Su internet si sente una certa puzza, da qualche tempo. E’ l’odore di chi si è svegliato da poco ed ha curiosato su internet, chiaramente senza capire come funziona, e subito è stato preso dal panico censorio.
L’ultimo di questa lunga lista è Frattini, che auspica l’inseguimento di un modello di censura che consenta di limitare i contenuti pericolosi del web.
Qualcuno spieghi a queste persone che:
1) Se cerchi di eliminare un contenuto dal web, tagliando una fonte si moltiplicheranno le copie e la sua diffusione, come quando si taglia un fungo e si lasciano cadere le spore in una terra fertile.
2) Puntare il dito contro un esempio negativo (che sia pedofilia, terrorismo o altro) per giustificare un sistema di censura o controllo è un esempio vecchio e peggiore di quello che si cerca di combattere: i contenuti vietati saranno comunque disponibile con altri canali, mentre censura e controllo rimarranno anche per chi non viola nessuna legge. Cerchiamo magari di chiudere il cerchio verso chi viola la legge, le regole ci sono già, basta farle rispettare.
3) Forse è proprio per introdurre censura e controllo che si utilizzano capri espiatori, come fu per il Patrioct Act americano, che se da un lato è completamente inutile contro i terroristi (che non si scrivono email in chiaro) è utilissimo per controllare la società
4) Con tutti questi esempi di controlli politici mirati a smontare attraverso violazione di privacy il proprio avversario, non mi pare proprio il caso di insistere su questo fronte.
Un commento su “Seguire l’esempio cinese? No grazie!”
I commenti sono chiusi.
Non ho parole … magari sarà proprio Frattini che decide cosa e come censurare.
Ormai con sta storia del terrorismo stiamo diventando come i sassaioli dai cavalcavia … a forza di parlarne si moltiplicano anche i disponibili kamikaze.
Forse ho esagerato ma proprio la censura non mi va giù, in nessuna forma e maniera auspicata!!!!
Saluti radiosi