Il No B day anche alle elezioni

no-b-daySpero che la manifestazione di domani abbia successo.
Però non riesco a capire perché tanti partecipanti non abbiano fatto nulla per evitare che fosse eletto un anno e mezzo fa. Non era certo una persona diversa da quella che è oggi e quella che sarà tra un anno.

Quindi ho una proposta semplice semplice, forse rivoluzionaria:

Perché il prossimo “NO Berlusconi Day” non lo facciamo il 21 e 22 Marzo prossimo, votando le forze veramente alternative a questo Governo ed alla politica del suo presidente?

Il No B day anche alle elezioni

12 commenti su “Il No B day anche alle elezioni

  1. In tanti lo hanno votato, in tanti hanno anteposto quelli che credevano fossero loro egoistici interessi sacrificando sull’altare l’onestà e la giustizia sociale.

    In molti credevano di avvantaggiarsi di berlusconi, che se ha fatto tanto per se stesso poteva fare qualcosa anche per ognuno di noi.

    Costoro si sono sonoramente sbagliati, se si votasse ora, molti di quei creduloni che lo hanno votato oggi non lo rivoterebbero più.

    E per chi è di destra d’animo, speriamo Fini si smarchi ed offra una vera alternativa a questa attuale destra fatta di mignotte e di ballerine.

    1. Non solo gli elettori di destra hanno sbagliato. Tanto per fare un altro esempio, Grillo ha indicato di rifiutare la scheda…

      Io spero che ce lo ricorderemo, ed eviteremo di ripetere questi errori.

      1. Non è che se Grillo fa qualcosa bisogna imitarlo per forza. Pure craxi indicava di andare al mare anzichè votare i referendum (e berlusconi pure invitava a boicottare il voto in varie occasioni). Ognuno è libero di dichiarare le sue intenzioni come gli pare, mi preoccupano di più quelli che seguono la voce del padrone ed eseguono supinamente i suoi “comandamenti”

        1. Infatti sono l’ultimo che dice che bisogna seguire quello che dice Grillo.
          L’accusa non era rivolta a te, che non hai seguito quel consiglio, ma agli altri che lo hanno fatto.

          Immagino che il discorso sulla voce del padrone non sia rivolto a me, mi pare di aver dimostrato di non aver mai seguito supinamente nulla.

          1. No, non era riferito a te. E’ riferito a tutti coloro che si affidano ciecamente a partiti monomandatari senza democrazia interna, che siano Grillo, DiPietro, Berlusconi. Poi spesso parecchie battaglie son giuste, come quelle di Grillo e DiPietro (raramente quelle di mister B), però queste devono essere vagliate dalla base, e non disciese dall’alto come se fossero tavole della legge. Sono veramente combattuto, perchè ad esempio dentro i movimenti di Grillo non c’è molta democrazia interna, però portano avanti cose molto positive e di reale innovazione. La novità purtroppo, si sa, nasce sempre un po isolata, e affidarsi al capopopolo è sempre l’atteggiamento più semplice.

            1. La penso come te. io però non sono combattuto, per me una dittatura è sempre una dittatura, anche se l’obiettivo è buono.

              Si possono fare le stesse cose anche con una maggiore democrazia interna.

  2. Immagino di sì, anche se non la conosco. Posso solo ipotizzare che sia sempre il fatto che è molto più facile condividere una protesta che una proposta.

  3. proteste tante, lecite come la non-condivisione delle stesse, ma le proposte dove sono? Se è solo odio quello che si porta in piazza, forse la spiegazione al quesito precedente è una sola:gli elettori preferiscono un pragmatico decisionismo anziché la concertazione infinita.

  4. Forse hai ragione. Paga di più, elettoralmente parlando, una scelta sbagliata che una non scelta. Secondo logica dovrebbe essere il contrario, ma così va il MOndo. Soprattutto se chi te lo racconta è lo stesso che andrebbe giudicato con trasparenza.

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