La mia cara vecchia auto

Domenica e lunedì sono state pubblicate sulla stampa locale due lettere al direttore sulla questione delle auto vecchie e della sostituzione per limitare l’inquinamento. Nella prima lettera firmata, indirizzata all’Assessore Sandra Morelli che ha la delega alla mobilità Sostenibile del Comune di Forlì, si esprime l’impossibilità di cambiare auto.

Pubblico entrambe, assieme ad una riflessione personale.


L’idea che cambiare auto porti un beneficio sicuro per l’ambiente è abbastanza fragile, perché spesso non si calcolano i costi ambientali della costruzione delle nuove vetture e dello smaltimento di quelle vecchie. Proprio per questo una politica seria punta non solo all’ammodernamento, ma anche alla riduzione dell’uso del veicolo privato a favore di altre forme di mobilità meno inquinanti:
– car pooling (utilizzo del mezzo da parte di più persone)
– mezzi pubblici
– mobilità dolce (bici, piedi, etc)
– mezzi elettrici
– riduzione degli spostamenti (ad esempio tramite servizi online, come quelli delle banche)

Le soluzioni sono tante, e tutte devono concorrere per migliorare la situazione. Nessuno, però, deve sentirsi esonerato dalla risoluzione del problema, proprio perché uno sforzo collettivo può portare a notevoli benefici comuni. Non deve sentirsi esonerato il signore con la vecchia e cara auto, ma non deve farlo nemmeno chi ha appena comprato un’auto euro 4 e magari pensa di non inquinare affatto.

La mia cara vecchia auto

7 commenti su “La mia cara vecchia auto

  1. Hai proprio ragione Alessandro,
    è inutile sostituire la vecchia automobile con una euro 4…e poi tra 5 anni sostituirla a sua volta con una ancora meno inquinante…saremmo sempre nella stessa situazione:auto ovunque ed inquinamento alle stelle!!Bisognerebbe dare un taglio netto al passato e cambiare radicalmente rotta…chi ha la fortuna di vivere vicino al posto di lavoro ed a centri urbani la smetta di perdere mezzora della propria giornata per cercare un parcheggio libero e monti in sella ad una bicicletta, chi è più pigro o viene dalla periferia sostituisca la propria auto con una bici elettrica o si serva dei mezzi pubblici!
    A tal proposito suggerirei all’Amministrazione Comunale di investire meno in cemento per realizzare nuovi parcheggi e più nei Servizi Trasporti Pubblici.

  2. Lavorando su questo tema con Alessandro e gli altri Verdi praticamente ogni giorno, ci troviamo tutti concordi su obiettivi e strategie che, per brevità si possono racchiudere nel concetto di “mobilità sostenibile”. Ci mancherebbe altro che si facessero solo azioni sul parco veicolare circolante! Anche questo, però, è un problema serio di oggi e in qualche modo va affrontato mentre si avviano politiche per la riduzione del numero di veicoli in giro. Sono convintissima, ad esempio, delle potenzialità del car-pooling ma sono altrettanto consapevole della non immediatezza della sua effettiva ed efficace organizzazione. O lo si lascia all’iniziativa dei cittadini (ma non può essere questa la strada)oppure si “semina, si lavora per mettere in piedi un sistema operativo. Nonostante sia una proposta già disponibile per i dipendenti del Comune di Forlì, non parte perchè può funzionare solo se si mette in “rete” un numero di utenti piuttosto alto. Ecco perchè stiamo cercando di estendere questa opzione ad altri enti pubblici (Provincia, Università, Ospedale in primis)promuovendo le politiche di Mobility Manager (figure strategiche che però non vengono nominate oppure restano solo individuate sulla “carta”). Non credo, comunque, che non si debba/possa fare niente mentre si costruisce una strategia di più ampio respiro.
    Anche le piccole azioni (concrete e immediate) possano concorrere a modificare abitudini, stili di vita e .. attraverso queste, il “modello” di società attuale.
    Sandra M.

  3. Infatti la cosa migliore è trasformare le vecchie auto che ancora fanno il loro dovere a metano o gpl, e nel frattempo attivare le politiche di più ampio respiro.

    Per Marco: non so se sei al corrente del lavoro che stiamo facendo, come Verdi all’interno dell’Amministrazione Comunale, con il piano del traffico che verrà presentato per l’approvazione a breve.

    E’ un buon lavoro che contiene proprio quelle varie iniziative che possiamo fare come ente. Certo, i cittadini devono metterci la loro volontà.

    Sul car pooling è necessario attivare sia le figure del mobility manager, a partire dalle grandi e medie imprese e nelle amministrazioni, sia strumenti adeguati che facilitino la condivisione dei percorsi. Purtroppo il sito che avevo segnalato tempo fa è in inglese, ma arriveremo prima o poi a strumenti analoghi che facciano uso della cartografia già presente, per trovare le persone che fanno la stessa strada ed aiutarle nella condivisione dei percorsi.

    Singolarmente possiamo fare tanto: per prima cosa dando il buon esempio, e per seconda convincendo gli altri che è giusto rinunciare al mezzo privato per il bene della collettività, soprattutto quando non necessita di sforzi eccessivi.

  4. Visto che proprio tu, Alessandro, me ne avevi parlato uso la tua platea di lettori per segnalare che il Car pooling è già in rete; purtroppo è tutto in inglese ma collegandosi (http://www.carpoolworld.com/) e registrandosi (attualmente nel territorio di Forlì siamo in due…) si può segnalare luogo di residenza e di lavoro e orari … il resto tocca a chi scopre di avere percorsi comuni farlo. Ci vuole sicuramente tanta flessibilità ed un buon spirito di collaborazione ma … si può fare …. e da subito!

    Saluti radiosi

  5. Servirebbe un software che si interfacci alle mappe, magari a google o virgilio, per conoscere i tracciati comuni.

    Se hai questo tipo di esperienza, possiamo pensarci sopra e realizzare il progetto.

  6. Se avete bisogno di un esperto informatico per la realizzazione del sito in italiano io mi rendo disponibile, a tempo perso, ovviamente e gratuitamente.

    Simone Benini.

  7. Io per ora possiedo una ford Fiesta del 94′ e finchè dura preferisco mantenerla integra con una normale manutenzione poi nei prossimi anni si vedrà, magari mi comprerò un’automobile ibrida (benzina-elettrico).

    Alessandro, ma il metano o gpl non producono pm di diametro inferiore a quelli dell’impianto tradizionale a benzina?..se fosse così sarebbe ancora più dannoso, no?
    Grazie

    Ciauz
    Simone

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