La strumentalizzazione delle proteste ha oltrepassato il limite della decenza. Oggi non solo si mettono cappelli sopra le legittime proteste di studenti, insegnanti e genitori contro la riforma Gelmini, ma qualcuno cerca di attribuirsi persino il consenso di chi sta a casa e non protesta.
Minutillo, segretario locale de La Destra vice commissario di Forza Italia Giovani, ricopia lo strumento utilizzato da Berlusconi per screditare il movimento, ed afferma pubblicamente che ci sono tanti studenti che la pensano come lui ma non si espongono per paura.
In Politica contano i numeri veri, quindi invece di arrampicarsi sugli specchi si faccia promotore di iniziative a sostegno della Gelmini e si faccia contare, nessuno verrà a minacciare chi scende in piazza e ci mette la propria faccia.
Smettiamola però di strumentalizzare le assenze, altrimenti di questo passo finiremo per dire che la maggioranza dei cittadini italiani è contraria alla liberazione semplicemente perché non scende in piazza tutti gli anni il 25 Aprile per festeggiarla.
Aggiornamento: corretto il riferimento grazie alla segnalazione di Francesco Minutillo.
3 commenti su “La strumentalizzazione delle assenze”
I commenti sono chiusi.
attenzione, c’è poi il tentativo, nemmeno tanto sottotraccia, di omologare le assenze come “maggioranza”.
Si sottolinea sempre “maggioranza silenziosa” a voler attribuirsi in maniera subdola la ragione democratica dei numeri.
Per me, entrando nel merito della manovra Gelmini, si possono rilevare solo l'”onda” studentesca da una parte e la “maggioranza vergognosa” dall’altra.
Guarda che hai sbagliato Minutillo: quello che ha detto quelle fesserie è mio fratello, vice commissario di Forza Italia Giovani. Io, in tema, ho detto ben altro…
Pardon, correggo. Il quotidiano se non sbaglio non aveva scritto il nome.
Grazie per la segnalazione.