Banda larga nel Comune di Forlì

L’amministrazione comunale ha appena diramato un comunicato sulla banda larga, affermando che a fronte del suo impegno nella richiesta di allargamento delle frazioni raggiunte dal servizio è stata attivata a S. Lorenzo in Noceto, mentre ancora ne sono sprovviste Villa Selva, San Leonardo, Carpena e Magliano.

E’ passato molto tempo da quando con un ordine del giorno sollecitai, per primo, la questione.
Siamo comunque di fronte ad un risultato scadente, perché le reti non sono gestite dalle amministrazioni pubbliche ma da una azienda privata in regime di monopolio.

Non è strano che proprio le zone artigianali ed industriali non siano coperte dall’ADSL: per il gestore è più conveniente vendere altri servizi, più costosi, che solo le aziende possono permettersi.

Questa cosa rimane comunque molto grave, perché impedisce ad una larga fetta di popolazione e di imprese di usufruire dei vantaggi indiscutibili di internet, come ad esempio la possibilità di inviare documenti e progetti senza spostare supporti con le automobili.

Le responsabilità ovviamente non sono solo dell’amministrazione comunale, la privatizzazione di Telecom doveva a mio parere lasciare pubbliche le reti, però è vero che grandi realtà come il Comune potrebbero incentivare processi virtuosi dei privati con investimenti, con interventi propri o con il semplice cambio di gestori per i servizi pubblici (stiamo parlando di contratti importanti, che immagino non saranno inferiori agli investimenti per raggiungere queste zone con l’ADSL).

Del resto stiamo parlando di una cosa che ormai è necessaria come le infrastrutture per la mobilità, ed anzi può in alcuni casi rappresentarne una alternativa.

Insomma, gli strumenti ci sarebbero. E’ la volontà, come al solito, che manca.

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