I call center hanno rotto

call-centerQualsiasi interruzione del proprio lavoro ha dei costi. Controllare la posta, rispondere al telefono, rispondere al collega. Quando sono voluti e necessari, anche per prendere una pausa, è un conto.
Però ricevere ogni giorno almeno 2 o 3 chiamate dai call center che vogliono venderti un nuovo contratto di telefonia, regalarti meravigliosi vantaggi (temporanei), toglierti il peso di canoni (e spesso anche della linea, che non funziona più per mesi), è veramente troppo.

Non ci si può difendere: il numero dell’azienda è presente negli elenchi telefonici e non si può eliminare se si vogliono ricevere anche le chiamate buone. A casa basta non avere un numero fisso. Provateci, oggi non è poi così necessario.

Però si può fare un tentativo, con qualche semplice passaggio:

  1. a chiunque vi offra qualcosa per telefono rispondete con un NO secco e non acquistate mai nulla. Se lo facciamo tutti, smetteranno di chiamarci. Anche se (dicono) sia gratis, se è l’affare della vita, se il Mondo grazie a quell’acquisto verrà salvato.
  2. Tenete un piccolo registro dove segnare chi vi chiama, con una crocetta dopo ogni nuovo tentativo (non preoccupatevi, anche il NO del punto primo non li avrà fermati, riproveranno continuamente per capire se avete cambiato idea)
  3. Condividete l’informazione del punto precedente con gli amici, ed una volta raggiunta una buona casistica, cambiate veramente operatore verso chi vi ha importunato meno

Lo stesso vale per gli SMS pubblicitari, ovviamente. Prima di cambiare ne ricevevo almeno 2 al giorno (tanto per loro è gratis) e così facendo hanno perso un cliente.

Se ne perdessero qualche migliaio cambierebbero strategia di marketing.

I call center hanno rotto

5 commenti su “I call center hanno rotto

  1. Qui ti dò ragione al 100%!
    Ti dirò di più:
    per un po’ ho usato la tecnica del NO secco, adesso invece gli butto direttamente giù la cornetta in faccia senza dire una parola.
    Non se ne può più. Se poi ti è capitato di fare un’offerta a qualche ONLUS sei spacciato: ti chiamano in continuazione anche dopo che hai intuito che gran parte dei soldi donati servono a tutto meno che a opere buone e gli dici che non hai più intenzione di dargli niente.
    L’ultima volta ho dovuto staccare la spina del telefono, perchè nonostante abbia buttato giù la cornetta per due volte di seguito l’operatore continuava a chiamarmi.

  2. Son d’accordo che i call center rompono, ma bisogna anche pensare che queste persone lavorano e spesso sono pure sfruttate. Tutte queste persone non hanno lavoro ed è un oppurtunità di occupazione visto che in Italia NON C’E’ lavoro per noi italiani…

    1. Questo commento è fuori tema, seguendo il tuo discorso non dovremmo nemmeno limitare il lavoro nero perché c’è qualcuno che ci vive.

      In realtà dobbiamo creare le condizioni affinché non ci sia questo sfruttamento e questi soldi vengano investiti diversamente (ad esempio con una pubblicità sana, anche lì la gente ci lavora).

I commenti sono chiusi.

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