Sul congresso di Rifondazione Comunista e sulla Sinistra Italiana

Dopo il congresso di Rifondazione alcuni prendono le distanze su future alleanze (vedi Veltroni & Soci), altri decretano la morte della sinistra.
A me pare del tutto logico che la linea di Rifondazione Comunista sia quella di portare avanti un partito comunista in Italia. Mi pare molto più strano che un partito con questo nome e questa storia faccia tutt’altro senza cambiare persone, cultura e linguaggio politico.

La discussione non dovrebbe essere incentrata su quanto comunista vuole diventare Rifondazione, ma cosa vogliono fare gli italiani del loro futuro, e costruire sulla base di un consenso che esiste la risposta a queste esigenze.

Oggi in Italia non esiste nessun partito collocato politicamente tra Rifondazione, PDCI e Partito Democratico, capace di esprimere una politica socialista innovativa, fondata su diritti e doveri, sulla laicità dello Stato, sul rispetto per l’ambiente e sul rispetto della legalità. Ma esiste lo spazio per la sua nascita?

Gran parte di chi piange oggi per il risultato del congresso di Rifondazione, come Gilioli, nè è direttamente responsabile per aver votato e sostenuto il Partito Democratico. Un partito di sinistra non comunista poteva nascere con i voti della gente, pochissimi mesi fa. E’ straordinario come ci si dimentichi che questo progetto è morto per mancanza di voti, non per mancanza di una volontà.

Se esiste questo spazio, prima o poi qualcuno lo coprirà. Tra l’altro trovo molto sgradevole che ci si lamenti della situazione senza proporsi in prima persona per costruire un progetto nuovo. Niente vieta a nessuno di fare gruppi che si costituiscano in un partito simile in Italia. Se ci sono le persone che credono che ci sia una sensibilità diffusa di questo tipo, ben venga un nuovo partito che le raccolga.

Dubito che possa nascere secondo schemi geometrici e linee mediane basate su argomentazioni ottocentesche: bisogna iniziare a confrontarsi su insiemi di idee, non su quanta percentuale di sinistra si ha nel DNA. Oggi forse questi schemi non hanno più senso, dal momento che su grandi temi come la crescita le differenze tra gli antipodi dell’ex Parlamento non si notano affatto.

I dibattiti di questi giorni mi sembrano rivolti tutti a portare acqua al mulino del Partito Democratico, che ha bisogno di un sostegno se vuole governare. Si dice che il PD si confronterà sui programmi. Bene, inizi a chiarire le sue posizioni, prima di cercare di convidiverle con gli altri. Ad oggi la sua politica è stata la mediazione tra le posizioni di Di Pietro e quelle del PDL, alla ricerca di una immagine pacata ma non troppo accondiscentente. Sfido chiunque nell’impresa di capire il programma del PD.

Invece di discutere sulle idee e le proposte che non si condividono, sarebbe ora di rimboccarsi le maniche e crearne una credibile, non pensate?

Sul congresso di Rifondazione Comunista e sulla Sinistra Italiana

2 commenti su “Sul congresso di Rifondazione Comunista e sulla Sinistra Italiana

  1. Alessandro, con tutto il bene che ti voglio, alle scorse elezioni non c’era un partito di sinistra non comunista ma un cartello elettorale. E’ cosa ben diversa, non credi?

    Se poi intendevi dire che da quel cartello, supportato, poteva nascere un partito non comunista, beh, rispettosamente non sono d’accordo :-)

    Stammi bene

  2. Caro Luca, tutti i partiti presenti oggi in Parlamento sono cartelli elettorali, a parte Di Pietro (un partito piuttosto personale) e la Lega Nord ( un partito che non prenderei d’esempio).

    Tutti i partiti nascono allo scopo di avere una rappresentanza alle elezioni. Anche il PD è nato da un elenco di partiti.

    Se vuoi possiamo concordare sul fatto che non ci fosse omogeneità d’intenti all’interno della S.A., ma del resto non ce n’è nemmeno nel PD e nel PDL.

    Quello che volevo dire è che se c’è l’esigenza di un partito di sinistra, nascerà (e probabilmente chi ci crede di più lo aiuterà a nascere).

    Rido, invece, di chi si lamenta e poi si rimbocca la coperta, invece delle maniche.

    Ma non è il tuo caso, ovviamente.

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