Manifestazione di Vicenza

Chi vuole partecipare alla manifestazione di Vicenza e fare il viaggio con il pullman gratuito organizzato da Verdi, Arci, Emergency, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani può contattare Davide Fabbri (davide.fa@virgilio.it) per prenotarsi (i posti sono 55).

Il pullman parte da Cesena alle 8 del mattino di sabato 17 febbraio da zona Ippodromo, passa da Forlì verso le 8.30 allo Stadio Morgagni – velodromo in Viale Roma.

Manifestazione di Vicenza

9 commenti su “Manifestazione di Vicenza

  1. posto, tratto da corriere.it – dalla rubrica di Beppe Severgnini.

    “Beppe Severgnini,

    Avevamo appena finito d’intrattenere il mondo con le beghe domestiche del Cavaliere, e l’abbiamo sorpreso con la violenza del calcio. Non avevamo smesso di litigare sul calcio violento, e abbiamo scoperto che le ideologie, a differenza degli autoveicoli, non prevedono rottamazione. Riecco dunque le Brigate Rosse, che da lontano devono sembrare una versione tragica di “Scherzi a parte”.

    Seminano infatti spavento, prima; poi rabbia, delusione e confusione. Scrive Carlo Ruggeri (Cruggeri@cox.net) dall’America: “Vorrei una risposta chiara e sincera a questa domanda: qual è la differenza fra i brigatisti rossi che vogliono instaurare un sistema comunista, e i partiti di Diliberto e Bertinotti? Qui negli Usa c’è un detto che lei conoscerà: ‘se sembra un’oca, cammina come un’oca e starnazza come un’oca, deve essere un’oca’”.

    Rispondo: la differenza c’è, la sua oca è un’anatra (e non starnazza: esprime un’opinione). Rifondazione e Comunisti Italiani vogliono affermarsi con metodi democratici. I due partiti non intendono introdurre un regime comunista (certo, vien da chiedersi perché insistano a chiamarsi “comunisti”: ma la domanda è troppo banale, in un Paese sofisticato come il nostro). La percentuale di onesti conservatori, tra i simpatizzanti di Prc e Pdci, non è inferiore a quella di altri partiti italiani (anzi). Detto ciò, molte proposte sembrano vetuste, e alcuni compagni di strada sono teste calde.

    Questo voleva dire Giuliano Amato, quando ieri in Parlamento ha messo in guardia contro “coloro che vorrebbero cogliere l’occasione di quella manifestazione per saldare spezzoni di ostilità verso la polizia”. E’ pericoloso “evocare lo spettro di possibili incidenti” a Vicenza, sostiene Severino Galante, capogruppo Pdci in Commissione Difesa alla Camera. Dico: scherziamo? Sarebbe pericoloso – anzi, incosciente – non farlo. E’ già accaduto al G8 di Genova, quando gli spaccatutto hanno usato i manifestanti pacifici come schermo. E non c’erano stati 19 arresti per terrorismo, pochi giorni prima.

    Militanti rivoluzionari, i nuovo brigatisti? Francamente, scrive Luca Manfredi (l.manfredi@ucl.ac.uk), sembrano piuttosto “mediocri illusi, posseduti da un inspiegabile odio verso ciò che la società civile custodisce come il tesoro più prezioso”: la convivenza pacifica, e la tolleranza per le idee (e gli errori) altrui. Però – illusi, pericolosi o pericolosi illusi – i neoterroristi vivono tra noi, e non solo soli, come dimostrano le scritte sui muri d’Italia. Il corteo di Vicenza – organizzato per protestare contro l’allargamento della base NATO – ora rischia di trasformarsi in una convention dei simpatizzanti, una kermesse dei disobbedienti, un meeting degli arrabbiati, una fiera degli equivoci.

    In Italia, però, le manifestazioni di protesta sono libere. Il primo ministro può stoppare i sottosegretari (sembra il minimo!), il ministro dell’interno può mettere in guardia, i commentatori possono commentare: ma solo chi ha indetto il corteo di Vicenza può annullarlo. Per prudenza, per calmare gli animi, per non mettere in tentazione certi amici, per non dare un’occasione ai probabili nemici. Ma non accadrà. Sabato alle ore 15 saranno tutti lì: i benintenzionati e i malintenzionati, i globali e i locali, gli ingenui e i perfidi, gli adulti che si sentono giovani e i giovani che si sentono adulti.
    Sarà un sabato italiano, come tanti altri intorno al 1977. Però siamo nel 2007. Se a vent’anni m’avessero detto che, a cinquanta, avrei rivissuto lo stesso pomeriggio, mi sarei messo a ridere. “

  2. Sono capitato per caso su questa pagina, ovviamente grazie al potere di google ci son capitato non perche’ io da vicentino e contrarissimo alla base e contrario a queste politiche belligeranti, ma perche’ cercavo info su wordpress. :-)
    Complimenti per tutto e speriamo domani vada tutto bene.
    ciao
    mat

  3. Questi personaggi che ipotizzavano scontri e disastri dovrebbero chiedere scusa alle migliaia di persone che hanno partecipato alla manifestazione, dimostrando una civiltà ed un rispetto del dibattito democratico che molti rappresentanti politici, anche ad altissimo livello, hanno dimostrato di non avere.

    Complimenti agli organizzatori ed a tutti coloro che hanno partecipato!

  4. La Nato non ha più ragione di esistere.
    Non è igienico un sistema militare con una testa e 25 capacchioni.

  5. Il consenso, polacco, al dispiegamento sul proprio territorio del cosiddetto “scudo spaziale” americano, non giova allo spirito europeo di guardare a Est con soddisfazione, battendo una mano sulla saccoccia.

I commenti sono chiusi.

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