Month: Aprile 2007

Concessione in gestione della piscina comunale

Oggi in Terza Commissione consiliare abbiamo visto le modifiche e le integrazioni alla deliberazione consiliare sulla concessione in gestione della Piscina Comunale. La modifica che è stata apportata è significativa, perché prevede la realizzazione degli interventi necessari per il recupero del calore ed il risparmio energetico, destinando al progetto migliore per i lavori di risparmio energetico fino a 70 punti nel bando di gara.
Così facendo, con un investimento il cui recupero economico è stimato in 3-4 anni, si ottiene:
– il recupero del calore dell’acqua di rinnovo (= meno energia sprecata)
– il riutilizzo parziale dell’acqua di rinnovo per scopi sanitari (= meno acqua sprecata)
– il recupero di calore dalle acque sanitarie (= meno sprechi)
– cogenerazione di calore con impianto solare termico (= meno combustibile fossile consumato e meno C02 in atmosfera)

Vista l’entità dell’energia utilizzata dalla piscina nel suo complesso, questa modifica è un bel passo in avanti per la diminuzione della nostra dipendenza dai combustibili fossili, ed un esempio sul risparmio energetico che si può attivare in molte altre gare d’appalto ed edifici pubblici.

Aggiornamento: Questa è la bozza del progetto per il risparmio energetico nella piscina comunale di Forlì
Progetto di Risparmio Energetico Piscina Comunale di Forlì

Petrolio – Il go-kart elettrico straccia tutti.

Questa notizia non è nuova, però vale la pena di essere ripresa per coloro che non l’hanno ancora letta. Inoltre ora è disponibile anche il video della gara, su youtube.

Petrolio – Il go-kart elettrico straccia tutti.
Beh, questa è bellissima e devo raccontarvela. In diretta dalla lista Aspo grazie Massimo:

“Ieri sul circuito apposito di Reggello Firenze un costruttore di go-kart elettrici ha chiesto il permesso di poter gareggiare insieme ai go-kart col motore a scoppio della categoria 125cc che mi dicono essere i più performanti oltretutto avendo anche il cambio.

Con molta sufficienza è stato accordato il permesso di partecipare però… a patto che la partenza avvenisse dall’ultima fila, per non intralciare i concorrenti normali.
Pronti, via!

Indovinate chi ha vinto.
Alla fine della gara è caduto il gelo e il silenzio più assoluto.”

Spiega poi Massimo:

“Già nella seconda metà degli anni 90 si producevano go-kart elettrici da competizione che raggiungevano i 100 km/h in meno di 3 sec..
Ma la novità sta nel fatto che per la prima volta vengono in competizione con i più potenti go-kart endotermici, stracciandoli. Fino a ieri laltro i go-kart elettrici, con batterie al piombo, riuscivano a mala pena a stare dietro agli ultimi endotermici e solo per i primi giri poi le batterie non reggevano più e si sgonfiavano rapidamente.

In questo caso, con le batterie a litio polimeri, si è alleggerito il kart di 60/90kg, si è riusciti ad erogare quasi costantemente oltre 300 A, e le batterie che avevano la stessa capacità di quelle al piombo 40Ah risultavano ancora avere un quarto della capacità iniziale, e si sono ricaricate in meno di 1,5 ore.

Non so se mi spiego”

Le continue pressioni del Vaticano

Un sondaggio su “La Stampa” chiede ai lettori con un sondaggio cosa ne pensano dei continui interventi del Vaticano sulle unioni di fatto. In questo momento il 62% dei lettori pensa che sia una ingerenza, non un diritto o un dovere della Santa Sede.

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. (Art. 7 della nostra Costituzione).

A mio modo di vedere non è strano che la Chiesa intervenga pubblicamente su questi temi. Molto più preoccupante è lo spazio quotidiano che queste prese di posizione continue ed immobili ottengono sui media. Se più del 60% delle persone ritiene eccessivo questo spazio, si deve prenderne atto e procedere, come è stato fatto in altre occasioni di forti contrasti tra le necessità di una società che stava cambiando e le posizioni della Chiesa, che non possono per ragioni strutturali mutare altrettanto velocemente. Oggi quelle decisioni sono parte della nostra società e ci paiono elementi irrinunciabili di uno Stato Moderno, domani sarà così per le unioni di fatto.

Provate a proporre di vietare il divorzio, nei programmi elettorali.

Non mi spiego, inoltre, perché nessuno parli di estremismo (i.e. “atteggiamento ideologico intransigente a favore di un programma politico radicale”, De mauro Paravia). In fondo mi pare che la definizione calzi a pennello.

Oppure sono ideologie estreme solamente quelle più scomode per l’economia dei grandi?

Lo studio su Coriano ci preoccupa

«Lo studio su Coriano ci preoccupa»
Corriere di Romagna del 28/03/2007 , articolo di Alfredo Corallo

Dopo la presentazione di dati che attestano la crescita di sarcomi

FORLÌ. «Se su 600 campioni sono già stati rintracciati 3 casi di sarcoma dei tessuti molli per cause derivanti dagli inceneritori, figuriamoci quanti ne ritroveremmo se indagassimo su 40, 50 mila residenti nell’area». In qualità di segretario del comitato scientifico dell’Associazione romagnola ricerca tumori di Forlì-Cesena, Pier Antonio Marongiu, uno tra i più fervidi oppositori agli impianti di smaltimento – «non vogliamo la Romagna dei camini» è il suo slogan – giudica preoccupanti i dati emersi dal recente studio presentato dall’Ausl su Coriano.

«La distanza rappresenta un elemento trascurabile spiega Marongiu – le polveri fini e ultrafini, infatti, contribuiscono all’inquinamento delle città dopo essere state trasportate dal vento per centinaia di chilometri, come dimostra il fatto che a Cesena, dove non c’è il termovalorizzatore, l’incidenza di patologie tumorali è molto alta, specie nelle donne. Il rischio più pericoloso, tuttavia, oggi riguarda i bambini, meno protetti dalle difese immunitarie, fragili, e anche perché sottoposti a dei danni potenziali ancor prima di nascere, attraverso le cellule germinali dei genitori: una mamma “contaminata” che allatta, assicura al neonato una quantità di diossina 15mila volte superiore a quella emessa dall’inceneritore». In perfetta sintonia con Marongiu l’onco-ematologa Patrizia Gentilini, referente per il nord Italia dell’a ssociazione “Medici per l’a mbiente”, di ritorno da Napoli, dove ha partecipato ad un convegno promosso dal Comitato allarme rifiuti tossici, che ha anche organizzato un viaggio-inchiesta (l’hanno soprannominato il “tour della monnezza”) per i giornalisti tedeschi, olandesi e americani giunti in Campania. «Sono rimasti colpiti da quella situazione riferisce la Gentilini – ma dobbiamo dire che anche noi a Forlì non ci facciamo mancare niente, come ho spiegato nell’incontro. La ricerca compiuta da Enahnce Health (quella su Coriano ndr.) è molto seria e avvalora senza ombra di dubbio tutti i nostri timori. Ormai la letteratura scientifica non accetta più smentite sui danni che i metalli pesanti, le diossine, procurano alla salute, provocando leucemie e tumori come i sarcomi. Ma invece di utilizzare metodologie alternative, come la raccolta differenziata e il porta a porta, prendendo esempio da Forlimpopoli, si continua ad incenerire. Quando la medicina si stancherà di contare i morti e i feriti? Non sappiamo davvero fare altro?»

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