Dove sono andati i voti della Sinistra Arcobaleno

Oggi a Porta a Porta è stata pubblicata una analisi dei flussi di voto, che ancora non è stata pubblicata su web.

Solo 1/4 degli elettori di Verdi, PDCI e PRC hanno votato Sinistra Arcobaleno.
Dei voti persi, 1/2 è andato al Partito Democratico, principalmente sulla spinta del voto utile, un 18% si è astenuto ed un 2% alla Lega Nord., al resto scampoli.

Guardando invece il Partito Democratico si scopre che ha preso un 13-14% dei suoi voti totali dalla Sinistra Arcobaleno, 1% da Berlusconi, il resto fa parte del vecchio Ulivo composto da Margherita e DS.
In questo contesto però c’è stata una perdita di voti verso l’UDC.

Questo è il risultato di Veltroni. Glielo abbiamo fatto fare.

Dove sono andati i voti della Sinistra Arcobaleno

37 commenti su “Dove sono andati i voti della Sinistra Arcobaleno

  1. come sempre gli elettori di sinistra sono stati estramamente responsabili e hanno espresso un voto utile al governo del paese. il pd ha perso voto a favore della lega, di una parte dell’elettorato stanca e frustrata dagli eterni problemi che non si risolvono: lotta all’immigrazione clandestina e sostegni al sud che finiscono in mano alla mafia. berlusconi è stato un abile tessitore di alleanze: si è assicurato al nord i voti dei leghisti e al sud ha approfittato del malcontento legato all’emergenza rifiuti. non ci resta che imparare dagli errori e riorganizzarci partendo dalla base con una sinistra che rappresenti i bisogni dei lavoratori.

  2. La Ipsos, la società di sondaggi che si è avvicinata di più ai risultati finali, ieri a Ballarò ha detto che 1/4 -1/3 dei
    voti della SA sono andati al PD.Il resto si è disperso nell’astensione e nella Lega.Io invece faccio due osservazioni :
    1. una formazione politica che raccimolava l’11,6% non può sparire in due anni.
    2. un Partito non può prendere in quasi tutti i Collegi tra il 3,1 e il 3,9.
    Pertanto per me rimane ancora un mistero se non qualcosa di peggio.Una cosa è certa, l’attuale classe dirigente della SA si
    deve dimettere immediatamente in blocco. Con questa classe dirigente non si va da nessuna parte.Si devono dimettere e bisogna riprendere la strada unitaria seppure nella specie di una “federaziine” come dice Ferrero.
    Dobbiamo azzardare noi a fare una specie di Unione.
    Permettetemi , sono un Socialista di Classe[Marx più che Lenin] da 40 anni e ho votato quasi sempre Nuova Sinistra, ma in queste elezioni mi sono convinto a votare PD sia alla Camera che al Senato dopo avere letto l’amichevole Botta e Risposta
    tra Flores d’Arcais e Russo Spena e il dialogo tra Flores d’Arcais e Vattimo.
    C’è un fallimento della attuale classe dirigente della SA. Errare humanum est perseverare autem diabolicum. Il sottoscritto
    inoltre condivideva tutti i 14 punti del programma della SA, ma il problema è un altro : bisogna anche sapere fare politica.
    Bisognava dare, a livello nazionale , una chiara e generosa indicazione di voto per il PD al Senato e tenersi quello alla Camera.
    Ringraziamenti per l’ospitalità e saluti.

  3. Stamattina su “Liberazione”ci sono i dati delle amministrative:sono indicativi del fatto che la sinistra C’E’.Chiaramente nessuno ne parlerà,la mia più grande paura è che faccia troppo comodo a chi conta che NOI DI SINISTRA scompariamo!!!!

  4. ciao..
    scusate non condivido quanto detto..con queste elezioni ha perso temo in modo irreparabile il lavoro salariato e dipendente.la strumentalizzazione politica sarà quella che le vecchie ideologie sono morte e conta solo l’impresa..in più proprio questa considerazione farà spostare ancora più a destra la posizione politica del PD dove sono stati eletti esponenti come Calearo che avvalleranno posizioni infelici del Berlusca..temo che non si sia capito che stavolta ci giochiamo l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori…Un capolavoro politico questo PD che ha vinto nel far tabula rasa a sinistra, intesa come partiti ma ancor peggio in senso culturale e sociale: l’unica vittoria che ha conseguito perchè per il resto ha rimandato per almeno 5 anni il Cavaliere al governo, che poi forse salirà al Quirinale..Bravo Walter, we can!
    Buon risveglio elettori !!! I giochi sono finiti…a nostro danno

  5. Certo è un momento terribile per la sinistra,sono stati espulsi dal parlamento due forze, penso anche ai socialisti, che hanno fatto la costituzione, grazie a Veltroni e alla sua sciagurata linea politica. Certo la classe dirigente della Sinistra Arcobalena ci ha messo del suo, una campagna elettorale completamente sbagliata.Ora io per cultura non sono per le epurazioni, non servono, ma per l’assunzione di responsabilità si. I risultati delle amministrative ci dicono che non siamo politicamente morti, e i prossimi mesi probabilmente ci diranno che siamo ancora necessari al Paese. Questo è il momento della riflessione sicuramente, ma anche della riorganizzazione, penso che vada ripensato il modo di fare una Sinistra unita ma non l’obbiettivo che deve rimanere assolutamente prioritario. Sembrerà patetico ma l’appello che rivolgo a tutti noi è non abbandonarsi allo sconforto, e rimetterci tutti al lavoro, sperando che gli unici dei dirigenti a togliersi dalle scatole siano quelli che non riescono ad anteporre gli interessi generali alle personali antipatie o rancori.

  6. Sucusa Alessandro, ma come si fa a continuare a dare la colpa principale della debacle a Veltroni?
    Non è mica uno di sinistra, lui ha fatto il suo partito, e se è stato in grado di far credere alla gente (a torto o a ragione) di avere idee e proposte migliori delle altre, perchè biasimarlo?

    C’è troppa paura, soprattutto all’interno della dirigenza, di autocritica.
    Le dichiazioni della Donini, Zattoni di oggi nel Corriere (pagina di Cesena) sono illuminanti… Anche Zattoni se la prende con i “critici della prima ora”…

  7. Noto che Rutelli, che si è presentato alleato della SA per il Campidoglio, è stato costretto al ballottaggio.
    Leggo che sta guardando alla Sinistra Critica e al mondo Gay per gli apparentamenti.

    Bene, io mi domando, quanti elettori “arcobaleno” – aldilà delle allenze prestabilite – lo voteranno?
    Mhm…, mi spiace solo di non essere residente a Roma per ripagarlo della moneta veltroniana.

  8. Caro Stefano, io penso che Veltroni abbia ottenuto quello che voleva, cioè aumentare il consenso del suo partito includendo l’elettorato più vicino.

    E’ un merito? Una colpa? Io credo sia semplicemente politica.

    Altro discorso invece è analizzare perché la gente abbia spostato il suo voto pur non essendo convinta del suo programma. Questi voti si recuperano il giorno dopo l’inganno, e sono circa il 50% di quelli persi dalla S.A, secondo le stime.

    Altro discorso ancora bisogna farlo all’interno della S.Arcobaleno, dove le critiche certamente non devono mancare.

    La differenza tra la mia valutazione e la tua è che tu pensi che l’astensionismo sia stato il maggiore responsabile, io sono d’accordo con lo studio nel dire che è stato un 20%.
    Sono anche convinto che in questo Governo non si poteva fare molto di più, visti i giochi di forza.
    Penso che alla Sinistra ed ai Verdi siano state attribuite tutte le colpe di tutta la coalizione, dalle Tasse di Padoa Schioppa al bigottismo di Rutelli & C. sui diritti.

    Venendo proprio a quest’ultimo, penso sia sbagliato far vincere Rutelli a Roma. Rutelli doveva perdere come conseguenza della scelta di Veltroni di eliminarci a livello nazionale. Il salvagente di qualche assessorato oggi giustifica l’azione dannosa nei nostri confronti.

    Con migliaia di amministratori partitodemocratici costretti a stare a casa per colpa di Veltroni sono sicuro che oggi si griderebbe meno al successo di questo nuovo partito.

  9. Vorrei sapere se i Rappresentatni di Lista della SA hanno riportato dati CORRISPONDENTI ai dati nazionali, di camera e senato, dalle SINGOLE SEZIONI..
    (almeno più o meno)… se non sapete rispondere indirizzatemi verso qualcuno a cui chiedere!

  10. Ciao.
    Interessante l’analisi sui flussi elettorali.
    Proviamo ora a fare autocritica sulle motivazioni che hanno convinto 2mln di elettori a starsene a casa, a votare PD (o, come io credo, maggiormente IDV) o adirittura Lega (!GULP!!!!).
    Secondo me tra i motivi ci sono:
    1) l’INDULTO (letto anche come INsULTO), che ha allontanato un buon numero di operai del nord (leggasi Lega e IDV). L’indulto non è una scelta a favore degli ultimi, ma a favore di furbi e furbetti, siano essi sottoproletariato o padroni. Scelte del genere non vanno mai a favore del proletariato
    2) la CLASSE DIRIGENTE ormai distante miglia dalla base (che a mio avviso continua ad esistere):
    i salotti romani di “Tweed Berty”, il sigaro come ostentazione di potere di Diliberto, le copertine di Vladimir Luxuria, la gestione autocrate/familista del partito di Alfonso Pecoraro Scanio (leggasi) e gli ultimi scandali (Napoli e Potenza) a lui collegati.
    3) l’IMMIGRAZIONE:
    la difesa che la sinistra arcobaleno, nelle sue varie componenti, ha sempre fatto “a prescindere” di tutti gli immigrati (in quanto tali) ha contribuito ad allontanare gran parte della base operaia. Secondo me la questione immigrazione va discussa non in maniera aprioristica, ma secondo un’ottica di LEGALITA’.
    Chi è disonesto deve tornare “a casa sua”. Altrimenti l’elettore è spinto a votare governi di destra/leghisti; da cui consegue che il rischio è che la stragrande maggioranza di immigrati onesti “paghi” le colpe delle poche mele marce che la nostra parte politica non ha voluto isolare nel cesto…

    Gert

  11. Sì, non appigliamoci ai brogli. Dove c’erano rappresentanti di lista i risultati erano gli stessi.

    Bisogna saper individuare le cause, non cercare di esternalizzarle, altrimenti è un processo inutile.

  12. Da un articolo di Ilvo Diamanti su La Repubblica di oggi: “Su 10 elettori dei partiti di sinistra radicale, infatti, sembra che meno di 3 siano rimasti fedeli, altri 2 abbiano votato per il Pd e IdV, seguendo il richiamo del voto utile. La metà di essi, invece, si è divisa equamente, fra l’astensione e altre formazioni politiche. In minima parte di estrema sinistra, soprattutto di centrodestra. Per il Pdl, nel Mezzogiorno. Per la Lega, in molte zone del Nord.”
    Da Alessandro Ronchi: “…penso sia sbagliato far vincere Rutelli a Roma. Rutelli doveva perdere come conseguenza della scelta di Veltroni di eliminarci a livello nazionale. Il salvagente di qualche assessorato oggi giustifica l’azione dannosa nei nostri confronti.”
    Informazioni diverse? Analisi politica ragionata? Tanto peggio, tanto meglio?

  13. Fino a quando a Sinistra, avremo idee di questo tipo :
    “….penso sia sbagliato far vincere Rutelli a Roma. Rutelli doveva perdere come conseguenza della scelta di Veltroni di eliminarci a livello nazionale….” non andremo mai da nessuna parte.

    Sarà per lo shock subito, ma voglio invitare a considerare il fatto che non mi sembra possibile che delle formazioni politiche che raggruppavano un 11,6% di voti in due anni si possano essere “dileguate” e poi perchè soprattutto nelle Politiche e non altrettanto nelle Amministrative ?
    Dove sono stati “dirottati” questi voti ? Solo uno studio serio dei flussi elettorali ce lo potrebbe dire.
    Il direttore di questo sito non me ne abbia se mi sono riferito a Lui, la mia è una battaglia delle Idee e non tra Persone.
    Ringraziamenti e saluti.

  14. Cari amici,

    la grande ragione per la sconfitta della sinistra è la sua frammentazione e la sua scarsa democraticità.

    Diciamocelo onestamente:
    la sinistra arcobaleno è stato solo un cartello elettorale. Una fusione a freddo dell’ultimo minuto. Le liste sono state interamente decise dalle segreterie dei partiti a livello nazionale. Il simbolo era semisconosciuto.

    Tre piccoli partiti hanno proliferato stando all’opposizione. Facile bastava sparare a zero sul pessimo governo in carica.

    Peccato che non si sia stati in grado di cambiare schema una volta passati al governo. Si è continuato a fare la stessa cosa. Questa volta sparandosi addosso l’un l’altro.
    Cosa dire di Diliberto che vota contro il protocollo del Welfare alla camera per cercare di superare a sinistra RC e i Verdi, o ancora di Diliberto che si oppone con forza al sistema tedesco e la Palermi che dice ´´allora tanto vale votare con il Porcellum“. Due partiti comunisti in Italia nel XXI secolo (con le stesse identiche posizioni politiche) possono essere solo lo scherzo di un sistema partitocratico. Per risparmiare a noi poveri elettori di sinistra queste scene pietose si sarebbe dovuto costituire un solo gruppo parlamentare della sinistra (Verdi+RF+CI)
    fin dall’inizio della legislatura. Sarebbe poi dovuto partire il processo costituente di un nuovo grande partito in grado di rappresentare, in maniera moderna, le moltissime persone che credono negli ideali della sinistra. Si sarebbe dovuto farlo coinvolgendo la base maggiormente di quanto fatto dal PD, per esempio con elezioni primarie per ogni candidatura. Fare ciò non avrebbe minimamente rappresentato annacquare i nostri ideali, ma viverli.

    Avremmo dovuto inoltre fare di tutto per superare il porcellum e il referendum con un sistema proporzionale che dia rappresentanza ai partiti che hanno una forza reale nel paese, accettando così, forti dei nostri ideali, la sfida posta da Walter Veltroni. Avremmo dovuto lottare compatti per il sistema tedesco. Se non avessimo ottenuto un consenso sufficiente in parlamento per questo sistema, avremmo dovuto accettare il sistema di tipo spagnolo proposto da Veltroni che avrebbe favorito sì le liste più grandi, ma che avrebbe garantito la rappresentanza a liste di un certo spessore, non ponendo l’elettore di fronte a odiosi ricatti.

    Forse non è troppo tardi per avviare un fase costituente che sarebbe dovuta iniziare molto tempo fa, ma il tempo stringe. Inutili ritorni al passato segneranno l’annichilimento definitivo della speranza di avere rappresentanza in parlamento e di influenzare direttamente le scelte politiche del paese.

    Cordiali saluti

  15. romolo coppola scrive “Fino a quando a Sinistra, avremo idee di questo tipo :
    “….penso sia sbagliato far vincere Rutelli a Roma. Rutelli doveva perdere come conseguenza della scelta di Veltroni di eliminarci a livello nazionale….” non andremo mai da nessuna parte.”

    Romolo, in questo momento di giustificato sconforto, io cerco di affidarmi anche ai commenti di chi la pensa diversamente da me.
    Quindi, davvero cerco di analizzare il tuo punto di vista.

    Credo che sia Rutelli, ex Margherita – non catalogabile come “politico di sinistra”, ad andare
    in una sua direzione.
    Che prendo atto esssere diversa dalla mia (che ho votato SA). Perchè è sbagliato se mi chiedo se ci sia una convenienza, per me, per un’eventuale riavvicinamento futuro, nel votare Rutelli?

    Romolo, detto banalmente, per la SA (o per quel che ne rimane) è più conveniente una vittoria di Rutelli o una di Alemanno?
    La mia è una domanda che non vuole assolutamente essere provocatoria, semplicemente mi chiedo quali possano essere le strategie da qui in avanti.

  16. Per Lambe: i dati che ha fornito Mannheimer a Porta a Porta sono molto diversi da quelli citati da Repubblica.
    Repubblica ha semplicemente citato la fonte che gli era più utile per la difesa del Partito Democratico.

    La sicurezza non l’avremo mai, ma è un dato di fatto che nelle elezioni comunali il divario è stato meno ampio.

    Sulla questione di Rutelli. Io credo che il piano regolatore di Roma non fosse da votare così come presentato da Veltroni. Sarei uscito dalla Giunta su quel provvedimento, ed avrei fatto perdere Rutelli per far valere il più possibile i miei voti al fine di ottenere cose più possibilmente aderenti alla volontà del mio elettorato.

    E’ politica: con la forza che hai cerchi di ottenere quello che vogliono i tuoi elettori. Nella subalternità non si ottiene nulla. Viceversa 2 alleati leali pesano le proprie forze e fanno una sintesi delle politiche che ne tenga conto.

    Il PD ha fatto l’arrocco. E’ riuscito nel tentativo di fagocitare la sinistra ed i Verdi per nascondere il profondo insuccesso delle sue stesse proposte politiche (estero, lavoro, ambiente, informmazione, giustizia…).

    Questo consenso non verrà ulteriormente consolidato, verrà eroso nei prossimi mesi, a mio parere, se le alternative sapranno ricostruire dalle ceneri delle proposte compatte.

    Non ritengo compatibile la proposta dei Verdi con quella comunista.
    Rifondazione e PDCI fanno passi indietro sul simbolo, legittimamente, ed io penso che da queste ceneri possano rinascere un partito comunista ed un partito Verde.

    La sinistra arcobaleno è evidentemente un fallimento.

    Rispondendo a Vittorio, penso che un partito unico non avrebbe risolto i problemi, ma li avrebbe accentuati. Ho sentito tanti verdi rifiutarsi di votare SA. Perché? A mio parere è molto semplice. Un linguaggio comune oggi in Italia non esiste.

    Il vocabolario dei partiti comunisti è profondamente diverso da quello dei Verdi e le soluzioni pure.

    Se qualcuno dei Verdi e del PDCI ha votato S.A è stato proprio perché ancora la questione del partito unico non era determinata.

    Io, ad esempio, non potrei fare parte di un partito comunista. Non lo sono.
    Sarebbe come cercare di fare diventare vegetariano un cacciatore.
    Non credo che otterresti molto consenso :)

  17. Vi consiglio di non cercare i voti perduti nel nostro vecchio simbolo o nella nostra baandiera, piuttosto cercateli nelle vostre responsabilità,che sono tantissime o meglio cercateli, i voti… : vicino ai cancelli delle fabbriche che avete abbandonato; nelle famiglie che non arrivano alla fine del mese, nella sicurezza perduta delle donne, dei bambini, degli anziani; nel libero mercato che non avete avuto le palle per bloccare ecc.ecc. Dimettevi in massa non abbiamo bisogno di voi tutti.

  18. “E’ politica: con la forza che hai cerchi di ottenere quello che vogliono i tuoi elettori.”. No caro Ronchi, con la forza che hai prima di tutto cerchi di salvaguardare il quadro istituzionale ed evitare di consegnare il paese [lasciamo stare le amministrative] a Partiti che portano allo sfascio istituzionale. Si dice : è stato il PD a rifiutare la nostra alleanza. E con ciò ? Io non la penso come Veltroni ma ho votato lo stesso PD. E le ragioni che avevo “dentro” le ho ritrovate in MicroMega. Noi, dando il voto al PD al Senato, ci saremmo lo stesso di fatto alleati con gli elettori del PD e avremmo realizzato nei fatti quello che le dirigenze dei partiti non sono riusciti a realizzare tra loro. Che tristezza sentire ad uno ad uno dirigenti della SA che si “sfilano” . Ma allora era proprio una “cosa” “appiccicaticcia” a cui nessuno ha creduto. Ma noi invece ci crediamo. Il sottoscritto non esclude un approdo al PD dei Verdi, e 8 partiti con Falce e Martello e mille Movimenti. Io sono per una Federazione aperta, ma con questi due punti fondamentali :
    1. Salvaguardia delle istituzioni democratiche [questo vuol dire allearsi comunque con il Partito che dia più garanzie democratiche. E non vuol dire subalternità. ]
    2. Il Lavoro è un Diritto e i Lavoratori non sono una Merce. Non si può licenziare se non da Lavoro a Lavoro. Con tutto quello che ne consegue.Certo su questo punto sarà molto dura ! Ma rimane il mio orizzonte politico e si cerca di realizzare quello che i rapporti di forza permettono.
    Ma perchè la Costituzione si è tutta realizzata ?

    Dimenticavo. Se qui nessuno si dimette e si ripete la storia della Monnezza allora è meglio che ci diamo ai Circoli culturali e non alla Politica.
    A Napoli, dice Bassolino il PD non è calato ! E nel resto d’Italia ? Come è stata vissuta questa vergogna ?
    La Sinistra Arcobaleno non c’è più ? C’est la faute à Veltroni !

  19. Romeo, se nonostante il risultato pensi di aver speso bene il tuo voto al PD, dormirai sonni tranquilli.

    Però la tua analisi ha diverse pecche.

    La prima, i voti della sinistra che andavano al PD non eleggevano candidati e punti programmatici di sinistra, ma candidati e programma del PD (che tutti ammettono fotocopia di quello di Berlusconi).

    Tra Berlusconi e Veltroni chi ha più volte auspicato a pesanti riforme costituzionali ed istituzionali è stato il secondo. Berlusconi ha detto che di questa legge salverebbe tutto tranne il premio di maggioranza al Senato.

    Se ci aggiungiamo le preferenze credo sia anche meglio del bipartitismo veltroniano.

    I Verdi non possono inserirsi nel PD, è un innesto che fa morire il nuovo ramo.

    Se una parte di noi cercherà comode poltrone agli altri toccherà ricostruire il partito, magari liberi dai più opportunisti di aprire a facce nuove.

  20. condivido in parte quello che è stato detto…quello che è grave è che non esiste uno spazio comune alle 4 forze e a chi non si riconosce in un partito ben preciso le ragione del risultato e le ragioni di una sinistra..dobbiamo parlare di sinistra e ancora di sinistra..perché sinistra è progresso, è solidarietà, è lotta all’ingiustizia, è dialettica per un mondo migliore dove tutto è migliore, dal lavoro, all’ambiente al vivere, ai sentimenti.
    questo spazio purtoppo ora non c’è e ci sarà solo il regolamento interno ai partiti e mancherà invece un luogo dove ritrovarsi tutti assieme.. il paradosso è che molta base anche se con difficoltà vuole una sinistra alternativa, unita e plurale ma le strutture di partito la obbligano ad una artificiosità che di fatto ne svuota le potenzialità..sono i partiti così comesono ora che sono obsoleti e frenanti..ancora troppi compromessi con l’esistente e troppa volontà di occupare poltrone magari con il PD..quel PD che si è rivelato nemico ma che tagliando definitivamente con noi sul piano politico ( senza però tagliare con i nostri comodi voti, chiaro )ci ha permesso la creazione di uno spazio che deve costruire la forza progressiva del XXI secolo…non abbiamo compreso la sfida..io ho creduto e continuo a credere alla sinistr.arcobaleno, magari cambierà nuovamente nome e simbolo ma un progetto si è acerbamente e debolmente presentato..sta a noi svilupparlo tra mille dubbi,ferite, voglie di scappare, sconfitte ecc…ma questo testimonia che siamo dentro la storia non fuori…non facciamo questo errore.
    A te Alessandro( Ronchi) vorrei dire che io mi sento profondamente verde ma non ho alcun problema a stare coi comunisti..sarà forse che guadagno 800 euro al mese ( un pò i ceti sociali esistono ancora ),sarà che vengo da una famiglia comunista anche se non fanatica, sarà che sono sempre andato
    ( malvolentieri ) alle feste dell’unità ma non ho problemi di sorta a stare e condividere con chi si sente comunista..anzi..a volte io ho espresso posizioni ancora più dure e radicali e con toni quasi eversivi di chi si definisce rosso..eppure neppure io posso dire di sentirmi compreso dalla definizione di comunista…non mi basta nè mi rappresenta nel mio nucleo essenziale..ma vi assicuro che sono davvero anti-sistema, al limite del legale.
    ho sempre visto utile da un punto di vista politico un avvicinamento dei verdi a rifondazione…vicine e insieme rappresentano l’unione dei miei due ideali..quindi secondo me il cacciatore può stare vicino al vegetariano
    ( lo sono anch’io)…e magari il cacciatore incuriosito può annusare quello strano essere e poi può capitare che il cacciatore comprenda un nuovo modo di essere e magari deponga il fucile…e così il vegetariano che ha sempre aborrito chi uccideva un animale può accorgersi che dietro il cacciatore
    ( ormai ex cacciatore) esiste un uomo e un uomo con dei valori, una storia, un cuore.. e può addirittura arrivare a percepire che quel cacciatore pur sparando agli uccellini in realtà ama profondamente la vita e gli animali..paradossi apparenti solo per chi coglie le forme..perdonate la citazione ma l’essenziale è invisibile agli occhi.

  21. Caro Ronchi, siccome il sottoscritto, che ha la sua bandiera della Pace ammainata sul balcone, si trova in fase di “elaborazione del Lutto”, mi trovo proprio nella situazione opposta a quella di chi dorme sonni tranquilli. Come credevi erroneamemte tu. Quindi primo errore. “Tra Berlusconi e Veltroni chi ha più volte auspicato a pesanti riforme costituzionali ed istituzionali è stato il secondo.” Questa poi è davvero grossa ! E la dice lunga con quale classe dirigente della SA abbiamo a che fare. La lascio così al commento pubblico di questo Sito. Noi , a questo punto devo dire noi, visto che 1/3 almeno della SA ha votato PD, comunque parlo per me, io non ho votato PD
    per i suoi Punti Programmatici e ho detto più volte, e mi è stato rimproverato anche di ripetermi, che il voto al PD era per salvare il quadro istituzionale, i valori supremi messi in gioco da queste elezioni. Su questo punto ti invito a leggere su MicroMega l’amichevole Botta e Risposta tra Flores d’Arcais e Russo Spena e il dialogo in video tra Flores d’Arcais e Vattimo. Lì ci sono tutte le mie ragioni per la sofferta decisione.
    Permettimi ora questi riferimenti personali, che sono anche un desiderio di identità e forse una lieve colpa dei miei 65 anni. Il sottoscritto, da giovane , 1969-1974 a Milano, ha fatto parte della Sinistra Extraparlamentare, simpatizzante di
    Lotta Continua, Adriano Sofri, Alexander Langher, Guido Viale, i Quaderni Piacentini, il Manifesto, Rossana Rossanda, etc. e sono rimasto fedele per 40 anni allo spirito di quella che si chiamava “Nuova Sinistra”. Nous sommes des gropuscoules diceva
    Cohn-Bendit. Inoltre non mi sono mai seduto su poltrone ma solo su sedie sgangherate. Io sono per il Bipolarismo e non per il Bipartitismo. E penso che una forma di elezione tipo doppio turno alla francese faccia bene a noi e soprattutto, la cosa che più conta, alla democrazia di questo paese.
    Penso però che quel capitale dell’11% si possa e si debba recuperare ma solo con le dimissioni di tutta la attuale Classe Dirigente della Sinistra Arcobaleno. Errare humanum est persevare diabolicum. Ci sono molti a Sinistra che “perseverano” e che si trastullano ancora con le falci e i martelli. Si può essere marxisti, come il sottoscritto, e non stare a inseguire
    alla lettera, simbologie che hanno bisogno di “riposare” per le tante lotte di giustizia effettuate e per le tante tragedie vissute.

  22. Cappola: “Tra Berlusconi e Veltroni chi ha più volte auspicato a pesanti riforme costituzionali ed istituzionali è stato il secondo.” Questa poi è davvero grossa ! E la dice lunga con quale classe dirigente della SA abbiamo a che fare.

    La dice molto corta, altrochè lunga.
    Veltroni presenta il suo partito come quello rappresentativo della “sinistra riformista”.
    Quoto in toto l’opinione di Ronchi.

  23. Caro Pignax,
    se ho capito bene tu e l’amministratore di questo sito e, spero nessun altro, avete sostenuto quanto segue : “Tra Berlusconi e Veltroni chi ha più volte auspicato a pesanti riforme costituzionali ed istituzionali è stato il secondo.”
    Se ho capito bene volete forse dire che Veltroni ha caratteristiche “eversive” maggiori di quelle Berlusconi ? Perchè se così fosse avreste scambiato, secondo me, lucciole per lanterne. Cari amici e compagni, su queste cose non scherziamo.

  24. caratteristiche “eversive”?

    Ma di che stai parlando? Immagino tu voglia giocare con le parole, fai pure.

    Si parla di riformismo, si vola più bassi.
    (per fortuna).

    Posso indovinare una cosa?
    La Sinistra l’Arcobaleno è morta, a quando il funerale?

  25. A Pignax.
    Forse ho capito male. Ma a me interessava quanto segue e per questo ti “rifaccio” la domanda, in un altro modo e molto elementare :
    “chi è un pericolo per la democrazia di questo paese Veltroni o Berlusconi ? ”
    Ti saluto e spero che a Firenze si accenni a una “Nuova Sinistra” di Governo. Non vogliamo fare “testimonianza” ma vogliamo fare politica e mandare all’opposizione non noi stessi ma il PdL e siccome da soli non ce la facciamo ci faremo aiutare dal PD.

  26. Il progetto di Veltroni era chiaro ed ha fallito, consegnando il paese a Berlusconi.

    Vatti a rivedere l’idea di riforma istituzionale di Veltroni: semplificazione della politica, meno poteri al Parlamento, bipartitismo.

    Se lo avesse proposto Berlusconi nel suo passato governo avremmo fatto manifestazione di Piazza e referendum.

    Infatti, per molto meno, questo è stato fatto.

    Parliamo dunque dell’oggi.

    A Firenze c’è solo la sinistra arcobaleno. dico solo perché la stragrande maggioranza dei Verdi non ha creduto o non crede più in un partito unico di sinistra.

    Veltroni ha fatto sparire la sinistra dal Parlamento ed ha rianimato Berlusconi, che era politicamente morto a Novembre. Avesse dialogato con Fini e Casini, invece di contrattare con Berlusconi un futuro bipartitico, il governo non sarebbe caduto, e Berlusconi oggi non avrebbe vinto.

    Pensi veramente che il PD sia interessato alla rinascita della S.A. dopo esserne stato l’esecutore materiale ed il mandante?

    Mi pare che questa analisi sia un quantomeno leggera.

  27. Ah, ecco.
    Se tu mi avessi posto questa domanda nel 1993 – 1994, non avrei avuto dubbi a risponderti.
    All’epoca Berlusconi si fece strada davvero a forza di TV e imbonimenti.
    Oggi, a mio parere, è diverso, Berlusconi non spaventa più nessuno e semmai c’è da chiedersi quanti siano stati (Veltroni compreso) i suoi cloni. Oggi non parlerei più di Berlusconi, ma di “berlusconismo”. E nell’epoca del berlusconismo, non sono stati da meno i vari Veltroni (e la sua campagna ellettorale mediatica con tanto di gag nel non nominare il nome di Berlusconi), Diliberto (che
    lascia il suo posto ad un operaio che nella commedia non ricopre un ruolo tanto diverso dalle ballerine del berlusca) e compagnia cantante.

    Anzi, nel momento in cui Berlusconi porta il suo partito di plastica dentro un qualcosa che, immagino, porterà ad una discussione congressuale con nomina di un nuovo segretario, cosa succede a sinistra?
    Si forma un cartello elettorale insipido come un purè dell’ospedale.

    La mia risposta, quindi, è la seguente: la democrazia non è in pericolo, non la mettono in pericolo nè Berlusconi e nemmeno Veltroni.

    A Firenze o altrove sarà bene che non si discuta di una partita persa e di una prossima da vincere.
    Ci si dovrà chiedere cosa si vuole e dove si vuole andare. Si potrà chiedere un passaggio per andare in quella direzione, non sarebbe opportuno salire su un’auto vincente ma che è indirizzata in direzione opposta alla nostra.

    Il 14 aprile la Sinistra Arcobaleno è stata abortita, è nata morta.
    Beh, c’è ancora qualcuno che non se n’è reso conto?

  28. Risposta a Ronchi & Pignax.

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    Io direi soltanto che Veltroni, con la sua idea di andare da solo, fatta in tempi sbagliati, è di fatto il primo responsabile non della scomparsa della SA ma della vittoria del PdL.Penso però che in futuro il PD ce la possa fare con o senza di noi della Sinistra Radicale.

    <>
    Io direi che Berlusconi voleva fare di peggio con la sua riforma istituzionale co, Parlamento Azienda e col Premire che ricattava i parlamentari. Per me vale : Bipolarismo Sì Bipartitismo No.

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    Io direi che non sono d’accordo. E mentre Veltroni tentava di far scomparire la Sinistra dal Parlamento noi della Sinistra che abbiamo fatto per evitare ciò? Ognuno è responsabile delle proprie iniziative e del suo Partito.

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    Io direi qui che sono pienamente d’accordo.

    <>.
    Io direi che il PD pensa ai fatti suoi e cioè che sia molto interessato a far “nascere” e crescere la “sua creatura” e si prepara a vincere da solo a tutte le prossime scadenze elettorali. Non penso invece che la preoccupazione del PD sia quella di stare ad erodere continuamente l’elettorato della Sinistra Radicale. Penso invece che voglia sfondare al Centro.

    A Pignax invece voglio dire che sottovaluta la natura eversivo-mafiosa del PdL e che la democrazia e il quadro istituzionale è più che mai in pericolo e che il PD, soprattutto sui grandi princìpi, deve essere considerato un nostro alleato.

    Per quanto riguarda il “Che fare” penso questo.
    Ci vuole una “Nuova Sinistra” di Governo che si affianchi autonomamente al PD.

    Prima di tutto mi aspetto le dimissioni in blocco di tutta la attuale Classe dirigente della Sinistra Arcobaleno.
    E poi dico :
    >>Ci vuole o non ci vuole in Italia una Sinistra di Governo che sappia mandare all’opposizione il CentroDestra e non se stessa ? Io dico di Sì.
    >>Occorre o non occorre dichiarare, visto che ormai è una dura esperienza acquisita, che in questo paese la Sinistra da sola non ce la fa a governare, e siccome non vogliamo fare Testimonianza ma vogliamo fare Politica, occorre o non occorre dire chiaramente ,senza timori di essere subalterni a nessuno , con quali forze democratiche vogliamo governare ? Io dico di Sì.

    Certo, se si continua a pensare che PD=PdL solo perchè ci sono dei punti programmatici comuni, non andiamo da nessuna parte.

    Ringraziamenti e saluti.

  29. Io direi soltanto che Veltroni, con la sua idea di andare da solo, fatta in tempi sbagliati, è di fatto il primo responsabile non della scomparsa della SA ma della vittoria del PdL.Penso però che in futuro il PD ce la possa fare con o senza di noi della Sinistra Radicale.

    In Italia non c’è nessuna possibilità che un partito unico di sinistra vinca le elezioni. Quindi diciamo che il PD potrebbe continuare a perdere per l’eternità da solo.
    Inoltre io non mi sento di sinistra radicale, sto parlando di partiti alternativi al PD.

    Io direi che Berlusconi voleva fare di peggio con la sua riforma istituzionale co, Parlamento Azienda e col Premire che ricattava i parlamentari. Per me vale : Bipolarismo Sì Bipartitismo No.

    Ti consiglio di confrontare la proposta di legge di berlusconi del passsato governo e le idee programmatiche di veltroni sulle riforme istituzionali. Se non ti fermi al pregiudizio vedrai che le seconde modificavano molto più radicalmente il quadro istituzionale.
    Io dico in peggio, magari qualcuno pensa che un governo talmente snello da fare a meno dei voti sia un bene per il Paese.

    Parlamento noi della Sinistra che abbiamo fatto per evitare ciò? Ognuno è responsabile delle proprie iniziative e del suo Partito.

    Non ho mai detto il contrario.
    Ognuno ha le sue responsabilità. Anche chi ha creduto nel voto utile.

    Penso invece che voglia sfondare al Centro.

    Sì, ma non c’è riuscito.

    e che il PD, soprattutto sui grandi princìpi, deve essere considerato un nostro alleato.

    Sì, ma deve cambiare qualcosa rispetto alla situazione odierna. Oggi è impossibile.

    Certo, se si continua a pensare che PD=PdL solo perchè ci sono dei punti programmatici comuni, non andiamo da nessuna parte.

    E’ un dato di fatto che le due proposte politiche presentate agli elettori fossero identiche. Che poi sotto sotto ci siano delle differenze è innegabile.
    E’ anche chiaro che questo appiattimento ha fatto gioco solo a Berlusconi.

    Il PD è stato un fallimento, mitigato solo dal peggiore risultato della sinistra arcobaleno.
    Se non ci fosse stato il richiamo del voto utile il pd avrebbe perso voti, quindi altro che campagna elettorale di Veltroni.

    La dirigenza nazionale del PD non può non prenderne atto, al di là dei proclami di successo.

  30. ….Continuando con Ronchi.

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    Bene. Mi sembrava di avere capito che sia tu che io non considerassimo il PD un Partito di Sinistra. Io ho detto più volte che lo considero un Partito di CentroSinistra che guarda al Centro, ma che lo considero anche una risorsa democratica con cui allearsi soprattutto in funzione Antifascista. Il PD, quindi, essendo un Partito di CentroSinistra che cerca alleati al Centro e non più a sinistra potrebbe vincere le prossime elezioni. Alle Elezioni Europpe, molti, compreso il sottoscritto, restituiranno i loro voti ad una eventuale formazione politica di Sinistra. Per me è Sinistra Radicale tutta quell’area a Sinistra del PD. Essere alternativi al PD, sicuramente a livello di idee, ma non politicamente, essere alternativi dicevo significa condannarsi per un bel po’ all’opposizione e lasciare il campo ai Fascismi vecchi, del Sud, e nuovi, del Nord.Invece penso che abbiamo il dovere di Governare. Con chi ? Col Partito più vicino a noi. Con “quello che offre il convento”.Certo non a tutti i costi.
    <>.
    Io dico : ci riuscirà , è la sua politica sfondare al Centro, il PD è nato per questo.Il giorno però che dovesse invischiarsi in alleanze con Partiti che accettano voti dalla Mafia finirebbe tutto e il mio sarebbe tutto un altro discorso.
    <>
    Una Formazione politica non può giustificare le proprie sconfitte riparandosi dietro gli errori degli altri.
    Stava alla SA impedire che il voto utile prendesse quella o altre strade.
    Sarebbe stato sufficiente un coraggioso e chiaro invito da parte della SA a votare PD al Senato riservandosi la Camera. Avremmo forse ottenuto una rappresentanza alla Camera. Avremmo forse ottenuto un pareggio al Senato. Avremmo forse cambiato il sistema elettorale e avremmo vinto, alle successive e immediate elezioni senza la necessità di alleanze elettorali.
    Condivido gli interventi di Gainsborg [che ha parlato anche a nome di Marco Revelli] e di Pardi all’Assemblea di Firenze che ho seguito in parte in Rete. Una Sinistra Aperta e aggiungo io di Governo.
    Saluti.
    Romolo Cappola
    Il sottoscritto si sente molto vicino alle posizioni della rivista MicroMega, di Moretti, di Dario Fo etc.

  31. l’indicazione del voto disgiunto avrebbe solo accentuato il voto utile, come fai a non capirlo?

    Pardi & Micromega sono corresponsabili di questa catastrofe della sinistra.

    toccava alla sinistra arcobaleno contrastare il discorso del voto utile, ed il tentativo c’è stato, ma in completa solitudine rispetto alla cosiddetta società civile.

    Oggi ognuno si assuma le sue responsabilità e si vada avanti.

  32. rcappola,
    abbiamo a disposizione un bel pò di tempo per pensare ad eventualità di governo.
    Questo è un altro momento, quello di leggere il voto.
    E scusami se te lo dico, ma sarà impossibile (ri)partire dall’antifascismo.
    Il voto ha espresso altre cose, altre esigenze ed altre paure.
    E per prima cosa ha generato l’attacco di Montezemolo nei confronti del mondo sindacale. E’ già chiaro cosa ci aspetta per 5 anni.

    D’altra parte i sindacati devono – si – reagire, ma anche leggere i propri errori.

    Per quanto riguarda i Verdi, devono fare il contrario di quanto auspicato a Firenze. La loro non dev’essere una collocazione che anche tu (oltre ai detrattori) consideri “radicale”. Il progetto dei verdi è un progetto attuale che solo per gli errori di Pecoraro Scanio è stato parcheggiato nel
    “massimalismo” di sinistra.
    Qualcuno dovrà spiegare tutto questo a Pecoraro e Cento che hanno terminato la loro stagione piena di errori.

    L’idea non dev’essere quella di sopravvivere o di una riserva, ma quella di una chiave di accesso per poter “andare avanti”.
    Deve iniziare, per i verdi, una fase riformista. A partire dal partito.

  33. Ciao Alessandro, non ho capito cosa intendi per “Questo è il risultato di Veltroni. Glielo abbiamo fatto fare.”?

    Grazie.

    Ciao, fabio

  34. Per Fabio: intendo dire che Veltroni aveva come obiettivo quello di raccogliere un risultato personale decente nonostante la sconfitta annunciata. Guarda il sondaggio che feci qualche mese fa, quella era la mia posizione.
    Veltroni sapeva di non vincere, ma ha sfruttato il suo si può fare per azzerare le alternative che si proponevano di stare all’opposizione.

    Il voto degli italiani è andato a chi si proponeva di Governare e ne aveva a suo parere le possibilità.

    Nel “glielo abbiamo fatto fare” intendo come soggetto tutti i cittadini italiani. Pensare che dopo fenomeni come “La Casta” e tutto quello che ne è derivato chi è stato premiato è proprio chi è più casta di tutti, è un po’ deludente.

  35. X Pignax

    Hai letto questa Botta e Risposta prima del Voto tra Russo Spena e Flores d’Arcais ?
    Il sottoscritto si riconosce in pieno nella posizione del Direttore di MicroMega.

    Sul “voto utile” l’Arcobaleno attacca Flores d’Arcais, che replica
    L’ex capogruppo di Rifondazione comunista alla Camera, Russo Spena, ha accusato di “irrazionalità” il direttore di MicroMega per il suo editoriale sul numero della rivista appena uscito. Pubblichiamo l’attacco di Russo Spena e la replica di Flores d’Arcais.
    Multimedia
    Voto utile o voto rosso? Dialogo elettorale tra Paolo Flores d’Arcais e Gianni Vattimo (AUDIO)
    Nessun corpo può vivere senz’anima
    Giovanni Russo Spena

    La scelta di Paolo Flores ha colto tutti di sorpresa, me compreso. E’ una scelta irrazionale e da Flores non siamo abituati che le viscere prendano il sopravvento sulla ragione. Dannarsi l’anima e votare Pd per scongiurare il Grande Pericolo, l’avvento di Berlusconi, che Flores considera il peggiore di tutti i mali? Cadere nella trappola del “voto utile” nonostante la certezza della vittoria elettorale del Pdl, almeno alla Camera? E nonostante la forte probabilità che una volta prodotta una situazione di quasi pareggio al Senato Pd e Pdl scelgano la grande coalizione?
    Giovedì 27 marzo su Liberazione Paolo Flores dice che scegliere tra Veltroni e Berlusconi è come scegliere tra Veltroni e Putin, che se pure i programmi dei due partiti si somigliano, tra loro c’è un abisso. Voterebbe Sinistra Arcobaleno se la prospettiva non fosse di così grande pericolo: lo stravolgimento della Costituzione, il restringimento dell’autonomia della magistratura, l’abolizione delle regole.
    Dunque Flores è fermo alla convinzione che Veltroni fornisce più garanzie formali che il quadro costituzionale resti com’è, esclude l’accordo tra Pd e Pdl e rimprovera alla Sinistra di voler a tutti i costi avere una rappresentanza istituzionale invece di vivere nei movimenti.
    Io credo che Flores si faccia delle illusioni e tutte le scelte di Veltroni sono lì a dimostrarlo. Quanto reggerà la “cornice” buonista e democratica una volta svuotato il Pd da tutti i contenuti che rendono indispensabile il riferimento al quadro costituzionale? Pensiamo solo al tema del lavoro: dal privilegiare la contrattazione di secondo livello alla demolizione dell’art.18, dal contentino ai precari senza l’impegno a smantellare la legge 30 e soprattutto alla negazione del conflitto tra capitale e lavoro. Dove ci porta tutto ciò? E cosa accadrà se non ci sarà la Sinistra in Parlamento o se la sua forza sarà così ridotta da non contare nulla? Questo è esattamente ciò che vuole Veltroni: cancellare con un colpo di spugna la sinistra e le sue ragioni chiamando al voto utile come unica chance di esprimersi contro una destra becera e arrogante. Al contrario, una buona affermazione della Sinistra Arcobaleno sortirebbe anche l’esito di condizionare il Pd a non buttarsi troppo al centro e a rispettare i principi della Costituzione senza cedere alle pulsioni presidenzialiste.
    Caro Flores, ripensaci. La metafora del corpo e dell’anima non regge. Non ci si può dannare l’anima per salvare il corpo. Qual è il corpo che vive senza anima? E poi, qui non si tratta di rinunciare ai propri principi (l’anima) per consentire al corpo (la democrazia) di sopravvivere. Ti sbagli, in gioco non c’è questo. In gioco c’è la sopravvivenza nel nostro paese di una Sinistra vera il cui orizzonte rischia di sparire e, forse, definitivamente. Sai cosa accadrà vero? Una volta chiuse le urne e di fronte a un nuovo pareggio al Senato Veltroni e Berlusconi si faranno una nuova legge elettorale per sopprimere la “porcata” da te giustamente tanto vilipesa. E sarà una legge elettorale che non favorirà certo la Sinistra ma ingabbierà la società, le anime e i corpi (soprattutto delle donne) in una gabbia bipartitica dettata da Confindustria e Vaticano. Il voto alla Sinistra Arcobaleno è dunque utile. Utilissimo.
    (da http://www.linkontro.info)

    La risposta di Flores d’Arcais

    Caro Russo Spena, l’invito a discutere sul terreno della razionalità è per me un invito a nozze.
    Tu dici che il mio ragionamento è irrazionale. Penso che non ti sarai limitato all’intervista su Liberazione, ma avrai letto l’editoriale su MicroMega (ora anche in http://www.micromega.net). Ho provato a svolgerlo come un vero e proprio sillogismo.
    Ma tu, che pure mi accusi di irrazionalità, cominci proprio spacciando come dato di fatto una semplice profezia. Scrivi infatti di “certezza della vittoria elettorale del Pdl, almeno alla Camera”. Se questa “certezza” ci fosse davvero io non avrei mai scritto quell’editoriale, e dovremmo piuttosto tutti occuparci solo di come organizzare la resistenza (pacifica) all’inevitabile strapotere di Berlusconi (che alla fine del quinquennio di governo si farà eleggere capo dello Stato di una repubblica presidenzialista).
    Ma la “certezza” non c’è (per fortuna). Tutti i sondaggi confermano che la quota di elettori incerti oscilla tra un quarto e un terzo degli aventi diritto al voto. Diciamo il 30%. E che questi cittadini decideranno negli ultimi due-tre giorni. E che questa volta gli incerti sono in misura prevalente fra quanti potrebbero votare centro-sinistra. Diciamo un 18% rispetto ad un 12%.
    Ora, poiché la matematica è quanto di meno irrazionale ci sia, un paio di conti li possiamo fare insieme. Veltroni risulta sconfitto da Berlusconi ancora per 5-7 punti in percentuale. Diciamo il 6%. Che è esattamente un terzo di quel 18% di incerti potenzialmente di centro-sinistra. I margini per un rovesciamento delle previsioni ci sono eccome, dunque.
    L’altra premessa del mio sillogismo è che Berlusconi costituisce un pericolo incombente per la democrazia, Veltroni no. Con Veltroni avremo un governo deludente, magari molto deludente rispetto alla politica che auspichiamo, ma non certo un pericolo per le istituzioni democratiche.
    Tutto il resto del tuo ragionamento, che dovrebbe dimostrare la irrazionalità del mio, è però dedicato a criticare Veltroni, invece che a parlare di Berlusconi. Ora, le critiche politiche che tu vuoi rivolgere a Veltroni te le sottoscrivo in anticipo tutte, e ne aggiungo altrettante di mie a cui tu magari non hai neppure pensato.
    Detto questo, puoi davvero sostenere ragionevolmente che, sotto il profilo del rischio per la democrazia, fra i due non ci sia un abisso?
    Berlusconi detesta la Resistenza e l’antifascismo, non ha nemmeno voluto mai festeggiare il 25 aprile. Il fondamento antifascista della Costituzione verrà calpestato e fatto a brandelli dalla sua maggioranza (nella quale ci sono Fini, Ciarrapico, Mussolini, ecc.). Se va bene, fascismo e antifascimo saranno messi sullo stesso piano, come “divisioni” del passato, da superare e dimenticare, in un mare di trasmissioni televisive. La cosa ti lascia indifferente? E non dirmi che con Veltroni rischiamo qualcosa di simile!
    Berlusconi distruggerà quel poco di autonomia della magistratura che ancora rimane. I Procuratori saranno sottoposti al potere esecutivo, e nelle Procure si ritornerà ad una stretta organizzazione gerarchica. Controllare pochi Procuratori capo significherà avere una giustizia totalmente addomesticata. Con l’alleanza Veltroni-Di Pietro abbiamo la certezza che almeno questo scempio non avverrà, e forse la speranza perfino di una inversione di rotta (se il peso di Di Pietro crescerà).
    E tu pensi che una giustizia autonoma o una giustizia infeudata a Berlusconi e Previti siano, per un cittadino “senza santi in paradiso”, la stessa cosa? Per un lavoratore senza garanzie nei cantieri? Per la difesa dell’ambiente? Per chi sta ribellandosi a pagare il pizzo? Per un giovane torturato a Genova? Se davvero lo pensi, hai scarsa immaginazione di quello che potrà essere l’amministrazione della “giustizia” in dodici anni di strapotere di Berlusconi e dei suo amici.
    E credi che i margini di libera informazione resteranno gli stessi, con e dopo dodici anni di Berlusconi dominus delle stanze dei bottoni? Sei arrivato a questo punto di ingenuità? E mi fermo qui, ma potrei continuare a lungo.
    Insomma, la differenza – spaventosa – è tra un governo “non di sinistra” e un regime che oscura la democrazia. Cosa di più deludente, da un punto di vista di sinistra, del governo Blair? Ma ti sembra che tra quel governo e un governo Putin la differenza sostanziale e strutturale sia di poco conto? Questa, riportata in Italia, è la scelta di cui porteremo la responsabilità. Se per te un Putin vale un Blair, non posso fare nulla per convincerti. Del resto, Benedetto Croce e Giovanni Giolitti (e anche fior di dirigenti del neonato partito comunista), certo non più irrazionali di te, pensavano che Mussolini non fosse un pericolo, e che sarebbe stato una breve meteora. Le stesse cose non si ripetono mai due volte nella storia, ma non è detto che la seconda sia farsa, come credeva il vecchio Marx.
    In realtà, se avessimo un sistema elettorale a due turni, e tu, dopo aver votato al primo Bertinotti, ti trovassi a dover scegliere tra Berlusconi e Veltroni, voteresti quest’ultimo o resteresti a casa? Sono certo che andresti a votare contro Berlusconi, e dunque necessariamente per Veltroni (con tutte le critiche, ecc.). Ora, il sistema elettorale “porcata”, con cui voteremo, è congegnato esattamente come un sistema a due turni di cui però si svolge solo il secondo: solo le due forze maggiori, infatti, possono prendere il premio di maggioranza, e se non lo prende l’una lo prende necessariamente l’altra. Ecco perché chi non vota la coalizione Veltroni-Di Pietro contribuisce matematicamente al premio di maggioranza per Berlusconi. Può farlo “da sinistra”, o “alla Beppe Grillo”, oppure qualunquisticamente, oppure può sostenere Berlusconi per odio alla Resistenza, tutte motivazioni (tra loro incompatibili) che però si tradurranno in un identico risultato politico. Ecco perché ho parlato di “salvarsi l’anima”.
    Stringendo: cosa pensi che sia meglio, per i lavoratori e i democratici del prossimo futuro, anni di strapotere berlusconiano con dieci deputati in più dell’arcobaleno, o dieci deputati in meno e un governo certamente non di sinistra, certamente deludente, ma altrettanto certamente estraneo al progetto di affossare in Italia quel che resta delle istituzioni democratiche?
    E dell’esito tra queste due alternative saremmo responsabili individualmente, tu, io e chiunque ci legga.

    Un caro saluto
    Paolo Flores d’Arcais

    Nota:
    Io avrei detto, quasi pari pari, le stesse cose
    dette da Paolo Flores d’Arcais.
    Oggi, 21 Aprile 2008, primo dovere di ogni democratico é far cadere democraticamente il Governo del PdL prima che faccia altri “sfasci” e l’Antifascismo, principio fondante della nostra Costituzione ne é il punto di riferimento. Occorre una Nuova Sinistra di Governo aperta e alleata, del PD, partito di CentroSinistra inesorabilmente votato ad una politica moderata che guarda al Centro ma pur sempre una risorsa democratica.
    Perciò voglio dire, “Democratici di tutta Italia alleatevi”.

  36. Scusami, ma rileggendolo non ti è balzato agli occhi l’errore evidente di analisi e di previsione?

    Cosa hanno ottenuto quelli che hanno ragionato in quella stessa maniera? Solo l’aumento di voti per un partito di centro e la scomparsa della sinistra, oltre all’assoluta non incidenza del distacco tra PD e PDL.

    Se la vittoria del PDL non fosse stata scontata, Veltroni non avrebbe fatto la mossa dell’anticoalizione larga. Ed un giornalista dell’esperienza di Flores doveva capirlo.
    Berlusconi aveva la possibilità di riproporre la coalizione con Casini, comunque garanzia di stabilità, ma ha preferito la coalizione piccola perché era assolutamente certo di vincere.

    Oggi si può contrastare l’azione del Governo con un Governo ombra, una opzione possibile ma vecchia e polverosa (alla faccia del rinnovamento) o ripartire dalle idee per fare proposte alternative credibili.

    Ecco, io scelgo la seconda.

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