le ronde elettorali

Negli ultimi anni all’avvicinarsi di ogni scadenza elettorale i partiti del centro-destra organizzano ronde, il sostituto moderno al comizio.
Il 2008 fu l’anno delle “passeggiate antidegrado” e degli “assistenti civici”, entrambi falliti immediatamente, quest’anno la parata tocca alla Lega Nord.

Nella nostra città, così come in tutta Italia, le cause di insicurezza per i cittadini sono altre: incidenti stradali, violenza domestica, morti bianche.

Però le parate razziste fanno più scena ed evocano il ricordo delle squadre fasciste che il centro-destra evidentemente rimpiange con malinconia.

Penso che ci siano solo due possibili finali anche per questa iniziativa della Lega Nord: finiranno nel dimenticatoio in fretta, perché prive di una vera ricaduta sul territorio che si dice di voler proteggere, oppure scateneranno qualche episodio di violenza.

Di sicuro non serviranno ad allontanare il sospetto che si cerchi di strumentalizzare la paura per aumentare l’intolleranza: non si capisce infatti il motivo per il quale queste stesse forze politiche non si muovano anche quando la vittima è un cittadino o una cittadina extracomunitaria.

Finora a Forlì qualsiasi tentativo di fare propaganda elettorale di basso livello è fallita e speriamo che i cittadini forlivesi continuino a diffidare di chi taglia i fondi alle forze dell’ordine a livello nazionale e poi strumentalizza la paura dei cittadini per cercare di farsi portavoce della loro sicurezza.

le ronde elettorali

14 commenti su “le ronde elettorali

  1. Chiedo scusa Alessandro, aiutami perché non riesco a capire:
    se il governo assicura che le “ronde” saranno formate da ex personale di polizia, carabinieri, ecc. su iniziativa dei sindaci, perché ora a Forlì la Lega recluta volontari via internet?
    Non colgo il nesso (ingenuamente). Se le “ronde” devono essere autorizzate dal sindaco, cosa c’entra un partito come la Lega? Se devono essere formate da ex agenti, cosa c’entrano i cittadini volontari?

  2. AGGHIACCIANTE sul sito della lega nord romagna di forlì:

    Modulo online per le adesioni al progetto Romagna Sicura, Ronde Civiche
    Segnalaci le zone di degrado della tua città e
    aderisci al Progetto Romagna Sicura per dar vita alle
    Ronde Civiche anche nel tuo Comune!
    Verrai contattato al più presto dai nostri responsabili organizzativi per ulteriori informazioni.

  3. ok, ma si deve sopportare passivamente tutto questo?
    sbaglio o l’anno scorso ci fu un tentativo di Bartolini e AN e si manifestò con le contro-ronde? (chiedo effettivamente lumi, in quel periodo ero fuori città)
    non ci sono iniziative in elaborazione per protestare contro ‘sti leghisti e ribadire che tale reclutamento è ai limiti della legalità, se non oltre?

    1. Sinceramente non ricordo se ci furono contro-ronde, ma non mi pare una genialata.

      Recentemente abbiamo fatto una iniziativa contro il razzismo, se ne possono fare altre, ma eviterei di protestare negli stessi luoghi ed orari.

    2. Il 26 Maggio 2008, per la precisione: una 40ina di militanti e simpatizzanti di AN si radunarono davanti all’ex GIL – un luogo significativo, direi – improvvisarono una conferenza stampa e si avviarono verso il centro.
      Li seguimmo per quasi tre ore intonando cori ironici e sfottò (anche qualche “fascisti carogne, tornate nelle fogne”, è vero; ma urlato 4 o 5 volte in tre ore è del tutto fisiologico. Senza tenere conto del fatto che parecchi fascisti non pentiti stavano effettivamente partecipando alla passeggiata anti-degrado); dopo circa un’ora quelli di AN erano diminuiti a una 2oina e noi cresciuti del doppio: praticamente la proporzione s’era invertita e c’è da notare che molta gente s’è aggregata al nostro corteo anti-ronda in modo repentino, uscendo di casa dopo aver sentito i nostri slogan o alzandosi dal tavolo di un pub.

      Da un punto di vista mediatico fu un successo: perfino quel fogliaccio forcaiolo e razzista della Voce di romagna scrisse un articolo (titolo: “il degrado siete voi” prendendo in prestito il coro più gettonato; occhiello: l’iniziativa di AN contestata da anarchici e comunisti) assai benevolo, sottolineando l’approccio ilare e gioioso della nostra azione e ridicolizzando le velleità securitarie dei partecipanti.
      Da un punto di vista pratico il risultato fu assai importante: i post-fascisti non ripeterono l’esperienza; probabilmente per un drastico calo delle adesioni, ma soprattutto, ne sono certo, per le pressioni della questura visto che la nostra risposta alla loro buffonata ha impegnato 5 macchine della polizia e tre dei carabinieri per quasi tre ore.
      Ã� stato un successo anche dal punto di vista della partecipazione: ai 20 soliti noti che si sono incontrati con il sottoscritto in piazzale della libertà (comunisti del PCL, ma NESSUNO di Rifondazione o dei Comunisti Italiani – sottolineo il NESSUNO di Rifondazione: un partito abilissimo a fare proclami davanti a un monitor, è di oggi la dichiarazione di Ruscelli sui comitati antifascisti da opporre alle ronde, e ancor più bravo nel dileguarsi quando bisogna fare qualcosa di più impegnativo del pigiare i tasti d’una tastiera – diversi anarchici e un libertario, io) si sono aggiunte persone che probabilmente non hanno mai fatto vita politica attiva.
      Con tutto questo, mi meraviglio che Alessandro si sia dimenticato e della mail che gli ho personalmente spedito per comunicargli la nostra iniziativa e della mezza dozzina di articoli che i quotidiani forlivesi hanno dedicato alla vicenda: evidentemente in quel periodo non leggeva i giornali e nemmeno usava il computer.
      Non mi meraviglia affatto, invece, il giudizio trinciato (“non mi pare una genialata”) con cui liquida la tua proposta: tutti abbiamo sotto gli occhi i risultati, a livello nazionale e locale, delle genialate partorite dai Verdi.
      ciao
      ps la mia mail, se vuoi stabilire un contatto:
      marcoTOGLIMI(AT)bastardi.net

      1. Caro Marco, come al solito sai essere inutilmente offensivo ed aggressivo.

        Tu dici che la vostra manifestazione dell’anno scorso è stata un successo, sono contento.

        Ogni giorno ricevo almeno una decina di inviti ad eventi, manifestazioni e dibattiti. E’ normale che dimentichi quelli che ritengo meno significativi. La tua email finiva con “Chi non volge lo sguardo altrove sarà nello stesso luogo per aspettarli.”

        Io penso che questo sia un modo per cercare uno scontro frontale con gente che andrebbe biasimata e contrastata in un’altra maniera. Tu organizza pure altre contro-ronde, anche se non mi pare che abbiano evitato che qualche furbo alla successiva tornata elettorale le riproponesse.

        Magari speri veramente che si venga alle mani, come ai bei vecchi tempi.

        Preferisco invece la manifestazione che hanno fatto a Cesena sull’integrazione, o quella che abbiamo fatto a Forlì contro la guerra nella striscia di Gaza.

        Sui risultati dei Verdi a livello nazionale e locale abbiamo già discusso. Mi pare che oggi non si stia meglio di quando eravamo al Governo o in Parlamento, e le ronde non venivano approvate per legge.
        La tua convinzione è che si stia meglio senza i Verdi e la rispetto, ma è ridicolo il modo in cui ti poni.

        Continua così, con tua facile ironia cambierai il Mondo.

        1. Mio buon Alessandro, a me non importa davvero nulla del tuo rancoroso livore nei miei confronti – anzi, se devo dirla tutta mi mette di buon umore perche’ non fa altro che confermare la giustezza del mio percorso – ma abbi pazienza, un poco piu’ di onesta’ intellettuale nella risposta a Daniele Mattioli potevi anche metterla: avrebbe giovato alla tua immagine.
          saluti

          1. Caro Marco, mi spiace, nessun rancore nei tuoi confronti.

            Hai presente i troll dei forum su internet? Ecco, più o meno il mio sentimento nei tuoi confronti è lo stesso.

            Non ho mancato di onestà intellettuale nel rispondere a Daniele.

            Ho scritto: “Sinceramente non ricordo se ci furono contro-ronde, ma non mi pare una genialata.”

            Era vero, non ricordavo affatto delle vostre contro-ronde, tanto che ho dovuto cercare nelle vecchie email per trovare il tuo messaggio (al quale non avevo risposto).

            Per me il discorso è chiuso, ho molto meno tempo da perdere di te e già in passato le nostre discussioni si sono rivelate assolutamente inutili.

  4. “Hai presente i troll dei forum su internet? Ecco, più o meno il mio sentimento nei tuoi confronti è lo stesso.”

    Esattamente lo stesso sentimento che Alessandro Ronchi e molti dei suoi colleghi di partito hanno nei confronti dei (tanti) loro ex elettori che hanno chiesto inutilmente ai Verdi di cambiare la propria condotta politica.
    E’ drammatico e tristissimo assistere a un patrimonio cosi’ importante nato dalle e nelle lotte contro il nucleare disperso in maniera tanto scellerata.
    Per fortuna ci sono ancora dei Verdi come Davide Fabbri: il problema e’ purtroppo oramai sono pochissimi.
    saluti

    1. Stimo molto Davide Fabbri, ma non penso che siano pochissimi i Verdi in gamba, anche escludendomi dalla lista.

      Non allargare il discorso all’elettorato: se è come dici, qualcuno mi sostituirà alle prossime elezioni. Pace, io avrò comunque fatto tutto il possibile e quello che ho ritenuto utile, ed affronterò il risultato con estrema tranquillità.

      Dubito che il problema del razzismo e dell’intolleranza venga da me e dai Verdi, e se fossi onesto intellettualmente lo ammetteresti e risponderesti alle domande che ti ho fatto e che hai accuratamente evitato. E’ anche grazie alle persone come te che oggi le ronde diventano legge.

      Tu ogni tanto vieni qui e ti diverti a cercare di stuzzicare una reazione, facendo accuse senza senso ed attaccandomi personalmente.

      Da quando ho un mio blog (2003), sono stati pochi i casi di troll nei commenti, uno è stato quando ho attaccato la Lega Nord e l’altro sei tu.

      Fattene una ragione, sei in buona ed isolata compagnia proprio con le persone con le quali vorresti cercare di attaccare briga in piazza, sperando forse che succeda qualcosa.

      Riguardo alle ronde, fai come credi, io penso che Forlì abbia altri problemi rispetto alle iniziative elettorali della Lega Nord, e penso che fare comitati contro le ronde o contro-ronde non sia utile alla causa che si dice di voler perseguire. Il rischio è che si faccia altra pubblicità alle iniziative xenofobe e razziste in cambio di un poco di visibilità personale o politica.

      1. Incollo due link:
        http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/RONDE-SAP-AL-VIA-LOTTIZZAZIONE-PARTITI-E-NOI-BADANTI/news-dettaglio/3577389

        http://mattinopadova.gelocal.it/dettaglio/tra-leghisti-e-no-global-volano-schiaffi/1597408?edizione=EdRegionale

        Secondo i rappresentanti delle forze dell’ordine – di cui io non sono certo, per cosi’ dire, un accanito sostenitore – il motivo principale per rigettare il decreto legge sulle ronde e’ la necessità di proteggerle dalle contestazioni; contestazioni che il buon Alessandro rifiuta categoricamente…
        Il resto del suo post si commenta da solo; quando Alessandro si sarà svegliato dal suo torpore mi fara’ quelle domande a cui ha accennato. Domande delle quali – ma e’ necessario dirlo? -, in questa pagina non v’e’ alcuna traccia.
        saluti

        1. Hai ragione sulle domande, mi sembrava di averti chiesto perché pensi che sia stato un successo la contro ronda se nemmeno un anno dopo le hanno ripresentate.

          Scusami, nel rileggere il messaggio ho notato che era in forma di affermazione e non una domanda (durante il lavoro ti ho risposto di fretta).

          Le forze dell’ordine sono arrabbiate perché queste operazioni sono solo di facciata, mentre a loro vengono tagliati continuamente i fondi.

          Detto questo, visto che ci siamo, mi spieghi anche il perché del tuo rancore e del tuo tono? Senza non riesci ad esprimerti ed a farti pubblicità?

  5. Ancora e’ fresco nei Balcani il sangue di coloro che furono trucidati dai  secessionisti, i quali, tramite   le ronde, delimitarono e pattugliarono il territorio, intimidirono chi  secessionista non era e scrissero a pochi chilometri dal nostro confine, una delle pagine più animalesche e feroci della storia contemporanea europea.
    E’ scritto nei manuali dei secessionisti che l’ atto primario e fondamentale per preparare la secessione di un territorio è disporre sullo stesso di una propria capillare organizzazione che abbia potere di controllo e di intimidazione verso la cittadinanza senza che le Istituzioni si oppongano.
    I secessionisti del Nord Italia  hanno già pronte le proprie ronde e compiranno una determinante svolta nella strategia secessionista se passerà la legge che darà ai Sindaci dei Comuni da loro controllati il potere di organizzarle, di dar loro direttive e di retribuirle a spese della Comunità.
    Si ripete la stessa tragica sottovalutazione che fece proliferare le “camicie nere”, allorquando i socialisti, che stavano cacciando a pedate dalla città di Livorno le “camicie nere” furono richiamati dalla cecità politica di Bordiga ed invitati a ritirarsi ed a prendere legnate piuttosto che mettersi al livello dei picchiatori fascisti.
    E’ storicamente acclarato che i fascismi senza il supporto intimidatorio delle ronde partitiche non avrebbero avuto modo di affermarsi, come le secessioni balcaniche non sarebbero state possibili se si fosse impedito ai secessionisti di autoinvestirsi di potere poliziesco in violazione delle più fondamentali leggi democratiche dello stato di diritto.
    I difensori delle Istituzioni repubblicane sono a perfetta conoscenza che il Parlamento è pieno di secessionisti e che  del  Governo fanno parte personaggi che odiano e disprezzano l’ Italia Unita, promettendo da anni  ai propri iscritti  una loro nazione liberata e staccata dal resto dell’ Italia, irridendo l’ articolo 241 del codice penale che prevede 30 anni di galera per chi attenta all’ unità nazionale.
    Le ronde senza identità giuridica, al servizio dei Comuni ad orientamento anticostituzionale, porteranno ad abusi, persecuzioni e violenze senza che i cittadini possano difendersi.
    Francesco Miglino
    segretario del Partito Internettiano.

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