I conti dei pirati informatici della Carlucci

l’Onorevole Carlucci cerca di fare i conti sul suo blog di quanto spende un “pirata” per scaricare materiale illegale in rete. Purtroppo e direi come era prevedibile i suoi calcoli sono sbagliati. Tanto per fare un esempio, i 300Watt che indica come consumo medio di un pc non sono in realtà il consumo medio ma la potenza massima dell’alimentatore. Questo significa che il reale consumo medio è molto inferiore. Poi afferma che la durata dei computer è di 2 anni e fa il conto in tasca al pirata come se questo lo utilizzasse solo per scaricare.

Prendiamolo come un invito a spegnere i computer quando non si utilizzano o ad attivare tutti i sistemi di risparmio energetico, perché come iniziativa contro la pirateria è assolutamente inutile e controproducente.

Al suo posto avrei scritto che basterebbe un sistema più comodo e meno costoso per scaricare audiovideo in maniera legale per scoraggiare la pirateria.
Se un film visto in rete (o in TV attraverso un apposito lettore) costasse un euro e non 5, se un album costasse 4-5 euro e non 20-30, più persone pagherebbero il dovuto e gli autori ci guadagnerebbero. Se i suoi calcoli fossero corretti, basterebbe proporre abbonamenti annuali alla SIAE tutto compreso (musica, film, serie tv) a 300€ per far tutti felici e contenti. E’ vero che ci sono maniaci del download, ma il tempo che hanno a disposizione per fruire di questi materiali è comunque limitato, quindi non si capisce perché mantenere cinema e musica scaricata fuori dalla cerchia della legalità.

Ne parlano anche Mantellini e Simone Brunozzi

PS: quando cito posizioni che non condivido metto sempre il nofollow, per evitare di far guadagnare pagerank a chi la spara più grossa.

I conti dei pirati informatici della Carlucci
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