Il vero movimento per la vita

Pubblico l’articolo che ho scritto per il Comune Aperto che è stato inviato a tutti i cittadini di Forlì.

In questo periodo si parla molto della vita e dei risvolti etici della legge 194 sull’aborto. Chi oggi propone una moratoria richiama strumentalmente il valore della vita, dal concepimento in poi.

Gli stessi gruppi, però, non danno lo stesso valore alla vita quando sul campo c’è da fare una scelta tra la tutela degli interessi economici di pochi e la salvaguardia della salute.

Sembra che la salute dei cittadini non sia più una priorità, quando ci si trova davanti ad un’opera da fare, anche se priva di interesse pubblico, e di tristi esempi ormai ne abbiamo visti tanti.

Il valore della vita sparisce dall’elenco dei valori non negoziabili,
quando ci si trova davanti a piccoli e grandi interessi economici, anche quando la vita è definita e porta con sé anche esperienze, valori e ricordi, oltre al suo dna.

Stupisce, in questo contesto, che chi oggi si oppone alla sperimentazione sulle cellule staminali o alla pillola del giorno dopo faccia fatica ad opporsi agli interventi militari, agli impianti industriali pericolosi per la salute, alla precarizzazione del lavoro che aumenta le morti bianche.

La vita di un diciottenne ha forse meno valore quando viene spedito in guerra per difendere un interesse economico superiore?

I 30 morti l’anno a Forlì a causa delle polveri sottili sono meno importanti?

E le vittime della strada?

Per i ragazzi sotto i 25 anni, le vite più preziose in assoluto, la prima causa di morte è quella degli incidenti stradali.

Un movimento per la vita serio proporrebbe misure efficaci per limitare questa strage, piuttosto che limitarsi all’anacronistico divieto di staccare una spina e porre fine ad una esistenza piena di sofferenza.

Cercherebbe di ridurre la nostra necessità di spostamento con mezzi privati favorendo con forza la mobilità collettiva, investirebbe sui treni dei pendolari e metropolitane su gomma per ridurre il numero di automobili in circolazione, non ne aumenterebbe il numero spendendo tutti i propri investimenti per strade e parcheggi inutili.

Costruirebbe asili e scuole con accessi protetti, ristrutturerebbe gli edifici a rischio sismico, piuttosto che pensare a come costruire nuove grandi piramidi da fare indipendentemente da spese e conseguenze.

Investirebbe sulla rete internet, vera infrastruttura del futuro, e sui servizi pubblici online per ridurre ulteriormente le necessità di spostamento, evitando gli sprechi di una malagestione che ha visto destinare risorse a grandi portali senza significato ed utilità.

Questo fanno i Verdi. Anche in questa città hanno dimostrato di essere capaci di governare, leali ma non subalterni e corretti con le proprie coalizioni fino a quando l’obiettivo della tutela della salute dei cittadini rimane al primo posto, e criticamente costruttivi dall’opposizione quando questa viene messa in secondo piano.

I Verdi sono il vero movimento per la vita e senza bisogno di nessun “ma anche” le tutelano tutte, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Il vero movimento per la vita

9 commenti su “Il vero movimento per la vita

  1. Le politiche per la salute, contro l’inquinamento e per evitare le tragedie della strada non sono confliggenti con la difesa dei bambini innocenti, costretti a pagare con la vita la superficialità dei genitori che li hanno concepiti.

    Sono TUTTE politiche per la difesa per la vita.
    La differenza è che, al contrario di chi manifesta giustamente per i propri diritti alla salute e ad una vita dignitosa e sicura, i bambini concepiti ed abortiti non possono farlo.

  2. Se chi difende la vita dopo il concepimento facesse una seria politica di prevenzione delle nascite indesiderate, magari evitando di contrastare gli anticoncezionali, potrei anche capire la loro posizione.

    Evitare di fare prevenzione prima e difendere il concepimento poi non è molto serio.

  3. Sono d’accordo con te sugli anti-concezionali e vorrei che la 194 fosse applicata in ogni sua parte.
    Soprattutto l’art.1 che stabilusce che “Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell’ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che lo aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite”.

    Oggi purtroppo non è così e troppa gente considera l’aborto come una sorta di pillola del giorno dopo.

    Quello che lo Stato non fa, a livello di prevenzione e di aiuto alle mamme in difficoltà soprattutto economica, per fortuna lo fa proprio il Movimento per la vita.
    Ti allego alcuni link sul “Progetto Gemma – Adotta una mamma e il suo bambino”.

    http://s2ew.mpv.glauco.it/pls/mpv/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?rifi=guest&rifp=guest&id_pagina=44

  4. Sono d’accordo con te sul fatto che l’aborto non debba essere considerato un metodo anticoncezionale.

    Sono inoltre d’accordo sul sostegno economico.

    Purtroppo i motivi che stanno dietro agli aborti possono non essere solo economici, ed in questo caso occorre cercare di ridurli alla fonte.

  5. Ho letto l’articolo l’altro giorno e mi è piacuto molto.

  6. Mia figlia è nata quasi esattamente 4 anni fa e purtroppo non ho avuto nessun obolo dallo Stato tipo i 1000 Euro e cose simili…. non faccio più in tempo per il progetto Gemma vero?
    A parte lo scherzare sopra cose serissime so che i contributi in Germania o Francia per la nascita dei figli sono dell’ordine delle decine e decine di migliaia di Euro altro che gli spiccioli pubblici o privati.
    Comunque chi “difende la vita” non mi sembra che chieda “più tasse per la vita” o “meno spese militari per la vita” al fine di applicare l’art.1 suddetto.

    “troppa gente considera l’aborto come una sorta di pillola del giorno dopo.”
    Qual’è la percentuale di questa gente?
    Chi la conteggia?
    Quali metodi si usa per conteggiarla?
    Essendo un maschio, sento oltretutto la sensazione di aver parlato anche troppo in proposito.

    Aggiungo che tirare in ballo per le elezioni questo tema ha un non so che di deja vu, alludo ai soliti Statu Uniti e alle elezioni del 2004, di come Bush riuscì a portare al voto una fetta di elettorato che non va mai alle urne e così legittimò le solite elezioni che meritavano quanto meno i soliti sospetti di brogli incredibili grazie al voto elettronico in Ohio. E tutto questo Ferrara lo sa!

  7. Io con il cuore sono contro l’aborto perchè uccidere degli innocenti non è mai giusto. Nonostante ciò sono dell’estrema sinistra. Penso che la legge sull’aborto è stato troppo estremizzato. Era nato per tutelare la salute della donna, ma oggi viene fatta in modo esagerato. Perfino le bambine di 13 anni abortiscono. Bisogna insegnare ai bambini, sia ai maschi e sia alle femmine che il sesso, si fa dopo il matrimonio con il compagno giusto e si fa per amore non per divertirsi. Altrimenti a rimetterci sono i feti che sono innocenti. Per me la priorità è del feto. se la coppia sbaglia e si rimane incinte bisogna aiutare la futura madre ad avere il bambino e dare sostegno morale ed economico perchè non è giusto che per avere il piacere di un rapporto sessuale che dura 10 minuti poi bisogna uccidere un essere umano. Il feto non è un uomo di 18 anni. Non può parlare, non può difendersi e quindi va protetto dalla immaturità degli adulti. Come si fa? si insegna loro a non fare rapporti sessuali solo per divertirsi, è una cosa seria si fa solo con la persona che si ama e magari dopo che si è decisi veramente di formare una famiglia. Sono convinto dopo il matrimonio.
    Firma
    Calogero Lombardo

  8. [l’altro indirizzo non mi funziona]
    Eh sì perchè una bambina di 13 anni è prorpio la madre ideale, quindi laddove la famiglia ha fallito, perchè una tredicenne incinta è un fallimento della famiglia, laddove ha fallito la società, perchè senza corsi di educazione sessuale nelle scuole i ragazzini pensano che farsi un bidè con la cocacola risolva il problema, alla fine di tutto ciò deve pure vivere una gravidanza e partorire, magari con taglio cesareo perchè ha il canale vaginale ancora troppo stetto, il bacino ancora non abbastanza largo, e poi cosa? Lasciare la scuola e mettersi a disquisire di pappe e pannolini? Il sesso si fa con maturità, non importa se prima o dopo il matrimonio, ma di certo davanti alla realtà di una tredicenne incinta si prende la decisione più giuista per LEI.

I commenti sono chiusi.

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