariffa Igiene Ambientale (e non + Tassa Rifiuti Urbani come anno scorso) e, avendo la fortuna di avere al momento solo due figli (ma se fosse per me avrei una squadra da calcio :-) e una moglie (stavo anche pensando a diventare musulmano :-); Abbiamo una casa dove, considerando i muri ed i terrazzi ed il garage, l’estensione è 112 mq. Fatta questa premessa per i primi sei mesi me la cavo con 88,33€ che annualizzato dovrebbe fare la cifra di 166,66 + due volte le spese per i bollettini postali.

    Anno scorso che eravamo sempre noi e sempre nella medesima casa invece ho speso 175,12€ + 1 spesa di bollettino postale e quindi alla fine ci restano in tasca 10 euri circa.

    Dal 04/03/2006 mi sono messo assieme a mia moglie a pesare ogni volta che “conferiamo” i rifiuti e dò il risultato di 6 mesi (basterebbe + o – raddopiarlo per avere quello all’anno):
    Carta 72 kg; Vetro 35 kg; Plastica 15 kg; Metallo 2 kg; Indumenti smessi 7 kg; Indifferenziato 53 kg e per ultimo, perchè lo utilizzo tutto per farmi il concime, la frazione umida che ammonta a 110 kg.
    Ebbene facendoci i conti e sentendo le caxxate che raccontano siamo abbondantemente al di sotto della “produzione pro-capite di rifiuti” quindi io gradirei molto il porta a porta nella speranza che però mi facciano pagare per quanto realmente produciamo e forse è proprio in questa direzione che è meglio indirizzare le energie.
    Una cosa che non ho capito … a Forlimpopoli ve la pesano o no? Vi fanno pagare in base ai rifiuti che producete o no?

    Capisco che i cambiamenti siano sempre piuttosto traumatici ma pensiamo al grosso passo avanti ,in termini di civiltà, che si stà facendo e martelliamo Hera ed il Comune per far si che l’esperimento non abortisca prima di nascere….

    In bocca al lupo.

    Saluti radiosi
    Romeo

  19. Non so come funzioni a Forlimpopoli, ma di solito i rifiuti non vengono pesati, ma viene contato il numero di volte che si conferisce il bidone pieno.
    Quindi per la carta, ad esempio, conviene comprimere il contenuto del bidone e consegnare meno volte possibile. in questo modo si ottiene anche il risultato di ottimizzare il carico dei camion che trasportano i rifiuti, visto che il materiale viene già pressato (e spezzato, se si tratta di singoli pezzi voluminosi) dagli utenti.

  20. ciao!la pesano solo alla stazione ecologica quindi ancora non contano la quantità quotidiana e puntuale di immondizia che ogni mattina una famiglia mette fuori dalla porta, e comunque nel porta a portanon contano il numero di volte che si conferisce il bidone pieno come scrive rocchi!
    parlando con un signore in comune che si occupa dell’iniziativa, mi ha detto che per ora probabilmente fino a 2008 non si attuerà la bolletta”puntuale”…..quindi per ora ci si abitua solo alla raccolta, ammortizzando i costi andando a portare l’immondizia (plastica, vetro, lattina legno) alla stazione ecologica dove da pochi giorni hanno la bilancia pe rpeserti la roba e scalartela..però ci sono rimasta maluccio!!!!!!!!!!!!!!

  21. Se la tariffa puntuale non viene applicata, la raccolta porta a porta ha molto meno senso!

    Nel porta a porta con tariffazione puntuale si considerano il numero di conferimenti, e quello che mi dici dimostra che l’esperimento di Forlimpopoli ha molte differenze rispetto alle altre situazioni di successo. Speriamo bene!

  22. Volevo semplicemente riportare quanto sentito accidentalmente in radio i giorni scorsi e che potrebbe interessare ad Elisa: per risolvere il problema dei ragazzi che lasciano in giro bottiglie e rifiuti vari di notte ho capito che il Comune di Bologna ha fatto un’ordinanza con la quale impone agli esercizi pubblici tipo bar, ristoranti, pizzerie al taglio, fast food, ecc. di provvedere alla pulizia delle aree limitrofe al loro esercizio. Penso che quell’Assessore che vi ha risposto in quel bel modo spiritoso potrebbe invece fare qualcosa per recuperare i punti persi :-)

    Non mi sembra del tutto campato in aria anche perchè se io avessi uno di quegli esercizi e dovessi pulire ogni sera probabilmente starei più attento a chi inquina e, magari, reintrodurrei qualche vuoto a rendere.

    Infine non dimentichiamoci mai che il porta a porta resta pur sempre un palliativo anche perchè sarei proprio curioso di sapere dove và a finire la plastica raccolta, quale ditta o quale struttura la recupera e quanti chilometri faccia (ho il vago sospetto che vada a finire dritta dritta in incenerimento visto il forte potere comburente). Il vero obbiettivo deve rimanere quello di ridurre i rifiuti … facile a scriversi ma piuttosto complicato da farsi :-)

    Saluti radiosi
    Romeo

  23. ho letto tutti i vostri commenti,sia di chi è ottimista e di chi è pessimista e anche le convinzioni del sig. Ronchi,e per questo vorrei,se me lo consentite, portare la testimonianza di Reggio Emilia.Noi abbiamo un sito http://www.comitatoreggioemilia.it dove potete vedere di persona quali problemi igienico sanitari può creare questo metodo se non è studiato a dovere,come nel nostro caso.Di cifre ufficiali ancora non possiamo darne anche se prevediamo stangate,nonostante la sperimentazione si svolga solo in una circoscrizione di 14000 abitanti.
    Sig. Ronchi,non è vero che a Reggio Emilia,dopo un periodo di rodaggio stia andando bene,anzi più passa il tempo,peggio è:adesso abbiamo topi,puzze vermi ecc..e tutto questo sotto casa,e per di più con cassonetti messi dentro alle nostre proprietà private,metodo del tutto illegale secondo il codice civile.La differenziata fatta bene deve essere con cassonetti stradali dove ognuno di noi possa conferire i rifiuti a sua discrezione senza doversi tenere in casa le puzze come dice addirittura il testo unico delle leggi sanitarie(obbligo per chiunque a liberarsi nel più breve tempo possibile dei rifiuti in quanto portatori di insetti e malattie).
    Il nostro comitato è per la differenziata controllata ma non con obbligo di essere i servi del pattume.
    Non siamo per l’inceneritore,ma temiamo che proprio chi ci costringe a questo metodo lo faccia solo con lo scopo di costruirlo ancor prima dei termini fissati.
    Esortiamo chiunque non abbia ancora sperimentato questo metodo a far si che non avvega mai nella loro città senza prima documentarsi sui problemi che inevitabilmente,prima o poi appariranno,poi hai voglia di reclamare,i tempi sono lunghissimi,anche se prima o poi ce ne libereremo.
    Presidente comitato Nadia Borghi

  24. perfettamente ragione, facilissimo a scriversi e a dire…ma a fare molto meno…
    l’idea dell’assessore bolognese non è male…ma penso che al nostro forlimpopolese non verrà imn mente, e penso che se qualcuno non gli fa arrivare la notizia di questa iniziativa non penso che si illumini, anche perchè non abitando in centro storico i nostri rurali politici non capiscono fino in fondo i problemi reali che siamo costretti a vivere…vabbè, basterebbe anche che gli operatori ecologici svolgessero bene il loro lavoro, ma spesso da noi saltano molte strade…(e pensare che io parlo di una zona centralissima…se non puliscono quelle di strade immagino quanto poco puliscano le altre…)
    saluti!!!!

  25. Al comitatoreggioemilia dico solo 2 cose:
    1 – il pattume che ogni cittadino produce non puzzerebbe meno e non attirerebbe meno insetti/animali se fosse nei cassonetti stradali (ritiro 1-2 volte a settimana), in compenso andrebbe differenziato al massimo intorno al 30-40% (quando va bene ed i cittadini sono attenti) con un valore di riciclato misero misero (plastiche diverse miste a carta, vetri misti a carta e plastica, il che presuppone inceneritori o altre forme di smaltimento (discariche, pirolisi) che producono sempre e comunque residui trattati come rifiuti speciali (da conferire quindi in discarica).
    2 – se i cittadini non riescono a garantire l’igiene nei propri cortili figuriamoci cosa gli importa/importerebbe dell’igiene dei cassonetti.

    Mi permetto di dire che “è troppo facile scaricare la propria fuffa sugli altri, imparate a gestirvi meglio dal punto di vista igienico-sanitario, magari ne guadagna la civiltà intera”.

    E non penso che i Reggiani (o chi viene rappresentato dal comitatoreggioemilia) siano meno educati dal punto di vista igienico-sanitario dei loro connazionali veneti o sardi, dove questo sistema viene applicato da molti anni.

    Come vedete è questione di “CIVILTA'”.

    Io dal canto mio spero di iniziare il porta a porta a Forlì con tariffa puntuale prima possibile.

  26. Evvai Nadia….

    Sicuramente un risultato l’ho attenuto il porta a porta … ha fatto conoscere delle persone che prima conferivano i rifiuti senza nemmeno guardarsi in faccia con il vicino.
    E con questa finiscono le cose positive (sono mediamente ottimista:-) e passo a portare qualche mia perplessità:

    Non riesco a dar l’età ai topi ma sicuramente non si è creato dall’organico quello che si vede nel sito quindi in qualche modo doveva vivere anche prima del porta a porta.

    Purtroppo ogni cambiamento porta a inevitabili revisioni del modo di comportarsi e di vivere, a volte i cambiamenti ci piacciono a volte meno ma … fanno parte della vita e dobbiamo imparare a conviverci se vogliamo gettare le basi per un mondo vivibile anche per chi verrà dopo di noi.
    Non sà se hai mai visto la presentazione sulle nonoparticelle offerte dal Dott. Montanari e di quante di queste vengano prodotte da un’inceneritore, personalmente dopo che le ho viste e dopo che anche Hera mi ha confermato di essere a conoscenza della ricerca non smentendola scientificamente ma semplicemente minimizzandola e riportando alla “norma di legge” penso che sia molto meglio la puzza di un bidone di qualcosa che mentre cammini o pulisci casa o viaggi in macchina ti si intrufola dentro senza che tu te ne accorga e fa maturare in te un bel tumore con i controfiocchi o qualsiasi altra malattia che di lì a poco ti costringe a qualche tremenda ed invasiva cura.
    Tornando alla puzza su quella si può fare qualcosa (si percepisce olfattivamente così come si individua da dove viene), ad esempio lavare i cassonetti in prima persona e lì si che ci starebbe un bel servizio fotografico da mandare alla cara Pinuccia ed ai giornali, trovare magari un punto all’ombra piuttosto che al sole, ecc.; al posto di uccidere i poveri ratti cercare di catturarli con una trappola e liberarli magari nel quartiere di Pinuccia (purtroppo sono anche vegetariano e non tollero la violenza contro chichessia:-)

    Sò che per me parlarne da quà è molto semplice ma resto fermamente convinto che le soluzioni dobbiamo ingegnarcele, essere protagonisti di alcune di queste e metterci in gioco.

    Ho provato a cercare nel vostro sito ma non ho trovato alcun richiamo alla riduzione dei rifiuti… tieni presente che sono un pò negato con ste robe informatiche… ripeto una frase che ho sentito da Maurizio Pallante riferita alla favoletta che quando uno indica la luna lo stolto guarda il dito mentre l’illuminato punta il suo sguargo sulla luna, Pallante considera il dito la raccolta differenziata mentre la luna la riduzione dei rifiuti.
    Provate a fare la sperimentazione di pesarvi un pò i rifiuti e vi renderete conto di dove si può incidere.
    Con il massimo rispetto e nella speranza di poter sentire presto vostre buone nuove … saluto radiosamente

  27. tengo a precisare che Reggio Emilia senza il porta a porta,nel 2005 ha ricevuto il premio come comune riciclone con una percentuale del 48 per cento(percentuale 3° in Italia)in dimostrazione che a nessuno piace un inceneritore e siamo persone civili e responsabili.
    Ora notiamo che anche ciò che viene diviso correttamente dai cittadini,viene mescolato durante la raccolta.
    In quanto al topo,non è nato con la differenziata,ma è sicuramente stato attirato,e non solo lui,dai rifiuti che debordano dai cassonetti poco capienti e dai rifiuti a terra causa contenitori pieni e non ritirati.
    il Sig.Montanari mi deve spiegare però quanto smog produco andando in macchina ad annusare le nanopolveri e quanti tumori sono causa delle emissioni delle grandi industrie e del grande traffico.
    Il lavaggio cassonetti ci è stato promesso dall’amministrazione che provvede ogni 40 giorni(noi non siamo dipendenti di Enia e abbiamo altro da fare e per di più siamo puntuali a pagare le bollette per avere un servizio che non abbiamo più)
    Per la riduzione dei rifiuti, pensiamo che si debba partire dalla fonte,ma non è compito nostro.
    Noi ci stiamo battendo per avere una vera differenziata con i cassonetti lontano dalle nostre finestre,perchè se si chiamano rifiuti,sono da allontanare e non da detenere.Da noi i cassonetti stradali non hanno mai puzzato perchè la nostra Enia ha sempre svolto bene il suo lavoro.
    E’ simpatica l’idea di portare i topi alla Pinuccia,ci stiamo riflettendo!!!
    In merito al fatto che la gente si sia conosciuta è vero,ma per litigare accusandosi l’un l’altro di mandare la propria puzza a casa dell’altro.
    Per ultimo:l’igiene dei nostri cortili l’abbiamo sempre gestita e siamo sempre stati di esempio per città pulita, ma i rifiuti non si possono igienizzare,la puzza è puzza e più sta lì,più puzza.
    Per quanto riguarda la Sardegna ne conosciamo anche noi di gente con seri problemi, non è vero che va tutto bene,in certe zone sono peggio di noi.
    Auguriamo a chi lo desidera, di avere questa sperimentazione quanto prima,per poterci un giorno ritrovare a parlare di vermi, pantegane,imposizioni fuorilegge da parte delle amministrazioni,degrado ambientale eccc..
    Comitato Reggio Emilia
    http://WWW.comitatoreggioemilia.it

  28. Bene bene Nadia,
    Non ci conosciamo ma ci stiamo prendendo le misure a vicenda, io come vedi non mollo e rilancio :-)

    Innanzitutto bravi per essere stati il comune Riciclone, tanto di cappello a persone come voi e forse è proprio per questo che il passo per voi è stato fatto prima che per noi.

    Se effettivamente notate che i rifiuti diffirenziati vengono unificati penso abbiate trovato dove utilizzare la telecamera e, fatta la trasmissioncina, sputtanare Pinuccia e compagnia, mi permetto di suggerire arcoiris.tv da cui personalmente scarico gli unici filmati che guardo visto che difficlmente le emittenti locali pubblicherebbero alcunchè … dopo ci pensa la rete a fare il resto e Voi potreste inviare il link a Pinuccia. Questa unificazione mi fa veramente incavolare ma sono ancora peggio i luoghi comuni messi in giro ad hoc.
    Sempre in arcoiris puoi trovare più d’una registrazione di Montanari e Signora ma ricordo di aver partecipato ad un incontro in cui spiegava che le auto non producono nanoparticelle ma solo particolato (a parte un modello che non ricordo esattamente che è stato studiato apposta per sminuzzare il PM10 controllato dalla legge e farlo diventare tante nanoparticelle per poter sfuggire alle maglie dei controlli…).
    Le fabbriche che ci sono però non sono tutte uguali perchè le nanoparticelle escono solo con processi ad elevatissima temperatura quindi acciaierie, laboratori ceramici, ecc.
    Il buon Montanari ti spiegherebbe che il PM10 come effetto ha sicuramente di non oltrepassare i polmoni (quindi si dovrebbe fermare quasi tutto a livello di bronchiti o raffreddori o asma ….) roprio per le sue dimensioni quindi, magari, è più difficile che ne sorgano tumori (anche se io per i miei figli preferisco non sperimentare :-)
    Se l’amministrazione non mantiene le promesse ricordiamoci sempre che noi li abbiamo votati e, magari, ricordiamolo anche a loro. Ricordiamoglielo partecipando ai consigli comunali, scrivendogli quotidianamente con lettere, e-mail, fax, ecc. Io comunque non sono mai per il confronto frontale testa a testa perchè con chi ha poco da perdere c’è d’avere spesso la peggio; personalmente sono propositivo quindi mi proporrei per lavare i 6 bidoni della mia isoletta in cambio di una riduzione della tassa dei rifiuti. Penso che nella tua via qualcuno disoccupato o studente che voglia arrotondare il cotributo dei genitori o l’indennità statale o la pensione e con un minimo di senso civico si possa trovare e così avrei risolto forse un altro problema.
    Se i cassonetti sono insufficenti penso che chiederne altri non sia una cosa irrealizzabile.
    Se vi siete conosciuti ed avete addirittura fatto un comitato penso che passato il litigio iniziale vi siate poi spalleggiati e solo insieme si cambiano le cose.
    Io lavoro in un settore energetico (ENEL) dove statisticamente quando dobbiamo posizionare dei sostegni nei campi agricoli questi “stanno sempre meglio nella terra del vicino” e nessuno li vuole quindi occorre trovare dei compormessi e magari potrebbe essere quello di metterli al confine, magari al confine con il parco oppure con un parcheggio occupando un posto macchina. Non credo che Pinuccia o Enia si rifiutino di spostare di qualche centinaio di metri i cassonetti se un gruppo di volenterosi glielo propone.
    La puzza è puzza, hai ragione e convengo che stando l’immondizia ferma questa non fa altro che peggiorare. Come avrai letto io ho il compost, l’ho poco lontano da casa e siccome d’estate un pò puzza e porta un pò di insetti, ogni tanto ci rovescio lo sfalcio dell’erba fresca e mitiga alquanto la puzza ed azzera gli insetti per qualche tempo … poi ritorna ma resta sempre valido il concetto che la puzza la sento, le nanoparticelle no!!! Naso non sente ma TAC rileva tumore

    Insomma se la maggior puzza è data dall’organico spostiamo anche solo quel bidone in altra posizione; poi è inutile litigare per il vicino che butta la bottiglia dell’olio che poi irrancidisce e fà i vermi … si possono anche mostrare dei sistemi di lavaggio prima di rovescire la bottiglia o meglio… comprarsi una bella tanica di acciaio e andarsi a prendere l’olio direttamente in frantoio (esistono pazzi che lo fanno perchè vogliono sapere esattamente da queli olive traggono il loro condimento… io sono uno di quelli); la scatoletta del tonno basta lavarla un attimo con anche del bicarbonato e buona parte dell’olio se ne và in un attimo (oppure basta metterla in lavastoviglie per i più tecnologici) prima di buttarla e così non puzza più.

    Infine un ringraziamento per l’augurio … spero di cuore si avveri perchè mi sono stancato di pagare lo smaltimento anche a chi non si pone i problemi che mi pongo io andando ad alzare la quantità media del rifiuto prodotto.

    Sempre con il massimo rispetto ed anche una certa ammirazione per quanto così faticoamente porti avanti; mettersi in gioco è dura ma lo è ancora di più cercare una mediazione e far usare il buon senso agli altri colaboratori/vicini/amici.

    Saluti radiosi

  29. Alla cortese attenzione del sig Ronchi….

    Oggetto: Verità rivelate…

    Alcune considerazioni sul testo inviatole dalla rappresentante di “comitatoreggio”
    Non si può contestare i fatti della evidenziati dalla presidentessa, signora Nadia Borghi: ci sono fotografie, documenti dell’ ASL, che ne avallano la autenticità delle affermazioni…
    In quella Circoscrizione tali manifestazioni di presunto degrado sono dovute anche alla forte presenza di varie etnie straniere (cinesi, marocchine, ecc.) che non sempre si comportano in modo rispettoso delle regole dei convivenza ( in modo particolare al nuovo tipo di raccolta rifiuti, nonostante che sia stato divulgato materiale divulgativo in varie lingue).
    La inviterei, signor Ronchi, ad andare su Internet sul sito Osservatorio Provinciale Rifiuti della provincia di Reggio Emilia, visionare i dati raccolta differenziata nella VII Circoscrizione: osservare i dati in riferimento agli obbiettivi da raggiungere alla fine del periodo annuale….
    Per disfunzioni del servizio di Raccolta Rifiuti si dovrebbe interpellare ENIA ex AGAC e la ditta vincitrice dell’appalto di R.D. …tale Manutencop… ( che già in precedenza ha svolto altri lavori per AGAC).
    E’ comunque singolare che le rimostranze del comitato presieduto della su menzionata signora abbia una così ampia eco… , che si poggia su opinabili opinioni…: in vari incontri pubblici, si è richiesto ( anche da qualche partito…), il ripristino in strada dei cassonetti… nei quali mettere : carta, vetro, ed imballaggi di plastica…
    Tali rifiuti sono ad alto riscio di decomposizione, con proliferazione di vermi ed affini….?
    In sostanza sarebbe interessante visitare in forma anonima la su citata Circoscrizione.
    Mi coglie l’occasione per invitarla ad assistere all’incontro pubblico in allegato che si terrà il 20 di ottobre: sarà per lei l’occasione di farsi una diretta opinione su cosa sta succedendo a Reggio sulla raccolta denominata porta-a-porta, evitando polemiche infeconde…
    Confidando di incontrarla in tale occasione , la saluto .

    Coppetelli Antonio.
    -collaboratore dell’ Ecoistituto dell’Emilia Romagna-

  30. Vorrei rispondere al sig.Coppetelli
    Il comitato non ha mai chiesto di avere cassonetti stradali di vetro,plastica,carta,ma ha sempre sostenuto e sostiene che questo porta a porta è illegale perchè il”testo unico delle leggi sanitarie”obbliga i cittadini a liberarsi dei rifiuti nel più breve tempo possibile,in quanto portatori di insetti e malattie.
    Noi vogliamo liberare le nostre case da tutti i rifiuti e non da certi e se qualche partito, come lei afferma ha chiesto questo,noi ci dissociamo in quanto APOLITICI.
    Per sua regola,comunque, tutti i rifiuti,detenuti per un periodo di tempo presso le nostre abitazioni,producono vermi e insetti, anche se lavati.
    In merito alle percentuali di raccolta,ci sono tanti modi di calcolarle:se lei mi fa la percentuale sul raccolto senza calcolare il pattume che migra in altre circoscrizioni,trova una percentuale alta,ma se calcola l’intasamento provocato alle zone limitrofe,di indifferenziato,i conti non tornano più.
    Per una città pulita ci sono altri metodi per fare una differenziata seria,non certo il porta a porta messo in pratica nella nostra circoscrizione,tant’è vero che il nostro stesso Assessore sta prendendo provvedimenti a nostro parere ancora lontani dal nostro modo di vedere,ma l’importante è incominciare.
    Crede che se tutto fosse perfetto, perderemmo tempo a protestare?
    Abbiamo altro da fare.
    Potete visitare la circoscrizione,è aperta a tutti e potrete vedere di persona quanti coriandoli puzzolenti occupano spazi una volta dedicati alle nostre auto,per di più spazi comprati da noi senza prevedere che un giorno sarebbero stati a forza occupati dai rifiuti.
    Facciamo il porta a porta poi andiamo a prendere i rifiuti dalla Campania e costruiamo gli inceneritori(ecco perchè mescolano i rifiuti che noi differenziamo,servono rifiuti!
    Noi vogliamo una differenziata seria senza inceneritori,ma questo è l’unico metodo per incentivarli.

  31. Dubito fortemente che si possano creare vermi dalla spazzatura dopo 2-3 giorni.

    Un’altra precisazione: anche se siete APARTITICI, non potete considerarvi APOLITICI, perché state di fatto facendo richieste politiche (non è una cosa negativa).

  32. sig Ronchi allora non ci capiamo:i nostri rifiuti non vengono riirati ogni due o tre giorni, bensì(solo l’organico)quando va bene ogni 4 e sfido chiunque(usando sacchettibiodegradabili distribuiti dalla circoscrizione) che il giorno dopo non si trovi come minimo il sacchetto sciolto o bucato con animaletti vari nel contenitore.
    Per quale motivo esiste il “testo unico delle leggi sanitarie”se sono frottole?
    non so come fare,ma le invierei volentieri le ultime foto scattate questa mattina in circoscrizione,altro che Napoli!!
    A Bolzano esiste una ditta specializzatache produce sistemi validi per una vera differenziata che rispetta l’ambiente,non emana puzze,identifica il conferente dei rifiuti:queste sono cose serie non quella bruttura del porta a porta:svegliamoci e manteniamo un ambiente decoroso pur facendo rispettare la differenziata sia dai cittadini che dagli operatori durante la raccolta!!
    questa è una vergogna per chi ci viene a fare visita dall’esterno.
    comitatoreggioemilia

  33. Io mi permetto di reinserirmi un momento, ho il composter dal 1999 e di conseguenza tengo il bidoncino della frazione umida da tale data in casa, per la precisione in cucina, sia in inverno che in estate. A volte tardo anche 4-5 giorni e non ho mai visto un solo verme nello stesso nemmeno quando lo vuotavo nel bidone. Forse è perchè ho la fortuna di avere il mio orto quindi le verdure sono per lo più fresche di giornata quindi anche gli scarti; fors’anche perchè pur essendo vegetariano le ossa di quanto mangiano i miei figli e mia moglie finiscono al cane o al gatto dei vicini.

    Premetto di non aver mai utilizzato i sacchetti biodegradabili perchè vuotavo direttamente il bidoncino nel composter ma penso che sia meglio mettere i rifiuti organici nel bidoncino e trasferirli nel sacchetto solo all’atto di portarli nel bidone sulla strada in modo da far si che non si sfondi per strada il sacchetto. Magari ci sarà da lavare più spesso il bidone ma …. è un prezzo che personalmente pago volentieri.

    Continuo a sentire lamentele in favore di questo e quel politico (sport di cui mi diletto anche io, ogni tanto), sentire paragoni vincenti ad esempio con Bolzano … ricordiamoci che loro sono per lo più tedeschi; difficile confrontarli con altri. Comunque a parte gli scherzi e le polemiche non intravedo in nessuno la volontà di cambiare le cose ma solo di polemizzare con una e l’altra fazione politica che, magari, non la pensa proprio come vorremmo.

    Insomma, se potesse usufruire del suo cortile o del suo posto macchina ma avesse la ricaduta di nanoparticelle che non si vedono e sentono in casa sarebbe contenta???
    Non ho ancora capito se si possano spostare i bidoni dei rifiuti organici magari in posizione più decentrata rispetto agli altri e, in caso si possa (difficilmente è impossibile trovare un posto anche a 4-500 metri da casa che magari si presta meglio sia per la conformazione che per il “vicinato” ad una tale allocazione) lo avete ancora richiesto ai Vostri assessori?
    Infine non ho ancora capito se cerchiate di ridurli questi benedetti rifiuti che resta comunque il passo decisivo e più importante e sicuramente fattibile!!!

    Ribadisco che ognuno ha i politici che si merita (anche perchè la maggioranza dei cittadini li ha messi dove sono) e che occorre tampinarli, partecipare ai consigli comunali anche prima e dopo scelte impopolari perchè altrimenti questi pensano di poter fare esattamente come gli pare e come gli piace; sicuramente chiudere la stalla quando i buoi sono scappati serve a poco ma far vedere ai buoi la continua presenza in stalla magari facendoli sare anche un pò a dieta o dandogli cibi pesanti da digerire potrebbe evitare che questi scappino lontano se non altro per la debilitazione a cui sono costretti.

    Come si capirà sono di origini contadine e non me ne vergogno. Prometto comunque di non scrivere più dell’argomento anche perchè vedo che i miei commenti e le mie osservazioni non vengono nemmeno presi in considerazione.

    Saluti radiosi

  34. Romeo non credo proprio che i tuoi commenti non siano ascoltati. Non stanno smuovendo le posizioni del comitato di Reggio, ma tutte le persone che leggono (me compreso) hanno la possibilità di valutare più voci contrastanti ed avere una propria idea.

    Coppetelli mi ha mandato tre allegati che pubblicherò presto, sempre per una maggiore chiarezza.

    Io credo che già solo la possibilità di dibattere una questione su un sito, di offrire la propria posizione al giudizio degli altri (pubblicato in casa propria) sia una esperienza di democrazia, ed ho notato in diverse occasioni che mi ha permesso di maturare posizioni grazie al contributo di tutti.

    Se anche chi contribuisce non cambia idea, il dibattito porta ad una sintesi personale, che ognuno vede secondo il proprio giudizio.

  35. Come ho detto direttamente nel forun del comitatoreggioemilia, l’ostilità nei riguardi del porta a porta mi pare che dipenda soprattutto dalla rogna di occuparsi direttamente di un problema che dovrebbe riguardare tutti. Tenere pattumi nel proprio cortiletto infastidisce! Si capice, meglio fregarsene e buttare tutto fuori dai propri cortili! Non ricordo di aver sentito parlare di comitati quando la spazzatura traboccava dai cassonetti per strada! Quelle foto che si citano si sarebbero potute fare benissimo anche prima del porta a porta, metodo che ritengo altamente civile (per chi è civile) in quanto fa si che ciascuno sia responsabilizzato nella gestione dei propri consumi e dei relativi rifiuti e sprechi. E se il pattume puzza è giusto che ciascuno si gestisca le proprie puzze, forse imparerà a consumere meno e meglio! Il problema è che le persone civili, che sentono il bene pubblico come qualcosa che li riguarda personalmente, sono in calo. L’adesione alle tesi del comitato di reggio emilia è dovuta in gran parte al “rifiuto” di fare un gesto in più in senso ambientale, alla voglia di scrollarsi di dosso una doverosa incombenza, che a mio avviso dovrebbe diventare abitudine. A fronte degli oppositori del porta a porta, nello stesso quartiere che lo sta sperimentando, c’è una altrettanto forte (se non di più) mobilitazione a sua difesa e sostegno. Gente che ha capito che le alternative sono poche, soprattutto in un mondo di lavativi. Le zanzare non sono comparse con la differenziata e aggrapparsi alla coda dei topi per osteggiarla mi sembra davvero ridicolo.

  36. io spero solo una cosa..che politici o non..per una volta pensino non solo al loro futuro..contato nei soldi..sinceramente parlando ma alla salute di tutti.Lo dice poi la costituzione che parla tanto bene di diritto alla salute ma in realta’ non credo sr.ronchi che non ci siano vie alternative agli inceneritori.Ho visto da quando sono nato e penso pure lei con tutta obbiettivita’ e un sorriso..mandare anche un cane sulla luna..quindi..penso che quello che manchi e mi appello a questo sia la schiettezza..la volonta’ di cambiare..e l’umanita’ perche’ questa molto spesso e’ offuscata dai soldi..dalla voglia di avere in tutti i modi quella parola che si compone solo di sei lettere:potere..che in realta’ penso che offuschi l’amore che sta’ dietro a tutta la realta’ di vita,dai sogni vedendo un sole che illumina un lago non tanto inquinato,da un sorriso di un bambino non malato,dalla prima parola di una persona matura che inizia a lavorare..beh io penso che quello che ci manca e’ proprio l’umanita’..forse si quella e’ un invenzione ancora non per tutti inventata.
    (quanto sopra non e’ riferito a lei ma in termini generali alla politica fino ad adesso)

  37. Le alternative agli inceneritori esistono. Noi le proponiamo da anni.
    Porta a porta con tariffa puntuale e trattamento a freddo (meccanico) del resto.

  38. leggo con soddisfazione che a Reggio Emilia il porta-a-porta è stato abbandonato x la quasi totalità.
    Spero che questo caso serva da esempio.

    P.S.: miasmi e rifiuti abbandonati per le strade non sono certo meno pericolosi dei residui di combustione di un moderno inceneritore, anzi!

  39. sì Cinzia, finalmente un quasi bella notizia!!! è stato abbandonato al suo destino, ma non hanno i soldi per sostituire i cassonetti del porta a porta con i grossi stradali, è un casino!!
    una bella notizia però c’è, alla faccia di tutti quei falsi ambientalisti che ci vogliono far bere l’acqua del rubinetto: a seguito di una mozione presentata in consiglio comunale dalla stessa maggioranza, devono sostituirci tutti i tubi dell’acqua perchè sono in cemento amianto; rifletta no i Ronchi di turno!!!!!!!!!!!

  40. Il problema dell’amianto nelle tubature va risolto a prescindere, perché il rischio maggiore deriva dalla diffusione nell’aria delle particelle (cosa che può avvenire, ad esempio, facendo la doccia).

    I rifiuti abbandonati per la strada non sono dovuti al sistema di raccolta, ma alla civiltà dei cittadini. In migliaia di paesi nel Mondo questo sistema funziona, e non vengono sparsi rifiuti per strada. Se nella vostra città è stato abbandonato probabilmente la causa è dell’organizzazione e della volontà politica.
    Chi ha interessi economici contrari al porta a porta, non è incentivato a far vedere una città pulita.

    Vedo che siete contente. Nessun problema, mica si vuole imporre un sistema.

    La cosa importante è che facciate lo smaltimento dei vostri rifiuti in provincia, senza esportarne.
    Contenti voi…

    PS: tra qualche anno, se ci saranno problemi di salute diffusi nel territorio, spero risponderete delle vostre responsabilità anziché puntare il dito verso l’esterno, in cerca di chissà quali capri espiatori.

  41. Lascia stare le divinità, non mi sembra il caso di tirarle in ballo.

    Per quanto riguarda gli integralismi, ti chiedo una cosa, spero tu sia in grado di ragionarci e di rispondermi in maniera intelligente.

    E’ più integralista una persona che ragiona su come risolvere alla fonte un problema oppure una persona che, rifiutando di farlo, ci mette delle pezze?

    E’ più integralista una persona che vede una infinità di soluzioni per l’energia oppure uno che tira fuori solo il nucleare?

    Se l’Italia è arretrata da questo punto di vista, al contrario di tutto il resto del Mondo che va avanti, non penso sia un motivo di vanto.

    Informati meglio, in ogni caso, per evitare di parlare su cose che non conosce: Forlì sta giusto passando al Porta a Porta…
    I Verdi non sono in Consiglio Comunale, ma non sono certo finiti.

    Voi del comitato pro inceneritore siete nel vostro consiglio comunale? Se non lo siete, siete finiti?

    Chi gioisce della chiusura di spazi democratici di dibattito, a mio parere ha capito molto poco.

  42. il nostro comitato è stato ospite recetemente a Forlì per relazionare sul porta a porta e sono molto documentata, tanto da sapere che anche a Forlimpopoli ognuno fa i propri comodi, e neppure là si rispettano gli ordini di scuderia relativi al porta a porta. Siete spariti e siamo tutti felici!!!!!!!!!!!!!!!

    1. Mi spiace, i vostri informatori sono male informati, avete fatto un viaggio piacevole ma inutile, a quanto pare.

      Ma se siete soddisfatti, tanto meglio. Dormire sogni tranquilli serve anche alla salute.

  43. gli informatori di Reggio,così come chiunque non abbia le pezze sugli occhi, sono bene informati.
    prego il sig. Ronchi di citare queste “migliaia” di paesi in cui il porta a porta funziona.
    A meno di investire cifre enormi (mai sentito parlare di costi/benefici?) il p-a-p fa pena ovunque sia introdotto.
    in alcuni paesi in Germania e Svizzera passano OGNI GIORNO per raccogliere l’umido, e così se la cavano. Noi possiamo permetterci tanto? Senza banche svizzere e industria pesante?
    ma per piacere!

    1. Basta pensare che in uno studio commissionato e pubblicato da Federambiente, che è l’associazione delle aziende multiutility (quindi Hera & C., non i Verdi), si dice che per arrivare sopra al 50% di raccolta differenziata il metodo più conveniente è il porta a porta.

      Poi hanno trovato dei metodi per “dichiarare” percentuali maggiori di raccolta, e quindi con un trucco hanno superato il 50% anche con i cassonetti.

      Perché, sia chiaro, coi cassonetti non si supera il 50% di raccolta, senza trucchi.

      Uno di questi è la raccolta multimateriale, che altro non è che indirifferenziato mascherato.

      Un altro è l’inserimento nelle quote dei rifiuti domestici anche di quelle aziende che producono solo un tipo di rifiuti (come ad esempio le grosse aziende alimentari, che producono solo umido), che da sole in una provincia fanno uno o 2 punti percentuali a testa.

      E poi ce ne sono altri.

      I costi benefici non solo li ho sentiti, ma li ho anche studiati, a differenza tua.

      Comunque, ripeto, non vedo il problema. Se siete contente nel vostro nido con gli inceneritori, la cosa importante è che vi smaltiate in autonomia i rifiuti. Immagino sia permesso fare diversamente in altre realtà, poi col tempo si vedrà chi ha ragione, no?

      Non vedo tutto questo astio nei confronti di chi la pensa diversamente. Ognuno è libero di fare come vuole, nel proprio territorio, no?

    2. il signor Ronchi è finito!!! ha sempre meno seguaci, e la cosa lo infastidisce.
      il nostro comitato è stato ospite di forlì per relazionare sul porta a porta e lì abbiamo capito chiaramente che anche i forlimpopolesi si sono stancati di seguire un metodo costoso e improduttivo.
      Per fortuna che ronchi non è un personaggio importante al punto da essere ascoltato.Il porta a porta è stato abbandonato quasi ovunque, e questo èl’importante, alla faccia dei finti ambientalisti tipo ronchi; ai posteri la sentenza finale.

      1. Non sono un santone che ha bisogno di seguaci. Mi fai sorridere.

        C’è moltissima gente che la pensa come me. Se fosse vero quello che dici, i forlimpopolesi avrebbero già cambiato sistema da tempo.

        Di persone come voi, incuranti del bene comune, ce ne sono sempre meno, per fortuna. Non a caso continui a scrivere da sola. Smetto di risponderti proprio per questo, sono certo che non cambierai idea, e visto che non hai nemmeno il senso del rispetto delle idee altrui – in casa altrui -, parlare con te è tempo speso male.

        Ho meno tempo da perdere di te.

  44. Certo che di incivili ce ne sono a iosa.
    Poi non parliamo dell’ignoranza, se puzzasse……
    Cmq, il problema è di civiltà, finché non si riesce ad essere civili, educati e dotati di “buon senso”, allora esisteranno persone che pur di non fare il porta a porta buttano i rifiuti per strada, dal finestrino dell’auto.
    Ci saranno persone che continueranno a buttare i mozziconi di sigarette in terra, cartacce in giro, senza prendersi la briga di portarsi a casa la LORO spazzatura per dividerla in modo adeguato.
    C’è da dire che nonostante gli INCIVILI siano ancora tra noi sono loro la vera razza in estinzione, le sensibilità aumentano, forse perché molte persone si trovano a dover imparare cosa sia “Linfoma non Hodgkin”, sopratutto quando i colpiti sono i nostri figli…..
    Buona civiltà a tutti, sperando che i vari comitati contro possano un giorno non dover imparare il nome di certe patologie, ma come si dice, chi è causa del suo mal, pianga se stesso!

    1. sono molto dispiaciuta per il Linfoma non Hodgkin dei suoi figli. Ha tutta la solidarietà che merita.
      MA COSA C’ENTRA?

      “I linfomi non-Hodgkin rappresentano un gruppo più eterogeneo di tumori, con maggiore incidenza tra le persone di età compresa tra i 40 ed i 70 anni.
      L’incidenza dei linfomi non-Hodgkin è in deciso aumento a causa della diffusione dell’AIDS, che ne è un’importante causa.

      Per i linfomi non-Hodgkin, le cause sono da ricercare, oltre che nel fumo da sigaretta, nell’ immunodeficienza ( infezione da HIV ), nelle malattie autoimmuni ( celiachia, tiroidite di Hashimoto ).
      Possono causare linfoma non-Hodgkin anche alcuni agenti infettivi ( infezioni da herpesvirus ), ed alcune sostanze chimiche ( pesticidi, solventi ), o una prolungata esposizione solare ( raggi ultravioletti ).”

  45. forse non si è capito… ma io sono di Forlimpopoli, e non di chissà dove.
    La sentenza dei posteri non è necessariamente la soluzione migliore, e i libri di storia parlano chiaro.
    Non ho capito cosa faccia pensare al sig Ronchi di essere un “esperto”. Gli studi di federambiente (che incassa a piè di lista il costo della raccota)?
    presunti studi di fattibilità con analisi di costi/benefici?
    Basta mettere sulla bilancia alla voce “costi” i disagi dei cittadini (in ore/uomo) ed i problemi igienici (rifiuti organici ospitati in casa per 3-4 giorni se va tutto bene), e qualsiasi calcolo salta.
    la risposta alla mia domanda sulle “migliaia” di paesi felici, nel frattempo, non sono arrivate.
    cordialità

  46. tranquilla Cinzia, i favorevoli non si faranno sentire perchè non ci sono!!!!! A meno che il vostro caro Ronchi costringa qualche amico a difenderlo. Questo Signore è solo un integralista ambientale poco acculturato, e con i suoi discorsi da “scienziato” pretende di essere ascoltato, ma quei tempi sono finiti e lui è un tantino nervoso, mi dispiace.Il porta a porta riduce le nostre città al degrado, altrochè riciclo!!! dove vige questo sistema si hanno le prove che nessuno più rispetta la differenziata, alla faccia di Ronchi!!!!!!!!!!

  47. non riesco a capire perchè, dopo tanta informazione e dopo che si sono dimostrati i reali vantaggi, non solo sulla salute, ma anche economici del porta a porta, vi siano ancora persone che non capiscono la sua utilità!!! Evidentemente non si sono informate e parlano solo per “sentito dire”. I rifiuti sono una risorsa, sono soldi e allora perchè bruciarli? Le aziende pagano bene i materiali recuperati perchè per queste vuol dire risparmio energetico, risparmio sulle materie prime. L’alluminio può essere totalmente riciclato e produrre nuovo alluminio, così per il vetro, la carta, i metalli. Dall’organico si crea il compost per concimare i campi e i giardini. Il centro di Vedelago (in provincia di Treviso) riesce a riciclare i materiali al 95% producendo un tipo di prodotto che sta utilizzando per rifare i pali della laguna veneta. Questo centro ha creato un indotto di oltre 100 attività/aziende. Inoltre i vantaggi sono anche per la salute perchè se non si bruciano i materiali si inquina di meno; dagli inceneritori escono le sostanze chimiche più disparate proprio perchè si brucia di tutto. Noi viviamo, ci nutriamo e lavoriamo in questo ambiente e tutto e legato assieme. I veleni ci uccidono (tutti senza guardare alla provenienza), pertanto dobbiamo cercare di inquinare di meno se vogliamo vivere meglio e ammalarci di meno. Io preferisco non avere un tumore piuttosto che sapere che (forse) si può curare! Voi cosa pensate? Io penso che dobbiamo imparare a vivere in modo meno egoistico e comunciare a pensare di più ai nostri interessi (e a quelli dei nostri figli) e meno a quelli delle grandi multinazionali.

  48. questa delle aziende che pagano per avere i materiali riciclati è una leggenda. Nella migliore delle ipotesi viene pagato meno della metà del costo della semplice raccolta. L’indifferenziato (che ovviamente va all’inceneritore), ci sarà a prescindere da tutto. la carta, QUANDO viene accettata per il riciclo, non dà nessun beneficio economico. restano lattine e vetro. per questi bastano due campane. E magari i soldi pubblici li destiniamo a qualcosa di UTILE. asili, sanità (non a parole…), FOGNE.
    Prego fornire dati REALI su nomi aziende che riciclano, ubicazione, importi erogati per kg di rifiuti riciclabili conferiti. Il resto sono chiacchiere da bar sport.

  49. cara Cinzia
    pia illusione la sua!!che dati le daranno se non li hanno? inventano tutto e sanno di non essere più credibili!!!da più parti è stato sospeso il porta a porta perchè era oggetto primario di indebitamento dei comuni

  50. Di dati ne abbiamo già pubblicati tanti. E’ facile venire qui, senza dati, lanciare accuse e richiedere di ripetere un lavoro che è già stato fatto diverse volte.
    Ma voglio accontentarvi, con 2 raccolte di studi che confrontano i costi tra diversi sistemi di raccolta ed i costi:
    http://www.alessandroronchi.net/wp-content/uploads/2007/03/natale-belosi-forli-16-2-2007.pdf
    http://www.ecceterra.org/doc/costi.pap_28nov08.pdf

    Ora aspetto i vostri studi e vostra documentazione che provi il contrario. Ovviamente mi aspetto delle fonti indipententi.

    Inoltre non considerate nei vostri discorsi, volutamente, i costi dello smaltimento in discarica e dell’incenerimento. Se anche la carta riciclata venisse regalata, cosa che non avviene, quelle tonnellate risparmiate dall’indifferenziato sono costi in meno per lo smaltimento.

    E’ chiaro che il porta a porta sposta i costi dallo smaltimento alla raccolta, che è più costosa perché coinvolge più personale, ma bisogna guardare al dato complessivo del sistema, e considerare i vantaggi di spostare costi da una cosa dannosa (seppellire rifiuti sotto terra) ad una cosa vantaggiosa (più lavoratori dipendenti).

    Avete considerato anche il costo della costruzione degli inceneritori? E’ ridicolo affermare che una percentuale di indifferenziato ci sarà sempre. E’ ovvio che sia diverso, anche a livello di costi, smaltire 100kg o 900kg pro capite di indifferenziato. E più alto è il recupero, minori sono i costi di smaltimento, diretti ed indiretti.

    I dati dei corrispettivi pagati dai consorzi per una tonnellata di materiale recuperato variano a seconda della purezza, e si trovano sul sito dell’osservatorio nazionale dei rifiuti.
    Il porta a porta aumenta la purezza di queste frazioni differenziate, aumentando i corrispettivi per tonnellata.

    Un breve riassunto:
    Alluminio: 420€ a tonnellata
    Ferro: 82,24€/t
    Imballaggi cellulosici: ~90€/t
    Plastica 276€/t
    Legno 13€/t

    Il costo per incenerire i rifiuti è di circa 90-100€ a tonnellata, circa 70€ a tonnellata quello per conferire in discarica. Bisogna ovviamente fare il conto della riduzione di peso, ma anche delle ricadute sanitarie (che sono un costo indiretto).

    E la finisco qui, ho già perso troppo tempo.
    Magari prima di andare oltre, rispondete a questa domanda che vi ho rivolto diverse volte: a cosa dobbiamo tutto questo vostro interesse nel venire qui a pontificare? Ognuno penso sia libero di scegliere come raggiungere i livelli di raccolta differenziata stabiliti per legge, e nessuno può imporre una tecnica fatti salvi gli obiettivi quantitativi e qualitativi. Se pensate di avere una alternativa migliore nella vostra città, dimostratemi che riuscite a raggiungere le quote di raccolta differenziata minime, senza trucchi (come il multimateriale) e con costi inferiori. Fatelo a casa vostra, e nel mentre smaltitevi il rimanente nel vostro territorio, senza esportarlo e senza contributi farsa come i Cip6.

    Nel frattempo, lasciate che gli altri territori si organizzino come meglio credono.

    1. complimenti per la precisione!

      cito alcuni dati DI BILANCIO, da una provincia a caso, linkati qui (ce ne sono tanti altri, anche peggiori,eh) :http://www.provincia.pistoia.it/AMBIENTE/InformazioneAmbientale/Piano_industriale_ATO5/4%20-%20Elaborati%20fasi%20C%20e%20D/Allegato%20D1.pdf

      Valore Sig.
      Unitario Ronchi
      [Euro/t] Variazione %
      cartacei misti 1^ categoria COMIECO 22,00 90,00 309,09%
      Materiali cartone imballaggi 84,00 90,00 7,14%
      cartacei imballaggi ridotto 24,00 90,00 275%
      Materiale vetroso Vetro 24,01 48,00 99,92%
      Plastica mista 170,00 276,00 62,35%
      Legno 2,90 13,00 348,28%

      tariffa trattamento/smaltimento 78 90 15,38%
      multimateriale 60 90 50%

      Ribadisco che vivo a Forlimpopoli e non sulla luna, e mi interesso dell’argomento perchè MI TOCCA.
      Vista la sua evidente conoscenza delle analisi costi/benefici, la invito a perdere un po’ del suo tempo prezioso andando a studiare dagli ambientalisti svedesi :
      http://www.ragionpolitica.it/testo.1185.ecologisti_svedesi_contro_raccolta_differenziata.html

      ci vediamo al bar sport.

      1. Siamo proprio al bar sport. Il documento che riporta è del 2006, dice espressamente di aver ridotto “cautelativamente” del 20% tutte le tariffe, in più non corrispondono nemmeno calcolando quella cifra con quelle attuali.

        Il documento citato da lei corrisponde ad una raccolta stradale, non domiciliare, che si evince dal costo dei cassonetti stradali preventivati.

        Come le ho già spiegato, questo tipo di raccolta aumenta le impurità e diminuisce le cifre che vengono corrisposte dai consorzi di recupero.

        Semmai il piano che riporta dimostra proprio quello che dico: se si fa male la raccolta differenziata è un costo, se si fa bene è anche economicamente sostenibile.

        I dati che ho citato io sono del 2009, del Ministero dell’Ambiente e dei consorzi citati.

        Li trova qui, visto che non li sa, o non li vuole, cercare:
        http://www.osservatorionazionalerifiuti.it/ElencoDocPub.asp?A_TipoDoc=6

        Il documento che cita lei, poi, sugli “ambientalisti” svedesi, forse nemmeno lo ha letto. I presunti oppositori della raccolta differenziata (in generale tutta, non solo domiciliare), sarebbero:

        ex direttore generale dell’agenzia per la protezione dell’ambiente
        ex manager della campagna “Keep Sweden Tidy”
        – gli ex direttori di tre ditte impegnate nella raccolta dei rifiuti.

        Non le associazioni ed i partiti ecologisti, quindi, come si vuole far credere, ma tutti ex qualcosa che probabilmente hanno pure ricevuto un compenso per le dichiarazioni rilasciate.

        L’articolo è poi del 2003.

        Mi dica una cosa: che cosa succede con l’amianto che la gente ignorante butta nell’indifferenziata stradale e che viene incenerito? Migliora?

          1. Io lo prendo alla soia il cappuccino … mi pare che a questo punto abbiamo anche chi lo paga … se potessi anche io pagarlo con i soldi che avevo preso nel 2003 sarebbe veramente più buono e ve lo offrirei :-)

            Saluti radiosi

  51. Complimenti ragazzi, bel confronto.
    Dicevo in qualche intervento sopra che le elezioni avrebbero reso giustizia delle “imposizioni” non volute dai cittadini e, meraviglia, Forlimpopoli ha ottenuto un plebiscito rispetto a tutti gli altri Comuni che invece adottano una molto più civica (per qualcuno) raccolta indifferenziata. Sicuramente non è da cercarsi solo nella raccolta porta a porta la ragione del successo della giunta di sinistra che governa Forlimpopoli ma ogni goccia serve a rimpire il vaso.
    L’assessore All’ambiente di Forlì ha ricevuto mandato da tutte le giunte della provincia di testare la possibilità di uniformare il sistema di raccolta rifiuti e valutare se ci sono le condizioni per un riutilizzo e recupero dei rifiutri a livello di provincia. Questo sarebbe un altro passo avanti perchè se la carta che produciamo venisse riciclata localmente ne trarremmo tutti un grande giovamento (per me).
    Mi par di capire comunque che i contrari restino contrari e anche questo fa parte della Democrazia anche se spero che abbiano fatto studi approfonditi su quale soluzione sarebbe migliore sia da un punto di vista personale di comodità che da un punto di vista collettivo di ambiente e salute.
    Voglio poi ricordare che diverse aziende (ammetto di non sapere come siano messi a Reggio Emilia però…) che fanno raccolta porta a porta annoverano diversi lavoratori socialmente utili che così riescono a dare un significato migliore alla loro vita e così riescono anche a rendersi utili alla Società; dove potremmo metterle queste persone se chiudessimo queste cooperative/aziende di raccolta? A fare dei centro-tavola? a caricare un inceneritore? Ma quanti si rioccuperebbero?

    Forza ragazzi .. .sforziamoci di non ragionare in contrapposizione e pensiamo e proponiamo soluzioni migliorative … il mondo se cambia lo farà anche grazie a noi!

    Saluti radiosi

    1. perfetto, bravo!!!e così, secondo lei, per dar da lavorare agli extracomunitari dovrei tenermi io il rusco in casa! ma bravo!!! forse lei non sa che neppure loro sono contenti di come sono trattati, forse lei non sa che a queste persone è proibito rivolgersi ai sindacati, forse lei non sa che nessuno fornisce loro neppure le mascherine, forse lei non sa che spesso e volentieri queste persone sono affette da dissenteria, ecc…Se dobbiamo far lavorare la gente in queste condizioni è meglio che ci vergognamo, non le pare?

      1. Ha anche qualche prova di queste affermazioni?
        Se fossero vere sarebbero da denuncia, e la invito a procedere nelle sede opportune in caso abbia informazioni a riguardo.

        I lavoratori che effettuano la raccolta a Forlì non sono nemmeno extracomunitari (non che questo sia un problema, sia chiaro).

        Per dire che mi sembrano accuse campate un po’ in aria, oltre che razziste (perché sottointendono, nemmeno velatamente, che il lavoro dato a lavoratori di origine extracomunitaria non ha lo stesso valore).

      2. Scusa comitato Reggio emilia (chissà poi perchè non darsi un nome ed un cognome …) ma forse non mi sono spiegato bene su chi siano le persone socialmente utili; intendevo persone che hanno handicap (a Forlimpoli ne ho visti diversi ed uno lo conosco anche…) per i quali difficilmente riuscirebbero a trovare tanti altri lavori e che COMUNQUE riceverebbero una pensione dallo stato.
        Io di dissenteria alla persona che conosco non ho mai sentito parlare ma magari la prox volta che lo vedo gli chiedo qualcosa di più e poi ti faccio sapere.
        Forse starebbero meglio a lavorare in un inceneritore queste persone? ma quante ne servirebbero nello stesso? Respirerebbero bene? Starebbero meglio che non a stare all’aria aperta a girare raccogliendo sacchetti?
        Ma … a me sembra che stiamo iniziando a “battere della paglia” …. stiamo finenedo gli argomenti?

        Saluti radiosi

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