Distributori di latte alla spina: il Governo all’attacco.

Fin da bambini ci insegnavano a bollire il latte prima di berlo, prima dell’introduzione del latte “bionico”.
I distributori di latte alla spina, nati in tutt’Italia per ridurre i costi, ravvicinare il produttore al consumatore e diminuire i volumi degli imballaggi buttati, vendono latte crudo.
Questi distributori hanno iniziato a far concorrenza alle multinazionali del latte, perché offrono un prodotto migliore ad un prezzo inferiore. In tempi di crisi queste esperienze sono un valore da sostenere.

Il Governo invece pensa di chiuderli:

Il Ministero della Salute , Sottosegretario Martini, annuncia : “la possibilità di emanare un’ordinanza per sospendere la distribuzione di latte crudo fino a quando non ci sarà un adeguamento dell’ informazione per la salute nella quale sia chiaro che il latte crudo va consumato solo dopo la bollitura”.

Il problema, quindi, pare che sia la mancanza di un avviso ai clienti che avverta di consumare il prodotto solo se bollito. Invece di ordinare l’obbligo di affissione di questo avviso, la proposta ovviamente è quella di chiudere baracca e burattini, obbligando i piccoli imprenditori ed i piccoli allevatori che hanno fatto investimenti per loro ingenti ad un probabile fallimento.

Abbiamo visto i ridicoli cartelloni sull’alcool nei bar, mettiamone uno anche sui distributori, ma non si cerchi di dire che è questo il motivo per il quale si vogliono chiudere (quello vero, provate ad immaginarlo voi).

Nel frattempo firmiamo la petizione e facciamo girare questa informazione inviandola agli amici.

Distributori di latte alla spina: il Governo all’attacco.

18 commenti su “Distributori di latte alla spina: il Governo all’attacco.

  1. Ma quante fesserie solo per agevolare i grandi distributori!
    Bevo regolarmente latte crudo da quando ero bambino. Sono perfettamente sano (come tutta la mia famiglia), non ho alcuna allergia (come tutta la mia famiglia) e di certo non sono un caso fortunato.
    Se le vacche vengono nutrite in modo corretto, il prodotto non può che essere assolutamente innocuo. ANZI.

    1. Svegliati! Le vacche sono malate, STRESSATE dai mungitori meccanici, e la loro vita massima dovuta allo strees imposto e all’ INNATURALE MUNGITURA, e’ di soli 6 anni!
      Sono costrette in spazzi piccoli, imbottite di antibiotici e ormoni…e lo stress in cui vivono fa si che esse stesse producano enormi quantita’ di acido urico. Informati prima di parlare che sarebbe meglio. Youtube e’ pieno di video su tutto cio’ o fai “un salto” su peta tv e dai un occhiatina su cio’ che ti bevi e mangi.
      Buona bevuta di latte!

      1. Io non bevo latte.
        Lo stesso si può dire degli allevamenti per la carne, comunque.

        Proprio per questo, è meglio il latte alla spina che viene da piccoli allevatori piuttosto che quello delle aziende industriali.

  2. @ Ale:
    Ogni giorno respiriamo batteri, il nostro organismo ci difende.

    Bere il latte crudo da distributori può però portare a rischi, perché nessuno può controllare la sterilità dell’impianto.

    Quindi meglio bollire il latte ed evitare salmonella ed altri simpatici amichetti.

  3. se il problema è, bere il latte crudo…..bene allora si metta un cartello con il consiglio di bollire il latte,poi ogniuno faccia come crede…..come sulle sigarette si consiglia di nn fumare ma poi si è grandi …..ma nn diamo la colpa ai distributori del latte è una cosa fatta bene.se i governo vuole agire con queste misure xche non chiude le macellerie dei grossi supermercati se trova carne alla diossina???? cerchiamo di fare cose giuste per tutti

  4. @ jack sparrow:
    Ieri Zaia al TG1 ha fatto una pubblicità positiva ai distributori, e nel servizio hanno parlato dell’obbligo del cartello, ma non della chiusura.

    Una buona notizia, insomma, ma chi ci tiene continui a firmare la petizione perché è un segnale positivo.

    6 milioni di euro di fatturato nell’ultimo anno, e siamo solo all’inizio. Speriamo che a Forlì si muova qualche allevatore/distributore!

  5. la verità è che hanno fatto una campagna di sciacallaggio mediatico contro il latte appena munto.

    appena hos entito la questione della malattia ho subito capito l’andazzo, è tutta una tecnica per non far comprare alla gente il latte fresco.
    insomma, dobbiamo essere legati all’industria del latte, non al piccolo produttore locale.
    i verdi dovrebbero invece sostenere questa possibilità, perchè tante cose fanno male eppure non ci si fa scrupoli a venderle e a chiudere un occhio, a partire dalle sigarette a prodotti chimici come tessuti e vernici fino agli stessi cibi…però ora il problema è il latte “crudo”.

    mah…ragazzi, chi ce l ha vicino casa lo comprasse il latte dal produttore, si risparmia e mediamente si sta tranquilli, avendo un latte fresco di mungitura.

  6. toh, manco a farlo apposta:

    http://www.beppegrillo.it/2008/12/clicca_limmagin_1/index.html

    ecco, mi farebbe piacere che i verdi si facessero sentire, su un tema che riguarda l’alimentazione, le tasche delle famiglie, l ecologia(confezioni e trasporto risparmiati) e produzione genuina sul territorio.

    è da queste cose che bisogna ripartire, non da sinistra si o sinistra no.
    ferrero è partito dall acquisto popolare del pane, anche i verdi dovrebbero trovare iniziative adatte alla loro conformazione per riconquistare la fiducia degli elettori.

  7. Caro Emanuele, avevo già linkato le milkmaps. Questo anche per rispondere al tuo precedente messaggio: i Verdi su questi temi sono sempre stati presenti, io stesso ne ho scritto 3-4 articoli in questi anni. Sono cose che stanno insieme a tutto il resto del discorso, non si può dividere la collocazione politica dai temi perché sono cose strettamente legate.

    Infatti nella campagna elettorale della sinistra arcobaleno questi temi non sono stati trattati da Bertinotti, a conferma che prima che diventino di interesse comune serve ancora un po’ di strada.

  8. E’ un po’ OT, ma bisognerebbe anche iniziare a dire che il latte (ovviamente non quello materno) non è tutto sto gran alimento, come lo si considera erroneamente da tempo, a partire dall’illusione che sia una buona fonte di calcio…

  9. @ Cesare:
    Mi interessa, mi dai qualche informazione in più?

    PS: io il latte non lo bevo da quando ero un bambino, e penso che qualcosina anche sui metodi di allevamento potremmo dirla.

  10. beh, possiamo dire tante cose…dovremmo per coscienza e sensibilità essere tutti vegani, ma si fa un passo alla volta. io non sono nemmeno vegetariano, però ho ridotto notevolmente il consumo di carne proprio per presa di coscienza.
    sul latte magari farò lo stesso lavoro, visto che è un alimento che rubiamo ad un altro animale, e che non è tutta salute in effetti. però, come dicevo prima, un passo per volta ;)

    @ alessandro:
    bertinotti si è sfozato di fare una campagna differente, parlando anche di ambiente. ovvio non gli si poteva chiedere di essere verde da un giorno all altro, ma il tentativo c’è stato.
    la sinistra l’arcobaleno è fallito come progetto perchè…non era un progetto. era una lista per salvarsi il c**o e le poltrone, un continuo cooptare su tutto, anche il simbolo(nome grafica e colori dicono tutto).
    poi mettiamoci il voto utile e la frittata è fatta

    sull allevamento, si, il problema è forte con l industria del latte, passando al biologico e alla piccola produzione si deve incentivare anche un utilizzo piu’ “umano” di questi animali, che normalmente vengono abbastanza maltrattati.

  11. @ Rigitans’:
    Oggi c’è chi crede ancora in una lista unitaria della Sinistra ed ha fatto la sua assemblea questo pomeriggio. Se questo progetto è vincente prenderà voti e crescerà.

    Io ne dubito.

    Bertinotti non ha detto una sola parola ecologista, perché ha una formazione diversa, nonostante gli sforzi che gli attribuisci. Per carità, non sono tutte sue le colpe. Del resto anche i candidati verdi quando parlavano in pubblico avevano dimenticato il nostro programma e scimmiottavano (senza esserne all’altezza) Bertinotti sui suoi stessi temi…

  12. Sulla carne di cose se ne dicono, probabilmente chi si mangia una fiorentina ogni 2 o 3 gg sa bene a che rischi va incontro, mentre chi beve il latte pensando che faccia bene alle ossa, non penso abbia mai sentito che il corpo umano per correggere la maggiore acidità indotta dal consumo di latte preleva proprio calcio dalle ossa.
    Sarà un problema di interessi economici, ma davvero non ho mai capito perchè sulla carne se ne sono dette di ogni, compreso l’inutile terrorismo durante l’aviaria, e invece il latte ce lo fanno da sempre passare come il miglior alimento al mondo.
    Non è questione di fare dei passi, è questione di mancanza di informazione, che sulla carne esiste, mentre sul latte no.

    @ alessandro
    Su internet se fai qualche ricerca, sul latte si trova molto. Se mi chiedi nello specifico qualche ricerca, devo guardarci per darti dei riferimenti.

  13. comunque se il latte crudo viene bollito oltre a cambiare gusto viene a perdere tutte quelle caratteristiche che lo distinguevano.
    A questo punto tanto vale prendere quello pastorizzato,dove il procedimento cerca di ridurre al minimo le perdite delle sostanze.
    Il latte crudo o si consuma cosi com’è oppure si pastorizza,a farlo bollire si viene a perdere il motivo perchè e stato commercializzato.

  14. @ pasquale:
    Non è proprio l’unico motivo per il quale viene commercializzato. Il risparmio, la riduzione dei rifiuti, la filiera corta… i vantaggi rimangono comunque tanti!

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