Il sogno ecologico di Obama è già finito?

In Cina Obama ha fatto un grosso passo indietro sulle politiche sull’inquinamento ed il riscaldamento globale.
Il nuovo sogno americano, quel new green deal che gli ha fatto guadagnare il consenso necessario per farsi eleggere si è già infranto?

Il sogno ecologico di Obama è già finito?

5 commenti su “Il sogno ecologico di Obama è già finito?

  1. E’ che quando passano le esuberanti speranze, poi si torna alla dura realtà, dove ognuno tira verso dove gli pare e i passi in avanti sono sempre molto molto piccoli.
    L’importante è che siano almeno orientati verso una direzione giusta, che è una maggiore attenzione verso la sostenibilità.

    1. Che il risultato sia difficile non lo metto certo in dubbio. Il problema però è che rimandare sempre poi peggiora la situazione, non è un mezzo risultato o un passo avanti, è stare assolutamente fermi.

      1. Se mettere le basi di una riforma per la sanità pubblica negli USA ti sembra un passo da poco…. 35 milioni di persone in più sotto tutela assicurativa sanitaria non sono stare assolutamente fermi, occorre essere onesti. A me comunque interessa di più cosa si sta facendo in materia ambientale, e i recenti accordi fra cina e usa per non vincolarsi a copenaghen non è certamente incoraggiante. Ma stare assolutamente fermi questo per onestà non puoi proprio dirlo.

        1. Non fraintendermi, quella riforma sanitaria è ovviamente un grande passo. Non ho detto che Obama sia fermo su tutto, sto parlando in materia ambientale ovviamente e mi riferisco all’accordo con la Cina.

  2. Anche io sono rimasto parzialmente deluso, per lo meno dalla velocità con cui speravo cambiassero le cose.
    Quando ha proposto Steven Chu, uno scenziato premio nobel, a capo del programma ambientale, ne sono rimasto affascinato e questo ha aumentato a dismisura le mie aspettative.

    Su tanti blog, si spiegano le motivazioni di Obama con questo argomento: “Obama sa già da subito che il vertice fallirà a causa della Cina, quindi lo ha reso palese in anticipo”. Contro la cina può fare ben poco a causa di interessi economici sovverchianti.

    Ha praticamente gettato la spugna, e di questo me ne dispiace, ma credo nella buona fede che lo abbia fatto per rendere palese una situazione de-facto, non certo boicottando con malizia come aveva fatto precedentemente Bush.

    Fra i due una differenza di approccio c’è eccome, e si è vista. Son i risultati delle scelte che ancora non si son visti.

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