Perché la proposta di legge elettorale è un furto

Le legge elettorale è forse la questione più importante di tutte. Una cattiva legge porta a cattivi rappresentanti che faranno scelte sbagliate su tutti i nostri problemi. Un po’ come l’informazione, è alla base della democrazia reale di un paese.

Il sistema che è stato proposto in questi giorni è un tentativo non velato di far diventare l’Italia un sistema bipartitico, alla americana. Il riferimento del PD al partito democratico USA acquista sempre più significati. Vi spiego perché.

Se ho 100 posti e faccio un proporzionale con sbarramento al 5%, chi ha il 5% ha 5 posti, chi ha il 10% ha 10 posti e gli scarti di chi rimane fuori dallo sbarramento vengono ridistribuiti sempre in proporzione, oppure a partire da chi ha “più resto”.

Questo sistema è il proporzionale.

I Comuni hanno, in aggiunta, l’indicazione del Sindaco (e quindi la sua elezione diretta), delle liste (in maniera proporzionale), le preferenze all’interno delle liste, il premio di maggioranza e nei comuni più grandi il ballottaggio.

Questo sistema a mio parere è perfetto: tutti i partiti hanno tanti rappresentanti quanti sono i voti che prendono, il Sindaco ha una maggioranza stabile grazie al premio di maggioranza, i cittadini sono rappresentanti dalle liste che hanno votato con la stessa percentuale dei voti che queste hanno ottenuto (quindi più voti più conti, come è normale che sia).

Non ci sono collegi.

Tutte le altre complicazioni della legge servono per premiare qualcuno a scapito della scelta degli elettori. Una legge elettorale complicata serve a non far comprendere cosa si vota, ed a spostare in maniera forzata voti allontanandoli dalla scelta dei cittadini.

Torniamo all’esempio dei 100 posti da assegnare. Se si inseriscono 20 collegi, si alza lo sbarramento in maniera implicita, rubando voti da una lista per darli a chi ha la lista con più voti. Funziona a calamita, e le calamite oggi sono il PD da un lato e FI dall’altro.
Se un collegio elegge 5 persone, ognuno in media deve avere il 100%/(5+1) dei voti in media.
Ciò significa che per eleggere un candidato dovrò avere il 17% dei voti, più o meno. Non si tratta, quindi di uno sbarramento leggero, ma di un sistema scientifico per rubare voti.
Meno collegi si fanno più basso è lo sbarramento, quindi l’aumento dei collegi è matematicamente a favore dei partiti più grossi.

Voglio ricordare che l’affluenza alle urne, e quindi la qualità della democrazia, nei sistemi bipartitici è tra i più bassi in assoluto: si sceglie sempre il meno peggio tra due grandi poli che in pratica hanno differenze minime, perché si rubano tra loro voti al centro.

Oggi, quindi, se fossimo furbi andremmo in piazza a protestare per il tentativo di rubarci i voti.

Perché la proposta di legge elettorale è un furto

31 commenti su “Perché la proposta di legge elettorale è un furto

  1. Io sono favorevole ad un parlamento con pochi partiti…non ad un ritorno indietro dove però le alleanze di governo si facevano dopo le votazioni,come prevede la proposta di legge “Bianco”.

  2. concordo con gran parte dell’analisi che hai espresso nel tuo articolo. Ho qualche dubbio che il sistema comunale sia perfetto. E Forlì ne è un esempio. Credo Tu sia uscito dalla maggioranza perchè il sindaco non ha rispettato il programma. Pur con questa violazione di patti il sindaco continua tranquillo nel suo operato. E’ un sistema perfetto?
    Ciao.

  3. la tua prima proposta è la più semplice possibile, ok per indicare il nome del premier (come per il sindaco ma con possibilita di indicare piu nomi e non l’unico come adesso) e per semplificare ancora io le percentuali decimali le annullerei, se dal 100 eleggiamo solo 90 quelli devono bastare cosi nessuno puo taroccare in nessun modo con le percantuali infinitesimali dei premi che comunque ci sarebbero ed il giorno dopo chi ha perso si zittirebbe e non avrebbe modo di pilotare o inventare nulla. Stefano

  4. Per Giuliano:
    Il Sindaco è forte nonostante i Verdi siano usciti perché ha ricevuto tantissimi voti. I Verdi, al contrario, hanno un solo consigliere su 41, dal momento che hanno ricevuto 2,8% dei voti. Con una legge come quella proposta in questi giorni i Verdi non avrebbero nemmeno un consigliere, ed il Sindaco avrebbe ancora un margine molto ampio da spendere come consenso….

    Il fatto che entrambi non condividiamo il suo operato non deve cambiare la considerazione per il sistema elettorale. Nel 2009 sono sicuro che le cose cambieranno proprio a causa del suo operato, come è giusto che sia.

  5. In Italia le politiche servono per eleggere due camere, la Camera dei Deputati e il Senato.

    Sembra una banalità, ma non lo è – visto che molti continuano a scrivere un termine che io personalmente aborro “premier”.
    La Costituzione prevede che sia il Presidente della Repubblica, su indicazione delle rappresentanze del Parlamento, ad indicare il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO (cazzo!).

    Quindi, anche le vecchie leggi elettorali (sia quella maggioritaria, sia il porcellum) prevedevano l'”indicazione” e non l’elezione del Presidente del Consiglio, fermo restando che l’elezione riguarda esclusivamente i rami del Parlamento.

    Non si può ragionare di nuova legge elettorale senza fermarci a queste considerazioni. Le amministrative sono una cosa diversa e permettono l’indicazione del sindaco, senza una riforma della Costituzione è improponibile su scala nazionale.

    Detto questo, aldilà delle convenienze contingenti,
    non capisco perchè alla Camera si voti in un modo e al Senato in un altro, con premi regionali che davvero sono frutto di menti stanche.
    E’ interesse comune ridurre il numero dei partiti, peraltro in questo momento non sono pochi i partiti che praticamente sono di tipo personale. Il più eclatante è quello legato a Berlusconi, ma anche Di Pietro, Mastella, Dini, Follini, ecc. E non è più tollerabile che un senatore, magari nato e vissuto in argentina, determini le condizioni al Paese intero.

    Quindi…, la mia opinione è che debbano esserci alcuni punti fermi:
    1) la possibilità per l’elettore di indicare la preferenza.
    2) proporzionale puro, con sbarramento al 3% come minimo.
    3) collegi di proporzione regionale.

    Che sistema è questo? Francese, tedesco, portoghese, sardo? Non lo so e non mi interessa, ma è l’unico che permette alle forze politiche di mantenere una propria identità (penso ai verdi, costretti altrimenti ad alleanze impùre) e ai partiti marginali di scomparire, come devono.

  6. che fine ha fatto il posto dove si parlava di lungimiranza?

  7. anche a me piace molto il sistema elettorale delle Comunali. ma qui infatti, es. per Roma, le liste contengono 60 candidati perchè in teoria un partito può prendere il 100& dei voti e quindi i candidati corrispondono al numero totale dell’assemblea. però siccome in parlamento si parla di centinaia di deputati e senatori, se non si fanno delle liste locali, come si fa a fare liste da 600 persone? ti immagini la scheda? un libro…!
    quindi da un punto di vista astratto concordo pienamente. ma da un pdv concreto credo che le liste, regionali o cmq locali, siano un’esigenza. detto questo lascerei il proporzionale puro, con il premio di maggioranza se serve a livello di coalizione.
    e concordo pienamente anche sull’equazione: + partiti + votanti. sono convinta anche io che molta gente ad es. negli USA non vada a votar perchè non trova un partito che rispecchi le proprie idee

  8. Certo, i collegi sono utili quando i parlamentari sono 600. Però si sta parlando di ridurne il numero, e già questo migliora le cose.

    Si potrebbero fare circoscrizioni di 2 o 3 regioni, a seconda del numero di cittadini. Tanto il nome va scritto, quindi la scheda rimarrebbe semplice.

  9. sicuramente una regione come la valle d’aosta o l’abruzzo, non avrebbe senso che avesse una lista da sola. però i nomi dei parlamentari candidati vanno, per legge, indicati tutti nella scheda. anche perchè, diciamocelo, molta gente, amici stretti e parenti compresi, dentro al seggio poi un po’ si smarriscono e vanno a cercare il nome del proprio candidato nella lista! sai che panico prenderebbe loro? come a Roma ci sono liste da 60 candidati, si potrebbero fare collegi ad es. 10 collegi per i Deputati e 5 per il Senato. ma è proprio un’esigenza logistica…

  10. A Forlì il voto di preferenza si esprime scrivendo il cognome. Sai per caso dov’è scritto che è necessario indicare i nomi? Le leggi si possono cambiare :)

    Il fatto che molta gente non riesca a scrivere il cognome del candidato che vuole votare depone a favore dell’assenza del nome nella scheda, probabilmente è giusto che questi votino solo la lista…

  11. Proposta del Movimento Ultima Speranza:
    Allo scopo di far rappresentare il maggior numero di persone e impedire la possibilità di trasformismi politici, dovranno essere ammessi tutti i partiti che avranno ottenuto almeno la percentuale dell’un per cento. Ogni partito potrà contare un numero di suoi aderenti, corrispondente alla percentuale ottenuta nelle elezioni. Ad es. il partito che consegue il 15% dei voti manda in parlamento quindici suoi rappresentanti. Per dare il debito risalto ai convincimenti ed agli intenti politici di ogni rappresentante di partito, occorrerà ritenere eletti coloro che avranno ( nell’ambito di detto partito ) totalizzato il maggior numero di voti. Il numero delle persone eleggibili al Parlamento dovrà essere tassativamente 100. Detto numero dovrà costituire l’insieme dei parlamentari di una Camera sola. Viene così ad essere abolita totalmente la seconda Camera, ritenuta del tutto inutile e fonte inesauribile di spese e lungaggini burocratiche intollerabili. Bisogna anche togliere il voto di fiducia. Esso, viene utilizzato per non far cadere il governo, ma con la proposta del Movimento, votare contro una legge, non significa far cadere il governo.
    Dando il voto a queste persone, dichiariamo che il tale deputato del tale partito, mi rappresenta perché ha promesso….
    Ammettiamo che 51 deputati votino contro una determinata legge, Questi deputati, sono stati votati da noi: perchè hanno le nostre stesse idee, i nostri stessi ideali e hanno fatto delle determinate promesse, etc…
    Ammettiamo che 51 deputati votano contro una determinata legge:
    Significa solo che il 51% degli Italiani è contraria a questa legge e vuole che venga cambiata.

    Naturalmente, se un deputato vota contro un suo stesso ideale, non potrà più candidarsi alle future elezioni.

  12. ronchi io sono un cittadino elettore non diro’ mai per chi voto appassionato di politica.mi trovo d’accordissimo con lei la migliore legge elettorale e’ proporzionale e premio di maggioranza
    (niente sbarramenti anche per chi non e coalizzato con cdl e unione).purtroppo questa legge trova d’accordo solo i partiti a cui conviene cioe’ verdi,pdci,udeur,italia dei valori.pri,mpa,sdi.il problema dell’italia e che ognuno vorrebbe la legge che piu’ gli converrebbe.io penso che questi stessi partiti vorrebbero lo sbarramento per chi non e’ coalizzato tanto loro sono coalizzati.ecco la legge elettorale che ogni partito vuole.
    proporzionale con premio di maggioranza i partiti che ho citato prima
    pd=doppio turno di collegio al ballottaggio i primi 2(cosi loro vanno in tutti)
    fi=proporzionale turco)(sbarramento al 10%)
    an=premio di maggioranza e sbarramento al 5%
    udc = (proporzionale e sbarramento al 4% cosi e’ sicuro di raggiungerlo e preferenza)
    prc= come udc senza preferenza
    lega =seggi su base regionale e sbarramento al 5% sempre su base regionale
    svp = maggioritario indifferente ad uno o 2 turni
    un ultima cosa secondo me la legge elettorale non cambiera’ mai.se ci sara’ il referendum si votera’ il 15 giugno dopo vari turni amministrativi niente quorum.
    cosa ne pensa.

  13. A mio parere si potrebbe tranquillamente tornare alla legge elettorale di prima del Porcellum, per eleggere un Parlamento migliore di questo, e rimandare la revisione della legge elettorale ad un periodo di maggiore stabilità.

    Per quanto riguarda la legge elettorale che ognuno vuole, non è così semplice. Anche all’interno dei partiti che vogliono una determinata legge c’è chi avrebbe vantaggio che cambiasse in qualcosa di diverso per ragioni interne.

    Se si rimandasse l’efficacia della riforma ad un medio termine (ad esempio una legislatura di mezzo), il vantaggio a breve termine sarebbe meno importante…

  14. lei addirittura vede la questione in modo piu’ estremo di me dicendo che all’interno dei singoli partiti ci sono visioni diverse e su questo siamo d’accordo.in effetti ai deputati siciliani della cdl andrebbe bene il maggioritario all’inglese.comunque anche il mattarellum non era una legge democratica.pensiamo solo al fatto che nel 2001 al senato il prc con il 5% ebbe 3 seggi gli stessi della svp che aveva un decimo dei suoi voti.per quanto riguarda la possibilita’ di fare una legge e di utilizzarla non alla prossima elezione e alla successiva ci porrebbe nel ridicolo.penso che in nessun angolo del mondo si possa fare una cosa del genere.invece dato che lei e’ consigliere comunale a foerli’ e quindi penso siede nel consiglio nazionale dei verdi perche’ non presenta al suo partito per le politiche il sistema in uso alle elezioni provinciali.il migliore e quello per le comunali e regionali ma purtroppo la preferenza ce la possiamo togliere di testa perche’ non tornera’ piu’.in pratica il territorio verrebbe diviso in tanti collegi quanti sono i deputati da eleggere.alla coalizione vincente 340 deputati a meno che proporzionalmente non ne abbia presi di piu’ agli altri i 278 rimasti.all’interno della coalizioni si dividono i seggi in maniera proporzionale.quindi le faccio un’altro esempio.il suo partito i verdi prende 15 seggi.i primi 15 vanno in parlamento.cosi’ almeno c’e’ un pochino di rapporto.dico pochino perche’ al vera scelta e’ la preferenza,mentre con questo sistema si vota anche il partito dove c’e’ un candidato che puo’ anche non piacere.

  15. Non sono d’accordo, il sistema delle Provinciali permette di eleggere candidati in collegi sicuri, e quindi toglie agli elettori le preferenze.

    Per quanto riguarda il consiglio nazionale dei Verdi mi dispiace, ma non sono stato eletto (sono nell’esecutivo regionale).

  16. so anche io che con il provincellum i capi partiti verrebbero eletti in collegi sicuri ma le preferenze non torneranno piu’ purtroppo.quindi meglio il provincellum delle liste bloccate.che ne dice

  17. Sinceramente non vedo perché rinunciare già alle preferenze e puntare sul provincellum. C’è ancora spazio di discussione.

    Ho più paura sullo sbarramento alto, che darei ormai quasi per scontato, piuttosto che sulle preferenze. Qui qualcuno, anche all’interno dei partiti, potrebbe riuscire ad ottenere un passo indietro e tornare all’indicazione delle preferenze.

    Con collegi piccoli questo è totalmente inutile, ovviamente.

  18. le spiego subito perche’ su 945 parlamentari penso che 750 non tornerebbero con la preferenza apposta reputo il discorso chiuso.lo sbarramento c’e’ un modo per evitarlo minacciare di fare cadere tutte le giunte locali e quindipresentarsi insieme contro alle amministrative.pensi da una parte il pd dall’altra tutti gli altri.io credo che in tanti casi tutti gli altri otterebbero di piu’.

  19. I parlamentari non dovrebbero far cadere le giunte per i propri interessi!
    In questo modo si danneggia la gente!
    L’unica soluzione e quella di realizzare una Legge Elettorale imparziale che dia il giusto valore ad ogni partito e punisca i deputati che votino diversamente da quanto promesso!

  20. appunto credo che alla fine rimarra tutto come e’ adesso.credo che a tutti conviene come e’ adesso.lo sbarramento non conviene anche a tanti parlamentati di piccoli partiti.mettiamo che il pd non candidi un deputato calabrese,uno lucano,un romano,,un sardo ecc.allora loro si fanno la loro lista e sperano di essere il primo gruppo sotto il 2%.alla fine dei problemi della gente se ne sbattono gli interessa solo il potere.

  21. non mi sono spiegato bene intendevo da una parte il pd dall’altra prc,pdci,sd,sdi,verdi,udeur,idv.
    non allearsi con lega e forza italia

  22. Mettere lo sbarramento significa dare la possibilità ai partiti più grandi, di fare i loro comodi.
    Il cittadino, sarà costretto a votare per persone scelte dai partiti!
    Più passa il tempo, più mi sembra di intravedere una monarchia!
    Se qualcuno cerca di impedire delle ingiustizie, delle opere inutili o propone delle soluzioni alternative, viene semplicemente buttato fuori!!!

  23. sono d’accordo con voi.io sono per il proporzionale purolo sbarramento e’ da dittatura.veltroni e berlusconi vogliono fare come putin e mussharaf

  24. Questa discussione iniziò con la presentazione del Porcellum. Non mi pare che ci sia altro da aggiungere, quella legge fa schifo, ma il referendum intende peggiorarla di nuovo…

  25. a questo punto la migliore cosa sarebbe sbarramento al 4% e preferenza da usare in tutte le regioni,parlamento ed europee.la legge comunale va bene.

    1. No, lo sbarramento per collegio sarebbe un furto, perché ha più diritto di essere in Parlamento un partito che raccoglie voti in tutt’Italia piuttosto che uno che è fortemente localizzato. Anche per ragioni molto pratiche: è difficile fare voti di scambio in un intero Paese.

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