Gli utenti Fastweb non vogliono Valentino Rossi

Se fosse vera questa notizia , sarebbe a mio parere una bella cosa: un testimonial perde credibilità se viene accusato di evadere le tasse. Rossi dovrebbe e potrebbe essere il primo esempio di come per motivi etici un esempio che traina un prodotto pubblicizzato può smettere di essere positivo.
Se le accuse nei suoi confronti risultassero fondate ed il conseguente boicottaggio fosse fatto in maniera massiccia finalmente si colpirebbe al cuore il problema.

Gli utenti Fastweb non vogliono Valentino Rossi

13 commenti su “Gli utenti Fastweb non vogliono Valentino Rossi

  1. Sono d’accordo per l’ostracismo a Valentino Rossi nella sua veste di evasore. ma bisognerebbe scoprire e denunciare tutti i furbi come e peggiori di lui che usufruiscono di finanziamenti a fondo perduto e di sgravi fiscali in Italia e poi cambiano nazione come se cambiassero mutande, portandosi dietro i soldi e lasciandosi dietro disoccupati con famiglia, solo perchè mano d’opera e materie prime costano meno in Romania, Russia o Cina.
    Saverio

  2. Io penso che valentino Rossi non ha evaso le tasse.
    Lui e’ residente a Londra. Il problema sta tra la leggislazione finanziaria Italiana e quella Inglese.
    E secondo me, questa storia si concludera’ con Valentino vincitore, ancora una volta.

    A volte penso davvero che il fisco italiano sia una istituzione mafiosa. Se nasci italiano sei condannato a vita ai soprusi del paese d’origine.
    Come italiano che lavora all’estero sto continuando ancora a pagare le tasse in Italia, ma quando la legislazione tedesca rendera’ obbligatorio il mio cambio di residenza e mi richiedera’ di pagare le tasse locali, sono convinto che saranno cavoli amari con il fisco italiano, anche se io le tasse le ho sempre pagate fino all’ultimo centesimo (sono un consulente informatico freelance e lavoro solo con aziende), di casini e situazioni “ambigue” ce n’e’ a bizzeffe (tipo l’iva con le aziende europee), le carte da conservare sono tonnellate, e nessuno, nessuno in Italia, puo’ mai dormire sonni tranquilli anche se paga tutto il pagabile e se si mette sempre nella condizione peggiore (perche’ se no “eludi”), c’e’ sempre sempre sempre qualche cavillo, qualcosa su cui il fisco si puo’ attaccare per strizzarti un altro po.
    Un po’ di tempo fa il mio commercialista mi chiese se volevo fare il “condono”: gli risposi “ma scusa ma cosa avrei ancora da condonare io?”, la sua risposta fu “le consiglio di farlo, in ogni caso non si sa mai”. Quella volta mi sono rifiutato di pagare il pizzo allo stato, chissa’ se dovro’ pentirmene prima o poi.
    Il fisco italiano e’ l’unica eccezione alla regola del “si e’ innocenti finquando non si e’ provata la colpevolezza”. Per il fisco italiano si e’ colpevoli finquando non si e’ dimostrato di essere innocenti.

  3. Caro Luigi, ti paragoni a Valentino Rossi ma la situazione è ben diversa. Lui vive in Italia, usa i servizi italiani, ha il domicilio in Italia e sembra che abbia richiesto la residenza a Londra solo per evadere le tasse (infatti pare, dalle indiscrezioni apparse sui quotidiani, che nemmeno nel regno unito le paghi).

    Sono d’accordo sul fatto che le persone debbano pagare le tasse nel paese dove vivono e lavorano, e questi movimenti all’interno dell’Unione Europea dovrebbero essere in qualche modo facilitati, evitando l’utilizzo di queste modifiche al fine dell’evasione fiscale.

    Valentino Rossi può trasferirsi e pagare le tasse in Inghilterra, se preferisce. Il problema sta invece proprio nel fatto che non lavorando in Gran Bretagna pare che non dichiari nessun reddito nel suo paese di residenza, e non essendo residente in Italia non paga le tasse italiane.

    Bel sistema.

  4. Grazie per la risposta. Confesso che ho un debole per Valentino.
    I miei colleghi (che provengono dal tutto il mondo) non mi credono quando gli racconto che la pressione fiscale in italia supera il 50% e le tasse si pagano in anticipo di un anno (mi riferisco all’anticipo irpef). E se paghi “in ritardo” l’anticipo, vieni anche sanzionato. Ho parlato con greci, americani, australiani, tedeschi, indiani, inglesi: tutti strabuzzano gli occhi increduli.

    Bel sistema, anche questo.

    Mi rispondono “in Italia i vostri politici sono corrotti”. Lo sanno bene, e non mi resta che confermare.

    Oggi ne ho sentita un’altra, non so se è vera: al compimento del 180esimo giorno di lavoro in germania (6 mesi) per la legge tedesca dovrei prendere residenza in germania e richiedere indietro al fisco italiano le tasse pagate negli ultimi 6 mesi e quindi regolare questi 6 mesi con il fisco tedesco. Devo ancora verificare se questo è vero, ma se lo fosse, vorreste trovarvi nella situazione di chiedere indietro dei soldi al fisco italiano? Chissà dopo quanti anni li vedi, se li vedi. Non ci voglio neanche pensare.

    Ho 30 anni. Il mio orgoglio da italiano, è quello di essermene andato, il rimpianto è di non averlo fatto prima.

  5. Caro Luigi, se parte della politica è marcia è anche colpa del qualunquismo. Se si fa di tutta l’erba un fascio, si lascia la strada libera ai peggiori.

    Se tutti gli italiani pagassero le tasse la pressione fiscale sarebbe meno alta.

    Ma gli italiani sono così, nella loro etica è assolutamente accettabile violare una certa percentuale di regole e sentirsi perfettamente onesti. Così nelle nostre strade è necessario mettere il limite dei 30, per farli andare ai 50.

    Continueranno a giustificare la loro violazione con l’assurdità della regola, invece di rispettarla e cercare di cambiarla, come si fa nel resto del Mondo civile, moderno e democratico.

  6. Caro Alessandro, approfitto l’ultima volta dell’ospitalita’ del tuo blog per l’ennesimo commento fuoritopic. Giuro che non lo faccio più :-)

    Il discorso dei 50km/h per fare andare a 30 non ci sta proprio: penalizzare gli onesti per compensare i disonesti è una roba che solo in Italia si può concepire, ATTUARE, e giustificare. E non ci sono ragioni che tengano.

    Non penso nemmeno che se tutti pagassero le tasse queste diminuirebbero: pensiamo anche agli sprechi, pensiamo a quanti soldi per il mezzogiorno finiscono in tasca alle mafie. Pensiamo ai costi della politica. Pensiamo alle opere pubbliche iniziate pagate e abbandonate. Se tutti pagassero più tasse avremmo una casta di potere più ricca: questa è l’unica certezza. Sarà anche qualunquismo.

    I peggiori la strada se la son presa da soli: non so se è davvero colpa del qualunquismo o piuttosto del metodico rimbambimento di massa operato dai monopolisti dei media. E prima di loro, la colpa è di chi lo ha permesso, e adesso di chi non vi pone rimedio. Non credo proprio che la cultura del “furbetto” gli italiani ce l’abbiano nel DNA.

    I peggiori li abbiamo provati col governo precedente. Adesso ci siam beccati questi qui.
    Io partecipavo ai volantinaggi dei “grillini” e appendevo bandiere al balcone (per la pace, per “mandare a casa la banda bassotti” e perfino quella dei ds, che pure mi ripugnano: “domani e’ un altro giorno”).
    Ultimamente sono arrivato a sperare che anche questo governo cadesse: meglio i ladri sinceri di una volta che gli ipocriti di adesso. Almeno quelli non li avevo votati io.

    Sono certo che qualche brava persona ci sia nella politica e da quello che leggo sul tuo blog, sono sicuro che tu sei uno di questi. Sei un ragazzo giovane che ha sogni e passioni. Una rarità.
    Ma che persone oneste, nella politica italiana, riusciranno a invertire la tendenza, non ci credo piu’. E la vedo dura anche che qualcosa parta dal “basso” come dice Grillo.

    Il mio qualunquismo mi sa che è più cinismo e delusione. Dobbiamo ancora toccarlo il fondo, ma prima o poi ci arriveremo.

  7. Vorrei dire a Luigi che quello che scrive, più che al
    partito del qualunquismo, assomiglia di più a quello del tafazzismo.

    Ai suoi amici tedeschi potrebbe dire che l’Italia è il Paese della Mafia, ma anche quello di Falcone e Borsellino.
    E più in generale, può dir loro che ci sono molti più coglioni che mafiosi, in giro per le strade.

  8. La cosa più triste è stato quando domenica, a casa dei nonni, attendendo che l’acqua bollisse per “buttare” i tortelli, Video-regione passava 2 ex componenti della “Raul Casadei Big Band”, intonare una canzone dal ritornello “…Forza Valentino…”. Pezzo che esiste già da prima dello scandalo, ma rimetterlo in onda dopo quello che è successo!!!
    CATTIVA MAESTRA TELEVISIONE! CATTIVA!

  9. Citazione di Luigi:

    “Sono certo che qualche brava persona ci sia nella politica e da quello che leggo sul tuo blog, sono sicuro che tu sei uno di questi. Sei un ragazzo giovane che ha sogni e passioni. Una rarità.”

    -Io credo che di persone oneste ce ne siano diverse in politica, anche con cariche elevate, e non solo tra questi giovani pieni di sogni e passioni che tanto eseguono solo gli ordini di qualche loro grande capo che occupa posizioni dirigenziali più alte all’interno del partito.
    Hai presente come si muovono le marionette?
    Detto sempre con il massimo rispetto.

    Flavio

  10. Caro Flavio, io non penso di prendere ordini da nessun grande capo.

    Fossi eletto in Parlamento probabilmente avrei più possibilità di incidere sulla politica nazionale, ma questa è la democrazia.

    Piuttosto dubito di chi dice di non voler prendere ordini da nessuno, utilizzando questo pretesto per stare a casa sul divano e non preoccuparsi di quello che accade fuori.

    Con tutto il rispetto!

  11. Caro Alessandro,
    quelli che se ne stanno a casa sul divano infischiandosene di ciò che accade fuori con la scusa di non voler prendere ordini da nessuno,
    di certo sono persone da non prendere come esempio, ma almeno fanno meno danni di coloro che sostengono (anche se con buoni propositi, e che neanche si accorgono di prendere ordini) l’attività di partiti che con il loro atteggiamento porteranno l’Italia alla deriva.
    Per quanto mi riguarda, da buon cittadino Italiano, sto dando il mio piccolo contributo per sostenere iniziative utili, quindi non pensare che me ne stia sul divano a fregarmene di ciò che avviene fuori…al contrario…e sono anche preoccupato…ma non aderirò ad alcun partito, così potrò sostenere le iniziative giuste a prescindere dal movimento politico che le promuove.

    PS:Siamo andati un po’ troppo fuori tema…
    ci risentiremo in un’altra discussione se riterrò utile intervenire.

  12. Beh, ci sono tante opinioni su quello che potrebbe portare l’Italia alla deriva. Per esempio il continuo menefreghismo su cambiamenti climatici e fonti energetiche fossili (con relativo picco di produzione) credo sia il pericolo più grave dal punto di vista socio-economico.

    Fai bene a sostenere le iniziative che ritieni utili, ma non pensare che l’indifferenza verso tutti i partiti sia un fatto di per sè positivo. A volte bisogna saper vedere nel complesso le cose: se un partito che si basa su valori sbagliati fa una iniziativa strumentale e la si sostiene, allora si favorisce la sua diffusione e conseguentemente si reca un danno.

    Starsene a casa è a mio parere ancora peggio, perché non si mette in gioco il proprio pensiero per un cambiamento.

    Ognuno segua la sua strada, il futuro deciderà chi avrà avuto la vista più lunga.

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