Il piano dei rifiuti è vecchio prima di essere approvato

Aggiungo alcune mie considerazioni sul piano dei rifiuti che andrà in Consiglio Provinciale domani mattina per l’approvazione definitiva.

In Comune a Forlì assieme al gruppo consiliare della Margherita abbiamo presentato un ordine del giorno che, date le premesse contenute anche nell’ordine del giorno della circoscrizione 4 sul porta a porta, chiede di espandere la sperimentazione di questo sistema di raccolta dei rifiuti in tutto il territorio comunale. Lo stesso partito che sui bollettini informativi a Forlì parla di esperienza positiva di Forlimpopoli in Provincia sta decidendo di rompere il rapporto con i Verdi perché votano contro il piano dei rifiuti, sulla base delle ovvie considerazioni che si possono fare sull’inutilità del nuovo inceneritore. Una bella contraddizione.

Il piano dei rifiuti che verrà approvato domani, quindi, è già vecchio, per diversi motivi. Per prima cosa è inadeguato sui conti dei rifiuti da smaltire, se i comuni proseguono con l’avvio del porta a porta sul loro territorio. Anche le forze della maggioranza che lo sostengono lo stanno ammettendo, firmando un ordine del giorno che parla già oggi di un adeguamento delle quantità di autorizzato per l’incenerimento sulla base dei risultati della raccolta.

Gli inceneritori, però, non possono lavorare a regime variabile, e quindi si contrappone un libro dei sogni (l’ordine del giorno) alle autorizzazioni scritte nero su bianco (il piano dei rifiuti), forse per giustificare l’incoerenza tra buoni propositi e voti positivi all’inceneritore di fronte ai propri elettori.
I Verdi voteranno l’ordine del giorno e contro il piano perché non si possono che condividere i contenuti del primo, in palese contraddizione con quelli del secondo.

Il piano dei rifiuti è vecchio perché non tiene conto delle consulenze degli esperti che sono state pagate, come quella di Natale Belosi che ha relazionato il suo studio all’assemblea del quartiere di Coriano.

Il piano dei rifiuti è vecchio perché ormai anche Hera parla dei vantaggi del porta a porta che noi con forza elenchiamo da anni.

Il piano dei rifiuti è vecchio perché non tiene conto della futura decisione del parlamento, che dovrà discutere del decreto legge sui Cip6, dove si vedranno eliminati i finanziamenti per il nuovo impianto di Hera se le forze della maggioranza saranno leali nei confronti degli accordi di Governo.

I partiti che domani voteranno il piano dei rifiuti dovranno spiegare ai cittadini perché oggi si giustifica la costruzione di un inceneritore da 60 milioni di euro, sulla base di conti economici che domani non avranno più senso per il cambiamento della normativa, e la demolizione di un inceneritore che non è obsoleto (altri 10 mln di euro di costi), per dire tra un anno o due che la raccolta differenziata ha portato a 45-50000 tonnellate annue la quota destinata all’incenerimento (l’attuale potenzialità degli impianti esistenti).

In particolar modo quelli che affiggono manifesti a Forlì contro il Sindaco, dicendo che sono fuori dalla maggioranza perché si costruisce l’inceneritore (che non è competenza comunale), mentre in Provincia preannunciano il loro incondizionato sostegno al piano dei rifiuti, che ne giustifica la costruzione.

O quelli che dicono pubblicamente di essere contrari all’incenerimento dei rifiuti, ma poi nei fatti votano a favore della programmazione scritta a partire da un dato immodificabile. 120’000.

Il piano dei rifiuti è vecchio prima di essere approvato

3 commenti su “Il piano dei rifiuti è vecchio prima di essere approvato

  1. Gli impianti di proprietà dell’azienda gestore del servizio servono per mantenere anche in futuro l’appalto per il servizio, che per obbligo comunitario andrà a bando.

    Questo è l’unico vero motivo per il quale Hera e le altre multiutility spingono così tanto per gli inceneritori.

    Per fare raccolta differenziata basta un minimo di organizzazione, una azienda o una cooperativa può fare concorrenza. Costruire un impianto da 60 mln di euro è un po’ più difficile.

  2. Non capisco, non capoisco, non capisco!
    Ma perchè sono tanto ostinati nel perseguire l’obiettivo del nuovo inceneritore anche davanti ai NUMERI che lo sconsigliano decisamente.

  3. E’ un controsenso che l’Amministrazione Provinciale parli di ambiente quando dai giornali si apprende che il Presidente gioisce per la vittoria politica per la costruzione del mega impianto di Hera, 3^ linea inceneritore.
    Mi chiedo come possa una giunta provinciale prendere delle decisioni così importanti sulla vita o la morte degli abitanti della città da lei amministrata chiamandola vittoria politica e fregandosene dell’opinione dei cittadini visto che Forlì è tra le città a maggior tasso di tumori. Cosa succederà dopo?
    Non sarebbe meglio pensarci prima?

    MEDITATE GENTE MEDITATE.

    Un saluto

    Mazzolani Gianfranco
    Questa email l’ho scritta a ufficio_aria@provincia.fc.it questa sera deluso per l’ennesima volta da chi ci amministra

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