Strage di Erba – razzismi, pregiudizi, processi sommari e querele

Se la strage di Erba può insegnarci qualcosa, certamente è che i pregiudizi sono pericolosi. Il giorno dopo l’accaduto un sacco di persone si erano scagliate, per impatto, contro il tunisino marito e padre delle vittime, reo di essersi salvato dalla strage. Ogni giorno abbiamo l’occasione per essere cauti su questioni importanti, ma è più facile proporre soluzioni affrettate che tolgano ogni pensiero, che esternalizzino responsabilità che potrebbero apparirci troppo vicine. Le vittime più indicate per questo tipo di pregiudizi sono gli extracomunitari, peggio se provenienti dal sud o dal nostro vicino est. Invece di ragionare, magari partendo dai dati sulle percentuali di omicidi, abbiamo l’impressione che i maggiori responsabili siano gli immigrati, invece di pensare ai nostri vicini, probabilmente cristiani cattolici e di colorito pallido.
Certamente è più facile affermare, in tutta fretta, che un tunisino pregiudicato sia il colpevole di un pluriomicidio familiare, piuttosto che aspettare che le indagini ed il processo terminino il loro corso.
La sfiducia negli investigatori, nelle autorità preposte a dare un giudizio assennato, è tale per cui si ascolta con più attenzione quanto discusso nello studio di Vespa, da Cucuzza o nelle centinaia di cloni di “Uomini e donne”, “La vita in diretta”, e così via.
Purtroppo a parlare sempre in diretta spesso si incorre nel problema di filtrare con quel poco di materia grigia di cui siamo dotati le nostre parole.
D’altra parte siamo in una società veloce: veloce è la comunicazione, veloce è la perdita di memoria, veloce è il consumo delle cose, e veloci devono diventare anche i giudizi.

Così capita che in trasmissioni televisive l’assessore regionale della Lombardia Pier Gianni Prosperini di Alleanza Nazionale cada in affermazioni che probabilmente lui stesso, con il senno di poi, giudicherebbe ridicole.

Queste alcune delle frasi pronunciate in una trasmissione televisiva su tele lombardia, alla presenza attonita del consigliere regionale dei Verdi Marcello Saponaro: “Quelli sono bestie, i fondamentalisti islamici” e poi: “non abbiamo a che fare con persone normali”. E ancora: “Questi sono fatti così”. Quindi per chiarire meglio: “Questi sono islamici integralisti. È normale per loro”. La normalità, secondo Prosperini, è che “Vengono qua e uccidono i propri figli” (…) “Non appartengono al genere umano” e ancora “La modalità è tipicamente islamica fondamentalista integralista”, riferendosi al marito e padre delle vittime, Azouz Marzouk, ha detto “Se non è lui è uno come lui” (…) “Vedrà che chi è stato è della stessa matrice di nascita”. Infine ha sentenziato: “Per sgozzare un bambino deve essere un animale e, quindi, non può essere uno di noi”.

Gli errori si pagano, e Prosperini stesso dovrebbe dimettersi. Ma l’errore non è stato solamente quello di sbagliare, probabilmente accecato da pregiudizi razzisti, gli autori del reato, ma quello di fomentare ancora una volta l’idea che chi ha una religione diversa non sia una persona, ma un animale capace di atrocità di questo tipo.
Una persona coerente dovrebbe affermare che tutti gli italiani sono animali capaci di sgozzare un bambino, dal momento che è stato una coppia di italiani a farlo, così come dovrebbe dire che tutti gli americani fanno stragi folli perchè qualche volta capita che un pazzo spari in una folla.
La logica matematica vuole che un elemento di un insieme non caratterizzi per forza con una sua proprietà tutti gli altri appartenenti.
Come dire che perchè un Italiano è biondo allora lo devono essere tutti.

Una persona capace di tale odio dialettico nei confronti di un qualsiasi essere vivente non dovrebbe rappresentare un gruppo di cittadini italiani, ed il partito di Alleanza Nazionale dovrebbe prendere le distanze da queste pericolose affermazioni. Questo sarebbe possibile, ed immediatamente, se l’elettorato e la base dei tesserati di AN reputasse inadeguate quelle parole.

Marcello Saponaro, in un comunicato stampa, ha affermato che Prosperini è un razzista e lo ha invitato alla querela, per vedere se l’assessore di AN è così sicuro di quello che dice pubblicamente da affrontare una sentenza che confermi o meno la legittimità delle sue posizioni.

Il problema, sollevato da un caso così emblematico, certamente non si limita ai confini di Erba: se non impariamo ad utilizzare un giudizio ed a prenderci una pausa che permetta di distinguere l’istinto che acceca gli occhi dalla ragione che illumina le idee, saremo peggio di chi desideriamo condannare.

Un’ultima nota voglio spenderla in favore degli animali. Gli animali non sgozzano i figli dei propri simili perché fanno rumore. Forse anche in questo caso dovremmo imparare che la natura non ha niente da imparare dalla nostra idea di superiorità, che serve solo a giustificare le nostre azioni più spregevoli.

Allego, per completezza, i documenti che ho ricevuto da Marcello Saponaro.

SAPONARO SFIDA PROSPERINI: SEI UN RAZZISTA, QUERELAMI. IL PRESIDENTE FORMIGONI REVOCHI LA DELEGA DI ASSESSORE

Milano 13 gennaio 2006 – Il 12 dicembre scorso, quando su tutti i giornali campeggiavano le foto della brutale mattanza di Erba, Marcello Saponaro, Consigliere regionale dei Verdi, e Pier Gianni Prosperini, Assessore regionale a Giovani, sport e turismo erano a Orario Continuato, la trasmissione delle 13.00 di Tele Lombardia condotta in studio da Beppe Ciulla, a commentare l’accaduto.

Per tutta la durata della trasmissione, l’assessore Prosperini ha detto, argomentato e sostenuto che non poteva che essere una strage “islamica”. Queste alcune delle frasi: “Quelli sono bestie, i fondamentalisti islamici” e poi: “non abbiamo a che fare con persone normali”. E ancora: “Questi sono fatti così”. Quindi per chiarire meglio: “Questi sono islamici integralisti. È normale per loro”. La normalità, secondo Prosperini, è che “Vengono qua e uccidono i propri figli” (…) “Non appartengono al genere umano” e ancora “La modalità è tipicamente islamica fondamentalista integralista”, riferendosi al marito e padre delle vittime, Azouz Marzouk, ha detto “Se non è lui è uno come lui” (…) “Vedrà che chi è stato è della stessa matrice di nascita”. Infine ha sentenziato: “Per sgozzare un bambino deve essere un animale e, quindi, non può essere uno di noi”.

Oggi si sa chi, invece, è stato. Marcello Saponaro ha preso, allora carta e penna per dire all’assessore “sei un razzista, ho le prove, e ora voglio che mi quereli, perché voglio la patente di poter continuare a chiamarti razzista”.

Saponaro scrive la lettera in qualità di consigliere regionale e richiama alle proprie responsabilità anche il Presidente Formigoni: “de Villepin non ha fatto ministro Le Pen. Allo stesso modo nessun esponente de La Falange è mai stato ministro con Aznar come nessun esponente dell’NDP in Germania ha mai governato con la CDU.” Quindi, secondo Saponaro, “Formigoni dovrebbe avere il coraggio ed il buon senso di tutelare l’immagine della Lombardia e dei suoi cittadini, revocandole la delega di assessore.”

LETTERA APERTA

Egregio Assessore Prosperini,

Lei è un razzista. Lo scrivo con cognizione di causa e di significato avendo partecipato con lei ad una trasmissione televisiva lo scorso 12 dicembre, il giorno dopo la strage di Erba.

Lei era sicuro, oltre ogni ragionevole dubbio, che un delitto così crudele potesse essere stato commesso solo da un “islamico”.

Ha pronunciato frasi pesanti, come mattoni: “Quelli sono bestie, i fondamentalisti islamici” e poi: “non abbiamo a che fare con persone normali. E ancora: “Questi sono fatti così”, quindi per chiarire meglio: “Questi sono islamici integralisti. È normale per loro”. La normalità, secondo lei, è che “Vengono qua e uccidono i propri figli” (…) “Non appartengono al genere umano” e ancora “La modalità è tipicamente islamica fondamentalista integralista”, riferendosi al marito e padre delle vittime, Azouz Marzouk, ha detto “Se non è lui è uno come lui” (…) “Vedrà che chi è stato è della stessa matrice di nascita”. Infine ha sentenziato: “Per sgozzare un bambino deve essere un animale e, quindi, non può essere uno di noi”.

E’ la prova. Secondo lei, una persona di fede cristiana non può essere tanto crudele. Una persona di fede islamica e di etnia africana o asiatica si. E’ esattamente questo il razzismo: la ricerca di capri espiatori, la generalizzazione a tutto un popolo, un continente, un credo della stessa capacità di delinquere. In questo caso, poi, la gravità delle sue frasi aumenta proporzionalmente all’infondatezza delle stesse, essendo ora acclarato che i responsabili, reo confessi, sono italiani, padani e, forse, cristiani.

Lei è un razzista, dunque. In altri paesi la politica si assume sempre le proprie responsabilità. In altri paesi i mass media e i cittadini pretendono il rispetto di alcuni valori fondamentali: per esempio, la sincerità e il rispetto dei diritti umani. In altri paesi il Presidente Formigoni non avrebbe mai potuto assegnare un assessorato al dott. Prosperini. de Villepin non ha fatto ministro Le Pen. Allo stesso modo nessun esponente de La Falange è mai stato ministro con Aznar come nessun esponente dell’NDP in Germania ha mai governato con la CDU.

Dott. Prosperini, L’ ho accusata di avere reso dichiarzioni razziste. Lei ha ora tre strade:

1) scusarsi pubblicamente delle dichiarazioni rese davanti a decine di migliaia di telespettatori; io sarei felice delle Sue scuse, che mi eviteranno anche il fastidio di dovergliele rinfacciare ogni volta che Lei prenderà la parola in Consiglio Regionale;

2) querelarmi, correndo il più che fondato rischio che la mia accusa nei Suoi confronti venga confermata da una sentenza resa in nome del popolo italiano;

3) continuare imperterrito a rilasciare altre dichiarazioni razziste, assumendosene la grave responsabilità politica e morale.

Sin da ora, comunque, il Presidente Formigoni dovrebbe avere il coraggio ed il buon senso di tutelare l’immagine della Lombardia e dei suoi cittadini, revocandole la delega di assessore.”

Cordiali saluti.

Marcello Saponaro, Consigliere regionale dei Verdi

INTERROGAZIONE

Il sottoscritto consigliere

A CONOSCENZA CHE:

L’Assessore a Giovani, Sport e Promozione turistica della Regione Lombardia, Pier Gianni Prosperini ha partecipato in data 12 dicembre 2006 ad una trasmissione televisiva in diretta sull’emittente Tele Lombardia denominata “Orario Continuato”.

A CONOSCENZA INOLTRE CHE:

In detta trasmissione l’Assessore Prosperini, riferendosi alla strage di Erba e ai possibili esecutori, ha più volte affermato che la brutalità dei fatti identificava fuori da ogni possibile dubbio la “matrice islamica. Lo ha fatto con queste parole: “Quelli sono bestie, i fondamentalisti islamici” e poi: “non abbiamo a che fare con persone normali. E ancora: “Questi sono fatti così”, quindi per chiarire meglio: “Questi sono islamici integralisti. È normale per loro”. La normalità, secondo l’Assessore Prosperini, è che “Vengono qua e uccidono i propri figli” (…) “Non appartengono al genere umano” e ancora “La modalità è tipicamente islamica fondamentalista integralista”, riferendosi al marito e padre delle vittime, Azouz Marzouk, ha detto “Se non è lui è uno come lui” (…) “Vedrà che chi è stato è della stessa matrice di nascita”. Infine ha sentenziato: “Per sgozzare un bambino deve essere un animale e, quindi, non può essere uno di noi”.

VISTO CHE:

Per l’articolo 2 dello Statuto vigente della Regione Lombardia “La Regione concorre a promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la reale partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese, per renderne effettive la libertà e la eguaglianza”.

VISTO INOLTRE CHE:

Le frasi sopra citate sono in palese contrasto oltre che con lo Statuto Regionale, con la Costituzione Repubblicana in specie all’articolo 3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

RILEVATO CHE:

Per l’articolo 27 dello statuto vigente della Regione Lombardia “Il Presidente della Giunta e la Giunta rispondono del proprio operato di fronte al Consiglio”.

RILEVATO INOLTRE CHE:

Per l’articolo 32 dello Statuto vigente della Regione Lombardia: “Salvo il caso previsto dal secondo comma dell’articolo precedente, nell’ipotesi di dimissioni o cessazioni dalla carica per qualsiasi causa di componenti la Giunta, il Presidente ne propone la sostituzione al Consiglio, affidando nel frattempo le relative funzioni ad altri componenti la Giunta”.

CONSIDERATO CHE:

La posizione assunta dall’Assessore Prosperini denotano un inequivocabile spirito razzista che è inqualificabile non solo in sé ma assume particolare gravità per la carica politica da lui ricoperta

INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA DELLA REGIONE LOMBARDIA ROBERTO FORMIGONI

Per sapere se:

Intende revocare la delega di Assessore regionale a Giovani, Sport e Promozione turistica della Regione Lombardia al consigliere Pier Gianni Prosperini, proponendone la sostituzione al Consiglio Regionale.

Milano, 12 gennaio 2007
Marcello Saponaro (Verdi per la Pace)

Strage di Erba – razzismi, pregiudizi, processi sommari e querele

3 commenti su “Strage di Erba – razzismi, pregiudizi, processi sommari e querele

  1. Una grande verità … gli animali non sgozzano i propri simili ma … l’uomo sì; aggiungerei che, tra l’altro, non contento di tante brutture che fa l’uomo sgozza anche gli animali….

    Effettivamente è triste leggere quanto aveva riportato questa persona. Spero sempre che la pace ci invada ma … penso dovrò attendere ancora un pò; auspico perlomeno che i miei figli potranno viverla :-)

    Saluti radiosi

  2. Gli animali non sgozzano i propri figli.
    L’affermazione non è del tutto vera, ma comunque è
    splendida per richiamare un’attenzione sull’argomento.
    Forse il problema è tutto nel fatto che l’uomo è un animale e in quanto tale mantiene alcuni istinti.
    L’evoluzione ci fa pensare che queste cose assurde siano inconcepibili per definizione.
    Mi piacerebbe conoscere il parere di qualche esperto, io non lo sono, ma temo che certi atti nascano proprio dalla nostra natura.
    Che evidentemente è più violenta di quanto ci possa far comodo credere (e/o sperare).

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