Per il Centro Storico e la città

Mercato in Piazza Saffi a ForlìIl dibattito sulla riduzione o meno della tariffa della sosta è ulteriore occasione per rilanciare una serie di proposte che – partendo proprio dalla gestione della mobilità cittadina – possono contribuire concretamente e con tempi di realizzazione molto brevi, a proseguire nelle azioni a favore del Centro Storico oltre che della città nel suo complesso.

Oggi si deve fare un passo in avanti, sfruttando i primi dati a nostra disposizione, non tornare indietro sugli obiettivi.

Le maggiori risorse derivanti dalla sosta devono essere destinate al miglioramento della qualità urbana del Centro Storico e reinvestite direttamente a tale scopo nel bilancio comunale.

Si attiva così un circolo virtuoso che va a finanziare maggiori interventi di arredo urbano – riqualificazione degli spazi stradali a tutto vantaggio di un loro uso a più funzioni (pedonale, ciclabile..) – nonché a sostegno di iniziative per la promozione/organizzazione di eventi nelle piazze del centro.

Contestualmente, l’Amministrazione Comunale può elaborare una proposta di sviluppo dei pubblici esercizi – che già ora arricchiscono gli spazi del centro con i loro dehors – con un progetto qualificato che garantisca agli aderenti la gratuità dell’occupazione del suolo pubblico.

La gratuità del trasporto pubblico il sabato, inoltre, è la migliore risposta all’esigenza di garantire libera accessibilità al centro, riducendo contemporaneamente il bisogno di spostamenti prevalentemente individuali, che può essere una formidabile occasione di contatto con i cittadini che non sono soliti utilizzare il mezzo pubblico.

Una occasione per aumentarne il bacino di utenza e pubblicizzare le svariate possibilità offerte dal servizio: abbonamenti scontati per i lavoratori, tariffa integrata che consente l’utilizzo di tutte le linee di bus sia urbane che extraurbane nella zona di Forlì e provincia, ecc…

Solo in questo modo la “gratuità” non sarebbe fine a sé stessa o a vantaggio di chi, individualmente, non paga la sosta bensì diventerebbe un volano per investimenti a beneficio dell’intera collettività oltre che dell’ambiente, della sua salubrità e, quindi, della salute di tutti.

Alessandro Ronchi, capogruppo Verdi per La Pace Consiglio Comunale di Forlì
Sandra Morelli, Assessore Mobilità Sostenibile ed Arredo Urbano Comune Forlì

Per il Centro Storico e la città

4 commenti su “Per il Centro Storico e la città

  1. Ritengo giusta la proposta di pedonalizzare ampie aree del centro (risparmiateci però obbrobri come la ztl), riarredandole e riadattandole ad uso pedonale. Non ritengo che la gratuità dei trasporti pubblici (sui quali mi sentirei in diritto di lanciare strali, ma questo non è il blog dell’ATR ;-)) il sabato sia un investimento nella qualità del centro -e men che meno nel suo arredo-, ma solo il frutto della politica dei verdi, avversa al trasporto privato in maniera forse troppo ideologica per avere una visione olistica delle necessità dei cittadini.

  2. Pedonalizzare ampie aree oggi a Forlì è impossibile, perché sarebbero necessarie decine di deroghe, come avviene oggi nelle zone pedonalizzate. La ZTL è una area pedonale con deroghe. La differenza sta nell’arredo urbano.
    Ancora meglio di queste due proposte sarebbe investire sull’arredo facendo una vera zona trenta, non come quelle che abbiamo a Forlì.
    Non so cosa intende con “visione olistica delle necessità dei cittadini”. Solo a Forlì i Verdi sono gli unici a voler diminuire il traffico nel centro storico. In tutte le altre città del Mondo è una cosa assolutamente normale, per ridurre l’inquinamento dei veicoli privati (noi abbiamo il numero di mezzi pro capite più alto d’Italia) e permettere un miglioramento dell’arredo.
    Senza limitazioni al traffico privato gli investimenti sull’arredo urbano sono inutili, come ha dimostrato l’esempio di via Giorgio Regnoli. Fosse stata pedonalizzata, con i soldi investiti allora, oggi sarebbe molto diversa e sicuramente migliore.

  3. “La ZTL è una area pedonale con deroghe.”
    Appunto, con troppe deroghe per essere una zona pedonale (magari fosse come corso Garibaldi o via delle Torri), con troppe limitazioni per essere una normale via transitabile.

    “Ancora meglio di queste due proposte sarebbe investire sull’arredo facendo una vera zona trenta, non come quelle che abbiamo a Forlì.

    Concordo.

    “Non so cosa intende con “visione olistica delle necessità dei cittadini”.”
    Visione di insieme delle necessità dei cittadini: di respirare aria decente, di parcheggiare senza essere svenati, di avere zone pedonali “serie”.
    Non il pastiche che è, guarda a caso, la ztl.

    “Senza limitazioni al traffico privato gli investimenti sull’arredo urbano sono inutili, come ha dimostrato l’esempio di via Giorgio Regnoli. Fosse stata pedonalizzata, con i soldi investiti allora, oggi sarebbe molto diversa e sicuramente migliore.”
    Appunto pedonalizzandola, non trasformandola in una ztl (tutti ci girano in auto tranne chi viene da fuori e magari vuole proprio andare lì).

  4. Parcheggiare senza essere svenati a Forlì è possibile. Ci sono diversi parcheggi a lunga sosta, dal costo di 1,5€ per un giorno intero.
    Tutti i cittadini erano abituati a parcheggiare in piazza XX settembre ed in piazza del Carmine, che sistematicamente erano piene, con il conseguente aumento del traffico parassitario.

    Chi deve fare una breve commessa o un acquisto veloce deve trovare posto rapidamente, mentre i dipendenti e chi ha bisogno di più tempo può fare 5 minuti a piedi. Questo tra l’altro aumenta le persone per la strada, incentiva gli acquisti non preventivati (perché chi passa a piedi per le vetrine compra, chi lo fa in auto no), aumenta la percezione di sicurezza (più gente c’è, meglio è).

    La ZTL non è un pasticcio, ed anche se concordo sulla pedonalizzazione bisogna prendere atto che nelle vie oggi in limitazione ci sono più residenti, con la necessità di tornare a casa (al contrario di Via delle Torri).

    Sarebbe certamente più efficace se ci fossero maggiori controlli, cosa che si può fare con strumentazioni automatiche. Basta guardare Bologna, le ZTL hanno meno auto di Forlì.

    Poi bisogna spostare un po’ di autobus che fanno l’extraurbano e che finiscono inutilmente in Piazza Saffi.

    Oggi dobbiamo solo decidere se la direzione è quella giusta, o si deve tornare indietro.
    Se la direzione è giusta, esistono centinaia di cose che possono migliorare la proposta. Su queste mi sentirei di confrontarmi.

    Viceversa quasi tutti propongono di tornare indietro, con le auto in pila sotto San Mercuriale. Io spero non si arrivi a questo, ma sono sicuro che non aumenterebbe la vitalità del nostro centro.

    Come frequentatore abituale del nostro centro storico posso assicurarti che la situazione è migliorata, dal punto di vista della frequentazione pedonale. Se fai un sondaggio in molti avevano smesso di venire in Piazza per paura (non sto a dire nulla sulla giustificazione di questa paura, bisognerebbe aprire un altro capitolo).

    Oggi chi cammina vede una città diversa, più viva e questo a medio termine non può che aumentarne la vivibilità (se si mantiene il progetto almeno fino a Natale).

    A questo proposito ti invito ad una riflessione. Per le feste il problema diventa trovare parcheggio, non pagare un euro in più. Proprio per questo periodo si propone la sosta gratuita, che favorisce la sosta illimitata e quindi la diminuzione della disponibilità di posti auto.

    Non è un contro-senso, anche nell’ottica del commercio?
    Oppure si pensa che la gente acquisti continuamente 24 ore al giorno, senza sosta?

I commenti sono chiusi.

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