Censimento e verifica alberature – Restauro viale della Stazione

Ieri in seconda commissione abbiamo incontrato Demetra, la cooperativa sociale onlus che si è occupata, facendo un ottimo lavoro, del censimento del patrimonio arboreo del Comune di Forlì. Questo è il secondo anno di lavoro sul censimento, che nel primo hanno ha permesso di verificare 29’000 alberi, nel secondo 30’300. Il primo anno sono stati individuati 158 alberi morti, pochi se si pensa che non era mai stata fatta una verifica puntuale prima di questo momento.
Il censimento ha permesso di verificare in maniera attenta quali sono gli alberi più a rischio di caduta, suddividendoli per categoria. Quelli più a rischio sono stati poi analizzati con una strumentazione avanzata che ha permesso di capire lo stato dell’albero e della sua struttura.
Per gli altri, invece, è stato individuato un piano delle potature che quest’anno ha visto manutenere 4800 alberi.

Il censimento, quindi, ha permesso di capire lo stato di tutti gli alberi, pianificare la manutenzione per quelli che ne hanno più bisogno e programmare gli abbattimenti per gli alberi a rischio di caduta.

Alberi apparentemente sani, infatti, possono avere un tronco quasi completamente cavo, e grazie ad una valutazione che tiene conto del raggio pieno e di quello mancante (che deve essere almeno in rapporto 1/3 – 2/3 per alberi a crescita libera), si può stabilire quali alberi sono effettivamente rischiosi e quali invece sono abbastanza stabili. Dal momento che la linfa circola negli alberi solo negli anelli più esterni, un albero cavo può apparire esternamente rigoglioso, ma costituire comunque un pericolo per l’incolumità. Le immagini di viale Fulcieri lo dimostrano: gli alberi abbattuti sembravano sani, ma al livello del taglio mostrano la cavità della carie del legno, che più in basso è ancora più grave.

In questo modo si sono potuti selezionare solo gli alberi effettivamente malati e fare un abbattimento selettivo.

Una novità della quale ho già parlato è rappresentata dalla segnalazione ai cittadini del futuro abbattimento, che ha permesso di chiedere informazioni e di non trovarsi il lavoro già fatto senza spiegazioni. Chi ha accusato strumentalmente i Verdi, ora ha la prova dell’ottimo lavoro che è stato fatto, e farebbe bene a scusarsi.

Questo censimento ha permesso inoltre di capire le cause che hanno portato alla morte dell’albero, per evitare in futuro che errori umani si ripetano. Nel caso di viale Fulcieri la causa principale sono stati i lavori sui servizi stradali di una decina di anni fa. Dopo l’abbattimento si può procedere al reimpianto in sicurezza, che per via Fulcieri dovrebbe avvenire entro un anno circa.

Per quanto riguarda le nidificazioni sugli alberi da abbattere i tecnici del Comune hanno assicurato che prima di abbattere effettuano un controllo. D’altra parte non è possibile evitare il taglio di un albero pericoloso, per ovvi motivi di sicurezza.

Nel censimento sono stati individuati tramite mappe GPS anche i punti albero ed è possibile programmare il reimpianto dei nuovi alberi secondo le esigenze. In futuro si dovrebbe così anche sfruttare la legge sui nuovi nati per evitare che gli alberi piantati per ogni bambino che nasce nascano e muoiano nel vivaio.

Sono stati presentati anche i benefici che dovrebbero derivare dalle alberature stradali. Si stima che ogni anno vengano raccolti 3 kg di inquinanti per ogni km di strada alberata. Gli alberi permettono di raccogliere il 25% di tutti gli inquinanti e garantiscono attraverso l’ombreggiatura un risparmio energetico quandificabile in 25€ per anno a pianta.

Per quanto riguarda la risistemazione di Viale della Stazione la bozza di progetto presentato prevede un restauro del progetto originario del 1926, con una eliminazione dell’asfalto, uno dei due controviali dedicato a pista ciclabile, una nuova illuminazione e nessuna nuova rotonda. Per quanto riguarda le alberature verranno eliminate i lecci malati o sofferenti e verranno sostituiti in un arco di tempo molto ampio (si parla di 10-15 anni). In questo modo il viale verrà ripristinato senza un abbattimento selvaggio delle alberature, con una sostituzione graduale degli alberi che versano nelle condizioni peggiori.

Qui potete scaricare la presentazione del lavoro della cooperativa Demetra:
Censimento e verifica della sicurezza delle alberature del Comune di Forlì 2006

Censimento e verifica alberature – Restauro viale della Stazione

6 commenti su “Censimento e verifica alberature – Restauro viale della Stazione

  1. Purtroppo questo dipende dai soldi che vengono inseriti a bilancio per queste cose.

    Dateci una mano a creare maggiore sensibilità su questi temi (magari scrivendo una lettera alla stampa sensata, invece di quelle che abbiamo letto in questi giorni), avremo un’arma in più da giocare quando dovremo discutere di bilancio.

  2. ok ! va bene ,va bene tutto , ma occorre arrivare ad una SICURA RIPIANTUMAZIONE di alberature abbattute , non fittizia come successo con precedente legislatura !! dove tra l’altro si è
    assistito ad un taglio selvaggio di esemplari sanissimi , che parzialmente continua tutt’ora
    (vedi viale dell’appennino).
    occorre mettersi in testa che per pararci il c…o dal disastroso cambiamento climatico causato dallo scriteriato nostro stile di vita , bisogna piantare ALBERI , ALBERI , ALBERI , ALBERI………..

  3. Penso che il comune sia in parte responsabile del “disboscamento cittadino”, molto in parte. Delle tante cose che si possono dire, mi sembra una banalità questa.

    Inutile strillare per l’abbattimento di alberi morti per strada (a Forlimpopoli un mio amico ci ha lasciato la panda qualche anno fà…. non è molto divertente) e lasciar correre quello che succede nel proprio condominio.

    E’ proprio il modo sbagliato di pensare, mi dispiace. Un po’ di sano realismo non farebbe male… tutte le pavimentazione delle vecchie case ed i condomini hanno piastrellato senza lasciare spazio alle piante presenti prima.
    La colpa non è sempre e solo dell’amministrazione.

  4. pirla!!! e coglione vieni a vedere quanti alberi hanno ripiantato alla stazione e nel viale!! e guarda che schifo gli alberi di v.le v. veneto e lde parcheggio a fianco dell’A&O rispetto ai pini marittimi che c’erano e che hanno impiegato 50 anni per crescere.
    Politically Correct dei mie stivali infilati Repubblica su …

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