Month: Marzo 2007

Cosa sono i cip6? Pubblicato un dossier

Per chi non ha seguito da vicino i fatti relativi agli incentivi pubblici destinati alle energie rinnovabili e dirottati immoralmente agli inceneritori di rifiuti ed ai residui più sporchi del petrolio, la federazione nazionale dei Verdi ha pubblicato un dossier sul caso:
Dossier Cip6

I Verdi intanto hanno ottenuto che gli impianti non ancora autorizzati, dal 1° Gennaio 2007 non godano di questi benefici. Centinaia di inceneritori futuri, quindi, sono stati bloccati grazie al nostro impegno, ed anche gli impianti non ancora realizzati sarebbero fuori da questi vantaggi se il resto della maggioranza al Governo avesse rispettato gli accordi sulla finanziaria. Non è ancora finita, perché si sta lavorando per evitare il finanziamento anche agli impianti autorizzati ma non ancora realizzati (l’inceneritore di Hera è tra questi).

Scrivete lettere ai parlamentari che sono contrari a questa proposta per sollecitarli a cambiare rotta!

Energia rinnovabile per le Piccole e Medie Imprese

Energia rinnovabile per le Piccole e Medie Imprese
Ecco i risultati del bando – emanato dal Ministero dell’Ambiente – rivolto alle Piccole e Medie Imprese per la promozione delle fonti rinnovabili. 1117 richieste di contributo di cui:887 per il fotovoltaico, pari al 79% delle domande ricevute, 115 per l’eolico pari al 10% delle domande, 85 per il solare termico pari all’8% delle domande e 30 per le biomasse pari al 3% delle domande.

Il contributo totale richiesto ammonta a € 81.342.066 per un investimento complessivo di circa 215 milioni di Euro. I progetti presentati prevedono una producibilità attesa complessiva pari a 55.048.166 kWh/a, che determinerebbe un riduzione di CO2 pari a 420.931 ton/anno, corrispondenti alla quantità di CO2 catturata da circa 600.000 alberi.

Il Tavolo delle associazioni con Alfonso Pecoraro Scanio all’AGROFER

Ho registrato l’intervento di Michela Nanni, in rappresentanza del tavolo delle associazioni, che ha consegnato durante la fiera per le fonti di Energia Rinnovabili AGROFER un documento al Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio con un riassunto di quanto è stato fatto a Forlì sull’inceneritore ed una serie di richieste importanti. Tra queste richiesta c’è quella di continuare il difficile lavoro per l’eliminazione dei contributi Cip6 per le energie non rinnovabili, l’uso dell’autosufficienza territoriale e quindi il divieto di importare rifiuti dalle altre regioni, in particolare quelli ospedalieri per i quali smaltiamo a Forlì circa il 40% della produzione nazionale, e la richiesta di fare il possibile per bloccare il nuovo inceneritore di Hera.
E’ intervenuto successivamente anche un rappresentante dell’associazione ISDE Medici per l’ambiente, e poi in conclusione Pecoraro ha risposto in maniera molto chiara e netta alle richieste delle associazioni. Aggiungo anche che analoghe considerazioni sono state riportate anche in una intervista del TG3, andata in onda oggi all’ora di pranzo.

Aggiornamento: questo è il file della lettera consegnata al Ministro:ministro-dellambiente-pecoraro-scanio.pdf

Sull’impianto di digestione anaerobica da biomassa di S. Pietro in Campiano

Digestore Anaerobico S. Pietro in Campiano (Ravenna)Martedì sera sono stato all’assemblea pubblica organizzata in occasione della realizzazione dell’impianto di digestione anaerobica da biomassa in costruzione a S.Pietro in Campiano (nel ravennate), in via Erbosa 25.

La proprietà dell’impianto è AGRIENERGY a.r.l., la stessa che ha presentato il famoso impianto a biomasse di cui abbiamo parlato diverse volte, anche all’assemblea pubblica a Pievequinta.

Va detto che i digestori anaerobici non sono inceneritori. Non hanno un camino e non bruciano rifiuti. Incamerano scarti vegetali e deiezioni animali per produrre biogas, che viene poi utilizzato da un motore che produce calore ed energia elettrica.
Sono impianti di piccole dimensioni, sotto il megawatt di potenza (la centrale di cui sopra era decine di volte più potente), che possono essere la soluzione ottimale per chiudere un ciclo energetico: gli allevamenti e le coltivazioni producono biomassa come scarto di lavorazione e necessitano di riscaldamento, energia elettrica e concime, il risultato della digestione anaerobica.

L’impianto di S.Pietro in Campiano, però, soffre di diverse problematiche.
Prima di tutto, vista la sua piccola dimensione in termini di potenza non ha bisogno di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) o di Screening. Dal punto di vista autorizzativo necessita solo del via libera di ARPA ed USL e della dichiarazione di inizio attività per quanto riguarda l’autorizzazione a costruire. Quella zona, infatti, a ridosso di case e vicino ad una scuola, è indicata dal Piano Regolatore come zona industriale. Su questo probabilmente si sarebbero dovute fare osservazioni all’approvazione del PRG. Per la mancanza di V.I.A. ed autorizzazioni edilizie non è passato niente in consiglio di Circoscrizione ed in Consiglio Comunale a Ravenna, ed i cittadini non sono potuti intervenire attraverso i loro rappresentanti (tra i quali, è giusto ricordare, non è stato eletto nessun candidato dei Verdi alle ultime elezioni).

Questo è stato accompagnato anche dalla mancanza di informazione da parte del proprietario nei confronti del paese e del vicinato. Anche se non dovuto per legge, una lettera che spiegava cosa si andava a realizzare avrebbe contribuito a sbollire gli animi.

I cittadini, una volta partiti i lavori, non hanno ricevuto le informazioni che chiedevano, e la richiesta di una assemblea è stata soddisfatta dopo mesi dall’inizio lavori.

Sono intervenuto all’assemblea esponendo, queste ed altre perplessità, che riassumo brevemente:

l’ingegnere del proponente ha parlato di impianto simile a quello di trattamento dei fanghi di depurazione (quello che finisce nelle nostre fogne), cercando di tranquillizzare i cittadini sulla non pericolosità dell’impianto. Purtroppo il paragone non è particolarmente azzeccato, visti i problemi sui controlli e sulla gestione dello spandimento dei fanghi che ha coinvolto la provincia di Forlì-Cesena nel 2004.

Ho chiesto da quale raggio chilometrico si è ipotizzato di far provenire i materiali per il digestore. 65 tonnellate al giorno di materiale, di cui 10 di liquami, non sono pochi e bisognerebbe stare attenti sul bilancio energetico, che potrebbe diventare negativo qualora i camion consumassero più energia di quella prodotta dall’impianto.

Ho chiesto coerenza. Nella serata di martedì è stato ripetuto continuamente, in particolar modo dai responsabili di ARPA ed USL, che non è un impianto pericoloso come gli inceneritori o le centrali a biomasse. Ho chiesto che la stessa cosa venisse ripetuta anche nelle assemblee pubbliche su inceneritori e centrali a biomasse, nelle quali i tecnici di ARPA ed USL cercano spesso di convincere i cittadini che questi impianti non sono affatto pericolosi (delle due l’una).

Ho chiesto una programmazione: visto che questi impianti di fatto non subiscono gli iter autorizzativi giustamente complessi degli impianti di produzione più grossi e degli impianti per la gestione dei rifiuti, bisogna controllare che non spuntino come funghi incontrollati e fuori programmazione, cosa che ridurrebbe la possibilità di utilizzare gli scarti locali ed indurrebbe i proprietari ad importare biomasse dall’esterno, cosa inutile dal punto di vista energetico.

Dobbiamo stare attenti che le misure per la produzione di energia da biomasse non diventino un modo per consumare più energia di quella che producono, sostenuta solo dai pesanti incentivi pubblici (l’impianto di S.Pietro in Campiano ha ricevuto 600’000€ dalla regione).

Ho chiesto inoltre la possibilità di installare sistemi per il monitoraggio in continuo delle emissioni (NOx in particolare). Visto che l’impianto non dovrebbe avere problemi di emissioni, non c’è nessun problema a dimostrarlo ed a tranquillizzare i cittadini.

I cittadini ora chiedono una “attenta, seria e puntuale azione di controllo” da parte degli enti preposti per vigilare sull’attività dell’impianto, ed una piantumazione di siepi ad alto fusto nei confini. Sono richieste sensate e condivisibili, che il proprietario farebbe bene a soddisfare per riacquisire un po’ di quella fiducia che ha perso.

Sugli enti di controllo ci sarebbe da fare un discorso più ampio ed approfondito, a partire dalla gestione economica che li sostiene ed i conflitti di interesse che portano i realizzatori di consulenze e piani di gestione a fare anche i controllori.

(Sulla strada) quarta edizione

Affrettatevi a partecipare al concorso (Sulla strada) quarta edizione – libertà di movimento :: libertà di espressione, che scade il prossimo 6 aprile!

Concorso a premi per racconti e fotografie
in palio Pc portatili, Ipod Apple, macchine lomografiche e buoni acquisto!

Sulla Strada è il concorso a premi per aspiranti scrittori e fotografi che Atr organizza in collaborazione con Coop Kallimachus e WWF Forlì-Cesena. Il concorso è rivolto a coloro che vivono, studiano o lavorano nella provincia di Forlì-Cesena. Quest’anno il fulcro creativo ruota intorno ad un argomento particolarmente importante per tutti: il diritto alla mobilità. Espressioni ricorrenti come effetto serra, smog, targhe alterne, crisi petrolifera, qualità dell’aria ci obbligano a ripensare la nostra idea di mobilità e ci fanno riflettere su cosa significhi essere liberi di muoversi oggi.

Una giuria composta da rappresentanti di Atr, Wwf, Kallimachus e presieduta da alcuni personaggi significativi della narrativa (Giulio Mozzi e Cristiano Cavina) e della fotografia (Nino Migliori e Marco Onofri), selezionerà 10 opere per ogni categoria. Le migliori opere di ogni categoria saranno pubblicate in un volume che raccoglierà gli elaborati vincitori e quelli ritenuti più interessanti dalla giuria.

RACCONTI
MASSIMO 3 PER PARTECIPANTE DI MAX 3 CARTELLE (5400 BATTUTE IN TOTALE)

FOTOGRAFIE
MASSIMO 3 PER PARTECIPANTE (LATO MAGGIORE UGUALE O SUPERIORE A 20 cm)

Per scaricare il bando completo e la scheda di partecipazione, collegati al sito www.kallimachus.com/sullastrada
Per chiedere informazioni: coop. kallimachus tel. 0543/707070 oppure cell. 338/5037452
v.sorrentino@kallimachus.com
Per spedire gli elaborati: segreteria concorso coop. Kallimachus – via Pelacano 138 – Forlì
oppure www.kallimachus.com/sullastrada

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