Le Ciminiere ed i tubi di scappamento

Ricevo ed inoltro questo bel comunicato stampa del WWF di Forlì:

Le ciminiere e i tubi di scappamento

In diverse occasioni, durante i pubblici dibattiti sul traffico tenutisi nelle ultime settimane (Foro boario, Circoscrizioni 3 e 1, Ex-Avis), dal pubblico si sono levate “invettive” che affermavano: “il traffico non inquina! Sono gli inceneritori i veri inquinatori!”.

Sappiamo che tesi opposte e “speculari”, (altrettanto errate e depistanti) sono contenute nei vari documenti elaborati dagli enti – ARPA ed AUSL – preposti ad analizzare la situazione della nostra aria e ad autorizzare le emissioni in atmosfera.

Evidentemente la mistificazione regna sovrana anche, purtroppo, grazie a chi le fornisce la grancassa.

Leggere sui giornali di “100 cittadini inferociti” presenti all’incontro dell’Ex Avis, quando invece erano circa 40, dei quali la metà assolutamente non contrari alle nuove ZTL e gli altri commercianti ed altre persone non residenti in centro (ad iniziare dal Sig. Lauro BIONDI da Casemurate), non rende infatti un grande servizio alla verità.

A parte un residente in via Bonoli, che ha parlato però di extracomunitari e non di traffico, l’unico residente in zona intervenuto in tale incontro era favorevole alle ZTL, salvo poi essere interrotto da persone non residenti e presenti apparentemente solo per fomentare ad arte una protesta contro lo schieramento politico avverso.

Il cittadino parlava di effetto serra, di cui tutti siamo responsabili, gli altri urlavano che l’unico ad inquinare è l’inceneritore.

Nessun organo di informazione ha poi riportato che vi sono state discussioni e divergenze di opinioni tra il pubblico.

Una nota rappresentante locale di Forza Italia si è poi spinta fino al grottesco, accusando il WWF di non aver fatto nulla contro gli inceneritori.

Ad ogni modo, il nodo cruciale, che ci deve vedere tutti impegnati sulla partita “ARIA” sta nel comprendere che non si può essere veramente “contro” l’inquinamento atmosferico, se non si è favorevoli alla “raccolta differenziata domiciliare” ed alla “mobilità sostenibile”.

Ciò significa che, se si vogliono ridurre i rifiuti è necessario fare un vero “porta a porta”, così come, se si vuole migliorare la mobilità e ridurre le emissioni da traffico, questo deve essere limitato con vere ZTL, piuttosto che con false, o simboliche “isole pedonali”.

Il WWF potrà, pertanto, sedersi allo stesso tavolo solo con chi condivide le priorità della realizzazione delle ZTL (ricordiamo che anche le corsie preferenziali degli autobus sono delle aree di limitazione del traffico) e del sistema “porta a porta”.

In entrambi i casi è fondamentale il contributo di consapevolezza e di cooperazione di amministratori, tecnici e cittadini, contro ogni strumentalizzazione di chi vuole considerare prioritario il traffico in antitesi all’incenerimento, o viceversa, a seconda dei propri interessi particolari.

Le tesi sostenute nei documenti di ARPA ed AUSL (Studio Coriano), ad esempio, si basano su una contrapposizione traffico-inceneritore inesistente, secondo la quale il traffico inquina infinitamente di più dell’inceneritore.

In realtà il “sistema città” non si può scindere, ed occorre agire su tutte le singole fonti inquinanti, avente ciascuna il proprio specifico potenziale di rischio per la salute e l’ambiente. Solo così si arriverà anche a responsabilizzare ogni singolo cittadino, informandolo sul proprio “contributo” all’inquinamento complessivo in funzione del suo comportamento, tanto in materia di mobilità quanto di gestione dei rifiuti.

WWF – Sezione di Forlì

Le Ciminiere ed i tubi di scappamento

33 commenti su “Le Ciminiere ed i tubi di scappamento

  1. Condivido quello che il WWF scrive e penso che è ora di dire basta a quei pochi commercianti che sbraitano contro la ztl ancor prima di vedere gli effetti che potrà avere!!! Inoltre non riesco a capire come facciano ad avere una mente così limitata da non capire che i cittadini, quando si recano in centro a fare compere, hanno bisogno di un po’ di pace e tranquillità che, certo, non trovano in mezzo al traffico ed è per questo che in centro a Forlì, ormai, passeggiano solo gli extracomunitari!! Poi Forlì non brilla nemmeno per i negozi, sempre meno e poco curati e invitanti!!

  2. Basta interpretare bene le ultime 6 righe per fare chiarezza. Ogni altra parola è superflua.
    Certe esternazioni non sono da considerare, lasciano il tempo che trovano
    pf

  3. Io ritengo che la frase più importante del comunicato sia questa:
    ~~~~~~~~~~~
    Il WWF potrà, pertanto, sedersi allo stesso tavolo solo con chi condivide le priorità della realizzazione delle ZTL (ricordiamo che anche le corsie preferenziali degli autobus sono delle aree di limitazione del traffico) e del sistema “porta a porta”.
    ~~~~~~~~~~~

    Sappiamo che confedilizia, nel tavolo delle associazioni contro l’inceneritore, è promotrice assieme ai commercianti di una raccolta di firme contro la ZTL ed il piano della sosta.

  4. Voi dite che è il traffico delle automobili ad inquinare.
    parliamo anche degli autobus che transitano in corso mazzini.
    sono disposto ad ospitare ben volentieri Lei e l’assessore Morelli in qualsiasi momento per una dimostrazione sul campo sopratutto sui rumori, sempre che quello acustico per voi non sia inquinamento di serie “b”.
    Alla saletta AVIS io c’ero e so contare perciò non faccia informazione alla sovietica. Sempre a disposizione , Mario Caruso

  5. Ciao Alessandro,
    bene,mi riferisco anche al tuo commento aggiuntivo di oggi.Finalmente cominciamo a vedere bene come si schierano certi gruppi(Lobbyes ?).Ognuno può vedere la miopia insita in certe abitudini.

  6. Per Mauro:
    Anche gli autobus inquinano, ma un autobus porta più persone, quindi l’inquinamento andrebbe calcolato suddividendolo per i passeggeri. Oggi gran parte degli autobus hanno filtri CRT, che abbattono gran parte delle emissioni. Le famose fumate nere, infatti, in quelli che hanno questo dispositivo non si vedono più.

    Se è stato attento nel leggere quanto è scritto in questo articolo avrà sicuramente visto che è un comunicato del WWF che io ho solamente riportato. Non ero presente alla riunione in circoscrizione perché avevo una riunione concomitante. Quindi non saprei dirle quante persone erano presenti. So però che non tutti i presenti erano contro la ZTL, anche se certamente questi ultimi urlavano di più, al contrario quanto scritto sulla stampa.

    Non capisco cosa vuole dimostrare con la rumorosità degli autobus: secondo lei bisognerebbe togliere solo questi dalla strada?

  7. Non riesco però a capire perchè i commercianti parlano di inquinamento e rumore causato dagli autobus, ma non parlano mai del rumore e dell’inquinamento ben più superiori causati dagli aerei!!! Tutti i soldi spesi, tolti dalle tasche dei cittadini, per l’aeroporto e quelli che si spenderanno per costruire il tunnel sotto, chissà perchè queste “tasse” vanno bene!!! I parcheggi invece no!!! E’ proprio vero il detto che dice “occhio non vede cuore non duole”!!!

  8. Desidererei chiedere al WWF perché nei documenti che ha pubblicato, che condivido pienamente, non si parla mai di aeroporto. Nel “sistema città”, fra le fonti inquinanti, ci sono anche gli aerei che inquinano molto di più delle auto. Gli aerei non hanno l’euro 3 o 4, ma vanno a cherosene e chissà perché nel piano del traffico o dell’aria non viene menzionato questo tipo di inquinamento!! Per non parlare di soldi!!! Il debito che l’aeroporto ogni anno accumula è molto elevato (2 milioni e 500 mila euro nel 2006), inoltre per il rispetto delle norme di sicurezza si devono spendere ancora ben 14 milioni di euro, senza contare i soldi che vengono spesi per la tangenziale (76 milioni di euro), che deve passare in un tunnel sotto l’aeroporto proprio per attraversarlo e congiungersi a via Decio Raggi!!! Allora fra inquinamento, rumore e soldi che i cittadini devono pagare, l’aeroporto a cosa serve?

  9. Non voglio prendere le parti del WWF, ma non credo che siano a favore degli investimenti per l’aeroporto.

    Strana razza, gli ambientalisti, o dicono sempre TUTTO oppure non devono nemmeno parlare…

    D’altra parte a mio parere bisognerebbe stare attenti anche all’attualità: molte associazioni non hanno detto nulla in questi giorni sul piano del traffico, compresa la FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che invece è stata molto presente nei mesi scorsi, le stesse componenti del tavolo delle associazioni contro l’inceneritore.

    Una di queste ha persino promosso una petizione contraria!

    E’ importante, quindi, analizzare bene le contraddizioni, soprattutto quando nella pratica si cerca di favorire il contrario di quello che si predica (la prevenzione primaria) appena il tema tocca la vita di tutti e non solo gli interessi di altri.

  10. Sul mio blog ho inserito qualche precisazione rispetto al comunicato del Wwf e al resoconto sull’assemblea pubblicato dal Carlino il 3 agosto 2007. Se può servire per la discussione (che finora a mio avviso è stata fin troppo manichea)
    Aggiungo solo che è surreale accusare i tram, gli arei o gli inceneritori di essere peggiori delle auto in quanto a inquinamento. Il problema è individuare misure efficaci per combattere l’inquinamento in tutte le sue forme, ben sapendo che i comportamenti individuali attuali dovranno essere TUTTI modificati

  11. Caro Emanuele, senza entrare nel dettaglio del comunicato del WWF credo che la critica di mistificazione non fosse indirizzata al vostro quotidiano in particolare, anche se certamente citando i numeri da voi pubblicati da voi può sembrare così.

    A mio parere siete stati onesti, nelle cronache di queste giornate, e non lo dico certamente con tono ruffiano per accalappiare chissà quali cortesie o benevolenze.

    Non ha fatto altrettanto La Voce di Romagna, “le ragioni dell’occidente”, che in questi giorni non ha fatto altro che esasperare una critica che di fatto in città non vede questi livelli di scontro.

    Le civette, poi, sono state quasi divertenti: ieri su Sirio, chiamato il mangiasoldi, si è fatta disinformazione distillata.

    Oggi non si parla più di inquinamento, di sicurezza stradale, di tutela della vita delle persone che ogni anno anche a Forlì lasciano la pelle sulla strada.

    La cosa importante sembra sia permettere di andare ai cento km/h in corso della Repubblica.

    Così i Verdi e le associazioni che tengono a questi temi (meno di quelle che mi aspettavo, comunque) si sentono un po’ sotto tiro.

    Una dimostrazione che la critica non assume questi toni esasperati è il numero di commenti che ho ricevuto sul mio blog. Mentre per altri problemi anche meno importanti quelli contrari sono stati centinaia (uno per tutti il diniego del Roncolido per la tempesta ormonale) su questo ho ricevuto solo un paio di timidi commenti fuori dal coro dei consensi.

    Non mi aspetto che tutti oggi esultino al pensiero delle nuove restrizioni, non viste come nuove possibilità, ma è solo questione di tempo. L’esperienza delle altre città dimostra che sulle linee generali è d’accordo l’80%, poco prima dell’attivazione delle misure pratiche diventa un misero 20%, dopo qualche mese dall’attuazione torna all’80%.

    Questo perché le persone sono poco abituate ai cambiamenti, soprattutto quelli che coinvolgono gli stili di vita e le abitudini delle persone.

    Lo stesso, dobbiamo ricordarlo, è avvenuto sul porta a porta a Forlimpopoli, mentre oggi le critiche pre-attivazione sono un ricordo lontano.

    Mi aspetto che le tante voci silenti e dubbiose che oggi non prendono posizione tra qualche mese saltino sul carro dei “vincitori”, è sempre così.

    Aggiungo che è buffo che si continui a pensare ai Verdi come al partito dei NO, mentre ad ogni minimo cambiamento che proponiamo si formano barricate.
    Spesso otteniamo ragione dopo un decennio o più, come è capitato anche per il San Domenico: ho un divertente bollettino dei Verdi degli anni 80 che contiene le idee del partito sul S.Domenico, sarebbe interessante che qualcuno le pubblicasse a vent’anni di distanza, andando a ripercorrere le opinioni di allora e confrontandole con i trionfalismi di chi oggi fa finta di aver sempre voluto un museo d’arte.

    Così come sarebbe un ottimo servizio d’informazione ripubblicare i vecchi articoli di quando si decise di estendere la zona pedonale per la prima volta. Sarebbe interessante vedere se e come è cambiata l’opinione dei residenti e dei commercianti delle vie allora “colpite” dal provvedimento.

    Grazie Emanuele per quello che fai e per la passione che dimostri sul tuo lavoro, anche fuori dagli orari d’ufficio!

  12. Ciao Alessandro,
    ho abitato per anni in centro a Forlì.I periodi migliori: in agosto,quando non c’era in giro quasi nessuno,e tre mesi in cui chiusero la via per lavori di rifacimento del manto stradale.Poi me ne sono andato dalla disperazione.Mi scontrai già allora con i vicini, che vedevano come il diavolo una ZTL.Anche se poi veniva fuori,dopo un pò,che erano stufi di tutto quel via vai anche loro.Ogni tanto mi immagino le strade piene di automezzi,si ma elettrici.Sai che silenzio! Buon ferragosto.

  13. E che dire del filtro FAP che verrà montato su tutti gli autobus della rete di Forlì-Cesena?
    Servono a ridurre l’inquinamento, dicono, coloro che di FAP non sanno neanche il funzionamento. Peccato che però siano veri e propri filtri, che devono prima o poi essere puliti/sostituiti. Dove andranno tutte le micropolveri PM 10 o superiori ? Trasformate in PM1 PM0,5 o diosolosa cos’altro.
    Ah, dimenticavo, andranno a finire nei nostri polmoni, ad interagire con il nostro sistema immunitario, con le nostre cellule.

  14. Caro Simone, è vero che i filtri vanno puliti. La cosa migliore sarebbe certamente non bruciare affatto, piuttosto che filtrare l’aria.

    I filtri però permettono di ridurre l’inquinamento disperso in aria, in genere.

    In alcune regioni si è proposto di inserire negli autobus dei veri e propri filtri di carta, che una volta sporchi possono essere sostituiti.
    ATR ha optato per una scelta diversa, ma comunque non è la stessa delle auto con FAP (I filtri anti particolato non sono tutti uguali). Purtroppo non so dirti se sia meglio o peggio, servirebbe uno studio indipendente.

    Sulla base di quali dati dici che i filtri montati da ATR trasformano i pm10 in pm1? Se me li fornisci magari riesco a capire meglio la situazione e proporre alternative (di certo non quella di ridurre l’uso del mezzo pubblico, che comunque sia è meno impattante di quello privato).

    Certamente sarebbe meglio avere dei veicoli elettrici…

  15. Concordo sul trasporto pubblico; ma ancora distinguo il buono dal cattivo.

    Peccato che tu non sia informato sul pericolo FAP.
    Cmq, anche wikipedia ne parla, leggi fra le righe, soprattuto le ultime.

    FAP

  16. Conosco il pericolo FAP, ma come ti dicevo per quanto ne so il filtro dei bus è diverso.

    Tralasciando questo, anche su wikipedia dice:

    Infatti, a tal proposito, alcuni studi dell’Agip hanno dimostrato una maggiore produzione di nanopolvere da parte di questo dispositivo durante le fasi di rigenerazione, anche se su livelli non superiori a quelli che si registrano sui veicoli non dotati di FAP.

    la parte successiva non aggiunge criticità.

    Ma non voglio difendere i FAP, sto solo dicendo che senza pare sia peggio, e che comunque i filtri dei bus sono diversi. Forse anche peggiori, ma non ho dati a sufficienza per fare una valutazione oggettiva.

  17. Ma che dici, diverso in che modo?
    Anche se non espellesse il particolato-aggregato con la post-bruciatura (che mi ricorda un jet), dovrebbero cmq stoccarlo da qualche parte!
    Dove? Come? Quando?
    Ma soprattuto leggete quì, magari serve a qualche cosa.
    FAP & Montanari

  18. E cmq lo studio è fatto da AGIP, che guarda caso produce petrolio, anzi, lo “RAFFINA” che è peggio!
    Ed è parte in causa, visto che le automobili con filtro FAP (marchio registrato) consumano meno, e quindi l’AGIP non è molto contenta.
    Andassimo tutti a metano, sarebbe meglio, a butano ancora di più, visto che le nostre aziende agricole ne producono in abbondanza, lasciandolo però evacuare in aria, peccato.

  19. Purtroppo non mi ricordo il tipo esatto. Richiederò il modello, così da essere più preciso.

    Quello che dici sullo studio non contraddice i risultati di AGIP. Sarebbe stato peggio il contrario, cioè se i filtri FAP consumassero di più e quindi la loro distribuzione fosse un beneficio per AGIP, anziché un danno.

    Stando così le cose, quello studio potrebbe semmai essere troppo severo nei confronti dei FAP, non il contrario.

    Il metano produce nanoparticelle, e proprio per questo il suo abuso viene condannato da chi invece promuove l’elettrico.

  20. Ecco cosa cercavi:
    FAP e FAP, nientaltro che FAP.

    ——-

    Progetto per installazione di Filtri Anti Particolato su autobus adibiti a servizi di trasporto pubblico locale

    Si porta a conoscenza del personale viaggiante che nella settimana del 22 luglio sarà avviata la installazione in retrofit di 67 Filtri Anti Particolato su altrettanti autobus di proprietà del Consorzio ATR, adibiti ai servizi TPL di bacino. Il progetto è condotto in attuazione della delibera regionale n. 554 del 19 aprile 2006, che prevede specifici contributi a vantaggio di installazioni che abbattano le emissioni di Particolato di almeno il 90%, e si concluderà indicativamente entro il 2007.
    Nella tabella è riportato il dettaglio dei 67 veicoli oggetto di retrofit, individuati fra gli urbani e suburbani tenendo conto della loro classificazione ambientale e della loro probabile vita residua, correlata ai piani di rinnovo del parco.

    pos. Marca / Modello euro quant. servizio
    1 Iveco / 491E.10 – 12.27 2 26 urbano
    2 Cacciamali / Europolis 200E.8 2 17 urbano
    3 Bredamenarini / 220 E LS 1 10 suburb.
    4 Iveco / 49.10.1 0 6 urbano
    5 Cam-MAN ( bassotti) / NL 222 F-S 2 8 suburb.

    Il post-trattamento dei gas di scarico con l’utilizzo dei filtri è una tecnologia consolidata e funzionante. Il problema è tipicamente rappresentato dalla necessità di rimuovere il Particolato trattenuto dal filtro, per evitare che si intasi troppo rapidamente. Questa “rigenerazione” del filtro avviene – nel nostro caso – a caldo, tramite la combustione del Particolato accumulato, e la combustione è attivata da speciali catalizzatori che
     In alcuni casi sono presenti sulle pareti del filtro (come sui CRT già installati sui Bredamenarini M240 e sui My Way da 745 a 765), e con riferimento alla tabella sopra, questo sistema sarà installato sugli 8 Busotti, riga 5
     In altri casi provengono da sostanze additive ai carburanti, e con riferimento alla tabella sopra, questo sistema sarà installato su tutti gli altri autobus, riga 1, 2, 3, 4..

    L’abbattimento delle sostanze inquinanti allo scarico è semplicemente riassunto nella seguente tabella, dove per ogni tipo di inquinante sui quali agirà la nuova apparecchiatura, sono riportati i risultati garantiti, ed i risultati che tecnicamente ci si può attendere, ancora migliori.
    In sostanza, fatto salvo per gli NOx, si può dire che per gli autobus Euro 0 (come i Pollicino) ci si avvicina ai liveli di emissione Euro 5, mentre per gli autobus Euro 1 ed Euro 2 (tutti gli altri in tabella sopra), si superano addirittura i livelli Euro 5. Il vantaggio è evidente, e vale quindi la pena sopportare i costi aggiuntivi per la installazione e la manutenzione di questi sistemi; la installazione in retrofit dei Filtri Anti Particolato sarà anche annotata sulla carta di circolazione di ciascun autobus.

    Abbattimento di inquinanti Particolato
    [ PM ] Ossido di carbonio
    [ CO ] Idrocarburi incombusti [ HC ]
    Certo e garantito 90% 85 % da 60 a 90%
    Tecnicamente atteso 97% 90% da 60 a 90%

    Le installazioni verranno avviate a partire dall’estate per ridurre il numero di fermo vetture, per mantenere un adeguato livello di scorta, per impiegare la maggiore disponibilità dei mezzi legata ai fermi assicurativi.

    Come si è detto in precedenza, sugli autobus alle rigne 1, 2, 3 e 4 il funzionamento dei Filtri è regolato dalla presenza di additivi nei carburanti. Il rabbocco di attitivo sarà effettuato dal personale di officina Atr durante le operazioni di manutenzione programmata. Il livello degli additivi nei serbatoi di bordo sarà indicato da apposite spie sul cruscotto dei mezzi, ed in caso di accensione di queste spie, il personale dovrà darne immediata comunicazione, attraverso radio e rapportino, in modo da consentire l’immediato ripristino del livello di additivo prescritto per il funzionamento dei filtri. L’individuazione e il funzionamento degli indicatori luminosi sarà oggetto di comunicato e formazione specifica.

  21. Grazie. Mi informerò meglio.

    La tua proposta è quindi di togliere i filtri antiparticolato dai BUS?

  22. Penso di si, i danni dei PM 10 sono molto inferiori ai danni dei PM 1 o PM 0.5 o PM 0.1

    La reale alternativa sarebbero i bus elettrici (minibus) che già ci sono ed i bus a biodiesel oppure a metano.
    Come sempre, ciò che è economicamente vantaggioso non sempre è la scelta migliore, anzi , quasi mai.

    Chiediti quanti e quali finanziamenti arrivino alle casse del consorzio con l’adozione di questi FAP e riferiscici le tue ricerche.
    Ciao.

  23. Caro Simone, ti invito a verificare un paio di cose:

    – la combustione del metano produce particelle ultrasottili, quindi non è migliore del diesel se si considera la dimensione degli inquinanti in valore assoluto (lo stesso discorso che fai per i FAP dovresti farlo anche per il metano).

    – Il biodiesel ha gli stessi problemi di nanoparticelle del diesel normale. Anche qui mancano studi sugli effetti, ma il fatto di pensare che sia meno problematico per la salute perché deriva dalle piante è sbagliat0o e fuorviante.

    Se hai dei dati dei finanziamenti pubblicali, e siccome pare tu abbia già in mano conclusioni vorrei che tu scrivessi anche quelle. Così siamo più chiari e ci capiamo meglio.

    Per il resto ti ringrazio per la discussione, è raro trovare qualcuno che cerca di entrare nel merito delle cose.

  24. Ti informo che le nanoparticelle (quelle sotto il PM10) difficilmente sono prodotte dalla combustione dei motori a SCOPPIO, viste le basse temperature.
    Tranne che per l’eccezione dei motori con filtro FAP, dove in una sezione speciale della marmitta si possono raggiungere anche gli 800 gradi (grazie a degli additivi, formati da quali sostanze??????), abbastanza per produrre qualche nanoparticiella.

    Se di combustione si deve morire, allora meglio allungare l’agonia e bruciare gas meno impattanti, quali il metano.

    E visto che la CO2 non è cosa di poco conto (o sbaglio?) almeno ri-produciamo la stessa che in questa epoca è stata sottratta dalle piante durante la loro crescita, con il biodiesel.

    Quindi sbagliato e fuorviante sono paroloni, usati in un contesto improprio.

    Purtroppo non sono così dentro la cosa pubblica, anche se i MIEI soldi finiscono anche li, quindi ne avrei tutto il diritto, almeno all’ informazione.

    A questo punto ti passo la palla, informati tu che di mestiere fai il politico, sei un consigliere dell’attuale governo comunale, certe cose dovrebbero stuzzicare il tuo appetito di “input”.

    Concordo cmq che é meglio un autobus pieno ma senza FAP che non 20 macchine per la strada, ovviamente senza FAP.

    Ma sai chi c’é dietro il progetto dei FAP (marchio depositato) per l’europa? Ha a che fare con la famiglia più inquinante del paese, un business da milioni di euri…….

  25. Vero, ma se un diesel normale produce per assurdo:
    1 PM 10
    1 PM 2,5
    1 PM 1

    con il FAP andrà a produrre, sempre per assurdo:
    0 PM 10
    2500000 PM 2,5
    1000000 PM 1

    Capisci che (assodato che Einstein avesse ragione con il “principio di conservazione della materia”) avere tutte le polveri trasformate in nanopolveri non è cosa molto buona e giusta.

    Cmq la vita dei vari Euro5/6/7/… sarà veramente difficile, visto che si cominciano a produrre rilevatori al laser capaci di rilevare appunto le nanopolveri sino all’ordine dei PM0,5.
    Vita dura anche per i “termovalorizzatori”, le cui nanoploveri sono principalmente di origine “metallica pesante”……
    Speriamo di dotarcene di uno il prima possibile, come comune intendo, per verificare realmente la situazione, senza i fuorvianti dati di …….. sapete bene chi! :-)

    P.S. Dovevo aggiungere uno smile, così non ti sentivi colpito dal “politico di professione”. :-)

  26. Per l’aperitivo potrebbe anche andare, ma visto l’attuale paternità, la futura (a dicembre) paternità reiterata ed il fatto che lavoro a Cesena, riesco difficilmente a trovare tempo per un’ aperitivo, cosa che non faccio da ormai molti anni, sigh.

    Proponi, vediamo se ci riusciamo.

    P.S. Io cmq proporrei già da subito di far investire alla collettività su un impianto solare/eolico di proprietà del comune (e non di qualche società finto-pubblica), capace di fornire energia a sufficienza per un buon parco autobus elettrici; progetto che qualche ingeniere coscienzioso potrebbe anche provare a studiare.

  27. Anche il metano produce sostanze pericolose, visto che il comburente è l’aria e non l’ossigeno puro.
    Quindi oltre a CO2 ed H2O (acqua) si possono produrre anche molecole Azotate, che finiscono per fissarsi in NH3, cioè ammoniaca, altamente pericolosa e tossica, sia per l’uomo che per l’ambiente.
    Ovviamente ci saranno anche altre sostanze in gioco, molte delle quali componenti dell’aria stessa trasformate e rimescolate con altre, ma sicuramente è meglio il metano come combustibile del carbone, o dei residui della raffinazione del petrolio, o di qualsiasi altra cosa che sia meno, molto meno pura, del metano (sempre che lo stesso non sia inquinato con altri gas).

  28. Consideravo palese non sprecare l’energia in più dell’impianto, quindi ovviamente grid-connected. :-)

  29. se mi informi sul pulmino ellettrico del WWF te ne sarei grato! E’ possibile noleggiarlo? Se si per quanto ed a che prezzo? Magari vado e torno dal lavoro senza sprecare inutilmente benzina.

  30. Su wikipedia la combustione del motore a scoppio viene data a 2400 °C, quindi ad una temperatura ben più alta di quella del filtro (seguendo il tuo stesso link).

    Sul fatto che il metano sia meno impattante ti invito ad approfondire, ci sono esperti che dicono il contrario.

    Non so chi sia dietro il progetto dei FAP.

    Ho parlato di queste tue perplessità anche con un amico, Andrea, che mi ha confermato che la scelta dei filtri può essere peggiore del problema che intende risolvere.

    Allora propongo una cosa, dimmi se ti sta bene: perché non facciamo un incontro-aperitivo per parlare di questa cosa, e delle soluzioni da proporre? Invitiamo il mio amico ingegnere, e ne parliamo con calma.

    Vorrei però che tu sapessi che io di mestiere non faccio il politico.
    La politica per me è una passione ed un impegno, non una fonte di guadagno.

    Di lavoro faccio l’informatico.

  31. Per l’aperitivo o una serata a tema io sono a disposizione.

    Sull’impianto destinato ai bus elettrici ho invece qualche dubbio: meglio attaccarlo alla rete e fare in modo che funzioni sempre (anche quando i bus elettrici non sono attaccati). Il bilancio tra consumi dei bus ed energia prodotta potrebbe pareggiare, con minori spese.

    WWF, Comune ed ATR hanno predisposto dei pannelli per il loro pulmino elettrico (a disposizione di tutti, compreso il gruppo di acquisto solidale che lo usa per le consegne).

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