Basta coi profeti che non sanno leggere nemmeno il passato

La richiesta di commissariamento del Comune di Forlì da parte della minoranza è strumentale ed insensata.

Siamo purtroppo abituati ad una opposizione che urla molto, evidentemente sentendosi già in campagna elettorale. Dalla chiusura
della pausa estiva i Consigli Comunali sono stati chiamati a discutere di temi di grande importanza, tutti affrontati attraverso un ampio dibattito, a volte ostacolato dai tentativi di ostruzionismo di chi oggi richiama l’inagibilità democratica.

Risibile è inoltre l’accusa del giovane Gugnoni, recentemente autodichiaratosi profeta, agli ecologisti di giunta che avrebbero a
suo parere ignorato gli impatti ambientali dell’ipermercato. I Verdi sostengono tutte le sue criticità non solo sull’uso del territorio e sull’aumento dei rifiuti, ma anche sull’economia che allontana dalla filiera corta, da prima dell’approvazione dell’attuale
autorizzato, in tempi quindi non sospetti. Non solo a suo tempo, ma ancora oggi tutti i riferimenti politici di Gugnoni dormono invece ancora sonni tranquilli su temi così importanti, spesso affermando che il riscaldamento globale ed il picco del petrolio sono invenzioni allarmistiche.

Un tempo i profeti annunciavano il futuro, oggi si limitano a cercare di modificare il passato.

Invece di alzare la voce potrebbero iniziare a votare contro gli iper nei territori dove hanno responsabilità di governo, che di certo di
enormi piramidi commerciali non sono carenti.

Basta coi profeti che non sanno leggere nemmeno il passato
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